ovvero MARCO SABA...
da Corriere della Sera (5 luglio 2005 - P.18): Il Viminale: sappiamo distinguere chi mette in circolazione contrassegni di latta da chi collabora con la giustizia Dssa, la galassia di destra a caccia di fondi Tra "depistatori" e sostenitori di Francesco Pazienza. Pisanu: polizia parallela? Solo distributori di patacche dal nostro inviato Marco Imerisio
GENOVA - "Caro lettore, ti scrivo per sottoporti un caso di terribile ingiustizia, che riguarda il prigioniero Francesco Pazienza, di fatto vittima di un sequestro di Stato". Tra le molte attività benefiche svolte da Marco Saba, l'ultima in ordine di tempo riguarda lo sciopero della fame intrapreso dal faccendiere ez agente del Sismi condannato nel 1985 per il depistaggio delle indagini sulla strage di Bologna e coinvolto nel crack del Banco Ambrosiano e nelle vicende della P2. Marco Saba è molte cose tutte insieme. E' l'uomo al quale si rivolge Gaetano Saya in cerca di soldi per il suo Dipartimento. Si accontenterebbe, dice, di 32 milioni di euro all'anno da parte dell'Unione europea. Saba raccomanda il fondatore della Dssa a Fabio Calzavara, uno dei padri della Liga veneta, autonomista convinto, ex parlamentare della lega Nord, che a Bruxelles ha aperto una agenzia che sbriga pratiche comunitarie. Non se ne farà niente. Il ricordo di Calzavara: "Saya mi sembrò un uomo molto vago, che diceva e non diceva. Perbene, ma da quella conversazione avevo capito che nel suo progetto non c'era niente di serio". Al broker ex deputato arriverà in fretta e furia un prospetto redatto da Elio Ciolini, personaggio torbido, "superteste" di professione condannato più volte per calunnia, depistaggio e truffa. Non proprio la carta vincente per "sfondare" a Bruxelles. Ma il nome nuovo è Saba, "il mio uomo di fiducia", così lo chiama Saya. Da anni Saba si batte per la causa di Pazienza, al punto di apparire come suo "portavoce" in alcune lettere che periodicamente indirizza nei Forum online. Motivi professionali, forse. E' direttore di un non conosciutissimo Osservatorio sulla criminalità organizzata con sede a Ginevra (e telefono muto), nel cui sito internet possono essere trovate ulteriori informazioni: http://www.ocdbgroup.net - una struttura ben diversa dalla DSSA. L'OCO non ha direttori, ha un presidente, Nicola Giannakopoulos, e dei tesserati semplici membri, ente di cui si dichiara membro anche Marcello Rossini, altro personaggio ammesso alle riunioni in casa Saya. Si definisce "esperto di progettazione e pianificazione di sistemi informativi di cui si occupa dal 1979" e cura il sito di "Rinascita Nazionale", rivista del movimento di popolo per la liberazione e il socialismo nazionale, è un ex collaboratore del "settimanale del socialismo nazionale" pubblicato a Verona. Saba è un frequentatore assiduo dei siti riconducibili alla neo estrema destra, dove si distingue per la diffusione di tesi economiche ispirate a Ezra Pound, che finiscono per mischiarsi a indigeribili tesi storiche revisioniste e teorie "antigiudaiche". Ma qui c'è una sorpresa. Perché Saba, che ha aderito in modo convinto al "Dipartimento" di Saya, è una figura che stona tra i reperto obsoleti del sottobosco fascista. E' un "no global di destra", così lo chiama un sito vicino al Movimento. Gli estremi si toccano, si sa. Ma Saba coniuga la lotta per Pazienza ad altre cause, meno scontate. Nel 1999, assieme a Calzavara progettò una carovana di solidarietà nell'Iraq colpito dall'embargo. Sempre insieme all'autonomista di Belluno, partecipa alle attività a favore degli orfani di guerra gestite da Padre Benjamin, religioso pacifista domiciliato ad Assisi. Dice Calzavara: "Marco ha le sue idee, per carità. Ma è coerente con se stesso". Ci sono molte reti pacifiste che hanno più volte ringraziato Saba per il lavoro di denuncia sull'uranio impoverito, portato avanti attraverso l'Osservatorio ambientale di Monfalcone, del quale è portavoce e fondatore. Un'associazione collegata al movimento Alleanza Dio e popolo, un "partito etico politico onniconfessionale ed ambidestro". Sarà questo ambidestrismo, ma l'osservatorio di Monfalcone ha una lista di soci onorari decisamente particolare, dove stanno insieme Marco Saba e padre Benjamin, Jacopo Fo, figlio del premio Nobel Dario, ma anche l'ex Gladio Antonino Arconte, figura minore del caso Moro e del processo Andreotti, tesserato della Dssa. Strani percorsi, a seguire il filo della Gladio dei poveri. "Finora questi signori hanno distribuito patacche di latta". Il ministro Giuseppe Pisanu, al vertice dei G5 a Evian ha definito così l'operato del dipartimento di studi strategici antiterrorismo, il cui fondatore Gaetano Saya è stato arrestato con il suo braccio destro Riccardo Sindoca con l'accusa di aver organizzato una "polizia parallela". "Noi non sottovalutiamo mai niente - ha aggiunto Pisanu - Se emergessero elementi più preoccupanti risponderemo adeguatamente".
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Un saluto ai colleghi, e che continuino a fare il loro lavoro:
http://italy.indymedia.org/news/2005/07/827395.php
http://italy.indymedia.org/news/2005/07/825363.php
http://italy.indymedia.org/news/2005/06/820709.php
http://prod.india.indymedia.org/en//2005/04/210313.shtml
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