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[Migranti] Pestato dagli sbirri, arrestato dopo denuncia
by Black_Cat Friday, Jul. 15, 2005 at 3:47 PM mail:

Diritti umani: Denuncia pestaggio ad opera di carabinieri, viene arrestato Migranti Un «clandestino» nei guai per aver raccontato le violenze dei carabinieri


«Appena seduto mi si è messo davanti ed ha iniziato a schiaffeggiarmi con violenza; io cercavo di ripararmi con le mani ma lui mi diceva di abbassare le mani e continuava a schiaffeggiarmi. Continuava poi colpendomi con dei violenti calci alle gambe. Mentre mi picchiava continuava a offendermi e mi diceva "sporco marocchino torna al tuo paese"». Questo è il racconto che Youssef Mihraje, marocchino di 24 anni, ha fatto ieri alla procura di Rimini dove ha denunciato quello che gli è successo sabato scorso. Ottenendo in risposta l'arresto in quanto «clandestino». Questi i fatti così come denunciati. Sabato sera alle nove il giovane stava mangiando una pizza presso l'ipermercato di Savignano sul Rubicone, in provincia di Cesena, quando gli si sono avvicinati due uomini che gli hanno detto di andare con lui «senza fare storie». Youssef, clandestino con già un decreto di espulsione alle spalle, capisce subito che sono due agenti in borghese e li segue tranquillamente. Viene caricato su una Punto dei carabinieri e rimane lì mentre questi continuano ad effettuare controlli su altri migranti. Aspetta, finché non viene prelevato un altro marocchino e insieme partano per la stazione di Savignano. Da questo momento la vicenda assume contorni tragici, stando al suo racconto. Youssef infatti riferisce come appena arrivato in caserma si trova di fronte a «un uomo di circa 40-50 anni» che presume fosse il comandante, che gli intima di sedersi e, una volta seduto, comincia a picchiarlo. Calci pugni e insulti ripetuti: dieci minuti d'inferno. Poi viene fatto sedere in corridoio e da lì assiste al ripetersi della stessa scena: stavolta è l'altro ragazzo il protagonista. Al termine, come uno sceriffo nel Far West, il comandante esce dall'ufficio, lo riprende a schiaffi e gli intima di «non farsi più vedere nella sua zona». Dopo circa un'ora e mezzo i due marocchini vengono fatti risalire sulla Punto e vengono scaricati nei pressi di un cavalcavia che passa sopra l'autostrada. Da qui Youssef chiama il suo amico imam, Bouhlaoui Aadil, si fa venire a prendere e insieme decidono di andare al pronto soccorso. Il referto medico parla chiaro: contusioni multiple, tumefazione nella regione zigomatica destra e limitazione funzionale del polso destro, sette giorni di prognosi. Potrebbe finire così, invece insieme all'imam va alla procura di Rimini e denuncia l'accaduto. E' una scelta difficile perché così è costretto ad autodenunciare la sua condizione di immigrato clandestino. Difatti ieri si è svolto il dibattimento nei suoi confronti e il ragazzo, come prevede la legge Bossi-Fini, è accusato di immigrazione clandestina. Ora Youssef, che ha avuto il coraggio di denunciare i fatti, oltre all'espulsione rischia anche il carcere. Intanto i carabinieri di Savignano negano qualsiasi fatto e sostengono solo di aver effettuato dei controlli la sera di sabato. L'altro marocchino che era con Youssef, che potrebbe fornire un'altra testimonianza, è sparito. A quanto pare sono molte le persone che dopo il fatto si sono dileguate per paura. Sulla vicenda il deputato verde Mauro Bulgarelli ha presentato un'interrogazione parlamentare.

IGOR JAN OCCELLI

Il Manifesto

Fonte: http://www.anarcotico.net/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=4686&mode=thread&order=0&thold=0

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