Abruzzo pittoresco e ...progressista

IL FATTO
Il neo assessore regionale al lavoro, Fernando Fabbiani (PdCI), ha annunciato alla stampa che, grazie ad una sua delibera, approvata in sede di Giunta all’unanimità il giorno 21 giugno 2005, entrerà presto in vigore in Abruzzo il meccanismo del cosiddetto “apprendistato professionalizzante”, anticipando così alcuni dei peggiori aspetti previsti dal connubio Riforma Moratti e Legge 30 sul mercato del lavoro.
Secondo il sig. Maurizio Acerbo (Segretario regionale PRC), la delibera presentata dall’assessor Fabbiani - approvata all’unanimità - non era prevista tra i tanti punti all'ordine del giorno per cui, pur volendo, tutti gli altri assessori non avrebbero avuto il tempo di leggerla attentamente né di verificare e approfondire il contenuto. “Avete idea di che mole di carte costituisca l'ordine del giorno di ogni riunione della giunta?”, chiede il segretario regionale del PRC a tutti gli intervenuti sul dibattito ospitato tra le pagine di Indymedia Abruzzo.
Inoltre, sempre prestando fede alle parole del sig. Acerbo, la suddetta delibera era stata addirittura “presentata come frutto di una elaborazione con la CGIL e gli altri sindacati”.
L’assessore Fabbiani aveva intanto affermato che, in una regione in cui si registra un primato di tutto rispetto in quanto a disoccupazione, precarietà, insicurezza nel lavoro, l’entrata in vigore di tali decreti – approvati all’unanimità - porterà benefici ai lavoratori e rilancerà l’occupazione.

MA COSA CAMBIERÀ NELLA SCUOLA?
È dalla scuola Media che si coglie il nocciolo duro della Riforma Moratti. La regressione è evidente: si torna a prima del 1963, a prima della media unica, ai tempi dell’avviamento professionale. Questo era infatti caratterizzato dalla scelta precoce imposta all’alunno relativamente all’indirizzo. La “nuova” scuola morattiana impone tale scelta a 13 anni. Da qui si dipana il doppio percorso formativo:
· Istruzione – o sistema dei licei - che sbocca ancora nell’Università;
· Istruzione Formazione Professionale (IFP), vero e proprio segmento differenziale di massa che si arresta alla formazione professionale, cui destinare la maggior parte del corpo studentesco: il 22,3% che ora afferisce agli istituti professionali e buona parte di quanti frequentano i tecnici (36,7%).

La riforma innanzitutto
· apparenta gli attuali istituti professionali di stato alla formazione professionale delle regioni;
· elimina gli istituti tecnici.
Istituti professionali statali e formazione professionale sono due cose ben diverse ma ciò non toglie che il futuro dei professionali statali è ritagliato sull’esempio dei centri di formazione professionale (circa 200 in Italia), già gestiti da agenzie a capitale misto pubblico-privato con lo “zampino” dell’impresa. I centri di formazione sono caratterizzati dal fatto che non forniscono titoli di studio spendibili in sede universitaria: infatti la futura formazione professionale e buona parte degli istituti tecnici che ne seguiranno la sorte, sarà quadriennalizzata. Questo a differenza di quanto offrivano invece le vecchie Magistrali che davano comunque possibilità d’accesso alle facoltà del magistero.
Occorrerà fare un anno integrativo, ma anche qui c’è una differenza. Mentre con l’anno integrativo dopo le magistrali si poteva accedere anche alle altre facoltà universitarie, ora occorrerà presentarsi da privatista (a proprie spese) ad una sessione per la maturità.

L’eliminazione degli istituti tecnici invece dipende da diversi fattori, tra cui:
· La volontà di togliere di mezzo diplomi spendibili immediatamente nel mondo del lavoro e che contemporaneamente davano immediato accesso alle facoltà universitarie;
· Compensare la richiesta di manodopera inviando minorenni, con il beneplacito dei dirigenti scolastici, a lavorare gratuitamente al servizio dei padroni d’azienda;
· L’obiettivo di rastrellare una notevole mole di fondi, derivanti dalla chiusura dei laboratori e dalla sparizione di circa 100.000 posti di lavoro, da mettere a disposizione di Berlusconi che userà per tamponare la voragine del deficit del bilancio dello stato;
· La volontà di ampliare il canale dell’istruzione e formazione professionale a scapito degli istituti tecnici poiché buona parte della formazione professionale, soprattutto nel nord, è in mano ai salesiani e ad altre congregazioni religiose (è noto il legame della Moratti con “Comunione e Liberazione” e la “Compagnia delle opere”).

In questa opera distruttrice degli istituti tecnici la Moratti si è trovata però contro la Confindustria, perfettamente consapevole che gli attuali istituti tecnici sono l’asse portante della scuola superiore in Italia (36,7% di allievi iscritti) e che un arretramento culturale dei tecnici, o peggio la loro sparizione, comporterebbe grossi problemi, soprattutto per la reperibilità dei quadri intermedi necessari alla produzione.
La Confindustria ha così dichiarato che gli istituti tecnici non possono stare nella logica “duale” della Moratti, che demarca nettamente il confine tra i percorsi liceali e quelli di istruzione e formazione professionale. Sottolinea inoltre che sono proprio gli istituti tecnici a riscuotere le migliori performance occupazionali e ad ottenere i risultati migliori per i loro allievi che si iscrivono all’università.
Da ciò la possibilità di inquadrare gli istituti tecnici nei licei tecnologici e l’introduzione della novità del “Campus”: i licei ad indirizzo artistico, economico e tecnologico potranno raccordarsi con i percorsi IFP per formare un centro polivalente denominato “Campus” e permettere agli studenti l’eventuale possibilità di trasferirsi dai licei agli IFP e viceversa. Due percorsi, che si era voluto separare del tutto, improvvisamente vengono messi fisicamente insieme con la clausola però che ognuno “possiede una propria identità ordinamentale e curriculare”. Le contraddizioni insite nel testo del decreto sono il frutto della mediazione avvenuta tra i partiti della maggioranza: AN si è dichiarata soddisfatta della costituzione delle due aree liceali generalista e tecnica. L’UDC chiedeva che i “campus” dessero spazio soprattutto agli ex istituti tecnici e professionali. Forza Italia invece premeva per i due percorsi nettamente separati.
Riguardo la possibilità di iscriversi all’università, solo il liceo classico consentirà l’accesso qualificato a tutte le facoltà mentre i percorsi degli altri licei risultano “propedeutici” ai corsi universitari: ciò implica il fatto che si va verso una regolamentazione degli accessi per cui, a parte il classico, gli altri licei daranno accesso solo ad alcune facoltà. Non è chiaro se esisterà ancora il diploma liceale e professionale come non è detto dove si svolgeranno i corsi integrativi e gli esami di stato per coloro che provenendo dall’IFP vogliono iscriversi all’università.

Questa impostazione estremamente classista comporterà per l’allievo una scelta prematura a 13 anni tra il percorso liceale-universitario ed il mondo del lavoro. Ma non è tutta farina del sacco della Moratti; infatti la divisione dell’Istruzione superiore in due canali (uno dell’Istruzione e l’altro dell’Istruzione e Formazione Professionale) era stata anticipata da una modifica costituzionale che il Governo di centrosinistra aveva votato poco prima della scadenza del suo mandato parlamentare. Il 7 Ottobre 2001 si svolse un referendum confermativo, da cui la legge costituzionale 17 Ottobre 2001 n. 3, che affidava l’istruzione e l’Istruzione e Formazione Professionale alla legislazione esclusiva delle Regioni.

Viene dunque ceduta alle regioni tutta l’organizzazione dell’Istruzione e della Formazione Professionale (IFP) di cui dovranno, tra l’altro, sostenere i costi (si verranno così a creare due canali completamente separati: quello liceale a gestione statale e l’IFP a gestione regionale), programmare l’offerta formativa integrata tra istruzione e formazione professionale, stabilire i contributi per le scuole non statali, determinare il calendario scolastico, etc…
Con l’ingresso di capitale privato, didattica e ricerca saranno di fatto subordinate agli interessi e ai ritmi delle imprese locali, si assisterà alla differenziazione sostanziale delle scuole del Nord da quelle del Sud, delle scuole “sponsorizzate” dai geni della finanza dagli istituti di “provincia”; nei confronti dell’industria e degli industriali la scuola pubblica sarà assai meno autonoma di quanto oggi non sia.
L’imposizione a 13 anni della scelta duale tra licei e formazione professionale rappresenta l’aspetto più classista della riforma della Moratti: tale scelta, praticamente irreversibile, verrà fatta dalle famiglie in base alle loro possibilità economiche. Si vuol togliere la possibilità di quella opzione intermedia che oggi è rappresentata dagli istituti tecnici e che risulta tra l’altro la più apprezzata (36,7% di iscritti a fronte di un 22,3% dei professionali e un 20% dei licei scientifici).
Estremamente negativi sono poi gli aspetti che riguardano la riduzione dell’orario delle lezioni a 27 ore in tutti i tipi di liceo, compreso il tecnologico e l’economico, il tutor che gerarchizza la categoria ed il portfolio che, agganciato al libretto di lavoro, come richiede Confindustria, risulterà essere una vera e propria schedatura preventiva da presentare al datore di lavoro.

Quello che caratterizzerà la formazione del secondo ciclo, sia nel sistema dei licei sia nel sistema dell’istruzione e della formazione professionale (IFP), è la cosiddetta “alternanza scuola lavoro”. Si tratta di un allargamento a dismisura degli attuali stage di raccordo col mondo del lavoro, di interi mesi passati dagli studenti (dai 15 ai 18 anni) direttamente a lavorare presso terzi.
Su tale aspetto la Confindustria è stata l’unica struttura che non ha mai avuto dubbi sulla “qualità” della “riforma” Moratti: le si fornisce manodopera gratuita rinnovata di anno in anno e le si consegna direttamente il timone della scuola, il cui raccordo con l’alunno resterà unicamente il tutor, figura che è naturalmente prevista anche alle scuole superiori; una sorta di assistente che, libero dalla classe, andrà di quanto in quanto a “visitare” gli alunni-lavoratori. Precisamente ci sarà un doppio tutoraggio: un tutor designato dalla scuola ed uno designato dall’azienda.
Gli allievi di tutte scuole superiori a 15 anni potranno scegliere tra le lezioni in classe e la possibilità di imparare lavorando in azienda e le ore trascorse sul posto di lavoro saranno considerate interne al “tempo scuola”. Non viene posto alcun limite a questa permanenza se non quello che risulterà dagli accordi stipulati direttamente tra le scuole e le aziende o enti presso i quali gli studenti si recheranno al lavoro, ovviamente gratis (non solo, ma le aziende per questo verranno anche incentivate dallo stato).

Il diritto allo studio e l’obbligo scolastico si trasformano in diritto/dovere, che attraverso l’apprendistato può essere completato.
Il dovere di cui si parla nel decreto è “un dovere sociale”, ai sensi dell’articolo 4, secondo comma della Costituzione che prevede che “ogni cittadino ha il dovere di svolgere secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società ”.
L’apprendistato viene equiparato a tutti gli effetti ai fini dell’assolvimento del diritto/dovere agli altri percorsi di istruzione e formazione, per cui frequentare corsi con un numero considerevole di ore di formazione e lavorare avranno lo stesso valore formativo secondo la Moratti.
Come ultima novità, in fase di approvazione in Consiglio dei Ministri, è stata introdotta la possibilità di assolvere il diritto-dovere arruolandosi nelle forze armate che diventano agenzia formativa a tutti gli effetti.

Il 1° settembre 2006 dovrebbero partire in tutte le scuole italiane le nuove classi prime dei licei e dell’IFP.
Grazie alla giunta di centrosinistra l’Abruzzo si propone oggi come regione all’avanguardia, anticipando il tutto, così come ha fatto la Lombardia, addirittura di un anno.

L'Aquila, 9 agosto 2005
Comitati di Base Studenti Libertari
Collettivo Studentesco Indipendente

Ben detto e ben scritto! Purtroppo i nostri politici ci sono tutti dentri fino al collo.
E quello che più mi da fastidio è che il PRC ha montato un balletto "è colpa tua", "no è colpa sua", ma in merito, a parte i comunicati di L'Aquila e Sulmona, ancora non si pronuncia ufficialmente.
Ora sono proprio curioso di sentire i pareri delle realtà sindacali.

a che età comincia l'apprendistato professionalizzante?
a 13, a 16. a 18??? non ho capito
grazie

..scusate compagni ma l'intervento del compagno aquilano nicola (resp. lavoro dell'aquila) mi sembra già una posizione di chiaro dissenso...
che deve fare il prc che già si e detto ovviamente contrario ma che si chiede come articolare un'attacco alla legge 30 serio (vedi la proposta come in lombardia di una petizione popolare sul reddito)che sia possibile con l'attuale legislazione...
....dopodichè non si tratta di balletti ma fabbiani ha ricevuto richiami forti anche da Diliberto...
...credo che oltre a essere un cialtrone e un vecchio trombone è anche uno stronzo...

MA DOVE CAZZO VIVI SEDICENTE COMPAGNO?

SICURAMENTE DEVI ESSERE UNO DI QUELLI ALLINEATI E COPERTI DIETRO AL CAPO IN ATTESA CHE TI BENEDICA.

ALTRIMENTI NON SI CAPISCE CHE CAZZO C'ENTRI UNA LETTERA AD UN GIORNALE DI UN COMPAGNO DELL'AQUILA CON LA POSIZIONE UFFICIALE DI UN PARTITO CHE DOVREBBE ESPRIMERSI TRAMITE COMUNICATO/CONFERENZA STAMPA PER RENDERE NOTO A TUTTI CHE ABBIAMO SBAGLIATO A VOTARE LA DELIBERA DI FABBIANI E CHE CI BATTEREMO PER EVITARE ULTERIORI CAGATE SIMILI.

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cmq su questo argomento si è già molto discusso proprio su indyabruzzo. per saperne di più

http://italy.indymedia.org/news/2005/07/834780.php

un fatto inquietante è che la betty ancora non dice niente riguardo a questa storia.

Ha votato la delibera, pare (come dice Acerbo) perchè non l'aveva letta, e visto che era presentata da Fabiani e appoggiata dai sindacati aveva pensato che era una cosa buona.
Ma il bello stipendio da assessorA che minchia se la prende a fare???
Comunque fatta una gagata simile avrebbe dovuto scusarsi con i suoi elettori dicendo almeno "..non succederà più e adesso mi muovo per rimediare alla gran minchiata che ho fatto".
Invece silenzio.....
....silenzio da parte sua e silenzio da parte della dirigenza regionale del partito ( a parte due righe scritte da Maurizio Acerbo su indymedia, che non contano un cazzo).

CARI RIFONDAROLI, CHE PENSATE DI FARE???
CERCHERETE DI FAR RITIRARE LA DELIBERA???

PS: in mezzo a tutti, Nicola Iannarelli (PRC L'Aquila) che ha denunciato il fatto, e che molti fino all'altro ieri davano per burocrate in cariera.
Un motivo in più per giudicare i politici rispetto a quello che fanno e non a quello che dicono.

pochi giorni fa sia acerbo che betti mura erano alla festa di liberazione aquilana per un dibattito.
il tema erano proprio le politiche regionali.
tra l'altro sono stati nettissimi sulla vicenda fabbiani.
perchè cari non c'eravate ?
perchè non siete intervenuti anche soltanto per esporre una posizione critica ?
perchè usare indymedia per attacchi gratuiti e poi sottrarsi al confronto a viso aperto ?

PER RED:

INVECE DI CONTINUARE A DIFENDERE L'INDIFENDIBILE CHIEDENDOCI DOVE ERAVAMO, PERCHè NON DICI AI TUOI AMICI ACERBO/MURA DI CONVOCARE RIUNIONI DEL REGIONALE E DELLE FEDERAZIONI PER PARLARNE?

NEL FRATTEMPO I TUOI AMICI FAREBBERO BENE A PRENDERE POSIZIONI PUBBLICHE INVECE CHE AD UNA FESTA DAVANTI A POCHI INTIMI

Carissimi, qui si tratta di una cosa molto seria e torno a ripetere che il problema non è la posizione del PRC perché chi conta sono ben altri partiti.
Nello stesso tempo capisco perfettamente che molti militanti del PRC chiedano una partecipazione davvero democratica prima di avventurarsi in questioni del genere.

Una delle tantissime conseguenze dell'argomento è che “regionalizzare” la formazione significa consegnare pieni poteri in materia di assunzioni e “mercato del lavoro” del settore a chi è seduto in quel momento sulla poltrona.

E si tratta di una cosa che fa gola a tutti, compresi i partiti dell’Unione e i sindacati di stato.
Anzi, vista la proposta approvata all’unanimità (col parere positivo della CGIL) è proprio l’Unione a dare il via.
Ma dato il trend ormai decennale della giostra elettorale, tra quattro anni (o cinque?, boh) le decisioni in materia le prenderà il centrodestra.
E allora come si giustificherà tale meccanismo? Come giustificheremo le nuove assunzioni e i nuovi NON-RINNOVAMENTI dei contratti?
Dal mio punto di vista c’è ancora una anno per opporsi alla L. 57 e, tra le proposte, bisogna parlare almeno di:

statalizzazione della formazione in tutti i sensi (dai finanziamenti alla gestione limpida del mercato del lavoro fino ai programmi di studio);

abolizione della formazione privata, imprenditoriale e clericale, che crea competizione attraverso il riconoscimento legale del titolo di studio;

assunzione a tempo indeterminato di tutti i soggetti appartenenti al “mondo della scuola”;

revisione del sistema pensionistico;

parificazione di tutti i titoli di studio conseguiti nelle diverse scuole superiori;

abolizione del 3+2 universitario;

revisione SERIA dei programmi scolastici ed universitari.

cavolo, ora però non torniamo allo statalismo e alla pianificazione centralista. C'è differenza tra saperi di Stato e saperi pubblici. Io preferisco i secondi.
Contro il sapere privatistico delle imprese, contro il sapere privatistico dei baroni.

sicuramente pubblico ha ragione. Anzi, io sono per il cosiddetto pubblico non statale.
Purtroppo dall'autonomia scolastica alla L. 57 la tematica "saperi" è diventata fortemente subordinata alla politica e ai poteri locali. Ricordate la grave vicenda - ancora irrisolta - su Università pubbliche, private, requisiti minimi e validità legale dei titoli di studio (PUBBLICI) messi a rischio?
Bhè, è solo uno dei tanti effetti.
Purtroppo si è visto che le autonomie locali - come sono state definite e che di autonomo non hanno nulla se non l'autonomia condizionata dalle leggi di mercato - hanno solo l'inculatura dietro l'angolo.

la legge sulla regionalizzazione scolastica (Moratti) è la 53 del 2003:

http://www.istruzione.it/mpi/progettoscuola/allegati/legge53_03.pdf

..concordo con red...gli spazi politici di discussione (tipo la festa di liberazione a l'aquila) possono vedere una grande conflittualità sopratutto sulle cose che non vanno...sopratutto quando su un errore rifondazione e comunque coinvolto...perchè tutti questi sedicenti compagni non erano a contestare acerbo?perchè non scrivono una lettera pubblica a fabiani e ai sindacati?
Pubblica però non su indy..che scusate ma leggiamo solo noi???
..io rinnovo l'invito però a ricordarsi l'oggetto delle "colpe" e il soggetto (Fabiani)...
...perchè nicola è considerato un burocrate??
da chi?

qui si parla a vanvara ragazzi...e basta con le discussioni di basso livello quando guadagna l'assessore.. etc etc. ...parliamo di politica?
e invece di mangiarsi vivi su di chi è la colpa perchè nn cerchiamo una soluzione?
;-)
dopodichè scusate pensavate che se vinceva del turco i nostri problemi erano risolti?

Non lo avrei mai voluto dire: "con i soldi che guadagna l'assessora neanche legge le delibere che vota". Avrei voluto vedere un assessore di rifondazione che oltre a leggere le delibere degli altri (e beccarsi fior di euri) cercasse anche di proporre qualche cosa di buono per noi.

Ma basta attaccare rifondazione, ha ragione edoardo, qui il problema è l'Unione.
Non aspettiamo quello che Del Turco farà o non farà, le lotte le dobbiamo fare noi anche insieme a quei compagni che militano nel prc.
Rispetto alle contraddizioni di partito mi tiro fuori, è un dibattito che non mi appartiene, ma criticare chi ci governa è un mio sacrosanto diritto, è stupido da parte tua "red & Compagno" dire che lo avrei dovuto fare alla festa di liberazione dell'aquila, non c'ero perchè ero altrove non perchè tiro la pietra e poi ritiro il braccio. Non mi sembra di aver letto o sentito niente su dichiarazioni o intenti da parte del prc sulla questione della delibera Fabiani.
Queste cose le dico in tutti i posti pubblici dove vado e non solo sulle pagine di indy.

Per il resto ragioniamo sui nostri limiti, le nostre deficenze, e le nostre prospettive, quelle dei partiti già le conosciamo.

....lotta

Innanzitutto mi piacerebbe sapere perchè anche in discussioni del genere si unsa l'anonimato.

Poi, per dirla con ezio, cosa c'entra la festa di Liberazione? Come Comitati di Base Studenti Libertari è un anno che portiamo avanti incontri sul tema con Cobas Scuola, UniCobas Scuola e USI Scuola (che stanno lavorando tantissimo). Durante gli incontri è venuta tanta gente tranne i politici e i partiti che sono coinvolti in questa discussione. Evidentemente non gli interessava.

E permettetemi di aggiungere che su tali questioni, se vogliamo avere un minimo di speranza, non dobbiamo confrontarci con i partiti dell'Unione (che come visto approvano la 53 all'unanimità) ma col sindacalismo di base.
Per cui torno a scrivere: basta processo al PRC che dentro l'Unione ormai non conta un cazzo.

Caro edo,
...se il movimento sono solo gli anarchici e sindacati di base..aiuto dio mio..io sono stato a genova e sinceramente gente come loro si perdeva (fortunamente) nella voglia di parteciapzione di persone NON LEGATE NE I PARTITI IN SENSO CLASSICO MA NEMMENO AI COLLETIVI IN SENSO CLASSICO....dopodichè ragazzi se il PRC non conta niente nell'unione (e secondo me e tutto da vedere anche se il caso vendola in puglia dice il contrario) possiamo anche andare a casa o cambiare paese..c'è poco da fare...le leggi qualcuno dovrà scriverle..e non credo saranno gli anarchici a farlo...
...per quanto riguarda l'anonimato...forse e meglio...quando leggo i vostri nomi e coma parlate sembrate un gruppo di amici che parla come al bar..siete escludenti...dentro logiche individualistiche che non conosco e non voglio conoscere...vorrei solo parlare...ma mi sembra che qualcuno uso questo luogo come casa sua...altro che i partiti..quello rispetto a voi sono più democraitici...almeno li voti la line da portare avanti..qui si strepita e basta a volte..

infatti da Genova ad oggi il PRC ha fatto moooooooooooolti passi... a destra!
e poi la demolizione della Scuola pubblica da Berlinguer a Bertagna, passando per Amato, è colorata Centro-Sinistra.
cosa aspettarsi di positivo ora?

certo...meglio sbirulino eh....

Continuare ad interloquire con sbirulino, red, orso Yoghi e maga maghella, persone che non hanno neanche il pudore di sottoscrivere il proprio pensiero, potrà aiutare ad uscire dall'inpasse in cui ci ha cacciato l'intera Unione di centrosinistra alla Regione Abruzzo? Stiamo molto attenti: il non partecipare a dibattiti promossi da qualche Partito non può né deve essere demonizato da nessuno! C'è anche gente che lavora (anche fino a sera tardi)! E c'è altra gente che sta perdendo la voglia di partecipare ad incontri con chi chiede un altro mondo possibile e poi vota una legge Regionale come quella in discussione!!!!!

..meno male che c'è il compagno frezza che mette tutto a posto...
l'anonimato?
io non vi conosco ma tu, lotta edo e qualcun'altro pare di si!
Sembra un dialogo fra voi!!
perferisco essere anonimo allora...

...oddio forse prima ho esagerato con il mio intervento...il PRC non è a destra...siamo noi che scriviamo a qui che siamo dei reazionari conservatori...

Ha ragione sbirulino!!
Gli anarchici e i sindacati di base sono più politicisti dei partiti!
solo polemiche siete in grado di fare!!
crescete!no siamo più nel 1800!!!

..se guardi ai fatti caro e-lotta le uniche battaglie serie in abruzzo le hanno fatte l'abruzzo social forum i giovani comuinsti e il PRC...
...e basta che andate sul sito dell'abruzzo social forum per vedere l'elenco della spesa...

qui le chiacchiere stanno a zero.
Io aspetto di vedere la piattaforma di Cigl, PRC e compagnia bella riguardo l'argomento,
e poi ne riparliamo.

MA QUALE ELENCO DELLA SPESA SU ASF?

DICCELI TU I FATTI E POI NE PARLIAMO.

ALTRIMENTI I FATTI SIETE VOI CHE CONTINUATE A DIFENDERE (PIAGNUCOLANDO) LE BRAVATE DELL'ASSESSORA!

A me lo vieni a dire l'abruzzo social forum? se sono stato tra i fondatori con due anni di impegno costante.
Io poi volevo dire altre cose....
mi sembra il dialogo di 'nduccio:
- "ma che vai a caccia?"
- "no, no, vado a caccia"
- "a me credevo che jiv a caccia"

Basta con questo dibattito di bassa lega maciullandoci fra di noi. Siamo sulla stessa barca, sai che grasse risate gli sbirri e i fasci.

...qui nessuno piagnucola per difendere l'assesora..anzi...piuttosto il livello della discussione si abbassa..e per questo do ragione ad e-lotta..ma solo per questo...se l'hai fondato sai benissimo chi in questi anni ha fatto delle battaglie (terzo traforo-no alla privatizzazione dell'acqua) e magari le anche vinte senza aspettare i partiti e/o i sedicenti anarchici con linguaggi e modalità di primo novecento...che non vuol dire escluderli entrambi ma anzi avere degli obbiettivi comuni SENZA PREGIUDIZI....e chi parla e non lavora che si autoesclude...o mi sbaglio?
Di vio chi c'era lunedì 16 Maggio davanti a Palazzo dell'Emiciclo L'Aquila per il primo consiglio regionale? Chi c'era a fare un sit-in per chiedere una gestione pubblica e partecipata dell'acqua e per la trasparenza e partecipazione nella gestione dell'emergenza del Gran Sasso??

io c'ero e quella battaglia e stata vinta...purtoppo non ero qui a scrivere...purtroppo sono sempre fuori a volantinare o a fare sit in..o poco tempo per fare le chiacchiere...
insomma per chiuedere...cerchiamo di porci dei problemi dando delle possibili soluzioni..insomma...cerchiamo di essere costruttivi!!
.....macellarci fra noi a poco senso...non credete?

PERCHE' SE UNO LAVORA E NON POTEVA STARE (COME TE, CHE FORTUNA!) IL 16 MAGGIO AL PALAZZO DELL'EMICICLO NON POTRBBE PARLARE?

E POI PARLA DEL DECRETO PRO LEGGE 30, E DIMMI COSA HAI FATTO TU E COSA INTENDI FARE CHE VOLANTINI E NON HAI TEMPO PER SCRIVERE

sinceramente non ci sono gare caro io...(perchè non scrivi direttamente Dio?) perchè uno che lavora non perde nemmeno tempo qui sopra..cosa che fano in molti..
quello era uno esempio in cui non incontro mai chi scrive qui...solo im'esempio..però se ti da tanto fastidio smetto di scrivere..effettivamente cos'è sta storia che tutti possono parlare!!
Prima si chiede il permesso a (d)io e poi si parla!
;-)
meno male che la vita e fatta di carne e sangue pulsante non di discussioni di indymedia senno nessuno farebbe piu politica...

senza rancore.

PER ANTIQUALUNQUISMO (ALIAS eri meglio prima ... de che?)

RIESCI A SCRIVERE SENZA DIRE NIENTE ... SE RIESCI ANCHE A PARLARE SENZA POI FARE NIENTE, PRIMA O POI RIUSCIRAI A FARE CARRIERA IN POLITICA ... E SARA' PEGGIO DI PRIMA ... PER TUTTI ... MA NON PER TE

....io sento un certo astio?ma fossi per caso iscritto ad un partito?
io no...te la prendi cosi tanto con gli errori degli altri..che sembrano quasi quasi tuoi...
;-)

caro io...che ne saicche faccio,ci conosciamo?
non credo proprio...faccio fatica a vivere..non ho un lavoro (nel senso che sono disoccupato) e quando posso partecipo..a quello che posso...tu partecipi?buon per te..ma da come parli sembri...estraneo alla pratica politica quotidiana..;-)
...discutere deve essere gioia...credo che io e te siamo tutti e due sfigati...tu lavori?
se si ti invidio...in senso buono però!non pensare male..
Che senso ha essere cosi incattiviti fra di noi?
...non credo che saremo mai io e te i problemi del mondo..però se facciamo qualcosa insieme forse il mondo migliora...e se non il mondo qualcosa intorno a noi...
non credi?

MY DEAR ;-) (già compagno, redpassion, anonimoveneziano, sbirulino, ecc.)

SE HO BEN CAPITO CHI SEI ... MCT? ... E' VERO CHE SEI DISOCCUPATO MA NON CREDO TU FACCIA FATICA A VIVERE ... DICIAMO CHE OGGI AVRESTI POTUTO STARE MEGLIO SE LE COSE FOSSERO ANDATE DIVERSAMENTE DA COME SONO ANDATE ... COSì COME NON CREDO CHE TU POSSA PROVARE INVIDIA PER UN QUALUNQUE LAVORO ... MOLTO MEGLIO E MENO AFFATICANTE QUELLO CHE FAI OGGI

IO ISCRITTO AD UN PARTITO E FUORI DALLA PRATICA POLITICA QUOTIDIANA? ... FORSE TU TI SENTI DIO PER GIUDICARE SOMMARIAMENTE ... NON IO ... DIPENDE OVVIAMENTE DA QUELLO CHE TU RITIENI ESSERE LA PRATICA POLITICA QUOTIDIANA

COMUNQUE MI SONO ROTTO DI QUESTA DISCUSSIONE CHE ORMAI E' ANDATA FUORI TEMA ... FORSE ANCHE PER COLPA NOSTRA ... CHE CI SIAMO SCHERNITI ANONIMAMENTE ... PENSA CHE IN UN ALTRO NEWSWIRE SULLA LEGGE 30 QUALCUNO HA QUASI CHIESTO I DOCUMENTI PER IDENTIFICARCI ... CHE PENA

SICCOME QUESTA NON DEVE DIVENTARE UNA DISCUSSIONE TRA DI NOI ... NON TI RISPONDERò PIù ... QUALUNQUE COSA POTRAI DIRE ... NON SENTIRò LA TUA MANCANZA ... SENZA ASTIO E SENZA RANCORE ... E FORSE ALLA PROSSIMA MANIFESTAZIONE SFILEREMO VICINI ... COME DUE SFIGATI ... E PERFETTI SCONOSCIUTI

..non sono quasi nessuno dei citati ma va bene lo stesso..l'imprtante e non litigare...mi sta bene così..
chi è il deficiente che ha chiesto i documenti???
questo mi interessa!
almeno fa ridere...non credo che tu abbia capito chi sono come io non ho capito chi sei tu...ma sinceramente poco importa!
sfileremo vicini e spero che magari diventeremo amici!
io sono uno ottimista...per natura...
un abbraccio...