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DESPLAZADOS IN BOGOTA’

Sono 300 famiglie di 4 persone minimo ciascuna, che hanno deciso di rompere il silenzio, di praticare una nuova forma di lotta, di far vivere una nuova esperienza alla Colombia dei paramilitari, della guerriglia e del narcotraffico.
Sono famiglie di Desplazados, gente cacciata dalla propria terra e privata dei diritti fondamentali di sopravvivenza.
Gente che più volte ha dovuto subire l'umiliazione di essere sfollata massacrata e derubata delle poche cose di cui si era dotata.
Gente che oggi ha la determinazione di autoorganizzarsi e denunciare lo stato di povertà in cui è costretta a vivere.

Lunedì 29 agosto alle 6 ora locale, 14 ora italiana, circa 1500 desplazados sono entrati in uno stabile di case statali vuoto da 6 anni, per rivendicare il diritto ad avere un tetto.
Un atto estremo dopo svariati tentativi di dialogo, per l' acquisto di uno stabile. Estremo perchè la legge colombiana li costringe a vivere per strada in quanto ritenuti incapaci di dare una continuità al pagamento della somma richiesta.
Questa è la contraddizione e l'assurdo di un paese che si vanta di avere una delle costituzioni più all'avanguardia di tutto il Latino-America.
L'occupazione dunque è stato un atto dimostrativo il cui obbiettivo era ed e` tutt’ora quello creare un dialogo con il governo della città, per trovare una soluzione alle migliaia di persone che tutti gli anni vengono private dalle proprie terre. Questo è cio che chiedono gli occupanti.

Oggi 30 Agosto, polizia, esercito e robocop hanno circondato, militarizzato, blindato e transennato tutta l’area.
Nessuno puo’ ne entrare ne uscire, le case sono state isolate completamente. Non ci e`permesso neanche di portare loro acqua e cibo. Si respira un aria invivibile ormai da troppe ore, i desplazados sono ora costretti a restare nelle case diroccate. Guardano i movimenti dei corpi militari e si domandano le sorti della propria vita, ci rivolgono lo sguardo e alzano il pollice destro con un sorriso segnato ma con la serenita`di chi non ha nulla da perdere ma tutto da guadagnare.

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