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Messico: sotto accusa i piani della Wal-Mart per le aree indigene
by io Saturday, Sep. 10, 2005 at 7:29 PM mail:

traduzione dell'articolo http://www.ipsnews.net/news.asp?idnews=30025

Messico: sotto accusa i piani della Wal-Mart per le aree indigene
Diego Cevallos

Città del Messico, 25.08.2005 - Wal-Mart, il gigante statunitense della vendita al dettaglio, che l'anno scorso ha aperto uno store vicino alle antiche piramidi di Teotihuacan, in Messico, malgrado le forti proteste degli attivisti locali e delle piccole imprese, sta ora cercando di replicare questa prima vittoria stavolta in due zone a grande presenza indigena. Ma gli oppositori locali sono pronti a un’aspra battaglia.


“Questa volta impediremo che Wal-Mart continui ad attaccare la cultura e la gente del Messico” ha affermato Lorenzo Trujillo, leader del Fronte Civico per la Difesa della Valle di Teotihuacan, una coalizione formata da residenti e negozianti di questa zona archeologica famosa in tutto il mondo.
“Occuperemo gli uffici pubblici e faremo tutto ciò che è necessario per impedire la razzia culturale di Wal-Mart, ” ha detto l’attivista a IPS.
Trujillo è alle prese con un’azione legale per le proteste tenute dalla sua organizzazione contro la costruzione di uno store Wal-Mart a meno di due chilometri dalle piramidi di Teotihuacan.

Wal-Mart, che è ora il più grande retailer in Messico, ha 710 store e ristoranti fastfood in questo paese di 104 milioni di abitanti, con un ricavo totale che supera i 13 miliardi di dollari l’anno.

Trujillo afferma che ha già iniziato a coordinare proteste e altre azioni con le locali organizzazioni di contadini e negozianti in Pátzcuaro, nello stato di Michoacán, patria degli Indiani Purépechias, per impedire a Wal-Mart la costruzione di uno dei suoi superstore nella città.

La pittoresca città coloniale di Pátzcuaro ha una popolazione di 48000 abitanti, 5000 dei quali parlano lingue indigene. Si trova sulle rive di un fiume nello stato del Michoacán, a est della capitale messicana. La zona è conosciuta per le sue tipiche celebrazioni indigene e per l’artigianato.

Trujillo riferisce che il suo gruppo aiuterà anche l’organizzazione della resistenza nella città di Juchitán, nello stato meridionale di Oaxaca, dove Wal-Mart progetta di costruire un altro store.

Juchitán é una città a forte presenza indigena di 3500 abitanti dove pratiche preispaniche come il baratto vengono ancora presenti nei mercati all’aperto.

“Non abbiamo intenzione di lasciare che Wal-Mart irrompa con il suo commercio neoliberalista in luoghi di importanza storica e culturale in Messico. Non possiamo continuare a permettere questa razzia.” , ha detto Trujillo.

Come durante la precedente costruzione dell’ipermercato vicino alle piramidi – che ha il nome di “Bodega Aurrera”, una catena messicana che appartiene a Wal-Mart – i rappresentanti del gigante della vendita al dettaglio non hanno risposto alle domande di ISP in merito ai progetti su nuovi store e sulla resistenza messa in piedi dai gruppi della locale società civile.

Quando Wal-Mart ha costruito il suo supermarket in Teotihuacan, con l’autorizzazione dell’Istituto Nazionale di Archeologia e Storia (INAH) e di molte altre agenzie governative messicane, l’organizzazione di Trujillo ha tenuto numerose proteste, compresa l’occupazione degli uffici dell’INAH nella capitale messicana. E’ in riferimento a quell’azione che Trujillo é alle prese con le accuse di saccheggio e uso della forza.

Nonostante coloro che si sono opposti allo store Bodega Aurrera in Teotihuacan abbiano ricevuto il sostegno di molti accademici e storici, il centro commerciale ha aperto alla fine del 2004.
Diversamente dagli altri Wal-Mart store, l’ipermercati in Teotihuacan é di color ocra e non ha colori chiassosi o insegne. E’ posizionato vicino all’antica cittadella, entro i confini di San Juan Teotihuacan, una città che é cresciuta costantemente negli ultimi 20 anni fino ad arrivare all’attuale popolazione di più di 45000 abitanti.

Gli edifici e le strade costruite nella zona dove si trovava la città originale di Teotihuacan hanno lasciato intatti soltanto il centro cerimoniale di 263 ettari e parte di una “zona di amplificazione” di 200 ettari che lo circonda.

Molti piccoli commercianti locali in San Juan Teotihuacan hanno dovuto chiudere negli ultimi mesi, incapaci di competere con Wal-Mart.
Lo store è chiaramente visibile dalla cittadella di Teotihuacan, costruita dalla gente indigena all'alba dell'era cristiana ed ha raggiunto il suo picco di splendore fra gli anni 450 e 600 AD, quando era popolata da ben 200.000 persone.

Teotihuacan è il nome dato al luogo dagli Aztechi, che scoprirono le costruzioni abbandonate intorno all'anno 1300. Gli Atzechi furono così impressionati da ciò che trovarono, che pensarono che le piramidi fossero state costruite dai giganti con l'aiuto degli dei, riferiscono gli storici.

Il complesso cerimoniale principale, che è visitato da più di due milioni di persone l’anno, è composto dalle piramidi del Sole e della Luna, e da numerosi templi e case lungo il Viale dei Morti, che è lungo cinque chilometri e largo tra i 50 e i 100 metri.

La Piramide del Sole é alta quanto un edificio di 20 piani e grande 215mq. E’ la terza più grande piramide al mondo e la più grande a Teotihuacan.

Gli attivisti prevedono che tra 20 anni resterà solo i centro cerimoniale di Tollan Teotihuacan, un nome indigeno che significa “dove gli uomini diventano dei”.

Secondo Trujillo, “se la logica e il buon senso prevarranno, in un futuro non troppo lontano” il supermarket Wal-Mart vicino alle piramidi sarà chiuso e demolito. “Il tempo ci darà ragione”, sostiene.

Gli attivisti affermano che la corporazione transnazionale dovrà ancora vedersela con azioni di resistenza ai suoi progetti di aperture in Pátzcuaro e Juchitán. MA fonti del commercio locale assicurano che Wal-Mart andrà avanti con i suoi piani di espansione e non ha trovato particolari ostacoli.

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