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[Post Dinamico] Continua la mattanza dei sindacalisti
by imc italy Tuesday, Sep. 20, 2005 at 12:17 PM mail:

Post dedicato alla raccolta di informazioni, aggiornamenti, e approfondimenti

[Post Dinamico] Cont...
luciano.jpg, image/jpeg, 211x127

Non si ferma, anzi aumenta la repressione ai sindacalisti in Colombia...

Approfondimenti
[Audio] registrazione dell'incontro con Diego Paez del Sinaltrainal
Elenco dei sindacalisti assassinati In spagnolo
Campagna di boicottagio contro Nestlè. Italiano: 1 | 2 | Spagnolo
Diritti umani in Colombia(?) Spagnolo | Italiano: 1
Campagna di boicottaggio contro Cocacola. Italiano: 1 | 2 | 3 | 4

:: post dinamici - howto ::

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PERCHE' LA CHIAMIAMO COCA KILLER ! (Lettera di protesta)
by Coka Killer Tuesday, Sep. 20, 2005 at 12:23 PM mail:

La Coca Cola continua a criminalizzare i dirigenti del SINALTRAINAL

Ancora una volta i dirigenti sindacali del Sinaltrainal si difendono dalle accuse di ingiuria e calunnia denunciate dalla multinazionale Coca Cola il 13 febbraio del 2003.

Il compagno LUIS JAVIER CORREA SUAREZ, presidente del sindacato, ha dovuto presentarsi il 9 settembre 2005 davanti alla procura n° 55 della sezione di Bogotà in compagnia del suo avvocato difensore. In questo stesso processo sono coinvolti WILLIAM MENDOZA, EFRAIN GUERRERO e LUIS EDUARDO GARCIA, tutti i dirigenti del Sinaltrainal e lavoratori di questa impresa.

Lo scorso 12 novembre del 2004 la procura n° 55 della sezione di Bogotà aveva emesso una risoluzione inibitoria per non avere ulteriori elementi per continuare il processo; però la Coca Cola il 28 novembre del 2004 ha presentato un nuovo ricorso in appello creando così le condizioni affinché la giustizia colombiana riaprisse il caso.

Questo è un nuovo tentativo che la Coca Cola utilizza per reprimerci; in questo caso per esserci trovati davanti alle installazioni della fabbrica imbottigliatrice di Bogotà il 5 dicembre 2002, quando in compagnia di molte altre organizzazioni nazionali ed internazionali invitevamo l'impresa ad una sessione della “Udienza Pubblica Popolare” dove si giudicava la multinazionale per le violazioni ai diritti umani e per il benefici che ne ha ottenuto attraverso i crimini di Lesa Umanità commessi dai paramilitari.

Questo nuovo processo penale contro i dirigenti del Sinaltrainal si aggiunge a una lunga lista di aggressioni che l'impresa utilizza per stigmatizzare, impaurire ed impedire la protesta sindacale.

Nella fabbrica di Bucaramanga è stato chiamato a giudizio JIMMY FONTECHA, presidente della sezione del sindacato, accusato di affliggere nella bacheca del sindacato alcuni documenti che stanno circolando in Internet e che denunciano gli abusi nella Coca Cola nel mondo.

L'impresa ha notificato che inizierà nuove azioni legali.

Continuiamo a denunciare la multinazionale per la violazione dei diritti umani esigendole "Verità, di Giustizia e Riparazione Integrale per le vittime degli abusi”.

Vi chiediamo di inviare lettere di protesta e di solidarietà con i lavoratori della Coca Cola in Colombia

Fraternalmente
Edgar Paez,
Direzione Nazionale “SINALTRAINAL”

Bogotá D.C.,Carrera 15 No. 35-18-Tel.s 2324626 Fax 2455325
http://www.sinaltrainal.org E mail: sinaltrainal@sinaltrainal.org

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Giriamo la lettera fatta circolare da NEXUS-CGIL
by Nexus Tuesday, Sep. 20, 2005 at 12:25 PM mail:

Giriamo la lettera fatta circolare da NEXUS-CGIL (che aderisce alla cmpagna di boicottaggio coca cola) sull'assassinio del SINDACALISTA NESTLE' COLOMBIANO

NEXUS EMILIA ROMAGNA

Bologna, 15 Settembre 2005
Prot.CGIL/20050915/1877

Care/i compagne/i,

vi invio il comunicato dell'Ufficio Internazionale del Sinaltrainal sull'assassinio del compagno Luciano Enrique Romero Molina, dirigente del Sinaltrainal (Sindacato Alimentaristi, aderente alla CUT Colombiana).


Questo efferato omicidio, che allunga la lista dei sindacalisti uccisi in Colombia (basta pensare che
l'83% dei sindacalisti assassinati in tutto il mondo e' colombiano), E’ ancora più grave perchè evidenzia
il perverso intreccio delle politiche neoliberiste delle multinazionali e del governo "democratico" di
Alvaro Uribe Velez.
Vi invitiamo a far sentire alla famiglia di Luciano e ai compagni del Sinaltrainal il nostro cordoglio e
solidarietà inviando per e-mail agli organismi di seguito indicati una nota di cui vi offriamo la traccia.
Almeno questo lo dobbiamo a coloro che per riaffermare i diritti elementari dei lavoratori rischiano tutti i
giorni la vita e spesso sono costretti a sacrificarla.
Grazie per l'attenzione e fraterni saluti.

Sandra Pareschi - Nexus Emilia Romagna


1: lettera in italiano

Al Presidente de la Republica de Colombia
Dr. Alvaro Uribe Velez

p.c:

Al Vicepresidente de la Republica de Colombia
Dr. Francisco Santos

Al Director del Programa Presidencial de Derechos
Humanos y Derecho Internacional Humanitario
Dr. Carlos Franco

Al Fiscal General de la Nacion
Dr. Mario Iguaran Arana

A la Comision Interamericana de Derechos Humanos

A Oficina Internacional Sinaltrainal
Dr. Edgar Paez

Oggetto: Assassinio di Luciano Enrique Romero Molina

Sig. Presidente,
abbiamo appreso che l'11 settembre scorso è stato trovato senza vita, con il corpo legato e torturato,
ucciso da 40 coltellate, il compagno Luciano Enrique Romero Molina, distinto dirigente del Sinaltrainal.
La lista dei dirigenti sindacali assassinati in Colombia, spesso dopo lunghe storie di discriminazioni
da parte di imprese multinazionali e nazionali nonché di minacce delle forze loro alleate, non contrastate e
anzi favorite dalle politiche neoliberiste del Governo e dalle conseguenti strategie militari e paramilitari
dello Stato colombiano, si allunga permanentemente facendo della Colombia il paese tristemente noto per
registrate l'80% degli omicidi di sindacalisti a livello mondiale.
Come dirigenti sindacali le chiediamo di assumersi come Presidente di un grande popolo e di un
meraviglioso paese la responsabilità di garantire il rispetto dei diritti umani e, nello specifico, dei
diritti sindacali , la cui violazione è sistematica ed inaccettabile per un paese che presume di potersi
annoverare tra coloro che si definiscono "democratici".
In specifico siamo a richiedere che si faccia luce e giustizia sull'assassinio di Luciano e che si
interrompa la catena di impunità generalizzata per i crimini contro i dirigenti sindacali e i lavoratori.
Siamo certi che non vorrà far mancare il suo sostegno alla famiglia di Luciano che, dopo aver condiviso per
tanti anni le sofferenze che accomunano tutti coloro che lottano per la difesa dei diritti basilari dei
lavoratori, sono costretti a subire questo ulteriore orrendo crimine.
Con la speranza che ponga in atto tutte le misure che sono in suo potere per affrontare le problematiche che
abbiamo sollevato, la ringraziamo per l'attenzione.

……………………….. (firma della struttura)

lettera tradotta da inviare con copia e incolla a:

Ãlvaro Uribe Vélez
Presidente de la República de Colombia
auribe@presidencia.gov.co; dh@presidencia.gov.co

Vicepresidente Francisco Santos
fsantos@presidencia.gov.co

Dr. Carlos Franco,
Director del Programa Presidencial de Derechos
Humanos y de Derecho Internacional Humanitario.
cefranco@presidencia.gov.co

Fiscal General de la Nación
Dr. Mario Iguarán Arana
contacto@fiscalia.gov.co; denuncie@fiscalia.gov.co;
webmaster@fiscalia.gov.co

Comisión Interamericana de Derechos Humanos
cidhoea@oas.org

Con copia a
sinaltrainal@sinaltrainal.org


Bologna, 15 de Septiembre 2005

Asunto: Asesinato de Luciano Enrique Romero Molina

Señor Presidente,

aprendimos que el 11 de septiembre pasado ha sido encontrado sin vida, el cuerpo amarrado y torturado, asesinado con 40 cuchilladas, el compañero Luciano Enrique Romero Molina, distinguido dirigente del Sinaltrainal.

El listado de los dirigentes sindicales asesinados en Colombia, a menudo trás largas historias de discriminación por parte de empresas multinacionales y nacionales y de amenazas por parte de fuerzas a aquellas aliadas, que no son contratadas sino que favorecidas por las polìticas neoliberistas del Gobierno y por las consiguientes estrategias militares y paramilitares del Estado colombiano, se alarga permanentemente haciendo de Colombia el paìs tristemente conocido por registrar el 80% de los asesinatos de sindicalistas a nivel mundial.

Como dirigentes sindicales les pedimos asumir como Presidente de un gran pueblo y de un maravilloso paìs, la responsabilidad de garantizar el respecto de los derechos húmanos y, de manera especìfica, de los derechos sindicales, cuya violación es sistematica e inacepabie por un paìs que presuma poderse considerar entre aquellos que se definen "democráticos".

De manera especìfica pedimos que se haga luz y justicia sobre el asesinato de Luciano y que se interrumpa la cadena de impunidad generalizada por los crìmenes contra los dirigentes sindicales y los trabajadores.

Estamos seguros que UD. no querrá fallar en el soporte a la familia de Luciano que, después de haber compartido por muchos años los sufrimientos que acomunan todos aquellos que luchan por la defensa de los derechos básicos de los trabajadores, son obligados a padecer este ulterior orrendo crimen.

Con la esperanza que UD. tome todas las medidas en su poder para enfrentar las problemáticas que levantamos, le agradecemos Su atención.

(firma della struttura)


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NESTLE’ UCCIDE COCA COLA REPRIME
by Reboc–Rete Boicottaggio Coca Cola - Tuesday, Sep. 20, 2005 at 12:26 PM mail:

NESTLE’ UCCIDE COCA COLA REPRIME ANCORA IN COLOMBIA NON SI FERMA LA VIOLENZA NEI CONFRONTI DEL SINDACALISMO E DEL SINALTRAINAL


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Il 9 settembre 2005 LUCIANO ENRIQUE ROMERO MOLINA, dirigente del SINALTRAINAL, è stato assassinato a Valledupar (Cesar). Il suo corpo è stato ritrovato legato, torturato e con 40 coltellate

Aveva lavorato 20 anni per la NESTLÉ-Cicolac di Valledupar, dove era stato licenziato il 22 ottobre 2002. Attualmente è in corso una causa per il REINTEGRO nel suo posto di lavoro contro le aziende NESTLE' COLOMBIA s.a., CICOLAC ltda. e DAIRY PARTENS AMERICAS MANOFACTURING COLOMBIA ltda. "DPA COLOMBIA LIMITADA".

HÉCTOR DANIEL USECHE BERÓN - WALTER RENGIFO RODRÍGUEZ - LUIS ALFONSO VÉLEZ VINAZCO - HARRY LAGUNA TRIANA - JOSÉ MANUEL BECERRA PACHECO - TORIBIO DE LA HOZ ESCORCIA - ALEJANDRO MATÍAS HERNÁNDEZ VANSTRAHLEN - VÍCTOR ELOY MIELES OSPINO con sua moglie ELVIRA ROSA RAMÍREZ PACHECO - JESÚS ORLANDO CRESPO CÁRDENAS - OMAR DARÍO RODRÍGUEZ SALAZAR - HERNANDO CUARTAS SONO I NOMI DEI SINDACALISTI della NESTLE’ UCCISI IN COLOMBIA DIRIGENTI DEL SINDACATO SINALTRAINAL
Che si sommano ai DIRIGENTI SINDACALI delle imprese COCA COLA

COCA COLA INVECE CONTINUA A PERSEGUITARE IL SINALTRAINAL che da due anni ha avviato la campagna di boicottaggio della Multinazionale e intentato un processo negli Stati Uniti per CRIMINI di LESA UMANITA’.

La multinazionale ha nuovamente denunciato LUIS JAVIER CORREA SUAREZ, presidente del sindacato, WILLIAM MENDOZA, EFRAIN GUERRERO e LUIS EDUARDO GARCIA accusati di ingiuria e calunnia – Accuse per le quali erano stati già scagionati lo scorso anno.

LA REBOC FA APPELLO A TUTTE LE REALTA’ CHE IN QUESTI ANNI HANNO APPOGGIATO IL BOICOTTAGGIO DELLA COCA COLA a manifestare la propria solidarietà al SINALTRAINAL per questi due nuovi crimini, attraverso l’invio delle lettere che troverete a margine di questo comunicato.

FACCIAMO ANCHE APPELLO A TUTTI COLORO E TUTTE COLORO CHE NEGLI ANNI SCORSI HANNO PARTECIPATO ALLA CAMPAGNA DI BOICOTTAGGIO DELLA NESTLE’ A RIPRENDERE LA LOTTA CONTRA QUESTA MULTINAZIONALE (in Svizzera a fine Ottobre prenderà nuovamente avvio la campagna http://www.multiwatch.ch)

IL BOICOTTAGGIO CONTINUA !!!
SOLIDARIETA’ AL SINALTRAINAL E A TUTTO IL POPOLO COLOMBIANO

Reboc–Rete Boicottaggio Coca Cola - no_cocacola_it@yahoo.it




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Lettera del Segretario della CISL:
by Secretario General CISL Tuesday, Sep. 20, 2005 at 12:29 PM mail:

Señor
Álvaro Uribe Vélez
Presidente de la República
Bogotá – Colombia

13 de setiembre de 2005
Señor Presidente:


La Confederación Italiana de Sindicatos de Trabajadores CISL que representa a mas de 4 millones de trabajadores italianos, ha recibido la noticia del vil asesinato del compañero LUCIANO ENRIQUE ROMERO MOLINA, dirigente del Sindicato Nacional de Trabajadores de la Industria de Alimentos (SINALTRAINAL) y miembro de la Fundación Comité de Solidaridad con los Presos Políticos, desde donde realizaba actividades de solidaridad y atención humanitaria.

El 11 de septiembre el cuerpo sin vida del companero Molina fue encontrado en Las Palmas, un sector del barrio La Nevada que se encuentra bajo el control de los paramilitares Estaba atado de pies y manos, con signos evidentes de haber sido torturado con suma crueldad y rematado con 47 puñaladas, lo que indica que fue sometido a trato cruel e inhumano hasta su fallecimiento.

Era trabajador de CICOLAC (NESTLÉ) con sede en Valledupar. Fue despedido injustamente el 22 de octubre de 2002 después de un conflicto colectivo de trabajo y de una manipulación confabulada por la empresa y el Ministerio de Protección Social. A consecuencia de las amenazas contra su vida, el Comité de Solidaridad con los Presos Políticos, había pedido a su gobierno que se le incluyera en el Programa de Protección para Dirigentes Sindicales y Defensores de Derechos Humanos; pero, la única protección que se le brindó fue la entrega de dos medios de telefonía móvil.

SINALTRAINAL, el Departamento de Derechos Humanos de la Central Unitaria de Trabajadores (CUT) y el Comité de Solidaridad con los Presos Políticos gestionaron la salida de su región en más de una oportunidad para protegerle la vida.

La CISL, señor Presidente, le exige una investigación exhaustiva para clarificar este abominable crimen que hiere la sensibilidad humana y le pide que se proceda a una búsqueda sin cuartel contra los responsables para ser juzgados con el rigor que impone la ley en estos casos. Condenamos una vez más su política de “seguridad democrática” y legalización del para militarismo que hasta ahora no ha hecho sino aumentar el número de sindicalistas y dirigentes sociales asesinados.

Atentamente, Savino Pezzotta


Secretario General CISL

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Napoli contro assassinio Sindacalista NESTLE'
by REBOC Tuesday, Sep. 20, 2005 at 12:36 PM mail:

Napoli contro assassinio Sindacalista NESTLE'
http://italy.indymedia.org/news/2005/09/878294.php

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CAMPAGNA "NAZIONALE" CONTRO LA NESTLE'
by Comitato contro le multinazionali Tuesday, Sep. 20, 2005 at 12:38 PM mail:

Ogni giorno quattromila bambini nel sud del mondo muoiono per l'uso improprio del latte in polvere. La Nestle' promuove la vendita del latte in polvere con metodi ritenuti ingannevoli dall'UNICEF e dal OMS. La Nestle' ostacola l'allattamento al seno solo per espandere i propri mercati.

NON COMPRARE QUESTI PRODOTTI:

Acque minerali e bibite: Neste', Vera, San Bernardo, San Pellegrino (Levissima, Recoaro, Pejo, Panna) Ulmeta, Claudia, Fonte Limpia, Diger - Selz, la Nestle' ha la licenza di commercio dell'acqua Fiuggi.

Prodotti per la colazione: Nescafe', Nesquik, Orzoro, Malto Kneipp, Ecco...Frank, Buitoni, Cheerios, Chocapic, Gold Crisp, Trio, Kix, Lc1.

Pasta, riso e conserve: Buitoni, Pezzullo, Maggi, Curtiriso, Condiriso e Condipasta Berni.

Cibi per animali : Friskies, Gourmet.

Dolci: Perugina, Motta, Alemagna, Ciocoblocco, Smarties, Quality Street, Polo, Galak, Lion, After - Eight, Rowntree Macintosh, Toffee, Kit Kat.

Gelati: Perugina, Motta ( La Cremeria, Antica Gelateria del Corso), Alemagna.

Salumi e latticini: Vismara, King's, Mio, Fruttolo.

Olio e aceto: Sasso.

Surgelati: Buitoni (La Valle degli Orti, Cucina Creativa), Surgela, Mare Fresco.

Cosmetici: L'Oreal (Garnier, Lancome, Linea Jean Louis David, Mennen, Neutralia, Vividop).

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COCA - KILLER !
by Boicotta Tuesday, Sep. 20, 2005 at 12:41 PM mail:

COCA - KILLER !...
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boicottaggio
Essenzialmente credo che il boicottare sia al contempo una pratica utile e dannosa. Cerchero' di spiegarmi: il capitalismo si basa sul capitale, e' ovvio, e l'attuale capitalismo si basa sulle multinazionali, quindi cercare di evitare che queste ultime siano in possesso di capitale [leggi: vile denaro] e' una cosa apprezzabile. Pero' questa lotta dovrebbe essere estesa a tutte le multinazionali, perche', se e' vero che alcune di queste spiccano tra le altre per comportamenti inumani nei confronti di popolazioni, etnie, patrimonio naturale, etc, e' anche vero che tutte, dalla prima all'ultima, contribuiscono al circolo perpetuo di bit nella grande rete [capitale cristallizzaato dalle nuove tecnologie]. Quindi l'aspetto dannoso e' proprio questo: trovi gente che si crede "politically correct" perche' veste adidas, mangia da burger king, e preferisce bugs bunny a minny & co. D'altra parte, o uno e' in grado di coltivarsi cio' che mangia, di fabbricarsi i vestiti e i computer, o e' costretto a comprare qualcosa [o rubarla, ma non cambia molto], quindi direi che una soluzione, oltre a non potere ne' volere darvela, proprio non ci sia...

kill a multi... every multi

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DIRIGENTES DE SINALTRAINAL ASESINADOS, DESAPARECIDOS
by Operai Contro il Capitale Tuesday, Sep. 20, 2005 at 11:33 PM mail:

DIRIGENTES DE SINALTRAINAL ASESINADOS, DESAPARECIDOS

1.
HÉCTOR DANIEL USECHE BERÓN: Trabajador de la Compañía Colombiana de Alimentos Lácteos S.A. (Cicolac), -hoy Nestlé de Colombia S.A.-, asesinado el 22 de julio de 1986 en el municipio de Bugalagrande Valle del Cauca; fecha en que el sindicato de Nestlé conmemoraba 25 años de su fundación. Es el dirigente sindical, cívico y cooperativo más destacado del proyecto Sinaltrainal. A partir de su asesinato se inició en todo el país una serie de atentados contra los dirigentes y activistas sindicales que han conducido al aniquilamiento de SINALTRAINAL en varias ciudades colombianas.
2.
WALTER RENGIFO RODRÍGUEZ: Trabajador de Nestlé de Colombia S.A. muere el 28 de enero de 1987 en Cali Valle del Cauca, producto de un aneurisma cerebral causado por la constante represión, persecución y permanentes conflictos laborales con la empresa en todas las fábricas que tiene en Colombia. Era miembro de la Dirección Nacional de Sinaltrainal.
3.
LUIS ALFONSO VÉLEZ VINAZCO: Trabajador de Nestlé de Colombia S.A. Activista sindical de Sinaltrainal. Fue desaparecido en Bugalagrande Valle del Cauca desde el 30 de noviembre de 1989. Fue uno de los compañeros más destacados en el conflicto librado por los trabajadores de Nestlé en Colombia en toda su historia, que consistió en la toma de la fábrica en Bugalagrande a raíz del despido de 15 dirigentes sindicales como retaliación por la participación del sindicato en la huelga general convocada por la Central Unitaria de Trabajadores de Colombia CUT en el mes de noviembre de 1988. Bugalagrande fue invadido por tropas de todas las fuerzas armadas del estado -policía, ejercito, F2, B2, Sijín, Contraguerrilla, Antinarcóticos, etc., De esta forma el estado colombiano se ponía a disposición de la transnacional suiza con todas sus fuerzas represivas.
4.
LUIS ÁNGEL DUQUE: Trabajador de la empresa Levapan S.A. en la ciudad de Tulúa Valle del Cauca. Fundador de Sinaltrainal y miembro de la primera comisión nacional de reclamos del sindicato para todas las empresas donde existieran afiliados. A raíz de esta situación fue despedido de la empresa, la cual meses después tuvo que reintegrarlo nuevamente a su puesto de trabajo. Fue desaparecido el 14 de mayo de 1990 en Tulúa Valle del Cauca.
5.
AVELINO ACHICANOY ERAZO: Trabajador de la empresa Embotelladora Nariñense S.A. -COCA COLA- en el municipio de Pasto en el Sur occidente colombiano. Fue asesinado de un tiro de arma de fuego en el oído derecho el 30 de julio de 1990 en la ciudad de San Juan de Pasto en Nariño, en momentos en que los trabajadores se encontraban en huelga, debido a que la empresa se negaba a negociar el pliego de peticiones que el Sindicato Nacional de Trabajadores de la Industria de las Gaseosas en Colombia "Sintradingascol" -Sinaltrainal- había presentado a su consideración. Avelino era miembro de la Junta Directiva del sindicato e integrante del Comité de Huelga de Sintradingascol.
6.
HARRY LAGUNA TRIANA: Trabajador de la empresa CICOLAC S.A. - Nestlé en la Planta de recibo de leche ubicada en Becerril Cesar. Debió retirarse de la empresa Nestlé de donde era dirigente sindical de Sinaltrainal, debido a las continuas amenazas de muerte. Fue asesinado el 11 de julio de 1993 delante de sus hijos y compañeros de trabajo.
7.
JOSÉ ELEAZAR MANCO DAVID: Trabajador de la empresa Bebidas y Alimentos de Urabá S.A. -COCA COLA- en el municipio de Carepa del Urabá Antioqueño. Dirigente de Sinaltrainal en esa rica región bananera del Noroccidente colombiano. Fue asesinado el 8 de abril de 1994.
8.
LUIS ENRIQUE GIRALDO ARANGO: Durante 17 años fue trabajador de la empresa Bebidas y Alimentos de Urabá S.A. -COCA COLA- en el Urabá Antioqueño. Miembro de Sinaltrainal en esa rica región bananera del Noroccidente colombiano. Fue asesinado el 20 de abril de 1994.
9.
LUIS ENRIQUE GÓMEZ GRANADOS: Trabajador de la empresa Bebidas y Alimentos de Urabá S.A. -COCA COLA- en el municipio de Carepa del Urabá Antioqueño. Dirigente de Sinaltrainal en esa rica región bananera del Noroccidente colombiano. Fue asesinado delante de su esposa y sus hijos en la puerta de su casa en el municipio de Carepa el 23 de abril de 1995.
10.
JOSÉ MANUEL BECERRA PACHECO: Trabajador de Cicolac - NESTLÉ en la fábrica de Valledupar Cesar, afiliado a SINALTRAINAL. Fue asesinado por degollamiento en 19 de enero de 1996 en Valledupar.
11.
TORIBIO DE LA HOZ ESCORCIA: Trabajador de Cicolac - NESTLÉ en la fábrica de Valledupar - Cesar. Dirigente sindical de Sinaltrainal lo que le ocasionó amenazas de muerte que lo obligaron a renunciar a la empresa. Al poco tiempo, el 30 de marzo de 1996 cuando celebraba sus 42 años de edad en compañía de su familia fue asesinado en las puertas de su casa.
12.
ALEJANDRO MATÍAS HERNÁNDEZ VANSTRAHLEN: Trabajador de Cicolac - NESTLÉ en la Planta de recepción de leche de Curumaní Cesar. Dirigente sindical de Sinaltrainal. Debido a las continuas amenazas de muerte debió renunciar a la empresa. Fue asesinado el 12 de julio de 1996 y encontrado cinco meses después en una fosa común como N. N. (no nombre) en el cementerio del municipio de San Jacinto Bolívar.
13.
ISIDRO SEGUNDO GIL GIL : Trabajador de la empresa Bebidas y Alimentos de Urabá S.A. -COCA COLA- en el municipio de Carepa del Urabá Antioqueño. Dirigente de Sinaltrainal en esa rica región bananera del Noroccidente colombiano. El último cargo sindical que desempeño fue el de Secretario General de Sinaltrainal y miembro de la comisión negociadora del pliego de peticiones que los trabajadores le habían presentado a la empresa el 30 de noviembre de 1996 y que esta se negó a negociar. Fue asesinado dentro de las instalaciones de la planta y en su puesto de trabajo el 5 de diciembre de 1996. Su hermano Martín Emilio Gil Gil, asesor de Sinaltrainal en esta negociación, había tenido que renunciar a la misma empresa debido a las continuas amenazas de muerte. El 18 de noviembre de 2000, la señora ALCIRA DEL CARMEN HERRERA PÉREZ, esposa de Isidro Segundo, fue sacada de su casa de habitación en el municipio de Apartado - Urabá Antioqueño y asesinada a pocos metros.
14.
GUILLERMO GÓMEZ MAIGUAL: Trabajador de la empresa Embotelladora Nariñense "Embonar" Ltda. -COCA COLA- de donde fue dirigente sindical de Sinaltrainal. Se suicidó por envenenamiento el 20 de abril de 1998 dentro de las instalaciones de la Embotelladora a raíz de la difícil situación económica en que se encontraban los trabajadores y sus familiares, debido a que desde el 1 de Junio de 1996 Coca Cola le canceló el contrato de franquicia a la EMBONAR Ltda., lo que ocasionó el cierre de la planta y el despido de los 150 trabajadores, el aniquilando de la Convención Colectiva de Trabajo y de la organización sindical en Pasto. Dentro de sus ropas fue encontrada una nota en la informaba que había tomado esta decisión debido a "la crisis total" en que se encontraba. Los trabajadores permanecieron más de 2 años dentro de las instalaciones de la planta, luchando por el pago de sus acreencias laborales, lo que les ocasionó gravísimos problemas económicos por la falta de salarios y demás derechos laborales. Cuando los trabajadores evacuaron la planta, esta fue comprada por un precio irrisorio por Panamco Colombia S.A. -Coca Cola- y reabierta con trabajadores temporales, con bajos salarios, sin organización sindical y sin derechos convencionales.
15.
VÍCTOR ELOY MIELES OSPINO: Trabajador de la empresa Compañía Colombiana de Alimentos Lácteos S.A. Cicolac - NESTLÉ DE COLOMBIA S.A. en la fábrica de Valledupar Cesar. Dirigente sindical de Sinaltrainal. Debido a las continuas amenazas de muerte y a dos atentados a bala de los cuales salió gravemente herido, debió renunciar a la empresa. Fue asesinado junto con su esposa ELVIRA ROSA RAMÍREZ PACHECO el 22 de julio de 1999 frente a las instalaciones de la Planta de Recepción de leche de la Nestlé del municipio del Copey Cesar. Antes de ser asesinados los mantuvieron durante 7 días desaparecidos.
16.
JESÚS ORLANDO CRESPO CÁRDENAS: Dirigente sindical del Valle del Cauca, uno de los compañeros más destacados en el proceso de construcción y fortalecimiento de Sinaltrainal en esta rica región productora de caña de azúcar. Fue un importante activista sindical en los conflictos con la empresa Nestlé de Colombia S.A. en el municipio de Bugalagrande. Miembro de la Red de Solidaridad Departamental desde donde las comunidades rurales aportaban la ayuda humanitaria a las comunidades campesinas del Sur occidente colombiano duramente golpeadas por la ofensiva paramilitar. Su vínculo laboral fue con el municipio de Bugalagrande. Asesinado el 31 de enero de 2000 en el corregimiento de Ceilán del mismo municipio.
17.
OMAR DARÍO RODRÍGUEZ SALAZAR: Trabajador de NESTLÉ en la fábrica de Bugalagrande Valle del Cauca. Dirigente sindical de Sinaltrainal. Murió ahogado en extrañas circunstancias en las aguas del río Bugalagrande la noche del 21 de mayo de 2000. Su cadáver fue encontrado el día 26 de mayo del mismo año en las aguas del mismo río en el municipio de Zarzal.
18.
HERNANDO CUARTAS: Trabajador de Comestibles la Rosa S.A. - NESTLÉ DE COLOMBIA S.A. en la fábrica de Dosquebradas Risaralda. Activista sindical de Sinaltrainal. Fue asesinado en momentos en que se trasladaba de su lugar de residencia a las instalaciones de la empresa a laborar el día de 1 de septiembre de 2000.
19.
ADOLFO DE JESÚS MÚNERA LÓPEZ: extrabajador de la transnacional Coca Cola en la Embotelladora Román S.A. planta de Barranquilla - Atlántico. Asesinado el día sábado 31 de agosto de 2002, a las 7 p.m. fue asesinado a tiros en la puerta de la casa de su señora madre. El Compañero Múnera López aportó durante su vida sindical y política como Vicepresidente de la Central Unitaria de Trabajadores de Colombia CUT Subdirectiva Atlántico, ocupó varios cargos directivos en Sinaltrainal y en la Junta Comunal del barrio donde vivió.
20.
OSCAR DARÍO SOTO POLO: Trabajador de la empresa Embotelladoras Román S.A. -COCA COLA- en la planta de Montería Departamento de Córdoba. Era dirigente sindical del Sindicato Nacional de Trabajadores de la Industria de las Bebidas en Colombia "Sinaltrainbec", de la Centra Unitaria de Trabajadores -CUT- subdirectiva Córdoba y miembro de la comisión negociadora del pliego de peticiones que esta organización sindical y Sinaltrainal habían presentado a consideración de la empresa. Asesinado el 21 de Junio de 2001 en Montería cuando estábamos en proceso de negociación del pliego de peticiones. En esta fecha un buen numero de organizaciones sociales en Colombia y en otros países realizábamos actos de denuncia y movilización en conmemoración de un aniversario más del asesinato de varios trabajadores de Coca Cola en Guatemala

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20 SETTEMBRE - Dopo L'omicidio ANCORA MINACCE
by Comitato Carlos Fonseca - Roma Wednesday, Sep. 21, 2005 at 8:57 AM mail:

CONTINUAN HOSTIGAMIENTOS

CONTRA DIRIGENTES DE SINALTRAINAL


Sumamente preocupados por la seguridad y la vida de los trabajadores
afiliados al SINDICATO NACIONAL DE TRABAJADORES DE LA INDUSTRIA DE
ALIMENTOS "SINALTRAINAL".


El pasado 11 de septiembre de 2005 denunciamos el atroz crimen cometido
contra el compañero LUCIANO ENRIQUE ROMERO MOLINA, dirigente de
SINALTRAINAL despedido por la transnacional NESTLE – Cicolac, el 22 de
octubre de 2002. Luciano se preparaba para asistir como testigo de la
política de esta multinacional, en la sesión del Tribunal Permanente
de los Pueblos que se realizará los días 29 y 30 de octubre de 2005 en
Berna Suiza.



Las amenazas de muerte por parte de los grupos paramilitares del Cesar
contra LUCIANO y los demás miembros de la dirigencia del sindicato al
interior de esta empresa, se incrementaron desde el 12 abril de 2002,
día en que los trabajadores optaron por la huelga en defensa del
pliego de peticiones presentado por SINALTRAINAL a consideración de la
multinacional el 28 de febrero del mismo año.



La muerte de LUCIANO se produjo meses después de que fuera despedido de
la empresa. En iguales circunstancias habían sido asesinados los
dirigentes de SINALTRAINAL y ex trabajadores de CICOLAC: VICTOR
MIELES, ALEJANDRO HERNÁNDEZ, TORIBIO DE LA HOZ y HARRY LAGUNA.



Ahora las amenazas se incrementan contra dirigentes del sindicato,
trabajadores de NESTLÉ en la fábrica de Bugalagrande, Valle del Cauca.



El 12 de septiembre de 2005, a las 7 de la noche fue visto un vehículo
marca Toyota de color blanco, vidrios normales, que en repetidas
ocasiones hizo presencia frente a las instalaciones de la vivienda del
compañero JOSE ONOFRE ESQUIVEL LUNA, miembro de la Dirección Nacional
de SINALTRAINAL.


El hostigamiento se repite una vez más, el 19 de septiembre a las 5.45
p.m. cuando un hombre armado, que vestía pantalón blanco y camisa gris
fue visto rondando de manera sospechosa frente a la vivienda Onofre.


Los hechos anteriores fueron denunciados oportunamente ante la Policía
Nacional y la Doctora Liliana González, Personera Municipal de
Bugalagrande.



A través de un comunicado las AUTODEFENSA UNIDAS DE COLOMBIA –AUC-
Bloque: Centro del Valle del Cauca "Limpieza Social", fueron
declarados "objetivo político por nuestra organización y han sido
objeto de seguimiento. ALFONSO ESPINOSA, ROGELIO SANCHEZ, ONOFRE
ESQUIVEL, FREDY OCORO". La amenaza apareció el 11 de octubre de
2003, dentro del locker de Nestlé, donde Onofre guarda sus
pertenencias mientras desarrolla su trabajo para la empresa. Rogelio y
Onofre son miembros de la Dirección del sindicato. El compañero Ocoro
se encuentra fuera del país debido a las amenazas.



No es la primera ocasión en que Onofre es victima de este tipo
hostigamientos y las denuncias correspondientes han sido colocadas
ante el Ministerio del Interior, Fiscalia General de la Nación,
Defensoría del Pueblo, Procuraduría General de la Nación, Personería
Municipal, Organizaciones Defensoras de Derechos Humanos Nacionales e
Internacionales.



Para proteger la vida del compañero Esquivel, solicitamos del gobierno
nacional - Ministerio del Interior y de Justicia -, tomara las medidas
del caso. El estudio de riesgos realizado el 26 de febrero de 2004 por
del Departamento Administrativo de Seguridad –DAS- arrojo un nivel
medio bajo, pero los hostigamientos y la amenazas se siguen
incrementando. Por el resultado del estudio Onofre fue dotado por el
Gobierno Nacional con UN TELEFONO CELULAR.



El incremento de los riesgos contra vida del compañero y la
profundización del conflicto laboral en NESTLE, nos ha obligado a
acudir ante la Comisión Interamericana de Derechos Humanos de la
Organización de Estados Americanos, en busca de MEDIDAS CAUTELARES que
contribuyan a la protección de su seguridad y su vida.



El compañero JOSE ONOFRE ESQUIVEL LUNA, asistirá a la sesión del
Tribunal Permanente de los Pueblos que se realizará en Berna Suiza,
para juzgar la política de la multinacional NESTLE en Colombia.



Condenamos una vez más al gobierno de Álvaro Uribe Vélez y su mentiroso
"proceso de paz" con los grupos paramilitares, pues como
vemos, siguen masacrando población inerme, se incrementan las amenazas
y los hostigamientos y seguramente estos crímenes quedarán en la total
impunidad gracias a la Ley de Justicia y Paz.


Les pedimos con URGENCIA enviar notas de protesta:

Álvaro Uribe Vélez

Presidente de la República de Colombia

auribe@presidencia.gov.co; dh@presidencia.gov.co

Vicepresidente Francisco Santos

fsantos@presidencia.gov.co

Dr. Carlos Franco,

Director del Programa Presidencial de Derechos
Humanos y de Derecho Internacional Humanitario.
cefranco@presidencia.gov.co


Fiscal General de la Nación

Dr. Mario Iguarán Arana

contacto@fiscalia.gov.co; denuncie@fiscalia.gov.co;

webmaster@fiscalia.gov.co

Comisión Interamericana de Derechos Humanos
cidhoea@oas.org

Nestlé de Colombia S.A.

Señor Juan Carlos Marroquín Cuestas

Fax. 0057 1 2190860

Con copia a

sinaltrainal@sinaltrainal.org



Un gran abrazo y gracias por su solidaridad,







EDGAR PAEZ M.

Dirección Nacional

SINALTRAINAL - Colombia





Colombia, septiembre 20 de 2005

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Boycott Coca Cola per la pace in Colombia
by Movimento Antagonista Toscano Thursday, Sep. 22, 2005 at 11:39 AM mail:

Boycott Coca Cola per la pace in Colombia

Il 22 luglio è inziata ufficialmente la campagna di boicottaggio della Coca Cola promossa dal Sindacato Colombiano SINALTRAINAL (Sind. Lavoratori Industrie Alimentari che organizza i lavoratori delle imprese imbottigliatrici della Coca Cola Colombiana e quelli della Nestlè). Coca Cola è accusata di crimini di lesa umanità per essere la mandante delle politiche repressive nei confronti del sindacato e dei lavoratori - che hanno aderito alle lotte sindacali per difendere diritti e posti di lavoro - e che in questi anni hanno prodotto dieci morti, decine di sindacalisti rapiti e torturati.

CAMPAGNA MONDIALE CONTRO COCA COLA
PERCHE’ CESSI LA VIOLENZA IN COLOMBIA !

Colombia è diventato un modello per l'uso estremo della violenza usata per imporre i modelli neoliberali. Tutte le forme di organizzazione sociale continuano ad essere sterminate : indigeni, contadini, operai sono assassinati perché si oppongono alle pretese degli investitori. Ogni anno in questo paese vengono assassinati più sindacalisti che nel resto del mondo.

Coca Cola Company, Coca Cola Colombia, la sua filiale Panamerican Beverage- Panamco S.A. –
Acquisita da Coca Cola FEMSA, e Bebida y Alimentos de Uraba S.A., sono responsabili, per azioni o omissioni, di questa politica di annichilimento del movimento sociale la quale ha generato l’assassinio di 9 Lavoratori, l’esilio di 2, la fuga forzata (desplazamiento) di 48, minacce di morte contro 67, incarceramento per false accuse contro più di 15 operai a causa di calunniose segnalazioni da parte dei funzionari di Coca Cola che li accusano di essere terroristi e delinquenti, stigmatizzando e demonizzando la nostra attività sindacale.

I dossier sui diritti umani testimoniano Le continue azioni dei gruppi paramilitari, portate avanti con la complicità delle forze armate e dei corpi di sicurezza dello Stato, servono alla multinazionale e alla sua filiale per far pressione illegalmente sui dirigenti sindacali, obbligare i lavoratori a lasciare il sindacato, obbligarli a rinunciare ai loro contratti di lavoro e imporre bassi salari ai nuovi assunti.
Questa politica fondata sul terrore permette alla Coca Cola di aumentare enormemente i propri profitti.

Anche in altri paesi - Guatemala, Filippine, Pakistan, India, Israele, Venezuela, ecc. - il movimento sociale ha accusato la Coca Cola di utilizzare, direttamente o attraverso le sue filiali, l'assassinio, la violenza, la corruzione, la violazione delle leggi sul lavoro, per raggiungere i suoi fini economici. La multinazionale è stata denunciata per discriminazione razziale, per attentare contro la salute pubblica, per danni ambientali, per contaminazione genetica e per inquinamento dell'acqua.

Si afferma addirittura che Coca Cola può comprare la coca e distribuirla con la sua bibita, mentre gli indigeni che producono la coca da tempi immemorabili sono repressi dalla guerra della droga.
SINALTRAINAL ha iniziato una azione giudiziaria contro Coca Cola e le sue filiali in Colombia presso la Corte federale di Atlanta sulla base della legge “Alien Torts Claim Act.” Per abusi dei quali sono stati vittime i lavoratori sindacalizzati.

Molte organizzazioni e persone nel mondo hanno partecipato alla realizzazione della Audiencia Pubblica Popular “Hector Daniel Useche Beron – Contro l’impunità SINALTRAINAL esige giustizia – a seguito della quale è stato deciso l’avvio di una campagna mondiale contro Coca Cola a partire dal 22 luglio 2003 e la proposta di una riparazione integrale delle vittime, presentata ufficialmente alla transnazionale all’inizio di questo anno.

La campagna Mondiale consiste in una serie di iniziative che vanno dal NON CONSUMARE PRODOTTI COCA COLA, al ritirare i conti correnti dalle banche dove è presente Coca Cola, dalle iniziativa di mobilitazione e protesta a tutte quelle azioni che costringano la Coca Cola a riparare integralmente i danni causati fino a modificare la sua politica verso il rispetto dei diritti umani dei lavoratori e della popolazione.

Dallo Stato Colombiano esigiamo la fine della criminalizzazione della protesta sociale e dell’incarceramento dei dirigenti sindacali e popolari e l’impegno a trovare soluzioni politiche che permettano al popolo colombiano di conquistare pace e benessere.
La nostra lotta è per la pace con giustizia sociale, per questo appoggiamo la lotta contro la guerra, contribuiamo alla costruzione del movimento contro la globalizzazione capitalista, abbiamo partecipato alle iniziative di lotta contro l’ALCA, quelle promosse dal Foro sociale mondiale.
Perché amo la vita…..NON CONSUMO COCA COLA
Perché finanzia la guerra …NON CONSUMO COCA COLA
Non consumo coca cola …non finanzio la morte
Luglio 2003 - Bogotà

COMITATO INTERNAZIONALE – CAMPAGNA MODIALE CONTRO COCA COLA PERCHE’ CESSI LA VIOLENZA IN COLOMBIA
Per aderire all’appello invia una mail a : no_cocacola_it@yahoo.it

Per maggiori informazioni: http:\http://www.tmcrew.org/killamulti/cocacola
Confederazione cobas -
Comitato carlos fonseca - roma
Centro sociale occuparo "ricomincio dal faro" - roma
Centro sociale ex-snia viscosa – roma, Il Manifesto
Cooordinamento Lombardo Nord-Sud del Mondo, Coordinamento Cambia lo Sponsor - COCS
Centro sociale autogestito La Torre – Roma,
Movimento Antagonista Toscano
Centro sociale autogestito Intifada - Empoli

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[COLOMBIA] Ucciso uno studente - il massacro continua
by Roma Friday, Sep. 23, 2005 at 11:19 AM mail:

DENUNCIA URGENTE UNIVALLE ESTUDIANTE ASESINADO, UNO HERIDO DE GRAVEDAD,
5
MÁS HERIDOS Y 5 DETENIDOS. ESMAD VIOLENTA A LOS ESTUDIANTES

DENUNCIA URGENTE
Acción Urgente




ESCUADRON MOVIL ANTIDISTURBIOS ASESINA VILMENTE A ESTUDIANTE DE LA
UNIVERSIDAD DEL VALLE VARIOS HERIDOS Y DETENIDOS ARBITRARIAMENTE




Las organizaciones abajo firmantes, rechazamos, repudiamos y EXIGIMOS
investigación y castigo a los culpables de la ejecución extrajudicial
del
estudiante de la Universidad del Valle JHONY SILVA ARANJUREN y de los
atropellos sufridos por los demás estudiantes de esta Universidad, como
lo
relatamos en la presente denuncia.

LOS HECHOS

- En horas de la tarde del día de hoy, 22 de septiembre de 2005, cuando
los
estudiantes de la Universidad del Valle se encontraban protestando por
el
corte agua potable desde hace más de una semana en el Corregimiento de
Villa
Gorgona, Municipio de Candelaria y las agresiones de la fuerza publica
contra la población y contra el Tratado de Libre Comerico TLC, los
miembros
del Escuadrón Móvil Antidisturbios, ESMAD, de la Policía Nacional, que
se
desplazaban en la tanqueta No. 24027, entraron por la Fuerza a la
Universidad y fueron agrediendo brutalmente y disparando armas de
fuego,
gases lacrimógenos y golpeando a bolillo a los estudiantes que se
encontraban en el Campus Universitario.

- Siendo aproximadamente las 7:00 p.m. dispararon contra JHONY SILVA
ARANJUREN de 21 años, estudiante de quinto semestre de la Facultad de
Química, quien salió gravemente herido de la Universidad hacia la
Clínica
Valle de Lili donde falleció antes de ser intervenido clínicamente,
dejando
otros heridos, entre ellos GERMAN PERDOMO del programa de psicología
quien
esta siendo intervenido en la misma Clínica.

- Los miembros de la Fuerza Publica que ingresaron a la Universidad,
habían
agredido y amenazado previamente a los defensores de derechos humanos
de
Sintraunicol, a quienes el miembro de ESMAD, que portaba el casco No.
006-21
y el trooflay con el cual lanzo varios gases lacrimógenos directo al
cuerpo
de los estudiantes, este mismo uniformado le expreso al delegado de
Sintraunicol que 'luego se veían y que de esta no se
salvaba', cuando
estos exigieron información sobre varios estudiantes que habían
obligado a
golpes a subir a la tanqueta.

- Según hemos tenido conocimiento entre los detenidos se encuentran los
estudiantes, ANDRES PAYAN, estudiante de arquitectura, JUAN PABLO
APONTE,
JAIRO ANDRES VELAZQUEZ Y MONICA OLIVA, quienes fueron trasladado y
detenidos
en la estación de Policía del Limonar.

- Adicionalmente númerosos estudiantes fueron objeto de reseña por
parte del
personal del ESMAC, registrando la identidad y número de identificación
de
quienes hacían ejercicio de los derechos a la libre expresión y
manifestación.

Es importante resaltar que estos hechos ocurren en Momentos en que se
encontraba en la Universidad del Valle una importante misión, de
estudiantes
y profesores Ingleses, compuesta por 13 delegados, que han recorrido el
país
con el propósito de desarrollar una investigación sobre la Educación
Publica
en Colombia.


EXIGIMOS

1.- Se investigue a todos y cada uno de los miembros de ESMAD, que
estuvieron hoy en el operativo contra los estudiantes de la Universidad
del
Valle, y se les juzgue por el abuso de poder y los hechos violentos que
protagonizaron en contra de los estudiantes.

2.- Se individualice la responsabilidad del miembro del ESMAD, que
disparo
contra JHONY SILVA ARANJUREN y de quienes dieron las órdenes de
disparar
contra los manifestantes, procediéndose a separarlos del cargo,
aprehenderlos y judicializarlos por esta ejecución extrajudicial y la
tentativa de ejecutar a otros estudiantes.

3. Se proceda a dejar de inmediato en libertad a los estudiantes que
fueron
detenidos arbitrariamente por parte de los miembros de ESMAD y
trasladados
en la tanqueta No. 24027.

4.-Sean garantizados los derechos a la vida, integridad y libertad, de
los
estudiantes que ilegal y arbitrariamente fueron reseñados por parte de
agentes del ESMAC

Cali, septiembre 22 de 2005


CAMPAÑA PROHIBIDO OLVIDAR

CAMPAÑA PARA QUE LA UNIVERSIDAD VIVA

SINTRAUNICOL

ASOCIACION NOMADESC

COLOMBIA SOLIDARITY CAMPAIGN

DELEGACION DE ESTUDIANTES Y ACADEMICOS INGLESES



ESTUDIANTE ASESINADO EN UNIVALLE

Cali, Valle del Cauca, Colombia.

Hoy jueves 22 de septiembre de 2005, en las horas de la tarde fue
asesinado
el compañero Jhonny Silva, estudiante de Química de primer semestre;
quien
fue herido de bala en la nuca, en la parte baja del edificio de
administración de la Universidad del Valle, sede Meléndez. Esto sucedió
entre las 6:30 y 7:00 p.m. En los mismo hechos fue herido de gravedad,
Germán Perdomo estudiante de psicología, cerca al edificio de la
facultad de
Artes Integradas. También resultaron heridos Juan Pablo Aponte,
estudiante
de filosofía, Jairo Andrés Bolívar, también de filosofía, Mónica Lujo y
otros dos estudiantes que no se han podido identificar.

Hay cinco estudiantes detenidos y más de 300 estudiantes atrapados por
la
policía dentro de la instalaciones de la universidad.

En este momento, organizaciones de derechos humanos adelantan gestiones
para
definir la situación de los estudiantes detenidos, y denunciar este
atroz
hecho perpretado por el escuadrón antimotines de la policía de la
ciudad de
Cali, quienes entraron a la universidad disparando contra los
estudiantes
que se encontraban dentro de la institución.

SOLICITAMOS EL APOYO DE TODOS Y TODAS, EN COLOMBIA Y EN TODO EL MUNDO,
PARA
DENUNCIAR ESTE HECHO.


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Nestlè fa uccidere un sindacalista in FILIPPINE !
by comitato carlos fonseca Sunday, Sep. 25, 2005 at 5:13 PM mail:

Dopo l'assassinio in Colombia di un dirigente sindacale del SINALTRAINAL, Nestlè fa uccidere un sindacalista in FILIPPINE

CONTINÚA EL ASESINATO
DE DIRIGENTES SINDICALES DE NESTLE

Fue asesinado el líder de la huelga declarada
en la factoría que la multinacional Nestlé
tiene en la provincia filipina de Laguna.

A menos de quince días del asesinato del dirigente sindical Y ex trabajador de NESTLE en Colombia, LUCIANO ENRIQUE ROMERO MOLINA, un nuevo crimen cubre de tristeza e incertidumbre a los trabajadores y organizaciones sindicales de la transnacional suiza.

El Presidente de la Unión de Empleados Filipinos DIOSDADO FORTUNA, fue asesinado el pasado 23 de septiembre cuando se dirigía de la planta de Nestlé a su lugar de residencia.

El anterior Presidente del sindicato filipino, también trabajador de NESTLE, MELITON ROXAS había sido asesinado en 1988 frente a las instalaciones de la empresa.

En Colombia y en Filipinas son asesinados en extrañas circunstancias dirigentes sindicales de NESTLE, pero siempre cuando se desarrollan conflictos laborales con la transnacional.
A los familiares, amigos y compañeros de DIOSDADO FORTUNA les expresamos desde Colombia un gran abrazo solidario y nuestra condena por este nuevo asesinato contra las organizaciones sindicales en NESTLE y contra el movimiento sindical mundial.


Continuamos exigiendo y luchando por verdad, justicia y reparación integral por los asesinatos contra dirigentes sindicales de la transnacional.

Compañeros DIOSDADO FORTUNA y MELITON ROXAS…presentes

VIVIRAN POR SIEMPRE EN NUESTROS CORAZONES Y SERÁN EJEMPLO EN NUESTRAS LUCHAS.


Con gran aprecio y cariño,

EDGAR PÁEZ M.
Dirección Nacional
SINALTRAINAL – Colombia

(Reenviamos comunicado recibido de REBANADAS DE REALIDAD).

Asesinan en Filipinas al líder de los trabajadores de Nestlé que se declararon en huelga.

24/09/05 - Fuente: Libertad digital

El líder de la huelga declarada en la factoría que la multinacional Nestlé tiene en la provincia filipina de Laguna, Diosdado Fortuna, fue asesinado por varios desconocidos cuando se dirigía a su domicilio, según informan este sábado los medios de comunicación locales. La víctima era el presidente de la Unión de Empleados Filipinos desde que en 1988 su anterior líder, Meliton Roxas, muriera en circunstancias similares frente a esa misma factoría.

LD (EFE) El líder gremial Diosdado Fortuna, de cincuenta años, falleció el jueves en un hospital de Calamba, a cincuenta kilómetros al sur de Manila, donde había sido ingresado después de que varios desconocidos le dispararan cuando conducía una moto camino de su casa.

La víctima, que presentaba dos impactos de bala en la espalda, acababa de abandonar las instalaciones de Nestlé en Cabuyao, donde centenares de trabajadores permanecen en huelga para exigir que la multinacional suiza respete la regulación establecida por la Corte Suprema filipina para los pensionistas.

Los trabajadores del sindicato, que agrupa a unos seiscientos miembros, han pedido justicia y acusado a la dirección de la empresa de organizar el crimen para detener el paro. En el mismo sentido se manifestó Luz Fortuna, la esposa de la víctima, que declaró que "mi marido no tenía más enemigo que la dirección de Nestlé". El director de comunicación de Nestlé, Pedro Dy, condenó el asesinato y añadió que la empresa colaborará con la policía en todo lo que sea posible para que se resuelva el hecho.

Los huelguistas comenzaron la protesta en el 2002 y desde entonces permanecen en las afueras de la planta vigilados por agentes privados de seguridad contratados por la firma. Diversas organizaciones a favor de los derechos humanos han acusado a la empresa de desarticular las bases sindicales de sus fábricas en Filipinas utilizando la intimidación y la violencia.


http://www.sinaltrainal.org

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SITUAZIONE INTERNAZIONALE
by Battaglia Comunista Friday, Oct. 07, 2005 at 9:23 PM mail:

audio: MP3 at 1.5 mebibytes

Il capolavoro di Sharon & Bush
Chi pensa che il ritiro da Gaza sia un atto di buona volontà del governo Sharon nei confronti dei palestinesi o, tutt'al più, una questione meramente demografica: troppi un milione e duecentomila palestinesi da controllare, troppo pochi gli israeliani, otto mila, per giustificare il dispendioso dispiegamento di forze, si sbaglia di grosso. Ciò che ha innanzitutto determinato lo storico evento va ricercato all'interno del progetto di pax americana che da anni i vari governi di Washington hanno tentato di realizzare. Da Bush padre a Bush figlio, passando per la doppia amministrazione Clinton, sanare la questione palestinese significava eliminare la principale fonte d'opposizione alla penetrazione americana nell'area. Non a caso, dopo la guerra del Golfo del 91, stabilita una serie di alleanze petrolifere, si è cominciato a parlare di due popoli e di due stati in terra di Palestina. Prima dell'invasione dell'Afghanistan e dell'Iraq, puntualmente, il governo di Washington ha rispolverato la questione per tenere a bada i governi e, soprattutto, le popolazioni arabe, che dell'imperialismo predatore americano e dell'arroganza israeliana non ne potevano più. Il progetto del futuro stato palestinese spariva e ricompariva secondo le esigenze geo politiche americane. Dal 2001 ad oggi le cose sono cambiate. Il doppio fallimento degli obiettivi petroliferi in Afghanistan e in Iraq, la recrudescenza dell'opposizione terroristica e non dei paesi musulmani, il crescente isolamento americano nell'area, la crisi economica e la preoccupante dipendenza energetica hanno spinto il governo Bush ad accelerare i tempi. Questa volta lo ha fatto con determinazione, minacciando il governo Sharon di stringere i cordoni della borsa se non avesse iniziato a mostrare comprensione, non per la causa palestinese, ma per le pressanti richieste americane. Pur non mettendo mai in discussione la ferrea alleanza con Israele, Bush ha fatto comprendere al falco Sharon, che i margini di resistenza alle richieste americane si erano ristretti e che qualche concessione ai palestinesi doveva essere fatta. Il capo del Likud, suo malgrado, ha capito l'eccezionalità della situazione e ha preferito scontrarsi con l'opposizione interna al suo stesso partito che con l'alleato di sempre. E lo ha fatto traendone i maggiori vantaggi possibili. In primo luogo ha ribadito che non si sarebbe in ogni caso ritornati ai confini del 1967, come recitano le risoluzioni 242, 338, gli accordi di Camp David, gli accordi di Oslo e il tracciato politico della Road map. Poi, in termini unilaterali, ha tracciato i confini dello stato d'Israele costruendo il muro attorno alla Cisgiordania. In terzo luogo ha creato le condizioni geografiche perché gli insediamenti più importanti della Cisgiordania, caratterizzati dal controllo delle acque a scopo agricolo e dei terreni più fertili, rimanessero nelle mani dei coloni. Infine, con l'abbandono degli insediamenti nella striscia di Gaza, ha ribadito che la colonizzazione della West Bank è un fenomeno irreversibile e che proseguirà anche nel futuro, a seconda delle necessità dello stato e dei suoi cittadini.

Un'opera d'arte. In un sol colpo il governo Sharon, liberandosi di un lembo di terra pressoché insignificante, rinunciando a soli 25 insediamenti, soddisfa le aspettative dell'alleato americano, rinnova la sua immagine sullo scenario internazionale, dà il contentino alla traballante borghesia palestinese di Abu Mazen e si garantisce la possibilità di prendersi della Cisgiordania quanto gli è funzionale da un punto di vista economico e strategico. In più, ottemperando alle richieste americane, lo stato d'Israele potrebbe continuare ad avanzare richieste più consistenti. La prima è quella d'avere più cospicui finanziamenti di quelli che già riceve e di rinnovare quasi gratuitamente le sue strutture militari d'avanguardia. La seconda è di ottenere, sempre che le cose in Iraq vadano per il giusto verso, la riapertura dell'oleodotto che dalla zona curda arrivava sulle coste mediterranee palestinesi, chiuso nel 1948, in occasione della nascita dello stato d'Israele.

Per la sempre più rinunciataria borghesia palestinese rappresentata da Abu Mazen, il ritiro israeliano da Gaza rappresenta una sorta di vittoria di Pirro. In realtà non ha ottenuto quasi nulla rispetto alle richieste precedenti, ma questo quasi nulla può essere sbandierato come un successo se paragonato ai fallimenti dell'amministrazione d'Arafat. Per la frangia borghese più radicale di Hamas e della Jihad si grida al tradimento, all'ennesima disfatta, ma solo perché non sono loro a gestire il dopo Israele nelle striscia di Gaza. In tempi recentissimi, l'integralismo palestinese aveva già abbassato il tiro, dalla distruzione dello stato d'Israele, condizione necessaria per la riconquista di tutta la Palestina, era passato ai confini stabiliti dalla risoluzione 181 del 1947 che prevedeva la nascita dello stato d'Israele, e avrebbe accettato anche la restituzione di Gaza e la rinuncia ad una parte del territorio della Cisgiordania, alla condizione di essere ufficialmente riconosciuto come forza politica rappresentativa del popolo palestinese in alternativa all'Olp di Abu Mazen.

Per il diseredato proletariato palestinese cambia ben poco. A parte la fallace idea di essere entrati in possesso di un primo tassello di quello che dovrà essere il futuro stato palestinese, le sue condizioni economiche non cambieranno certo sotto la gestione della sua corrotta e inefficiente borghesia. Per avere un posto di lavoro precario e sotto pagato dovrà ancora varcare la frontiera e recarsi nelle fabbriche israeliane. Lo stesso vale per i lavoratori della terra. La gestione dell'acqua e le verdeggianti monocolture della Cisgiordania, vero obiettivo di Sharon, resteranno nelle mani degli israeliani. Per i contadini palestinesi il futuro si presenta privo d'ogni prospettiva, i loro campi senz'acqua e l'aridità dei terreni continueranno a fornire quello che non è nemmeno sufficiente a sopravvivere. E' pur vero che l'Ue ha deciso di stanziare 60 milioni d'Euro in favore dell'Anp in funzione della sua politica mediterranea in chiave anti americana, ma è altrettanto vero che questi soldi, se arriveranno, saranno destinati alla borghesia finanziaria palestinese che ha da tempo dichiarato di voler fare di Gaza la Las Vegas del Medio oriente, alla faccia di un qualsiasi sviluppo di tipo agricolo e industriale. Al di là dei progetti e delle buone intenzioni rimane il fatto che, nella strategia di Sharon, il ritiro da Gaza significa la permanenza israeliana all'interno dei territori più significativi della Cisgiordania, il potenziamento delle colonie esistenti e la possibilità di crearne di nuove là dove ci fosse la necessità economica. Un grande affare con la benedizione di Bush.

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battaglia cosa?
by ma questi di Battaglia Comunista chi so? Friday, Oct. 07, 2005 at 9:41 PM mail:

belle informazioni anche troppo precise. chi cazzo sono quelli di battaglia comunista? troppe cose strane.

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La linea anche a me piace....
by comunista Saturday, Oct. 08, 2005 at 9:42 AM mail:

Ulteriori informazioni le ho trovate su questo sito :

http://www.internazionalisti.it

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Assassinato indigeno nella Marcia Embera
by colombia.indymedia.org/ Tuesday, Oct. 11, 2005 at 12:59 PM mail:

Assassinato indigeno nella Marcia Embera

Ricevo sul posto e inoltro la notizia...
Gli scontri sono ancora in corso per approfondimenti e audio:

http://colombia.indymedia.org/

DIFFONDETE!!!!!!!!!

por ONIC Monday, Oct. 10, 2005 at 2:55 PM
onic@onic.org.co 2842168

IL GOVERNO DEL PRESIDENTE URIBE VELEZ RISPONDE CON LA MORTE ALLA MARCIA PACIFICA DEI POPOLI INDIGENI DI COLOMBIA

Assassinando l' indigeno Chami MARCOS SOTO, della comunità di Carambà,Quinchia, nella località di Remolino, dove erano radunati gli Embera di Risaralda.Decine di feriti e contusi.

L' Organizzazione Nazionale Indigena di Colombia ONIC è dispiaciuta di informare i colombiani e le colombiane, e l' opinione pubblica internazionale, che nella giornata di oggi il governo del presidente Alvaro Uribe Velez ordina e rende esecutiva la morte dell' indigeno chami MARCO SOTO, membro della comunità di Caramba (Quinchia), che partecipava alla MARCIA NAZIONALE DEI POPOLI INDIGENI che si sta svolgendo nei giorni tra il 10 e il 12 di ottobre.
I fatti sono accaduti nella zona di Remolinos, nel municipio de La Virginia (Risaralda), dove 6000 indigeni Chami di questo dipartimento si apprestavano a camminare verso la città di Pereira.
Il governo nazionale ha proibito senza nessuna giustificazione il libero svolgimento della marcia pacifica iniziata ieri; questa mattina il governo
ha dichiarato che nella mobilitazione c'erano infiltrazioni della guerriglia per giustificare le aggressioni; e già alle 12.30 a.m. la forza pubblica aggredisce con gas lacrimogeni, manganelli e armi da fuoco; negli scontri viene assassinato il compagno indigeno con modalità che stiamo verificando, e feriti più di dieci indigeni.
Chiaramente si tratta di un atto premeditato dalle forze dell' ordine, sotto il pieno controllo del governo nazionale.
In questo momento gli indigeni rimangono in strada difendendo il loro dititto alla libera circolazione, come i 9000 indigeni Embera (Chamí, Katío, Dovidá, Siapidara) che si trovano in Santa Rosa de Cabal nell' attesa di arrivare fino a Manizales, trattenuti dalla forza pubblica che impedisce lo svolgimento della manifestazione e che costantemente sta provocando per giustificare un eventuale repressione.
Ci rivolgiamo alla comunità nazionale e internazionale perchè si pronunci contro questo crimine di stato, perchè esigano dal governo nazionale di permettere la continuazione della mobilitazione Nazionale dei Popoli Indigeni di Colombia, per fare pressioni al fine di fare chiarezza su questi fatti imperdonabili.
Agli organismi di controllo e della Fiscalia chiediamo di intervenire al fine di indagare e condannare tanto i responsabili materiali tanto i mandanti di questo crimine.

Comité Ejecutivo

ORGANIZACIÓN NACIONAL INDÍGENA DE COLOMBIA ONIC
Derechos Humanos ONIC
http://www.onic.org.co





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