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[Lotta Finmek] Post Dinamico
by imc abruzzo Wednesday, Oct. 12, 2005 at 8:23 PM mail:

Post dedicato alla raccolta di informazioni, aggiornamenti, e approfondimenti

.: "Lotta Finmek" :.


:: post dinamici - howto ::

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LOTTA FINMEK
by operai finmek Wednesday, Oct. 12, 2005 at 10:04 PM mail:

FINMEK; OPERAI BLOCCANO FERROVIA NAPOLI-SALERNO
DEVIATI GLI EUROSTAR, SERVIZIO SOSTITUTIVO PER LINEE REGIONALI
(ANSA) - NAPOLI, 7 OTT - TOTALMENTE BLOCCATO IL TRAFFICO
DELLA LINEA FERROVIARIA NAPOLI-SALERNO PER L'OCCUPAZIONE, DA
PARTE DEGLI OPERAI DELLA FINMEK DI PAGANI (SALERNO), DI UN
PASSAGGIO A LIVELLO DELLA CITTADINA DELL'AGRO NOCERINO-SARNESE.
UN CENTINAIO DI MANIFESTANTI DELLA MULTINAZIONALE OCCUPANO
DALLE 13,10 I BINARI DEL TRATTO FERROVIARIO FRA NOCERA ED ANGRI,
E TRENITALIA ANNUNCIA L'ORGANIZZAZIONE DI UN SERVIZIO
SOSTITUTIVO DI AUTOBUS PER I PASSEGGERI DEI TRENI REGIONALI
COSTRETTI ALLA SOSTA A MONTE E A VALLE DEL CHILOMETRO 33.910.
I TRENI A LUNGA PERCORRENZA INVECE, VENGONO GIA' DEVIATI
SULLA LINEA DI CANCELLO MADDALONI, CON RITARDI MEDI DI 50
MINUTI.(

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La lotta continua ....
by operaio Wednesday, Oct. 12, 2005 at 10:06 PM mail:

FINMEK: DUE FERITI IN SCONTRI CON FORZE DELL'ORDINE



Due feriti, oggi a Roma, davanti a Palazzo Chigi, durante la manifestazione dei lavoratori Finmek. Secondo quanto ha riferito Gabriele Corrado, assessore al Lavoro della regione Campania e presente alla manifestazione, i due feriti sono stati provocati dall'intervento degli agenti che avrebbero usato i manganelli. Le forze dell'ordine della capitale invece minimizzano, affermando che i manifestanti della Finmek sono stati ''soltanto spostati'' da via del Corso e non ''malmenati con manganelli''. Dichiarazioni che però non placano la Fiom Cgil. La segreteria nazionale del sindacato dei metalmeccanici, in una nota, “esprime indignazione e condanna per la gravissima aggressione compiuta oggi a Roma dalle forze dell’ordine nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori Finmek. Lavoratrici e lavoratori che sono da mesi senza stipendio e in lotta per il proprio posto di lavoro.” “Le lavoratrici e i lavoratori Finmek - prosegue la Fiom - hanno giustamente portato la loro protesta sotto la sede del Governo. Le cariche della polizia sono state assolutamente ingiustificate. “Il Governo, più volte sollecitato a intervenire nella gravissima crisi industriale del Gruppo, risponde con l’intervento delle forze dell’ordine invece che con impegni per salvaguardare l’occupazione e gli stabilimenti.” Per la Fiom “in un paese democratico, la protesta dei lavoratori che rischiano salario e lavoro dovrebbe avere il massimo di rispetto e di attenzione. Quanto è avvenuto non fermerà certo la lotta dei lavoratori Finmek ma costituisce un segnale evidente dei rischi di degrado della vita democratica del nostro Paese.”

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MASSIMA SOLIDARIETA' !
by SLL Wednesday, Oct. 12, 2005 at 10:14 PM mail:

Solidarietà ai lavoratori della Finmek caricati a Palazzo Chigi…..


Ancora cariche e repressione per chi si mobilita per difendere un posto di lavoro; 700 lavoratori mobilitati contro licenziamenti e la chiusura della fabbrica, presso il palazzo del governo, subiscono cariche e manganellate da parte delle forze repressive e alcuni lavoratori sono stati feriti; la banda berlusconi continua nella sua opera di attacco alla classe operaia e ai lavoratori; mostra il volto che preferisce, quello repressivo, un governo assolutamente assente rispetto al problema di 700 famiglie; Roma come Napoli, il giorno precedente, dove i lavoratori della Smartway, in lotta contro la mobilità, sono stati selvaggiamente caricati su indicazione degli enti guidati dal centro sinistra; stesso problema quello del lavoro, stessa risposta, repressione; Noi Sindacato Lavoratori in Lotta siamo solidali con gli operai finmek; la determinazione della classe operaia in lotta non si fermerà con la repressione di un governo reazionario e fascista;
Siamo a fianco di questi operai e le loro famiglie, e ci impegniamo a lottare con determinazione qualsiasi governo di destra o di centro/sinistra che attacchi i lavoratori e le masse popolari.

Basta repressione,
Lavoro subito.

Sindacato Lavoratori in Lotta
Corso Garibaldi n.46 Napoli

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[IL BEL PAESE] STUDENTI E DISOCCUPAZIONE
by info Wednesday, Oct. 12, 2005 at 10:19 PM mail:

dati sono quelli forniti dall'Istat e disegnano comunque una situazione a macchia di leopardo, se si guarda più in dettaglio alla situazione delle singole regioni.
Su base annuale, vanno in significativa controtendenza alcune regioni. In Basilicata il tasso di disoccupazione sale dall'11,4% al 12,9%, in Abruzzo dall'8 all'8,8%, in Umbria dal 4,8% al 6,4%. In controtendenza anche Lombardia (da 3,7% a 4%), Toscana (da 5,3% a 5,6%), Marche (da 4,9% a 5,3%).
Variazioni negative, ma meno rilevanti, per Valle d'Aosta (da 3,1% a 3,2%) e Trentino Alto Adige (da 3,1% a 3,2%).
Le regioni con il minor tasso di disoccupazione restano Valle d'Aosta, Trentino ed Emilia Romagna, tutte con il 3,2%, quella con il maggiore tasso di disoccupazione risulta la Sicilia (16,5%). La regioni che hanno registrato le migliori performance sono il Molise ( da 11,9% a 9,3%) e la Campania (da 15,5% al 14%).
A livello di macroaree geografiche, i tassi di disoccupazione sono i seguenti: Nord 3,9% (Nord-ovest 4,3%; Nord-est 3,4%), Centro 6,3%, Mezzogiorno 14,1.

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AGGIORNAMENTI
by abruzzese Wednesday, Oct. 12, 2005 at 10:40 PM mail:

Ieri alle 14 si è tenuto il presidio dei lavoratori Finmek dinnanzi a Palazzo Chigi, con la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni locali e dei sindacati. E’ stato allestito anche un gazebo sarà allestito presso la sede del Governo, che rimarrà anche per i prossimi giorni.
L'incontro delle 10.30 si è concluso con un nulla di fatto da parte della delegazione sindacale per la Cassa integrazione guadagni della durata di 24 mesi partendo dal 1° settembre.
Intanto presso lo stabilimento della Finmek Solutions è arrivato alle 17 Piero Fassino pe rle primarie del centro sinistra.
Sempre nel pomeriggio, nella sede del Ministero per le Attvità Produttive, i rappresentanti del Governo, il sindaco dell'Aquila Biagio Tempesta, l'assessore alle Politiche industriali Roberto Tinari, i sindacati nazionali e il commissario straordinario di Finmek Solutions Gianluca Vidal.
Il Governo ha reso noto che entro tre settimane verrà comunicato ufficialmente il nome del partner privato che, unitamente alla parte pubblica, rileverà lo stabilimento aquilano. E’ stato anche anticipato che ci sono due multinazionali, «estremamente credibili», così le ha definite il Governo, interessate all'acquisto del gruppo.
«Le prospettive», ha dichiarato Tempesta, «sembrano improntate ad un cauto ottimismo. Già da domani verranno attivate le procedure per la cassa integrazione per i lavoratori Finmek, anche per quanto riguarda gli arretrati relativi ai mesi rimasi scoperti . Poi si andrà verso la mobilità lunga»
«Il Governo», assicura l’assessore alle politiche industriali Tinari, « non sarà svenduto. Al contrario sembrerebbe che si vada verso una soluzione della vertenza che vedrà scendere in campo un partner privato di prestigio a fianco della parte pubblica».
Da qualche ora, i lavoratori sono riuniti in assemblea per valutare l’esito delle proposte.
Intanto presso la sede della Provincia dell'Aquila è stato siglato il verbale d'accordo per stabilire le condizioni contrattuali dei 40 lavoratori ex Lares che saranno riassorbiti dalla Fida nei prossimi tre anni. I dipendenti saranno inquadrati a partire dal terzo livello del vigente contratto nazionale dei metalmeccanici con una retribuzione contrattuale che arriverà ai 17 mila euro annui.

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Come affrontare gli ultimi problemi...
by UIL Abruzzo Wednesday, Oct. 12, 2005 at 10:54 PM mail:

Nota stampa della Uil Abruzzo

E’ stato un atto irresponsabile da parte del Governo aver revocato l’incontro sulle vertenze abruzzesi, previsto per il pomeriggio del 29 settembre, giorno dello sciopero dei metalmeccanici e della manifestazione all’Aquila, senza indicare alcuna nuova data.

Le motivazioni ufficiose del mancato incontro (la discussione in corso sulla Finanziaria) potevano giustificare il rinvio dello stesso, non il suo annullamento.

Ieri ed oggi, si sono verificati due ulteriori episodi che alimentano una tensione già fortissima e aggravano ulteriormente la situazione delle vertenze: la manifestazione nazionale a Roma dei lavoratori Finmek (oggi 4 ottobre) è stata snobbata dal Governo, che non ha incaricato alcuna figura di un qualche rilievo di incontrare una delegazione sindacale, provocando rabbia e disperazione, con l’intervento della polizia e il ferimento di alcuni lavoratori; l’incontro Oliit (ieri 3 ottobre) ha smentito le notizie rassicuranti fatte trapelare nei giorni scorsi sulla proroga della cassa integrazione e, a causa di un inaccettabile dissidio tra articolazioni dello stesso Governo (Ministero del Lavoro e task-force di Borghini), ha reso concreto il rischio della mobilità.

E’ ora che l’Abruzzo in tutte le sue componenti, istituzionali (Regione in testa) e sociali, pretenda apertamente e con durezza un cambio radicale di atteggiamento da parte del Governo, a cominciare dalla trasparenza su quanto promette e non realizza. Bisogna che il Governo convochi subito l’incontro generale, quello che avrebbe dovuto aver luogo il 29 settembre, per condividere con l’Abruzzo un percorso per salvare queste fabbriche e riaprire prospettive industriali.

La Giunta Regionale deve prendere atto che un approccio esclusivamente informale ed interlocutorio con il Governo non è adeguato alla situazione, che può essere governata solo nella chiarezza degli impegni che si assumono. Inoltre, attendiamo ancora che la Giunta Regionale renda operativa una modalità snella di raccordo, con il Governo da un lato e con il Sindacato dall’altro, che abbiamo chiesto a più riprese, per affrontare tempestivamente gli ostacoli che sorgono in continuazione e scongiurare esiti fallimentari, purtroppo ogni giorno più vicini.

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Oggi ennesima manifestazione !!!!
by operaio Wednesday, Oct. 12, 2005 at 11:13 PM mail:

Nuova Manifestazione
Stamane si è svolta l'ennesima manifestazione dei lavoratori della Finmek Solutions, a partire dalle ore 9 il corteo è partito dal piazziale aziendale del polo elettronico per poi continuare su Viale Corrado e successivamente Via XX Settembre, per poi giungere davanti al palazzo del governo e davanti al comune con una simbolica richiesta di sussidio. Ad oggi l'azienda ancora non ha consegnato la richiesta di cassa integrazione agl'organi competenti e lavoratori sono ANCORA senza salario. Chiediamo scusa ai cittadini aquilani per il disagio creato alla circolazione, ma queste manifestazioni sono la prova della disperazione e della continua lotta per far pressione sulle istituzioni e sul governo. Ringraziamo ancora una volta i commercianti che hanno dimostrato solidarietà durante il corteo e gli studenti che abbiamo potuto incontrare davanti la prefettura. Nei prossimi giorni i lavoratori continueranno con nuove manifestazioni per la città.

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No alla chiusura della Finmek!
by Comitato di appoggio alla lotta della FINMEK Thursday, Oct. 13, 2005 at 11:39 AM mail:

No alla chiusura della Finmek! Neanche un posto di lavoro in meno! Salviamo la Finmek per salvare il nostro futuro!

La Finmek è solo l’ultima di una serie di aziende in crisi delle nostra provincia e della nostra regione.
Dopo anni di ristrutturazioni e sacrifici per i lavoratori e per le loro famiglie il futuro della fabbrica sembra più nero che mai . Lo spettro della chiusa è sempre più vicino. A questo dobbiamo opporci con tutte le nostre forze!
La chiusura della Finmek non è un problema solo per i lavoratori dell’azienda. La Finmek è patrimonio della città di Santa Maria e rappresenta ormai l’unica grande azienda della città, uno dei pochi posti di lavoro rimasti sul territorio come alternativa all’emigrazione che lo scorso anno ha visto oltre 80000 giovani emigrare dal mezzogiorno per essere sfruttati al nord, lontani dalle loro famiglie e dalla loro terra.
Questa fabbrica è il cuore pulsante della città e senza di lei tutta l’economia cittadina rischia di essere penalizzata. Per questo dobbiamo mobilitarci per difendere la fabbrica coinvolgendo lavoratori delle altre aziende in crisi e non , le scuole, gli studenti dell’università e l’intera popolazione sammaritana.
La fabbrica esempio delle privatizzazioni selvagge sulla pelle dei lavatori, delle promesse mancate,della crisi industriale, degli stipendi non pagati può diventare l’esempio di una intera comunità che si ribella e lotta per i propri diritti,per difendere i posti di lavoro e garantire un futuro ai giovani.
Non lottare oggi vuol dire doversi rassegnare ad un futuro di disoccupazione per le giovani generazioni mentre una vittoria può dimostrare come uniti si può vincere contro l’arroganza dei padroni.
Per questo abbiamo intenzione di costituire un comitato di lotta in appoggio alla vertenza Finmek aperto a tutti i lavoratori, gli studenti ed i disoccupati di Santa Maria e della Provincia

UNITI SI VINCE!
DIFENDERE I POSTI DI LAVORO PER DIFENDERE IL NOSTRO FUTURO!
RESISTERE UN MINUTO IN PIU’ DEL PADRONE !

Giovedì 13 Ottobre ore 17.30
presso
il centro sociale Spartaco di Santa Maria Capua Vetere
palazzo Cappabianca Via Cappabianca 20
ASSEMBLEA PER LA CREAZIONE DI UN COMITATO DI APPOGGIO ALLA LOTTA DELLA FINMEK





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LAVORATORI FINMEK OCCUPANO LA STAZIONE...
by finmek Friday, Oct. 14, 2005 at 2:39 PM mail:

LAVORATORI FINMEK OC...
fk1.jpg, image/jpeg, 800x600

I lavoratori Finmek dello stabilimento di SAnta Maria Capua Vetere, questa mattina alle 10,00 hanno occupato la stazione ferroviaria di Aversa.

Circa 300 lavoratori, senza stipendio dal mese di giugno e senaz prospettive lavorative. L'azienda infatti è stata commissariata per la gravosa situazione economica in cui si trova.

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FOTO 2
by occupazione Friday, Oct. 14, 2005 at 2:43 PM mail:

FOTO 2...
fk.jpg, image/jpeg, 800x600

Occupata la stazione ferroviaria di Aversa.

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In Abruzzo lo sciopero generale raddoppia
by primadanoi Saturday, Oct. 15, 2005 at 8:42 PM mail:

Le segreterie di Cgil e Cisl ieri hanno proposto il raddoppio delle quattro ore di sciopero generale indetto per il prossimo 25 novembre in tutte le regioni d’Italia per protestare contro la Finanziaria presentata dal Governo Berlusconi.
«Le quattro ore sono contro Berlusconi», ha detto il segretario regionale della Cisl, Gianni Tiburzi, «il raddoppio contro Del Turco per spingere cioè il Governo regionale ad operare». Secondo Tiburzi, «la situazione è molto serie, dopo cinque mesi non ci sono contatti, non c’è concertazione, non c’è attività, insomma non c’è governo».
L’elemento che ci deve far riflettere è che la richiesta è venuta dai lavoratori». In riferimento alla risposta della Uil, Tiburzi ha sottolineato «che la Uil ha proposto uno sciopero dei metalmeccanici, ma abbiamo ricordato ai colleghi che questo sciopero è stato fatto nelle scorse settimane».

Roberto Campo oggi rettifica Tiburzi e precisa «Nella riunione delle segreterie regionali unitarie di martedì scorso, la Uil aveva dichiarato la propria disponibilità a trovare una posizione comune, ma aveva anche espresso la propria convinzione che lo sciopero generale del settore industria dell’Abruzzo, da farsi nel mese di ottobre, fosse l’iniziativa più adeguata a fronte della priorità rappresentata dalla gravissima crisi in atto e dal mancato avvio di nuove politiche industriali».
Secondo la Uil dunque la data del 25 novembre sarebbe troppo lontana nel tempo per chiedere una svolta nella gestione delle vertenze aperte e nella messa in campo di azioni per rilanciare l’industria nella nostra regione.
«L’allungamento dello sciopero generale del 25 novembre», continua il segretario regionale della Uil, «ci sembrava, inoltre, una soluzione esposta a rischi di confusione sui temi della protesta, come l’esternazione di Tiburzi prontamente documenta».
Intanto in attesa di notizie continuano le agitazioni nel polo elettronico aquilano e le agitazioni nei piccoli comuni che saranno le amministrazioni maggiormente penalizzate dai tagli della Finanziaria. 14/10/2005 9.38

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Finmek decreta la fine dell'industria elettronica in ITALIA
by Pinco Pallino Monday, Oct. 17, 2005 at 4:21 PM mail:



Con la liquidazione che non si realizzera' il gruppo Finmek decreta l'uscita dell'ITALIA dal settore elettronico.

E' in questi giorni che si decretera' la fine dell'avventura elettronica del nostro paese, partio con grandi prospettive negli anni 80 si e' arenato negli anni 90 per poi collassare nel 2000 ed arrestarsi nel 2005.
La mancanza di seri investimenti in ricerca&sviluppo ed in innovazione tecnologica ha portato al fermo di interi stabilimenti ed alla chiusura imminente della FINMEK.
La TELECOM seguira' a ruote, il dopo Colaninno e' fatale per il debito contratto dalla stessa TELECOM per essere acquistata dallo stesso COLANINNO.
Mai operazione piu' sporca e' stata avvallata dai governi di SINISTRA e DESTRA per far pagare agli stessi azionisti (piccoli) il prezzo dell'operazione.
Cosi' si e' privata la TELECOM e la NAZIONE, di 10 anni di investimenti nelle TELECOMUNICAZIONI dirottando le risorse su pochi speculatori finanziari.

Si e' rubato ai piccoli per dare ai GROSSI GRUPPI FINANZIARI senza avere nessuna ricaduta, anzi si e' impoverita la nazione ed i cittadini.

Dopo la distruzione di ITALTEL e FINMEK ci attende quella di TELECOM e poi potremmo andare tutti in piazza con la pentola in mano (come in argentina).

Grazie a Prodi ed a Berlusconi!!!!

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Lavoratori finmek protestano d'avanti alla RAI
by comitato di appoggio alla lotta dei lavorator Wednesday, Oct. 19, 2005 at 3:33 PM mail:

Oggi oltre 400 lavoratori degli stabilimenti di Santa Maria Capua Vetere (Ce) e Pagani (Sa) hanno manifestato sotto al sede Rai di Napoli per denunciare la disinformazione e il silenzio mediatico attorno ad una lotta operaia nelal qaule sono messi a rischio migliaia di posti di lavoro.

Dopo aver ottenuto una intervista ed avere svolto un presidio fino alle ore 12 i lavoratori hanno annunciato nuove iniziative di lotta a partire da Lunedi.
Intanto il comitato di lotta in difesa dei lavoratori Finmek lancia una mobilitazione a Santa Maria per coinvolgere tutti i lavoratori ,gli studenti e i disoccupati in vista dell'incontro nazionale che si svolgerà il 28 Ottobre a Roma per lottare contro ,la chiusura e la perdita di posti di lavoro.

La lotta continua!

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(Milano) Zucchi: Lavoratori in piazza contro i licenziamenti...
by infolotta Friday, Oct. 21, 2005 at 12:02 PM mail:

Lavoratori del gruppo Zucchi-Bassetti
in piazza a Milano per la manifestazione nazionale in difesa
del posto di lavoro. Delegazioni sono arrivate da Abruzzo,
Lombardia, Piemonte e Basilicata, mentre altissima - comunica
il sindacato - e' stata l'adesione allo sciopero su tutto il
territorio nazionale per respingere 750 licenziamenti sui circa
1700 dipendenti del gruppo. I lavoratori hanno manifestato per
chiedere la modifica del piano industriale, all'azienda "un
comportamento e scelte di responsabilita' sociale, utili al
rispetto delle aspettative occupazionali dei lavoratori". Le
organizzazioni sindacali "auspicano che il 25 ottobre,
all'incontro previsto, l'azienda arrivi con proposte utili alla
salvaguardia dell'occupazione e al futuro di tutto il gruppo".

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NO AL SALVATAGGIO DEL POLO ELETTRONICO
by IO Saturday, Oct. 22, 2005 at 9:11 AM mail:

TRATTATIVA IN BILICO tra la UTSTAR, XALTED UT (ultima acquisizione di UTSTAR) e GOVERNO
(per rilevare gli stabilimenti FINMEK in ABRUZZO)

Le trattative in corso sono ad un punto cruciale, da indiscrezioni ricevute pare che la volonta' di insediarsi nella nostra regione sia superiore a quella dei nostri politici locali che pare non vogliano un tale partner.
Un vero peccato se come pare le due societa' siano intenzionate a portare la R&S nel nostro territorio, inoltre chiedono semplicemente di avere la possibilita' per il periodo di START-UP di accedere a commesse pubbliche in quanto cio' consentirebbe di reintegrare SUBITO tutti i lavoratori senza farli attendere altri 2 anni.
Su questo ultimo punto pare che esistano resistenze da parte del GOVERNO NAZIONALE & REGIONALE che non vuole assumere piu' altri impegni ne' con Finmek ne' con chi si decidesse a subentrare.

Nel caso le 2 aziende non venissero attratte nella nostra regione, pare che la REGIONE TOSCANA sia pronta a riceverle a braccia aperte.

Un'altra grande occasione persa per il nostro povero ABRUZZO.

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Nasce un comitato di lotta alla Finmek di Santa Maria
by www.mercantedivenezia.org Thursday, Oct. 27, 2005 at 1:24 PM mail:

Nasce un comitato di lotta alla Finmek di Santa Maria

Capua Vetere (Caserta)
di Giovanni Savino e Fulvio Beato

La storia del declino industriale della Finmek viene da lontano, dalle prime privatizzazioni degli anni 90. L'azienda allora si chiamava Italtel, ed era di proprietà statale. Soltanto nello stabilimento di Santa Maria impiegava negli anni Settanta ben 7000 lavoratori. Dopo numerosi cambiamenti di proprietà ed infinite promesse, lo stabilimento secondo i padroni deve chiudere e subito è scattata la reazione dei lavoratori.

La storia del declino industriale della Finmek viene da lontano, dalle prime privatizzazioni degli anni 90. L'azienda allora si chiamava Italtel, ed era di proprietà statale. Soltanto nello stabilimento di Santa Maria impiegava negli anni Settanta ben 7000 lavoratori, ridotti a 3000 a inizio anni Novanta. La propaganda dell’epoca era tutta incentrata su come il privato avrebbe risolto i problemi delle imprese pubbliche, aumentando l’efficienza e modernizzandole. Queste idee, condivise anche a sinistra, dopo la svendita della Telecom a privati da parte dell’allora governo Prodi, portarono alla cessione dell’Italtel. All’epoca l’Italtel era la più grande impresa europea nel settore delle telecomunicazioni, capace di competere sui mercati mondiali, esportando anche in Cina.
Dopo il passaggio da un padrone all’altro, e con un’impressionante successione di piani industriali, lo stabilimento di Santa Maria chiuderà. Questa è la volontà di tali professionisti, manager pagati miliardi solo per licenziare e per chiudere stabilimenti produttivi, come Carlo Fulchir, padrone dell’impero cadente Finmek Access, il quale sulla via del fallimento industriale ha ben deciso di darsi alla carta stampata insieme a quelli che evidentemente sono i suoi più stretti compagni di merende , quali Berlanga e Marcello dell’Utri, coi quali è socio nel consiglio di amministrazione del periodico borghese e conservatore chiamato “Il Domenicale” .
Ma questa volontà di smantellamento farà comodo a molti; c’è da dire infatti che lo stabilimento si trova sull’asse della metropolitana interregionale che deve essere costruita e ancora c’è da considerare che molti sono e saranno gli speculatori interessati alla dismissione di quelle strutture, speculatori edilizi che non attendono altro di poter mettere le mani su quei terreni, sui quali per ora esiste un vincolo di destinazione produttiva; ma l’esperienza ci insegna che tanto queste sono cose che possono cambiare in fretta, quello che oggi è spazio produttivo domani può diventare terreno edificabile, è successo già tante volte .Ad ogni modo questo porterà via dal territorio l’ultima grande fabbrica, il cuore produttivo di Santa Maria Capua Vetere,e se aggiungiamo che anche l’ATI, il tabacchificio, sta per essere chiuso, causando l’ulteriore perdita di posti di lavoro, abbiamo il quadro completo la crisi di una intera cittadina e della provincia per i cui giovani si intravede un futuro fatto di disoccupazione e emigrazione. Quando le fabbriche chiudono, trascinano con sé l’intera economia locale: negozi che vanno in crisi, con esercenti che chiudono, soffocati dai debiti, una scena ormai frequente in Italia, per i figli dei lavoratori la scuola e l’università diventano un sogno irraggiungibile.

Lavoratori della Finmek in corteo a Roma
L’amministrazione controllata sembra più orientata alla chiusura della fabbrica che alla cessione ad altri imprenditori o al rilancio industriale: da settimane ormai si rincorrono voci di multinazionali “fantasma” che vorrebbero acquisire la Finmek, ma per ora la dura realtà è il blocco della produzione e la totale assenza di offerte per la rilevazione degli stabilimenti di S. Maria C.V. e di Pagani al tavolo concertativi dal prefetto ed al ministero. E a questa situazione si aggiungono anche le vergognose manganellate ricevute dai lavoratori durante il corteo romano del 4 ottobre, quando le forze dell’ordine hanno vergognosamente caricato gli operai, causando due feriti e facendo aumentare la rabbia.
Come compagni di FalceMartello tendenza marxista del Prc , ci siamo mossi assieme al Centro Sociale “Spartaco” di Santa Maria Capua Vetere, all’indomani degli scontri di Roma. La Finmek non è sola in questa provincia: tutte le fabbriche, dall’Ixfin alla Merloni passando per la Marconi, sono a rischio licenziamenti, e i lavoratori della Finmek sono un simbolo per tanti operai della zona perché stanno resistendo al padrone da mesi. Se oggi i padroni, dopo milioni di euro di finanziamenti ed agevolazioni, porteranno via le fabbriche, domani un’intera generazione di giovani non avrà alcun futuro. Abbiamo proposto la costituzione di un Comitato di Lotta in appoggio alla vertenza della Finmek, affinché l’intera cittadinanza potesse esprimere la solidarietà agli operai, e per estendere la lotta a Santa Maria e alla provincia. Il nostro volantino, che chiamava all’assemblea, è stato accolto positivamente dai lavoratori, ed è stato distribuito durante il blocco stradale di martedì 11 ottobre a Capua, e nei giorni seguenti davanti le scuole e l’università di Santa Maria e di Capua. L’assemblea di fondazione del Comitato svoltasi giovedì 13 Ottobre ha visto la partecipazione di alcuni giovani operai della Finmek, e di una delegazione di studenti capuani e di sammaritani, e al suo interno si è discusso di come riuscire a portare la lotta avanti, costruendo una solidarietà militante tra gli studenti, gli altri lavoratori della zona e la città di Santa Maria.
Da mesi infatti si susseguono iniziative di blocchi stradali, ferroviari, presidi, ma il problema è che rompere l’isolamento della lotta, fare della vertenza una vertenza in cui sia coinvolta tutta la città, assumendo quelle forma di lotta dura viste a Melfi e tra gli autoferrotranvieri, le uniche che possono farci vincere! Come ha detto un lavoratore durante un’assemblea di fabbrica, lotte ad oltranza come quelle di Scanzano e Melfi hanno portato alla vittoria, e non iniziative che rischiano di divenire meramente simboliche.
Nell’assemblea si è anche parlato di come organizzare una campagna per portare ad uno sciopero generale cittadino, con un corteo che unisca lavoratori, studenti, disoccupati, in difesa della Finmek, e si è proposto di estendere lo sciopero generale del 25 novembre nella provincia di Caserta da 4 ore all’intera giornata lavorativa, vista la crisi devastante.Come comitato di lotta prepareremo una petizione contro la chiusura della Finmek e per la sua nazionalizzazione,univo vero modo si di salvare l’azienda, da usare davanti alle scuole,alle università e nella piazza durante i banchetti di controinformazione che abbiamo in programma.

Un'altra immagine del corteo di Roma
La volontà di lotta dei lavoratori è comunque chiara come si è dimostrato venerdì, giorno in cui 200 operai hanno occupato i binari della stazione di Aversa, tagliando per qualche ora i collegamenti fra Roma e il Sud. Il Comitato ha preso parte al blocco, provando anche a coinvolgere gli studenti aversani al fianco dei lavoratori, e spiegando ai pendolari bloccati le ragioni della protesta. Subito dopo, al Municipio di Santa Maria, una conferenza stampa della giunta comunale a proposito di una sfilata di moda da tenersi all’interno della fabbrica (ennesimo schiaffo ai lavoratori senza stipendio), si è trasformata in un’assemblea accesa, in cui gli operai hanno contestato duramente l’operato dell’amministrazione di centrosinistra, accusata di non aver mosso un dito sull’intera vicenda, amministrazione stessa che si è vista costretta a negare l’autorizzazione per lo svolgimento di questo triste evento mondano, oltretutto se questa fiera della moda non l’avesse fermata l’ente comunale, ci avrebbero pensato gli operai. Gli esercenti samaritani dal canto loro hanno dichiarato il pieno appoggio e la totale disponibilità a porre in essere forme di protesta e di supporto alla vertenza operaia terranno, che partono dalle luci spente nelle vetrine nei giorni che il comitato deciderà di comune accordo, fino ad arrivare ad una vera e propria serrata, segno tangente che la scomparsa di questa ultima realtà produttiva corrisponde anche alla chiusura di molti esercizi commerciali. Gli attivisti presenti nel mondo delle scuole e dell’università si stanno anche essi preparando ad una forte stagione di conflitto e contrapposizione al fianco degli operai, pronti a partecipare e ad essere promotori essi stessi di queste giornate di mobilitazione cittadina. Il fatto stesso che la squadra di calcio di Santa Maria “Il Gladiator” cittadina che milita nella serie di eccellenza, tra gli applausi di tutto il pubblico, abbia indossato una maglietta prodotta dal nostro comitato, con su scritto SALVIAMO LA FINMEK può dare una idea di come sia generalizzata la sensibilità verso questa vertenza che ormai è divenuta cittadina. Ecco come la dismissione industriale, la spietata logica capitalista della delocalizzazione insieme ad alcuni accenti di brutale repressione, hanno fatto destare una tranquilla cittadina quale S. Maria C.V. , indicandole involontariamente il cammino della presa di coscienza che non potrà non trasformarsi in un percorso di lotta.
La Finmek è solo una delle tante fabbriche italiane a rischio. La sua lotta, per la tenacia dimostrata, va aiutata estendendola agli altri luoghi di lavoro e di studio della provincia, come si propone di fare il Comitato di Lotta. D’altra parte, bisogna capire anche quale via d’uscita bisogna dare all’azienda, e la risposta è contenuta nel documento delle segreterie nazionali di FIM, FIOM e UILM del 20 settembre, dove si afferma timidamente la necessità che non solo di partire dal salvataggio della Finmek per fare una “politica di settore per l’elettronica .... che orienti l’innovazione e la produzione” anche attraverso una società pubblica. Coerentemente con questo, chiediamo che la Finmek sia nuovamente nazionalizzata, perché la privatizzazione ha dimostrato ancora una volta i suoi limiti, e non è più possibile lasciare migliaia di lavoratori in balia di padroncini che licenziano a man bassa. La Finmek è dei lavoratori, e per questo nessuna svendita, nessuna ristrutturazione devono essere effettuate. E quando il padrone non c’è, come insegnano le esperienze argentina e venezuelana, si lavora meglio, anche perché gli operai sanno produrre benissimo senza imprenditori.
Perché, come ci ha detto un’operaia in questi giorni,anche se i padroni possono essere la testa (cosa di cui peraltro dubitiamo), senza le braccia,le mani,le gambe,i piedi, nessun corpo può restare alzato.


http://www.mercantedivenezia.org

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No alla cassaintegrazione alla Finmek
by SLL Thursday, Oct. 27, 2005 at 3:58 PM mail: sllna@libero.it


No alla cassa integrazione !!!


A tutti i lavoratori !


La questione finmek è l’ennesima vicenda che si inserisce in un quadro generale di attacco alle condizioni di vita dei lavoratori.
La chiusura di centinaia di fabbriche negli ultimi anni ha portato, soprattutto al sud del paese, depauperizzazione del territorio creando un substrato di miseria e disoccupazione, fonte di sviluppo di attivita’ illegali che minano alla base l’equilibrio di una società per se gia’ in balia di organizzazioni affaristiche di ogni risma.
La corporativizzazione delle lotte, gestite con maestria dai sindacati di regime, disarma l’azione dei lavoratori che inevitabilmente devono fare i conti con lo spettro della disoccupazione.
Il riformismo ed opportunismo di CGIL, CISL E UIL attraverso la politica concertativa assume l’aspetto di compromesso derivante dai canoni della democrazia borghese e quindi della sconfitta a priori dei lavoratori. Non esiste conciliabilita’ di interessi tra la classe lavoratrice, i proletari, e quella dei padroni, i borghesi. Lo stato è neutrale solo formalmente, ma in realtà difende gli interessi della borghesia, bisogna prendere atto di questo antagonismo storico per poter incidere realmente nelle lotte attuali e quelle future.

Lavoratori della Finmek !

La lotta che state attuando con fermezza e decisione rischia di essere incanalata e pilotata come di consuetudine nella disfatta e la rassegnazione. Il sindacato dei lavoratori in lotta esorta quindi tutti i lavoratori a prendere le iniziative nelle proprie mani e lottare esclusivamente per i propri interessi intesi alla salvaguardia del posto di lavoro e del salario. Bisogna respingere qualsiasi accordo che prevede l’anticamera del licenziamento. La cassaintegrazione ha rappresentato per anni l’ammortizzatore sociale per eccellenza. Oggi è, dopo le varie riforme del mercato del lavoro apportate dai governi sia di centrosinistra che di centrodestra, solo un palliativo di breve durata e senza prospettive future.
Il sindacato dei lavoratori in lotta è al vostro fianco perchè la vostra lotta è la lotta di tutti i lavoratori.
Occupiamo le strutture aziendali affinchè si ottenga un tavolo negoziale che produca soluzioni di continuità lavorative. I lavoratori devono essere presenti alle trattative. Prendiamo contatti con altri settori di precariato costruendo un unico fronte di lotta. Solo riequilibrando il rapporto di forza con le istituzioni è possibile lottare concretamente.

NO ALLA CASSAINTEGRAZIONE!

NO AI LICENZIAMENTI!

NO ALLA CHIUSURA DELLA FINMEK!

LAVORO E SALARIO PER TUTTI!




SINDACATO LAVORATORI IN LOTTA - per il Sindacato di classe

Napoli 27.10.2005



http://www.sll-na.it

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FALLIMENTO (Ballata del precario del polo elettronico)
by Pino Carresa Monday, Nov. 14, 2005 at 10:57 AM mail: pino.carresa@virgilio.it

FALLIMENTO

Mi ha lasciato il mio datore di lavoro
Banca rotta e la piscina è senza cloro,
mi ha lasciato con tre mesi di stipendio
gli altri nove ad ingrassare il dividendo:
FALLIMENTO FALLIMENTO

pregammo tutti i santi alla regione
di salvarci dalla brutta situazione.
Mani strette tra assessori e sindacato
Su di noi l’accordo han già firmato.

Un uomo di straordinaria umanità
è già pronto con le quote in società
Coi sorrisi del ministro in parlamento
è arrivato a rilevare il fallimento.

Come una famiglia sarà la nuova azienda,
così oggi ha detto la nuova dirigenza,
sotto questo tetto promettiamo le otto ore
fino a che il profitto ce ne darà ragione.


Pino Carresa
**************

no copyright - se piace la potete musicare

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informazioni
by polo-elettronico Thursday, Nov. 17, 2005 at 5:03 PM mail:

Per le foto della manifestazione ed informazioni http://www.poloelettronico.it
<http://www.poloelettronico.it/>



Manifestazione 16-11-2005 <http://www.poloelettronico.it/?p=77>

L’Aquila. Nella giornata odierna i lavoratori hanno partecipato
all’ennesima iniziativa di lotta, snodandosi in corteo,per le strade dell’
Aquila e scrivendo, con vernice bianca, sull’asfalto delle strade
ripetutamente la parola ‘Lavoro’. Sotto la Provincia c’e’ stato l’incontro
con la Presidente Pezzopane e l’Assessore Giorgi che hanno espresso
solidarieta’ ai lavoratori.
Sotto il Comune ad attenderli… solo la Pioggia




STIPENDI ARRETRATI <http://www.poloelettronico.it/?p=76> : PRECISAZIONE


Novembre 16th, 2005

L’Aquila. I lavoratori Finmek denunciano l’infondatezza delle notizie
apparse sulla locandina del ‘Tempo’, che lascia intendere ai cittadini
dell’Aquila, l’avvenuto pagamento degli stipendi alla Finmek Solutions. Si
invitano i giornalisti ad informarsi meglio in merito rispetto alla vicenda
Finmek, visto che a tutt’oggi, l’Azienda non ha ancora comunicato, se e
quando, verranno
pagati gli stipendi arretrati.





Una <http://www.poloelettronico.it/?p=67> sola voce, un solo coro: “LAVORO,
LAVORO, LAVORO”

L’Aquila 16.11.2005 ore 10:30 In questo momento è in corso una nuova
manifestazione da parte dei lavoratori Finmek Solutions di L’Aquila con un
corteo che sta attraversando le vie della città. Oltre ai classici
fischietti, trombe,slogan il corteo lascia al passaggio, stampato
sull’asfalto con vernice bianca ,una sola parola "LAVORO".

I lavoratori non demordono e continuano con le loro iniziative di lotta per
rivendicare un sacro diritto sancito dalla costituzione italiana,il diritto
al lavoro.

In tarda mattinata le foto della manifestazione

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assemblea di natale
by polo elettronico Wednesday, Dec. 14, 2005 at 4:46 PM mail:

E’ prevista per questa mattina a L’Aquila, alle ore 9:30, presso il "Palazzetto dei Nobili", in piazza dei Gesuiti, un’assemblea di tutti i lavoratori Finmek Solutions, per «preparare gli auguri di Natale agli uomini di governo, ai consiglieri regionali, provinciali, comunali, al commissario Vidal, ai vertici aziendali. Auguri che porgeremo tutti insieme in delegazione».
Questa iniziativa, che ha «lo scopo di rimettere al centro dell’attenzione il nostro stato di precarietà», hanno detto le Rsa aziendali.
E l’agitazione per un limbo tremendo da sopportare si fa ancora più insostenibile con l’approssimarsi delle feste che saranno le più amare degli ultimi anni, forse i più amari in assoluto per tutti i lavoratori che rischiano il posto nel polo elettronico aquilano e non solo.
Nei giorni scorsi, intanto, il presidente della Provincia, Stefania Pezzopane, ha espresso soddisfazione dopo l’approvazione dell’emendamento pensioni alla Camera, che sarà utile non solo a Finmek, ma anche ad altre aziende del territorio.
«Vorrei ringraziare – ha detto la presidente - oltre a Lolli e Cialente, anche Carla Castellani, Rodolfo De Laurentiis e gli altri che si sono spesi per l’approvazione in commissione bilancio».
La presidente ha informato l’opinione pubblica di aver scritto a Silvio Berlusconi e al sottosegretario Letta «affinchè non lascino cadere nel vuoto il voto favorevole della Camera».

Intanto l’altro ieri, 12 dicembre 2005, una delegazione di 55 lavoratori Finmek Solutions
è tornata a Roma, per manifestare con volantinaggio e striscione aziendale nei pressi della Camera dei Deputati.
«Si é avuta conferma», hanno detto i lavoratori, «che l’emendamento dichiarato ammissibile dalla
commissione Bilancio della Camera nei giorni scorsi, dovrebbe essere
inserito nel maxi-emendamento che in nottata é stato stilato nella stesura
definitiva, per essere illustrato tra oggi e domani al Consiglio dei
Ministri».
Intanto, i problemi interni al centro destra non favoriscono la velocizzazione dell’iter che come è probabile avrà un rallentamento e così anche i lavoratori in attesa degli stipendi si vedranno allungata la loro agonia.

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Interrogatori amministratori Finmek
by polo-elettronico Friday, Dec. 30, 2005 at 4:01 PM mail:

Il Mattino di Padova scrive che in questi giorni sono iniziati gli interrogatori dei 14 ex membri del cda della Finmek, tutti indagati per aggiotaggio. Oltre ad essi sono indagate altre 7 persone per l’ipotesi di bancarotta fraudolenta.

Fonte Soldi on Line



http://www.poloelettronico.it/?p=155

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Vertenze Finmek e Oliit: Del Turco «non li lasceremo soli»
by abbib Saturday, Feb. 18, 2006 at 4:58 PM mail:

«Non li lasceremo soli e siamo pronti a intraprendere tutte le iniziative necessarie verso il Governo per salvaguardare il futuro di tanti lavoratori».
E' il commento del Presidente Ottaviano Del Turco a margine dell'incontro che si è svolto questa mattina all'Aquila, nella sede della Regione, per discutere e individuare soluzioni urgenti per le vertenze Finmek di Sulmona e Oliit di Avezzano.
Due realtà diverse con un denominatore comune e perché questi due stabilimenti non siano oggetto di provvedimenti "scellerati" gli enti locali intendono mobilitarsi.
«Il Governo - ha aggiunto Del Turco - deve fornire risposte concrete sul futuro di queste realtà che devono necessariamente rientrare in un progetto di recupero e di sviluppo sul tavolo nazionale». Presenti all'incontro, tra gli altri, gli assessori regionali Valentina Bianchi e Fernando Fabbiani, i sindaci di Sulmona e Avezzano, Franco La Civita e Antonello Floris, la presidente della Provincia dell'Aquila, Stefania Pezzopane e i presidenti dei Consorzi industriali.

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