riporto da http://www.oltrenews.it/approfondimenti_locale_moratti.html
A Salerno, fervono i preparativi, per il 18 ottobre: il D-day della Facoltà di Medicina. Il giorno in cui Letizia Moratti, Ministro dell’Istruzione, firmerà, nel nuovo Teatro dell’Ateneo, l’istituzione della nuova Facoltà. Cala il sipario su una storia che si protrae dal lontano 1981, anno in cui veniva presentato il triennio di Ingegneria. Un indiscutibile successo per Raimondo Pasquino che gli potrebbe valere un dicastero nel prossimo governo di centro-sinistra. Per il momento il Rettore, vicino all’ala demitiana della Margherita, smentisce. Ma si sa: meglio attendere il risultato elettorale. Nel frattempo sindacati, docenti e studenti sono stati invitati ad accogliere senza “fischi” la Moratti. Tutti, pare, abbiano accettato di buon grado. Tutti, pare, dimenticheranno per un giorno la riforma sulla docenza, il contratto nazionale che tarda ad essere firmato, il caro libri. “Parigi val bene una messa” esclamò Enrico di Navarra disposto a rinunciare alla sua religione pur di farsi incoronare re di Francia. Evidentemente la storia insegna! Ma dove troverà posto la nuova Facoltà? L’area è stata da tempo individuata: si tratta del campus di Baronissi che, in capo a qualche mese, rimarrà del tutto vuoto. Una serie di protocolli di intesa sottoscritti con le Università di Firenze, Siena, Napoli (Federico II e Seconda Università), Catanzaro e Pisa garantirà la presenza e l’utilizzo, per un periodo di almeno sei anni, di un cospicuo numero di docenti con “il relativo budget”. A regime il numero di docenti di ruolo, “calibrato su 160 studenti immatricolati all’anno” sarà di 62 unità. Nel percorso formativo saranno utilizzati, anche, alcuni docenti presenti nella Facoltà di Ingegneria , Farmacia e Scienze che “svolgono da anni ricerche rilevanti anche per una Facoltà di Medicina e Chirurgia”. Le convenzioni stipulate, invece, con le locali Asl Sa1 e 2 garantiranno, così come individuato dal Piano Ospedaliero Regionale, l’utilizzo di 150 posti letto con “un costo stimato di gestione che si attesta in 100 mila euro” per posto letto ogni anno. “La componente assistenziale – secondo lo Studio di fattibilità predisposto dall’Ateneo salernitano - si articolerà in un complesso di cliniche a seguito di protocolli di intesa stipulati tra Università e Aziende Sanitarie e si gioverà delle sinergie organizzative ed operative che la loro collocazione all’interno di consolidate realtà ospedaliere locali potrà assicurare”. Provincia, Comune di Salerno e di Fisciano, Regione e Camera di Commercio hanno assicurato il proprio impegno economico, mentre 5 milioni di euro costituiscono “un finanziamento una tantum” che il Ministero sborserà per “l’adeguamento delle strutture e delle attrezzature scientifiche”.
Gli studenti e i professori hanno accettato di buon grado COSA? A me non risulta.
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