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by l'unità 12 ottobre Sunday, Oct. 16, 2005 at 4:53 AM mail:

l'unità 12 ottobre 2005

No alla Moratti, università occupate e studenti in piazza
di Rinalda Carati

Studenti e docenti sempre più al lavoro insieme anche se la protesta si chiama settimana di interruzione della attività didattica nelle Università italiane. «Vogliamo fare qualcosa di grande»: affermazione impegnativa, quella di uno dei ragazzi che stanno occupando la facoltà di lettere alla Sapienza. Come andrà, ragazzi e ragazze pensano di vederlo nei prossimi giorni, dipenderà dalla partecipazione, dall’andamento dei gruppi di studio, dicono. Giovedì comunque è già fissata un’altra assemblea per discutere la situazione. Ieri intanto negli atenei di tutta Italia è proseguita la forte mobilitazione iniziata lunedì. A Cassino i docenti hanno apertamente contestato il progetto Moratti. All’Università di Firenze occupata la facoltà di matematica mentre a La Sapienza di Roma, dopo fisica, studenti in lotta anche a sociologia, scienze della comunicazione, matematica e chimica (senza interruzione della attività didattica) e a lettere, dove nel pomeriggio si è tenuta una animata assemblea: per criticare, oltre al ddl Moratti, anche il famoso 3+2. Che non piace per la sua frammentazione. E più in generale la didattica basata sull’accumulo dei crediti che «non permettono di acquisire vere competenze». Ma quale è insomma l’università che vorresti? «Una università dalla quale imparare», dice Chiara, 22 anni, studentessa ad antropologia. E racconta di una sua amica, che sta per trasferirsi a Venezia: lì ha trovato un master gratuito. A conti fatti, cambiare città - spiega - costa meno che concedersi la qualificazione professionale a pagamento. Nell’atrio di lettere uno striscione comunica: «rettore, lei non lo sa quante tasse dobbiamo pagare...».

Comunque sulla partita aperta con il governo anche i professori sono ben lontani dall’arrendersi: «Il Senato accademico dell'Università “La Sapienza”, riunito il giorno 11 ottobre, constatata l'ampia convergenza di valutazioni critiche sul Ddl Moratti e sul metodo scelto per la sua discussione parlamentare, preso atto anche delle reazioni e mobilitazioni istituzionali e studentesche, ha sospeso i propri lavori». «Il rettore ha confermato la sua volontà di dar luogo a una conferenza d'Ateneo sullo stato giuridico nella quale possano esprimersi tutte le voci de “La Sapienza”, impegnandosi a indicarne la data dopo l'assemblea straordinaria della conferenza dei rettori già fissata per il prossimo 13 ottobre».
Gli studenti intanto affollano come sempre i vialoni dell’Ateneo, sembra una giornata “qualunque”: alle finestre, sui balconi o sulle scalinate delle facoltà occupate solo alcuni striscioni colorati segnalano quello che sta accadendo.

Seduti in cerchio sul pavimento in fondo all’atrio di lettere, ragazze e ragazzi tengono la loro lunga e ordinata assemblea: si discute di tante cose pratiche (se sia meglio tener chiuso il piano superiore della facoltà, l’organizzazione della sicurezza, i turni delle pulizie) ma anche dei problemi degli studenti che avrebbero dovuto sostenere esami in questo periodo (è giusto non impedirglielo, dicono la maggior parte dei partecipanti) e dei gruppi di lavoro che verranno organizzati su diversi argomenti. Intanto, una lunga coda si forma davanti allo sportello del centro orientamento: forse, spiegano, c’è chi, temendo di trovare chiuso nei prossimi giorni, si è attivato di gran fretta.

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