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Moratti «quasi» incostituzionale
by il Manifesto Saturday, Oct. 22, 2005 at 1:48 PM mail:

Dal Manifesto di Venerdì 21 Ottobre

Moratti «quasi» incostituzionale
Corteo nazionale il 25 Studenti, ricercatori, sindacati e docenti manifesteranno martedì prossimo a Roma contro la riforma della scuola e dell'università: «Ciampi non firmi la legge». Oggi azioni comunicative nella capitale
Università, la Prima commissione della camera prima boccia il ddl Moratti, poi ci ripensa
MATTEO BARTOCCI
ROMA
E' incostituzionale? Sì, no, forse un po', ma in fondo «chissenefrega». Sulla riforma Moratti della docenza universitaria la maggioranza va avanti con atteggiamenti tra il disinvolto e l'autoritario. Con esiti a tratti perfino tragicomici la commissione affari costituzionali di Montecitorio ieri ha dato davvero scarsa prova di sé. In mattinata infatti prima ha bocciato come incostituzionale una parte del primo articolo della legge delega, poi si è autosmentita e lo ha rinviato in commissione cultura dando un parere contraddittoriamente favorevole. Il relatore della norma alla camera, il forzista Giulio Schmidt, aveva accolto alcuni rilievi presentati dall'opposizione sull'ultima versione della norma, certificando la violazione dell'autonomia universitaria di una legge delega che rinvia a decreti del governo e non ad atti con forza legislativa. Anche se il pronunciamento cambia poco ai fini della riforma ha però una valenza tutta politica. Dopo poche ore, infatti, temendo una riscrittura della legge e dunque il suo inevitabile ritorno a palazzo Madama, la stessa commissione di legittimità ha di fatto rinnegato il suo parere.

Un simile ripensamento è dovuto all'intervento dell'azzurro Francesco Nitto Palma che nel pomeriggio si è presentato in commissione e ha sconfessato il collega Schmidt. Il presidente Donato Bruno (di nuovo Forza Italia) ha poi portato alcune sentenze della Corte Costituzionale che a suo dire consentirebbero alla commissione affari costituzionali di rilasciare una semplice raccomandazione e non un parere vincolante. La maggioranza così ha potuto rinviare senza scossoni immediati l'esame della norma alla commissione cultura, che a sua volta non avendo mandato sulla legittimità costituzionale si è limitata - contraria l'opposizione - a dare mandato al relatore.

Magicamente dunque la legge è pronta per il via libera definitivo. La ministra Letizia Moratti esulta: «Andrà in aula il 24 ottobre, il problema di costituzionalità è superato». Il via libera è atteso per il 25. I rettori, che per alcune ore avevano visto il miraggio di una possibilità di dialogo, restano delusi: «Non ci sono parole per commentare quello che è accaduto alla camera» commenta il presidente Crui Piero Tosi.

«Moratti sceglie perfino l'illegalità per imporre la sua legge - attacca il responsabile università dei Ds Walter Tocci - la maggioranza ormai è senza remore, in parlamento non era mai accaduto che venisse rimesso in discussione il parere espresso dalla commissione affari costituzionali». L'opposizione però non cede, e porrà la stessa pregiudiziale di costituzionalità all'inizio dei lavori.

Lontano dal «palazzo», le università continuano la loro protesta. Rinfrancati dall'episodio parlamentare gli studenti, i precari, i docenti, chiedono a Ciampi di non firmare la riforma Moratti se malauguratamente dovesse diventare legge dello stato. E ad ogni buon conto si prepara alla grande la manifestazione nazionale del 25 ottobre a Roma.

Alle 9 un corteo di studenti e ricercatori partirà dall'università La Sapienza fino a piazza Esedra, dove si aspetteranno gli universitari da tutta Italia (sicuramente presenti delegazioni da Pisa, Bologna e Firenze). Alle 10 poi nuova partenza fino a piazza santi Apostoli, dove il corteo raggiungerà il sit-in indetto in mattinata da docenti e sindacati contro la riforma Moratti. Ieri sera assemblea a lettere, a Roma, tra studenti universitari e precari dello spettacolo, si cerca un fronte comune «contro la guerra all'intelligenza e alla cultura». Già oggi gli studenti insceneranno nella capitale azioni comunicative in alcuni luoghi simbolo della città. Per partecipare a tutti la morte dell'università.
Fonte: http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/21-Ottobre-2005/art23.html



VERSO IL 25 OTTOBRE

Cresce il numero delle scuole superiori occupate, con blocco della didattica o in mobilitazione permanente contro la riforma Moratti. Ieri, a Roma, sono stati occupati i licei Albertelli e Democrito. Quest'ultimo avrebbe addirittura ricevuto dalle forze di polizia un ultimatum di due giorni per sgomberare. Sempre a Roma dopo il Mamiani entrano in mobilitazione i licei Virgilio e Visconti. Oggi alle 9 corteo degli studenti medi romani da piazza di Porta San Paolo al ministero dell'Istruzione. Queste le iniziative che stanno preparando la manifestazione unitaria di studenti e docenti di università e istituti superiori indetta a Roma per martedì contro il ddl Moratti. A Napoli (dati dell'Uds) sono saliti a 4 i licei occupati: il Garibaldi, il Genovesi, il polispecialistico di Arsano e il Mercalli, ma sono circa trenta le scuole in autogestione e mobilitazione permanente. Più di 60 in tutta la Campania di cui venti a Salerno. Cinque gli istituti in agitazione a Brindisi. Sei i licei di Milano che aderiscono al blocco della didattica. A Barletta, Palermo, Trapani e Cosenza giungono segnalazioni di scuole in autogestione e azioni simboliche di protesta.
Fonte: http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/21-Ottobre-2005/art14.html

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