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Bologna: scontri tra polizia e studenti
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dal corriere Monday, Oct. 24, 2005 at 9:23 PM |
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Inutile la mediazione di Rifondazione Comunista. Gli universitari cercano di entrare in comune per parlare con Cofferati, a lungo insultato, ma vengono respinti.
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BOLOGNA - Uno scontro che a molti ha ricordato quelli del '77. Quel che è sicuro e che aumentano i problemi per il sindaco di Bologna, Sergio Cofferati. Ci sono ora anche gli scontri tra gli studenti che hanno occupato l'università e che vogliono parlare con lui, e le forze dell'ordine che vogliono evitare l'invasione del Municipio. Circa cento ragazzi hanno cercato di entrare in consiglio comunale per interrompere la discussione sugli sgomberi del Lungoreno e per parlare del caro-casa a Bologna. Ma quando sono arrivati sul portone di Palazzo D'Accursio, hanno trovato polizia e carabinieri che hanno impedito loro di entrare. Sul portone del palazzo comunale ci sono stati anche scontri. GLI STUDENTI TENTANO DI ENTRARE - Gli studenti delle facoltà occupate (Lettere, Scienze politiche e Giurisprudenza) hanno provato a entrare sono volate alcune manganellate. Sono rimasti feriti tre studenti, due ragazze di scienze politiche e uno di lingue, e il segretario provinciale di Rifondazione comunista Tiziano Loreti, intervenuto per cercare una mediazione. Sul portone dove erano asserragliati gli studenti è sceso anche il presidente del consiglio comunale Gianni Sofri che ha invitato una piccola delegazione di studenti a salire per parlare con il sindaco Sergio Cofferati, contro il quale sono volati per tutto il pomeriggio cori pesanti. Gli studenti hanno rifiutato l'offerta e dopo alcune resistenze sono stati fatti entrare nel cortile del palazzo.
CORI E INSULTI - Dopo aver continuato a gridare i loro cori all'indirizzo del sindaco e dei Democratici di sinistra il corteo si è sciolto. «Ci hanno impedito - ha detto Giuseppe, il loro portavoce - di entrare in un palazzo pubblico. Abbiamo chiesto di parlare, ci hanno risposto con le manganellate». E sulla piazza sono riecheggiati slogan che richiamano ai movimenti del '77: «Bologna è rossa, ma rossa di vergogna», hanno gridato gli studenti davanti al Comune. Gli scontri non fanno che inasprire il già rovente clima politico all'interno del centrosinistra bolognese. L'ala sinistra della maggioranza è infatti ai ferri corti con il sindaco che nei prossimi giorni presenterà un ordine del giorno sulla legalità che metterà alla porta i contrari, come ha sottolineato lo stesso Cofferati. In consiglio comunale era in corso una discussione sugli sgomberi e le demolizioni delle baracche dei clandestini romeni nei giorni scorsi sull'alveo del Reno, in cui il capogruppo Ds ha accusato Rifondazione «di avere incentivato un processo migratorio caotico e disordinato e di aver prodotto meno tolleranza e meno integrazione». Martedì la già prevista manifestazione studentesca in piazza Maggiore affiancherà inevitabilmente il sindaco di Bologna Sergio Cofferati al ministro Letizia Moratti nelle fila dei «nemici». Comunque un problema a sinistra e non solo.
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stogas Tuesday, Oct. 25, 2005 at 12:34 AM |
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La polizia non la gestisce cofferati ma il prefetto, quindi, prendersela con lui(circa le forze dell'ordine) non vale la pena. L'irrigidimento nei confronti del degrado a bologna è gestito direttamente dallo stato e dalla regione. Ci dovremmo preoccupare se fossero i vigili a frenare le contestazioni. Se ce la dovessimo prendere con Cofferati, proporrei di tirare in ballo la questione dell'aumento percentuale degli stipendi in relazione all'inflazione che lui fu unico segretario di sindacato ad approvare (neanche l'ex dc era daccordo).... Per il resto la situazione è semplicemente caotica. Prendersela solo con lui e non con chi ha provocato nel tempo questa situzione degenerativa è semplice e riduttivo.
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Meglio la DC
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*** Tuesday, Oct. 25, 2005 at 1:03 AM |
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Era mille volte più tollerante quel buon democristiano di Guazzaloca. Le giunte "rosse" a livello di infamia sono in tutto e per tutto simili a quelle di destra, anzi... A Bologna Zangheri e Cofferati. A Torino Castellani. A Milano Pillitteri (con il PCI in giunta) fece sgomberare il Leoncavallo. A Roma qualcuno ancora si ricorda di Argan? Tutto sommate meglio la cara vecchia DC.
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