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biffo vs cofferati pt II...o terza?!
by [...] Tuesday, Oct. 25, 2005 at 11:35 PM mail:

bifbifcofcof ovvero bologna laboratorio ditalia (dove fanno i ditali)

biffo vs cofferati p...
55941487_ac09603f6c.jpg, image/jpeg, 500x362

Paradosso Bologna: è qui che il centrosinistra ha trovato la sua formula, è
qui che nasce il progetto vincente di Prodi. E' qui che le primarie
registrano il livello più alto di partecipazione. Ed è qui che il
centrosinistra sta rischiando di perdere le elezioni.
La politica di Cofferati rischia nei prossimi mesi di offrire alla destra
l'argomento decisivo:
che la sinistra perseguita il dissenso e lo stalinismo è ancora in agguato.

Ci si è chiesti chi è Cofferati. Ecco qui una nota biografica interessante
Da piccolo, Cofferati era militante del movimento studentesco della Statale
di Milano. Non molti ricordano cosa era il movimento studentesco della
statale. Era l'organizzazione di ispirazione dichiaratamente stalinista
degli studenti della borghesia milanese, formazione militarmente agguerrita
sia contro la polizia che contro i dissidenti interni al movimento. Il
movimento studentesco si distinse per aggressioni feroci contro i giovani
anarchici (famoso fu il pestaggio dell'anarchico Joe Fallisi), ma anche
contro gli operai di Lotta continua che vennero cacciati dalla Statale in
malo modo, e più tardi contro i giovani proletari dell'autonomia. Il
giovane Cofferati è dunque un picchiatore stalinista. Dopo di che è andato
alla Pirelli a fare il tempista col cronometro in tasca, quello che taglia
il tempo agli operai, in poche parole il kapò.
Stufo di giocare con gli orologi, ma con lo stesso spirito, si è poi messo
a fare il sindacalista. Infatti fu il principale responsabile dell'accordo
del 30 luglio 1993, che è costato ai lavoratori dieci anni di concertazione
e di riduzione sistematica del salario.

E chi è Cofferati oggi? Sono stati avanzati paragoni con Peron e così via.
Ma il paragone più adeguato è quello di Milosevic. Nel 1989, quando era
evidente che il potere della burocrazia titoista stava crollando, mentre la
dittatura social-autoritaria stava crollando in tutto l'est europeo,
Milosevic ebbe un colpo di genio. Lui, che era stato leader comunista
riconfigurò la sua immagine trasformandosi in un leader nazionalista. Andò
a Kosovo Polje, nel luglio di quell'anno, e fece un discorso di eccitazione
dell'identità serba contro le altre identità jugoslave. Gridò ai suoi
ascoltatori serbi: "non permetterò a nessuno di alzare la mano contro di
voi." Milosevic aizzò l'odio interetnico che non esisteva ancora, perché
aveva intuito che il suo potere, declinante nell'identità comunista, poteva
riaffermarsi nell'identità nazionalista e securitaria. Fu quello il vero
inizio della guerra civile jugoslava (a cui naturalmente diede poi un
contributo il leader nazionalista croato, Franjo Tudjman, e le potenze
straniere (Germania e Vaticano in prima fila) che fomentarono la carneficina.

Nel suo piccolo Cofferati sta facendo una cosa simile. Sta cercando di
aizzare la paura e l'odio, vuole provocare una divisione profonda nella
popolazione cittadina, e creare così un modello da imporre a livello
nazionale. Il modello è quello dell'unità nazionale contro le minoranze,
contro i diversi, contro i dissidenti. Per questo i più entusiasti
sostenitori di Cofferati sono oggi i fascisti di AN e i razzisti della Lega.
Il governo Berlusconi negli anni passati ha portato all'Italia disgrazie,
corruzione, miseria e servilismo. Ma almeno una cosa, se si eccettua il
caso enorme di Genova, ce l'ha risparmiata: la violenza repressiva contro
il dissenso.

Dopo l'89, coloro che hanno Stalin nel loro DNA culturale si sono
rapidamente convertiti al neoliberismo, sono diventati i più accesi
sostenitori della privatizzazione e della libertà di impresa. Ma il loro
odio contro la società reale, contro il dissenso intellettuale, contro le
minoranze non è mutato. Putin, Karimov, Kouchma, Lukashenko, Hua Kuo Feng,
Li Peng, D'Alema o Violante.
Zelatori fanatici del profitto d'impresa, persecutori violenti della libertà.
Peggiori dei peggiori.

E' questa la politica che il centrosinistra promette al paese? E' questo il
clima sociale che vogliono instaurare in Italia?
Il partito di Milosevic-Cofferati si prepara ad usare il pugno di ferro.
Fedeli al neoliberismo in economia, autoritari e violenti nella vita
civile. Eccoli quelli che vogliono andare al governo con Prodi.
E' urgente che Prodi si liberi di loro.

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urgente
by kesari Wednesday, Oct. 26, 2005 at 12:13 AM mail:

è urgente liberarsi di prodi e di questo centrosinistra da operetta (oltrechè di berlusconi, ovvio, più che ovvio!)
dici che genova è stato l'unico episodio di repressione del dissenso? o sei molto giovane (mooolto) o non hai partecipato in alcun modo ai moti di "dissenso" che hanno attraversato l'italia negli ultimi dieci anni (potrei prenderla più alla lontana volendo), mi devo mettere a fare la lista della spesa? tranne il gangsterismo a volto scoperto (e non è poco lo so) non sono poi molti i tratti politici peculiari che distinguono il centrosinistra dal centrodestra. politiche del lavoro? immigrazione? vogliamo parlare del sud? delle privatizzazioni? delle "guerre umanitarie"? welfare?... mmh... meditate...
che cofferati fosse uno stronzo (termine omnicomprensivo, sennò parlo du' ore) era noto al grande pubblico da tempo... ciao



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x urgente
by [...] Wednesday, Oct. 26, 2005 at 12:16 AM mail:

...guarda che il testo qui sopra è di un certo bifo. fatti una ricerca e poi vieni a parlarne

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ok?
by kesari Wednesday, Oct. 26, 2005 at 2:45 AM mail:

hai ragione, so chi è bifo non mi servono ricerche.
piccolo dettaglio (mica tanto piccolo però...) non ho nemmeno visto chi lo ha scritto perchè l'ho prima letto... sono cioè andato prima a vedere il contenuto e solo dopo (cioè ora) il contenitore... cambia qualcosa? hai qualcosa da obbiettare al mio di contenuto? anzi ti dirò che mi sento parecchio deluso dall'apprendere che quelle cose le ha scritte bifo berardi... se non lo sapevo era meglio.
il mio intervento inoltre era "mirato" solo ad alcune delle affermazioni contenute nel pezzo di bifo...
ciao

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alé!
by kesari Wednesday, Oct. 26, 2005 at 3:37 AM mail:

ho appena letto una mail di bifo che è una figata, poetico, trasognato ma lucido e tagliente, "la bellezza è tornata sui volti...", "la generazione videoelettronica ha scoperto la strada...", òòòòhhh e che cazzo, questo è il bifo che conosco!!! ciao

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Sindaci a confronto
by anci Wednesday, Oct. 26, 2005 at 9:49 AM mail:

Bifo però è un po' stronzetto: le malefatte giovanili di Coffy le conosceva da trent'anni, ma questo non gli ha impedito di fare, l'ha detto e ripetuto lui, campagna elettorale per il Cinese. Quando questo si è manifestato, con l'età e col potere, un Cileno, Bifo, non così lontano da riflettori e salotti buoni, ha recuperato la memoria storica.
Ma ora, già che ci siamo, parliamo anche di un collega del Cileno. Esponiamo alla luce del sole le chiappe di chiapparino

by rino chiappa Wednesday, Oct. 26, 2005 at 9:37 AM mail:

Il più bastardo sono io!!

Il sindaco di Torino, il DS Chiamparino - mazziere di un comitato di affari che sta arraffando miliardi di euro con spregiudicate operazioni immobiliari, vero core business del carrozzone olimpico - ha dichiarato al TG3 la sua solidarietà a Cofferati, sindaco di Bologna, per la scelta della "tolleranza zero". Lui - e ne mena gran vanto - l'aveva praticata già un anno e mezzo fa, Lui le baracche degli sfigati le ha demolite con le ruspe da tempo, così come ha fatto sgombrare dai celerini gli squats indecentemente centrali. Il marcio urbano, immigrati e drogati facinorosi, Lui l'ha relegato in periferia: che lavavetri e anarcoidi stiano confinati nei ghetti e non ne escano, insudiciando con la loro bruttezza solo i già lerci territori dei dannati della città, e non il salotto buono dove lo stesso sindaco ha trovato casa per se e per il figlio drogato cappellone radical chic, pentito e redento.

Affrontare la questione morale nella Casa della Sinistra è urgente assai: le politiche di saccheggio del territorio e di "disinfestazione" sociale vengono sempre più attuate da suoi esponenti con il plauso dei mazzieri di destra, che oltretutto, e a buon titolo, rivendicano il primato del metodo manganello e ribadiscono, sempre a buon titolo, di essere i migliori esecutori del medesimo.
Ma il centro sinistra non ci sta. Nella infame gara a chi mena e sfrutta di più loro non sono secondi a nessuno e sapranno dimostrarlo agli italiani.

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Bifo(rcuto)
by commentatore Wednesday, Oct. 26, 2005 at 10:48 AM mail:

Vorrei chiosare questa perla: " Il governo Berlusconi negli anni passati ha portato all'Italia disgrazie,
corruzione, miseria e servilismo. Ma almeno una cosa, se si eccettua il caso enorme di Genova, ce l'ha risparmiata: la violenza repressiva contro il dissenso."

Ma Bifo in questi cinque anni ha dormito nella sua bara tutto il tempo?

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Cofferati è un lettore di Philip Dyck... Diamogli fiducia!
by universi paralleli Wednesday, Oct. 26, 2005 at 11:24 AM mail:

gira e rigira
e non si ricorda più niente.
di chi è quest'aricolo?
__________________________________________________________
COSA STA SUCCEDENDO A BOLOGNA?
[15.12.2003]

Certo i ricombinanti son gente cosmopolita, ma se qualcuno di loro volesse sapere qualcosa di quello che accade a Bologna, mi permetto di inviare un msg che ho appena posta nelle liste del social forum cittadino. Lo faccio perché la candidatura Cofferati in una città che ha spesso in qualche modo anticipato scenari, può forse interessare non dico tutti ma alcuni dei cosmopoliti in ascolto.
Fino a questo momento il lancio del prodotto Cofferati non appare entusiasmante. Ha il sapore di una cosa d'altri tempi: il candidato amato dalle folle che va in giro ad ascoltare ovvietà dalla viva voce del popolo ed a baciare bambini con l'aria ogni giorno più impagliata, evitando di parlare di qualcosa che possa suscitare la minima complicazione, come se Bologna fosse un villaggio della Bielorussia ai tempi che furono... ohibò.
Fino a questo momento non abbiamo sentito una sola parola tranciante a proposito di: traffico, scuola comunale, metropolitana, accoglienza stranieri, consultori, asili nido, tempo pieno, affitti case studenti, eccetera eccetera.
Ma non è il caso di spazientirsi, il candidato per ora sta pensando, soppesando, vagliando. Non deve essere facile, dato che in questa città il partito degli affari è equamente suddiviso negli schieramenti politici contrapposti, e visto che il partito che ha spinto (costretto?) il candidato a candidarsi non ci penserà due volte a tirargli una coltellata alle spalle se il candidato proverà a mettere le mani negli affari che non si debbono disturbare.
Ma noi, voglio dire gli antiliberisti e i libertari, gli sperimentatori e gli artisti, noi che ci battiamo contro il razzismo e contro la violenza della normalità quotidiana, insomma noi socialforisti e disobbedienti, ricombinanti e mediattivisti, noi insegnanti del tempo pieno e studenti fuori sede in cerca di una casa che non costi tutto lo stipendio di papà, noi che posizione abbiamo in questa storia? Noi non siamo affatto indifferenti a quel che accadrà in città. Non solo perché vogliamo archiviare la Junta dei Raisi e dei Torrepadula. Ma soprattutto perché vogliamo aprire la strada a un rinnovamento programmatico della sinistra che prima o poi dovrà proporsi l'archiviazione del regime berlusconiano.
In un settore sempre più ampio dell'elettorato c'è un sentimento di stanchezza e ripugnanza nei confronti dell'alternanza finta tra un centro sinistra e un centro destra che hanno lo stesso programma, la stessa cultura, le stesse finalità. Su ogni punto che conti (le pensioni, la flessibilizzazione del lavoro, accogliere o espellere gli stranieri, creare strutture di integrazione o internare gli immigrati in campi di concentramento, lottizzare il sistema di comunicazione o favorire la moltiplicazione di centri democratici di emittenza, rispettare l'articolo 11 della costituzione o partecipare alla carneficina) su ciascuno di questi punti il centro sinistra ha preparato la strada al centrodestra.
A Bologna nessuna delle porcate fatte dalla Giunta Guazzaloca è farina del sacco di Guazzaloca. L'idea di ridimensionare la scuola pubblica l'ha avuta l'amministrazione precedente, Guazzaloca si è limitato a continuare. L'idea di privatizzare tutto è nata con la giunta che impose la privatizzazione delle farmacie comunali, Guazzaloca ha solo continuato. Per quanto riguarda il traffico, la devastazione è cominciata da chi non ha mai applicato i risultati di un referendum cittadino che voleva chiudere il centro alla motorizzazione privata. Quanto alla politica razzista verso gli stranieri è a Bologna che si è iniziata la costruzione dei campi di concentramento previsti dalla legge Turco-Napolitano. E si potrebbe continuare.
Io saluto l'arrivo di Cofferati a Bologna come la possibilità di rompere il ciclo infernale della finta alternanza. Ho una mia idea a proposito dell'intera faccenda. Credo che la candidatura bolognese dell'ex dirigente nazionale della CGIL sia l'effetto di un diktat dei vertici del partito a cui appartiene, una cosa perfettamente sovietica nella sceneggiatura, con grandi abbracci e sorrisi e baci sulla bocca per il compagno da ibernare nella Siberia bolognese.
Ma tutto questo potrebbe essere un boomerang contro i sepolcri imbiancati che dirigono il PCUS, pardon DS. Il 23 marzo del 2002 in tremilioni abbiamo ascoltato le parole di Cofferati. In quelle parole c'era la volontà di rompere una storia di finta alternanza, di aprire un terreno di rinnovamento programmatico. La campagna elettorale bolognese è stata comminata come un esilio, ma può anche diventare l'occasione per dimostrare che è possibile: è possibile fare un governo di rovesciamento dei privilegi accumulati in venti anni di politiche privatiste, è possibile rilanciare la scuola pubblica, è possibile creare spazi per la comunicazione democratica, è possibile creare strutture di accoglienza e di integrazione per i cittadini stranieri, è possibile aprire una nuova fase di democrazia, di eguaglianza sociale e di civiltà.
" possibile, ma solo se noi (quei noi che dicevo sopra) diamo una mano al cinese arrivato a Bologna. E' vero, finora il candidato ha fatto il pesce in barile, ma è bene non spazientirsi per questo. Non si dimentichi che Cofferati è un lettore di Philip Dyck. Un lettore di Philip Dyck ha qualcosa che gli altri non hanno: sa vedere universi paralleli dove un politico normale vede soltanto affari e tranelli e congiure di palazzo. Diamogli fiducia, e soprattutto creiamo una nostra sceneggiatura che potrà confondere e sconfiggere quella costruita dal PCUS.
___________________________________________________
Per saperne di più:
http://www.carta.org/articoli/151203bifo.htm

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Un mucchio di cazzate
by un* Wednesday, Oct. 26, 2005 at 11:50 AM mail:

Non per difendere la figura del "Cinese", ma questo articolo è pieno di imprecisioni.


---->>>> Da piccolo, Cofferati era militante del movimento studentesco della Statale di Milano. Non molti ricordano cosa era il movimento studentesco della statale. Era l'organizzazione di ispirazione dichiaratamente stalinista degli studenti della borghesia milanese, formazione militarmente agguerrita sia contro la polizia che contro i dissidenti interni al movimento. Il movimento studentesco si distinse per aggressioni feroci contro i giovani anarchici (famoso fu il pestaggio dell'anarchico Joe Fallisi), ma anche contro gli operai di Lotta continua che vennero cacciati dalla Statale in malo modo, e più tardi contro i giovani proletari dell'autonomia.


Il Movimento Studentesco della Statale non era solo di estrazione borghese.
Il suo servizio d'ordine era effettivamente terribile, ma era anche "legittimato" dal coraggio e dall'efficienza dimostrata nella difesa dei cortei contro la Polizia.
Gli operai presi a legnate non erano di Lotta Continua, ma quelli del CUB di Avanguardia Operaia.
Ai tempi dell'Autonomia il Movimento Studentesco non esisteva già più. C'era invece il "famigerato" MLS.
Quelli del MLS erano sì delle merde, ma l'Autonomia di Milano fu responsabile di gesti (errori?) gravissimi.
In primis la folle sparatoria in Via De Amicis del 14 Maggio 1977.



---->>>> Il giovane Cofferati è dunque un picchiatore stalinista.


Cofferati non era un picchiatore e non faceva parte dei katanga.


---->>>> Infatti fu il principale responsabile dell'accordo del 30 luglio 1993, che è costato a lavoratori dieci anni di concertazione e di riduzione sistematica del salario.


Il responsabile non è Cofferati, ma Bruno Trentin.
C'è da dire che quella era una battaglia ormai persa.
Cofferati è semmai responsabile dell'arrendevolezza dei confederali verso la terribile restrutturazione industriale della Pirelli di Milano.



Il resto dell'articolo che paragona il nostro a Milosevic mi pare pura follia.
Se si vogliono sconfiggere le politiche "low and order" del Coffy non lo si fa certo con qeusti articoli.

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polverone
by Swiffer Wednesday, Oct. 26, 2005 at 12:04 PM mail:

L'articolo su Carta linkato qui sopra
http://www.carta.org/articoli/151203bifo.htm
è sconcertante.

C'è un gran polverone e il pressapochismo delle analisi è la prima conseguenza

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Eh sì
by kiarezza Wednesday, Oct. 26, 2005 at 12:49 PM mail:

E' vero, c'è un bel po' di confusione che non aiuta a capire chi vuole cosa.
Invece la situazione a Bologna è delicata e ci vorrebbe più chiarezza.

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non prendiamoci in giro
by = = = = = Wednesday, Oct. 26, 2005 at 1:16 PM mail:

Kesari scriveva qui "òòòòhhh e che cazzo, questo è il bifo che conosco!!!"
Io invece quel Bifo che ha scritto su Carta quella velina pro-cofferati non lo conoscevo, e mi sembra che ci stiamo prendendo in giro.

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Le ricerche
by search Wednesday, Oct. 26, 2005 at 1:35 PM mail:

Dunque le ricerche servono

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.
by unabonzer Wednesday, Oct. 26, 2005 at 2:29 PM mail:

1. bifo è impresentabile
2. il paragone con milosevic è a dir poco una cazzata
3. cofferati ha il consenso di tutti tranne che dei chirichetti e dei salotti radical chic bolognesi
4. quale alternativa ha proposto chi lo critica anche in giunta: nessuna.
5. vedrete se non avrà ragione il cinese........

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ayòò!
by kesari Wednesday, Oct. 26, 2005 at 2:58 PM mail:

che palle, a belli leggeteveli bene (e tutti) i miei interventi, sen non erro sono stato il primo a criticare lo scritto di bifo, e nemmeno alla leggera.
ho contestualizzato quelle che mi sembravano le due cazzate più rilevanti, stavo facendo altro e non avevo tempo di allargare il discorso. l'altro intervento riguardava una mail di bifo scritta da un altra parte, oggettivamente bella e che nulla c'entrava con quella su coffy. ciao

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Grande polverone sotto il cielo
by """" Wednesday, Oct. 26, 2005 at 3:02 PM mail:

la situazione è avvilente

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entusiasmi
by kaplan Wednesday, Oct. 26, 2005 at 3:18 PM mail:

Nulla di più lugubre degli entusiasmi senili, come in certi racconti di Thomas Mann.
Un tempo, quando era sindaco Vitali, Bifo faceva gli occhi dolci all’estrema destra sui fondi del Comune. Poi ha fatto il tifo per Cofferati sindaco. In seguito, col senno del poi, ha rimpianto la generosità di Guazzaloca e Raisi. Ora fa l’elogio del nomadismo, ma dice che Cofferati “è solo un ospite” e (mirabile oracolo!) “prepara una terribile tragedia”. Dopo anni di andirivieni ecco ritorna agli amori di giovinezza, la strada, la rivolta. Era un tipo simpatico, affabile, intelligente. Che si sia ridotto così, non depone a favore di questa città (da cui, pur parlando sempre di nomadismo, non si è mai davvero schiodato).

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bologna paciona
by smob Wednesday, Oct. 26, 2005 at 3:33 PM mail:

c'è stato (sono tanti)chi ha decantato le grandi doti di mediazione di questa città, come fosse una grande arte politica. In realtà è una città dove i conflitti non spostano, ma si smussano, si stemperano, una città nebbiosa e appiccicosa, dove troppo spesso chi tira una sasso nello stagno s'invischia, come abbiam visto tante volte.

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no
by dubito Wednesday, Oct. 26, 2005 at 3:36 PM mail:

sapevo quella storia delle grandi tragedie che si ripetono come farsa, ma dubito che le commedie possano finire in tragedia.

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però
by però Wednesday, Oct. 26, 2005 at 3:48 PM mail:

però le bufale possono finire in fumo

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bifo fritto?
by no capire Wednesday, Oct. 26, 2005 at 4:05 PM mail:

non ho capito perchè "però" si augura che Bifo finisca arrosto...

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perchè?
by xchè? Wednesday, Oct. 26, 2005 at 5:37 PM mail:

no capito, vuoi dire che bifo è una bufala? perchè offendere così sopra le righe?

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maddài
by ! Wednesday, Oct. 26, 2005 at 6:06 PM mail:

maddài! è chiaro che che finire in fumo vuol dire che certe illusioni svaniscono, no?

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