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treno speciale 28 ottobre per roma manifestazione sul diritto alla casa
by csoa ExKarcere#PA# Wednesday, Oct. 26, 2005 at 8:16 PM mail:

A chi occupa case e fa picchetti antisfratto; a tutti quell@ che non riescono a pagare l'affitto; a chi non riesce, non può, non vuole pagare un mutuo; a chi, italiano o migrante, la casa non ce l’ha; a chi è cartolarizzato/a… a tutti i precari e le precarie con un sogno nel cassetto e una vita da costruire...

treno speciale 28 ot...
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QUESTA E' LA NOSTRA GIORNATA!

Sabato 29 Ottobre ci sarà a Roma la manifestazione nazionale per il diritto all'abitare, un momento centrale per chi in questi anni non ha mai smesso di
lottare contro la precarietà per reclamare i propri diritti, occupando le case sfitte e vuote nelle città, opponendosi sempre e con forza alle speculazioni e
alle lobbies edilizie e finanziarie che devastano e privatizzano le nostre metropoli e i nostri territori, cercando di opporci al dramma delle migliaia di
sfratti esecutivi, anche attraverso la riappropriazione diretta di un nostro bisogno: LA CASA.
Con la fine dell’equo canone nel ’92 e la chiusura dei fondi Gescal che assicuravano un’entrata per la costruzione di Edilizia Residenziale Pubblica, con la legge 431 del 1998 e in ultimo con le cartolarizzazioni del patrimonio
degli Enti e non solo, il diritto alla casa è stato progressivamente smantellato a favore del mercato, delle grandi Banche e delle corporation, in linea con il piano più generale di annullamento di ogni forma di stato sociale.
Il risultato quindi, all’interno di una più generale crisi del mercato finanziario e dell’economia in cui la guerra è il paradigma di gestione dei rapporti umani e sociali, è stato quello di favorire processi di forte speculazione anche sul “bene casa”, mentre le nostre città, e i nostri
territori si stanno trasformando sempre di più in centri commerciali e in nuovi distretti produttivi, a scapito della vivibilità e dell’ambiente in cui quotidianamente viviamo.
Così il canone concordato (sponsorizzato con forza dai sindacati degli inquilini, che ne hanno fatto, tra l’altro, una fonte di forti guadagni), il canone libero (i cui effetti di rincaro sugli affitti sono a tutti noti) e il
contributo all’affitto (milioni di euro pubblici, regalati ai privati), la svendita del patrimonio pubblico, insieme all’assenza totale di ERP e quindi al blocco endemico delle assegnazioni di Case Popolari, si sono quindi sommati alla
nota crisi economica, all’avanzare della mobilità e della precarietà e all’emergere di nuovi figure sociali (soprattutto migranti), rendendo di fatto il tema dell’abitare nuovamente fonte di un forte conflitto sociale
generalizzato.
Negli ultimi dieci anni i governi, di centro sinistra e di centro destra senza esclusioni, hanno progressivamente distrutto ogni garanzia sociale. Da un lato infatti la tendenza mondiale alla mobilità e alla flessibilità
richiesta dal modello postfordista ha trasformato definitivamente il mondo del lavoro, in Italia il pacchetto Treu e poi la legge 30, hanno costretto tutt@
noi, giovani e meno giovani, a fare i conti con una precarietà lavorativa priva di qualsiasi garanzia e diritto.
La trasformazione del modello produttivo, in Italia più ancora che in altri paesi europei, pesa infatti tutta sulle nostre spalle, mentre i diritti sul lavoro e le forme di wellfare, già molto scarsi e comunque poco incisivi sui
meccanismi reali, sono ormai obsoleti e inefficaci.
Parallelamente nella fortezza europa, da un lato viene stilata la Carta di Nizza (2000) che enuncia il diritto all’abitare come un diritto inalienabile, dall’altro assistiamo alla privatizzazione di tutti i beni comuni, come
l’acqua, il gas, i servizi di telefonia, i trasporti pubblici, la sanità, l’istruzione, attraverso l’ultima direttiva Bolkenstein ad esempio, e la loro riduzione a prodotto economico ordinario. Il paradigma dell’accesso, che trasforma definitivamente il servizio pubblico in mercato, è già realtà e ci rende schiavi e vittime di una precarietà oltre il lavoro investe tutti i lati
della nostra vita.
È per impedire tutto questo che quotidianamente ci siamo messi in movimento, per costruire dal basso attraverso la cooperazione sociale un dissenso in grado di proporre un’alternativa e trasformare lo stato di cose presenti.
Per questo al corteo del 29 ottobre vogliamo costruire una zona di corteo dove tutti i bisogni e i desideri dei precari e delle precarie possano incontrarsi
riconoscersi, muoversi insieme…

! RECLAMANDO UNA CASA E UN REDDITO PER TUTT@ !

Questa zona di corteo sarà di chi pensa che le attuali politiche sull'abitare siano inadeguate, fallimentari ed inaccettabili, sia che vengano dal centro destra, che dal centro sinistra.
Questa zona di corteo sarà di chi vuole abitare in una casa pubblica, perchè pensa e crede che solo con il patrimonio pubblico e con una politica di costruzioni sostenibile ci si possa opporre alla libera mercificazione del diritto all'abitare e della nostra vita.
Questa zona di corteo sarà di chi vuole vedere interrotta immediatamente la svendita di patrimonio pubblico attraverso le cartolarizzazioni, che consegnano case costruite con i nostri soldi a banche italiane, europee e mondiali, le stesse che appoggiano e finanziano la guerra.
Questa zona di corteo sarà di chi crede che la legge 431/98 varata dal governo di centro-sinistra e che ha liberalizzato il mercato degli affitti vada eliminata subito!
Questa zona di corteo sarà di tutti gli studenti e le studentesse a cui è negato il diritto a uno studentato e che pagano affitti da capogiro, accentando spesso il ricatto di un lavoro al nero, o con un contratto di merda..
Questa zona di corteo sarà di chi non vuole consegnare i nostri territori al saccheggio ed alla devastazione delle banche e dei palazzinari, in nome di una privatizzazione
selvaggia che non porta nient'altro che guerra per la sopravvivenza tra chi in quei territori, abita, lavora, vive, sogna...

Insomma noi precari e precarie italiani/e e migranti saremo in strada per dire che una casa è il minimo che ci spetta, ma che non ci accontentiamo…
Vogliamo vedere garantito il diritto all’abitare attraverso tariffazioni sociali su beni comuni come acqua, luce, gas, telefono ed internet. Vogliamo che la ricchezza che ogni giorno produciamo con il nostro lavoro, con la cooperazione
sociale frutto delle nostre intelligenze, della nostra creatività e delle nostre diversità, insomma con la nostra vita, venga ridistribuita tra tutti/e, attraverso un reddito sganciato dalla prestazione lavorativa, che sia fatto di soldi, di casa e di servizi.

Questa zona di corteo sarà di tutti quei movimenti di lotta per la casa, di lotta alla precarietà e per un reddito, di tutti quei collettivi di precari o precarie e di studenti e studentesse, di tutti quell@ che sono esausti di aspettare che la libertà cada dal cielo e vogliono costruire percorsi
autorganizzati, che immaginano un radicale cambiamento dell’esistente, senza delegare la loro voce a nessuno.


BISOGNA AVERE UNA CASA PER ANDARE IN GIRO PER IL MONDO...
! CASA E REDDITO PER TUTTE/I !


Manifestazione nazionale
Sabato 29 ottobre Roma

TRENO SPECIALE da Palermo venerdi 28 ottobre
concentramento ore 17.30 stazione centrale

per info e adesioni tel 339 6874537 - 320 8060981


Comitato di lotta x la casa "12 Luglio"
Centro Sociale ExKarcere



http://www.ecn.org/excarcere




http://www.ecn.org/excarcere


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Titolo Autore Data
le comiche antipatico Thursday, Oct. 27, 2005 at 11:11 AM
andate a cagare hidda Thursday, Oct. 27, 2005 at 9:13 AM
come minimo mutuo sociale Thursday, Oct. 27, 2005 at 9:12 AM
quanti ricordi che bei momenti! Thursday, Oct. 27, 2005 at 1:19 AM
UN'INFORMAZIONE reddito per tutti/e Wednesday, Oct. 26, 2005 at 9:02 PM
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