Momento di stallo ai presidi in alta Val Susa
Ma le forze dell'ordine serrano le proprie fila preparandosi ad una nuova prova di forza. Percossi nel corso della mattinata molte persone, alcuni sindaci della val Susa; manganellato il presidente del consiglio provinciale.
Presidio di protesta alle h 17 p.za Castello indetto da Rifondazione, Comunisti Italiani e Verdi. Pecoraro Scanio chiede a Pisanu la sospensione delle operazioni di polizia.
Migliaia di persone dislocate in più punti, polizia che carica a più riprese presidi formati da uomini e donnne di tutte le età, 4 fermi di presidianti ora rilasciati (tra i 4 anche una vigilessa). La linea delle fs bloccata nei due sensi di transito. I lavoratori delle fabbriche della Val Susa scesi in sciopero a sostegno della mobilitazione. 3 presidi che stanno continuando a dare filo da torcere a Polizia e Carabinieri che da ore, agitate stanche e confuse non sanno più come raccapezzarsi e come aggirare una mobilitazione variegata, intelligente e polimorfa che sceglie tempi e modi della propria protesta. Questo, in sintesi, la cronaca succinta e la prima valutazione di questa giornata di mobilitazione contro l'inizio dei lavori di sondaggio per l'Alta Velocità nei pressi della località Mompantero, dal versante opposto di Venaus in cui la lobby del Tav intende iniziare a breve i lavori (quelli veri).
Possiamo aggiungere anche la contraddizione che in queste ore inizia ad esplodere demtro l'infingarda acoalizione di centro-sinistra che si trova ora per le mani la patata bollente di un consigliere provinciale preso a manganellate assieme a numerosi sindaci della valle tesserati nei loro partiti, oggi in prima linea con il tricolore, nonostante le esplicite minacce di non ricandidarli in future elezioni che i piani alti di Ds e Unione hanno fatto nei loro confronti.
Una dimostrazione, ancora una volta, della grossa distanza che separa la politica partecipata, fatta in prima persona, dalle logiche aziendaliste e politiciste delle direzioni dei grossi partiti che sacrificano la rappresentazione della loro gente a indiscutibili priorità che sono sempre e solo quelle del grosso capitale. Oggi Comunisti Italiani, Rifondazione Comunista e Verdi hano indetto un presidio di protesta contro la situazione creatasi in Val Susa nella mattinata. Il presidio è previsto per le h 17.30 in piazza Castello. Pecoraro Scanio ha chiesto al ministro degli Interni Pisanu di sospendere le operazioni di Polizia per la giornata.
Altro tassello di una grandissima giornata di mobilitazione di un movimento, quello No Tav, che, comunque vada a finire oggi, può affremare tranquillamente di aver vinto un'altra battaglia in questa guerra di lunga durata che contrappone una lobby del grosso capitale alla resistenza di un'intera popolazione e del suo territorio tutto.
Numerosa e deteminante la presenza di compagni e compagne del movimento antagonosta torinese, dei centri sociali askatasuna e Murazzi, ma non solo, nel portare avanti questa giornata di lotta popolare, estesa e plurale.
Comitato di Lotta Popolare Contro l'Alta Velocità csoa Askatasuna
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