le questioni sociali ridotte a questioni di ordine pubblico; la militarizzazione per oltrepassare, superare, dimenticare le legittime proteste della gente comune. e i giornalisti (specie quelli di Stato) danno man forte: ieri il servizio del Tg3 nazionale è stato a dir poco pietoso, non s'è visto nulla e non s'è detto granchè degli scontri, non una parola sui sindaci picchiati, non un'intervista, ma in due parole s'è addirittura fatto capire che questi manifestanti sarebbero dei fessi dal momento che "gli ambientalisti francesi sono a favore del progetto TAV" (per il fatto che consentirebbe di spostare il traffico dei TIR su rotaia...ma non si tratta solo di treni passeggeri???). ho dovuto guardare il TG5 per vedere cosa era effettivamente successo in un lungo e approfondito servizio infarcito di immagini e di interviste a due sindaci e dal quale, alla fine, l'impressione che si aveva era quella appunto di una, se non giusta, quantomeno legittima protesta. le recinzioni di stanotte stanno semplicemente lì a confermare che con lo Stato - con QUESTO Stato mafioso e forzitaliota, indi post-democristiano, in particolare - NON si tratta, non si può, non si deve, non è permesso trattare.
gente, non dormiamo: ricordiamoci del Vajont. non fu colpa dei "comunisti avvoltoi", come sostenne quel mostro di Montanelli; non fu certo colpa di chi s'era informato e aveva avvertito, urlato, accusato. di chi fu colpa, dunque? fu colpa dello Stato.
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