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Fosforo bianco: a confronto il marine che lo ha denunciato e il portavoce del Pentagono
by osservatorio iraq Thursday, Nov. 10, 2005 at 10:23 PM mail:

Le forze armate Usa hanno attaccato i civili iracheni con bombe al fosforo bianco in violazione delle Convenzioni di Ginevra?


Democracy Now!

8 novembre 2005




Amy Goodman: Abbiamo appena mandato in onda in esclusiva per il nord America la trasmissione dell’emittente di stato italiana RAI che oggi, nel primo anniversario dell’assedio di Falluja, ha trasmesso questo documentario. E’ intitolato “Falluja: la strage nascosta”. Per discutere le ipotesi [sull’utilizzo di] armi chimiche, abbiamo con noi al telefono Maurizio Torrealta. E’ caporedattore dell’emittente di stato italiana RAI, co-produttore di questo documentario. E’ collegato con noi dall’Italia. Con noi c’è Jeff Englehart. Ha prestato servizio come specialista dell’esercito in Iraq a Falluja, intervistato nel film. E’ in collegamento con noi dal Colorado, tiene il blog, "Fight to Survive" - Potete trovarlo a http://www.FTSSoldier.blogspot.com - in linea con noi da Colorado Springs. E al telefono da Baghdad c’è il tenente colonnello Steve Boylan, portavoce delle forze armate Usa in Iraq. Benvenuti tutti a Democracy Now! Iniziamo con il nostro portavoce al telefono dall’Iraq, tenente colonnello Steve Boylan delle forze armate Usa. La sua reazione al documentario “Falluja: la strage nascosta”?

Tenente Colonnello Steve Boylan: Beh, non ho avuto occasione di vederlo. Ho ascoltato quello che è stato trasmesso sul vostro programma. E direi che, per la maggior parte, gli elementi che ho sentito equivalgono a propaganda, falsità e voci. Per fare riferimento ad alcune, definiscono il fosforo bianco una arma illegale. E questo è un errore. E’ una arma perfettamente legale da utilizzare, secondo tutte le convenzioni della guerra terrestre. Il soldato che sta affermando che si tratta di una arma chimica e illegale sbaglia, come sono errate le sue affermazioni secondo le quali alcuni elementi stavano aspettando le elezioni e tutti gli altri tipi di cose su quando ci sarebbero dovuti essere gli attacchi. Di nuovo, sbaglia completamente, e in base alla posizione che aveva non avrebbe avuto alcuna conoscenza delle decisioni che venivano prese a livello strategico nazionale o al quartier generale delle forze multinazionali in Iraq. Quindi, di nuovo, sta basando le sue supposizioni su voci e dicerie.

Amy Goodman: Tenente Colonnello Boylan, volevo solo leggerle qualcosa [che è stato scritto] I dal [servizio] Knight Ridder [un gruppo editoriale Usa che possiede oltre 30 quotidiani in tutti gli Stati Uniti NdT]. Citano un alto funzionario del ministero della difesa iracheno che ha chiesto di rimanere anonimo perché non è un portavoce autorizzato. Questo è dal Knight Ridder. Dice: “Abbiamo dovuto fermare alcune operazioni fino a quando non fossero finite le elezioni Usa. Il governo iracheno aveva chiesto supporto da parte americana in passato, ma gli americani erano restii a lanciare operazioni militari perché erano preoccupati dell’opinione pubblica americana. Adesso hanno le mani libere”. E questo era un pezzo apparso sul Knight Ridder, il 3 novembre 2004, con il titolo: "Ci si aspetta che Bush si muova rapidamente sull’Iraq." Questo dopo le elezioni.

Tenente Colonnello Steve Boylan: Di nuovo, questo è un errore. Io sono uno di quelli che erano a molte di queste riunioni, in modo che potessimo pianificare tutte le azioni. I media si erano pre-posizionati da un po’, tenendo d’occhio il crescendo delle nostre operazioni, mentre ci preparavamo a entrare a Falluja. Stavamo cercando di essere sicuri di calibrare gli obiettivi in modo perfetto, in modo da poter limitare i danni. C’era la capacità di circondare la città, per non permettere a nessuno che fosse considerato ostile di fuggire. Quindi, di nuovo, ci sono molte affermazioni e dicerie e insinuazioni che sono state utilizzati riguardo a Falluja e in molti altri casi, fatte circolare da persone che non hanno le informazioni complete e hanno completamente torto.

Amy Goodman: Quindi lei conferma che avete utilizzato fosforo bianco a Falluja, ma sta dicendo che semplicemente non è illegale?

Tenente Colonnello Steve Boylan: Il fosforo bianco è stato utilizzato. Io non ricordo che sia stato utilizzato come arma offensiva. Il fosforo bianco viene utilizzato per segnare gli obiettivi, sia per le forze aeree che per quelle di terra. Il fosforo bianco viene utilizzato per distruggere attrezzature e cose di altro tipo. Viene utilizzato per distruggere nascondigli di armi. E viene utilizzato per produrre un fumo bianco che può oscurare al nemico la visione di ciò che stiamo facendo.

Amy Goodman: E lo state utilizzando in Iraq?

Tenente Colonnello Steve Boylan: Lo abbiamo utilizzato in passato. E’ un’arma perfettamente legale da utilizzare.

Amy Goodman: Maurizio Torrealta, caporedattore dell’emittente di stato italiana RAI [News] 24. La sua risposta?

Maurizio Torrealta: Beh, gli Stati Uniti, come il Regno Unito e l’Italia, hanno firmato la Convenzione sulla proibizione delle armi chimiche. E la convenzione definisce con esattezza che ciò che rende proibito un agente, un agente chimico, non è l’agente chimico in sè. Perché, come ha detto il tenente,il fosforo bianco può essere utilizzato per illuminare la scena di una battaglia. E in quel caso, è acceptabile. Ma ciò che rende un agente chimico proibito è l’utilizzo che se ne fa. Se si utilizza il fosforo bianco per uccidere le persone, per bruciarle e soffocarle – persone e animali – anche gli animali dice la convenzione che tutti abbiamo firmato, Italia, Stati Uniti e Regno Unito, questo è un agente chimico vietato.

E siamo pieni di immagini che mostrano corpi di giovani, di bambini, di donne che hanno strani … in particolare, sono morti con la pelle molto corrosa, e si vedono persino le ossa. E i vestiti sono intatti, non sono stati toccati. E questo mostra che c’è stato un agente aggressivo come il fosforo bianco che ha fatto ciò. E noi abbiamo tutti i numeri di quei corpi e il luogo in cui sono stati sepolti. Quindi qualsiasi organizzazione internazionale che volesse indagare su questo ha tutti gli strumenti e le informazioni per farlo. E anche il testimone -- il militare Usa che abbiamo intervistato - ha confermato che il fosforo bianco è stato utilizzato contro la popolazione. E noi abbiamo anche le immagini di cui si è parlato, quelle riprese dall’elicottero, non da terra, per illuminare la scena. Anche le immagini parlano da sole.

Amy Goodman: Jeff Englehart, lei è lo specialista – l’ex specialista dell’esercito Usa, uno dei suoi membri che adesso parla apertamente e liberamente contro la guerra. Lei viene intervistato in questo documentario, e spiega in che modo il fosforo bianco è stato utilizzato a Falluja. Può dirci qualcosa di più?

Jeff Englehart: Oh, sì. Io ho sentito con certezza che ci veniva detto di fare attenzione. E ho persino parlato con i ricognitori dopo l’assedio, e hanno detto che effettivamente avevano detto di fare attenzione. Il portavoce del Pentagono dice che lo utilizzano a scopo di oscuramento, o alcune fonti dicono che lo utilizzano per illuminazione. Ma io credo che sia ridicolo, perché utilizzeremmo – proprio sulla base della formazione che io stesso ho avuto come ricognitore, utilizzeremmo l’illuminazione separatamente, dato che è su un terreno esclusivo. Dalla mia formazione, ci è stato insegnato che il fosforo bianco viene utilizzato per le truppe all’aperto o per distruggere attrezzature, e che esso brucia, e che l’unico modo per impedire che bruci è coprirlo con del fango bagnato.

Per me, è indubbiamente un’arma chimica, per il fatto che brucia, e brucia in modo indiscriminato. Di fatto, l’utilizzo del fosforo bianco vìola il protocollo di Ginevra sulla proibizione dell’utilizzo in guerra di gas asfissianti, velenosi, o altri, e di metodi di guerra batteriologica. Quindi, anche se il protocollo di Ginevra dice che è illegale, non vedo in che modo possiamo utilizzarlo e poi dire che viene utilizzato per nostra copertura o illuminazione, quando in effetti esso potrebbe provocare danni alle nostre stesse truppe. Quindi penso semplicemente che, a partire dall’alto, il grosso problema in questa guerra è che, a partire dal vertice fino al soldato del livello più basso, a tutti viene mentito. E poi le notizie vengono manipolate dai mass media per far sì che suonino come: ‘Oh, beh, il fosforo bianco è una arma innocua, che possiamo utilizzare perché ci aiuti a individuare gli obiettivi’, quando in effetti è creata per bruciare le sue vittime.

Amy Goodman: Tenente colonnello Boylan da Baghdad, cosa risponde?

Tenente Colonnello Steve Boylan: Beh, parte di quello che stava dicendo [la voce] andava e veniva, quindi non ho chiaro tutto ciò che ha detto. Ma di nuovo, affermerei che si tratta di una arma legale da utilizzare. Non è considerata una arma chimica secondo la definizione attuale di armi chimiche. E di nuovo, di nuovo lui sbaglia. E io metterei a confronto i miei 21 anni di formazione nelle forze armate contro i suoi e la professione che fa adesso. Tutte le nostre armi chimiche sono state dichiarate alla Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche [O.P.C.W], [e] si stanno distruggendo negli Stati Uniti, in conformità con i nostri obblighi in base alla convenzione sulle armi chimiche. Quindi, di nuovo, lui sbaglia [quando dice] che [il fosforo bianco] è considerato una arma chimica, come sbagliano tutti gli altri che fanno questa affermazione.

Amy Goodman: Volevo leggerle [un brano] dalla Convenzione di Ginevra su alcune armi convenzionali, protocollo tre. “Protocollo e proibizioni o limitazioni all’utilizzo di armi incendiarie. Ginevra, 10 ottobre 1980. Articolo I, definizioni ai fini di questo protocollo. Uno: ‘Si intende per arma incendiaria qualsiasi arma o munizione che sia essenzialmente concepita per dare fuoco a oggetti o per provocare ustioni a persone mediante l’azione della fiamma, del calore o di una loro combinazione, prodotta da una reazione chimica di una sostanza lanciata sul bersaglio. (a) Le armi incendiarie possono assumere la forma, ad esempio, di lanciafiamme, fogate, obici, razzi, granate, mine, bombe, e altri contenitori di sostanze incendiarie.” Tenente colonnello Boylan?

Tenente Colonnello Steve Boylan:Non sono a conoscenza di alcun caso in cui delle persone siano state prese di mira intenzionalmente tramite l’utilizzo del fosforo bianco. Di nuovo, non ho detto che il fosforo bianco è stato utilizzato per illuminazione. Il fosforo bianco viene utilizzato per oscuramento, dato che il fosforo bianco produce un denso fumo bianco per proteggere noi o loro [i nemici] dalla vista, in modo che essi non possano vedere ciò che stiamo facendo. Viene utilizzato per distruggere attrezzature, per distruggere edifici. Questo è ciò per cui vengono utilizzati i proiettili di artiglieria al fosforo bianco.

Amy Goodman: Jeff Englehart, lei è stato soldato a Falluja. Cosa risponde?

Jeff Englehart: Beh, in base a dove io mi trovavo – io non ero in effetti coinvolto in combattimenti diretti, ero in un centro di attacco tattico – fondamentalmente ero vicino al pericolo, che significa a 200 metri da molte delle esplosioni che avvenivano, e quando sentivamo l’avvertimento di fare attenzione al Willy Pete, o Whiskey Pete (fosforo bianco), enormi esplosioni colpivano gli obiettivi. Io proprio non riesco a concepire come lui possa dire che una nuvola bianca nasconderebbe i movimenti delle nostre truppe. Si tratta ovviamente di un gas tossico, che quando viene a contatto con la pelle, la brucia, provoca ustioni di terzo grado che arrivano fino all’osso. Quindi non capisco proprio dove vuole arrivare con questa affermazione. Se me lo chiedete, si tratta di ipocrisia.

Amy Goodman: Tenente colonnello Boylan, anche se lei ha appena ascoltato il brano del documentario, non ha visto le immagini. Sono estremamente crude. Le immagini di abiti ancora intatti ma dei volti bruciati – la pelle, le braccia, queste sono immagini di Falluja.

Tenente Colonnello Steve Boylan: Questo può succedere per numerose cause, e non solo per attacchi con il fosforo bianco. Può succedere a causa di enormi esplosioni. Se guardate le autobombe che oggi utilizzano i terroristi, gli effetti delle autobombe con attentatori suicidi sono gli stessi. Ho assistito di persona a queste cose qui a Baghdad. Quindi, dire in maniera conclusiva che è stato dovuto a un attacco con il fosforo bianco non è suffragato da alcuno che io conosca, né voi probabilmente avete alcuna prova di medicina legale, e non ce l’ha nemmeno il produttore del programma.

Amy Goodman: Maurizio Torrealta – chiediamo al caporedattore italiano dell’emittente di stato RAI che ha realizzato questo documentario. Maurizio Torrealta.

Maurizio Torrealta: Sì. Potete vedere tutto ciò di cui sto parlando sul nostro sito, RAINews24.it, e suggerisco al tenente di dare una occhiata allo streaming della nostra trasmissione. Abbiamo iniziato la nostra ricerca, perché abbiamo visto questa strana immagine che mostrava persone vestite e bruciate, ma il vestito non era stato toccato da alcuna aggressione chimica. E ciò rende impossibile fare un paragone fra una esplosione e un altro tipo di esplosione nella quale tutto viene bruciato, bruciato completamente. E queste immagini, queste immagini erano molto diverse, molto difficili da analizzare. Ed è questo il motivo per cui abbiamo iniziato a lavorare su queste immagini, perché esse mostrano chiaramente che è stato un agente chimico ad aggredire la pelle, quella parte che ha un contenuto di acqua. E penso che il soldato che è in collegamento con la vostra trasmissione possa spiegarlo molto bene, come ha fatto con noi.

Amy Goodman: Tenente colonnello Steve Boylan, i vari giornali in tutto il mondo stanno parlando di questo documentario RAI di cui abbiamo mandato in onda oggi un brano. Di nuovo, RAI [News] 24, l’emittente di stato italiana, un canale all-news, dice che il fosforo brucia i corpi; in effetti, squaglia la carne giù fino all’osso. Citando dal documentario: "Ho visto i corpi bruciati di donne e bambini. Il fosforo esplode e forma una nuvola. Chiunque [si trovi] in un raggio di 150 metri è spacciato".

E ciò che abbiamo visto in tutto questo documentario sono i primi piani (close-ups0 a colori di abitanti di Falluja, alcuni ancora nei loro letti, di nuovo, con gli abiti rimasti generalmente intatti, ma con la pelle dissolta o caramellizzata, o che ha assunto la consistenza del cuoio per l’effetto dei proiettili. Inoltre, in questo documentario viene intervistato un biologo di nome Mohamed Tareq, che dice che sulla città si è abbattuta una pioggia di fuoco. Le persone colpite da questa sostanza multicolore hanno iniziato a bruciare. Abbiamo trovato persone morte con strane ferite: i corpi bruciati ma gli abiti intatti.

Tenente Colonnello Steve Boylan: Bene, direi ancora che, tanto per cominciare, non ho visto il documentario, quindi su questo non posso fare commenti. E non posso fare commenti per quanto riguarda le immagini. E non posso fare commenti per quanto riguarda quando sono state riprese queste immagini. All’epoca degli attacchi dell’autunno a Falluja, la città era stata sigillata. Si è trattato di una battaglia enorme fra i marine Usa, per la maggior parte, e i ribelli. Essi avevano collocato trappole esplosive in zone molto estese della città. In effetti, molte delle reti [televisive] hanno mandato in onda i filmati che mostrano in che modo avvenivano gli scoppi dalle trappole esplosive di ordigni rudimentali in tutta la città.

Amy Goodman: Questo spiegherebbe perché, forse, il fosforo bianco è stato utilizzato in questo modo?

Tenente Colonnello Steve Boylan: Munizioni a guida precisa sono state utilizzate contro obiettivi specifici in tutta la campagna di Falluja per distruggere questi tipi di obiettivi. C’erano più di 100 giornalisti che erano parte del programma di “embedding” con la forza di spedizione dei marine a Falluja che riferivano quotidianamente su quanto stava succedendo. Quindi, io trovo molto singolare che, di tutto il gruppo di operatori o organizzazioni dei media, sia [questa] l’unica stazione [TV] che sembra avere questa storia.

Amy Goodman: Abbiamo anche intervistato un giornalista che in effetti non era “embedded” lo scorso anno che riferito queste storie. Ma, Maurizio Torrealta di RAI [News] 24, cosa risponde?

Maurizio Torrealta: Beh, questo è un problema serio per l’informazione, il fatto che si abbiano solo informazioni che sono controllate quando si è “embedded”. Si può trovare un accordo che obbliga ad accettare il fatto che non si devono diffondere informazioni che potrebbero mettere a repentaglio o creare difficoltà all’esercito con il quale si è “embedded”. Quindi questo è un problema serio, ciò che non proveniva da una parte dei giornalisti, che stavano solo su un fronte della battaglia.

Tenente Colonnello Steve Boylan: Questo è completamente errato.

Amy Goodman: Che cosa è errato?

Tenente Colonnello Steve Boylan: Le regole di base che sta descrivendo. Queste riguardano i piani futuri, e loro [i giornalisti] non possono divulgare quali sono i nostri piani futuri. Noi non controlliamo, censuriamo o guardiamo il lavoro di qualsiasi giornalista prima che venga pubblicato. Ad essi inoltre non è consentito divulgare informazioni classificate. Ma sul loro lavoro, dopo che il il fatto è avvenuto, o mentre sta avvenendo, non c’è alcuna censura, controllo o impedimento su ciò che coprono. E penso che sia piuttosto chiaro dai servizi che la gente ha visto, nei quali sono andati in onda fatti che non hanno dipinto le nostre forze in modo troppo favorevole.

Amy Goodman: Maurizio Torrealta?

Maurizio Torrealta: Tenente, lei nega che i giornalisti “embedded” firmino un accordo nel quale si assumono la responsabilità di non mettere a repentaglio in alcun modo, con le informazioni che publicheranno, la vita delle persone con le quali si trovano?

Tenente Colonnello Steve Boylan: Solo se si riferiscono a operazioni future. Ad esempio, non permetteremmo loro di trasmettere l’ora, il luogo e le strade che prenderemo per l’attacco del giorno successivo. Questo per non mettere in pericolo le vite dei soldati, nonché le loro. Ma per quanto riguarda [le azioni] mentre avvengono, sono stati [liberi], e penso che tutti l’abbiano visto dall’inizio alla fine, da quando sono iniziate le operazioni nel 2003, nella copetura live di ciò che avviene mentre avviene.

Maurizio Torrealta: Pensa che i giornalisti che erano sul posto fossero in prima linea, fossero molto vicini alla battaglia durante la notte? Quando abbiamo avuto il video, dell’agente fosforo bianco che veniva buttato sulla città, pensa che i giornalisti che erano sul posto fossero laggiù, fossero in grado di documentarlo?

Tenente Colonnello Steve Boylan: C’erano giornalisti dappertutto, mentre guardavo molte delle reti [televisive] che potevo vedere. Ho visto filmati live che coprivano molti aspetti diversi del campo di battaglia, dalla prima linea alle retrovie. E di notte si poteva vedere qualsiasi cosa di quel tipo da una grande distanza. Perciò, io metto in dubbio la validità di molte delle cose che ho sentito.

Amy Goodman: Jeff Englehart, lei è un ex soldato Usa. Lei era lì durante la battaglia. Che cosa risponde sulla mancanza di copertura [giornalistica], dal momento che lei sostiene che è stato utilizzato il fosforo bianco come arma chimica?

Jeff Englehart: Beh, penso che sia veramente la mia parola contro la sua. Io so per certo di aver sentito per radio che ci dicevano di fare attenzione. Quanto al controllo sui media, io so per certo che se un giornalista pubblicava un articolo di cui la nostra task force non era contenta, quel giornalista semplicemente non veniva più invitato. E bisognava vederlo dal punto di vista di un giornalista freelance in Iraq, dove non si ha nessuna protezione. Naturalmente, te ne verrai fuori con un pezzo che è più accurato. Ma quando avevamo reporter della CNN, principalmente della CNN o dell’Army Times [un giornale delle forze armate Usa NdT], essi erano protetti, erano nascosti dentro Humvee blindati, protetti dai soldati. E sembrava proprio che essi raccontassero sempre la storia vista dalla parte dell’esercito in cambio di quella protezione. Quindi, voglio dire, in Iraq è in corso indubbiamente un controllo sui media. Su questo non c’è proprio nessun dubbio. E quanto al fatto che lui dice che loro non censurano nessun articolo che esce, non ho dubbi sul fatto che non li censurino. Penso solo che se un articolo non gli piace, semplicemente non invitano più il giornalista.

Amy Goodman: Bene, su questo dobbiamo concludere questa discussione. Voglio ringraziarla per essere stato con noi - Jeff Englehart, ex specialista dell’esercito Usa, gestisce il blog “Fight to Survive" -http://www.FTSSoldier.blogspot.com. Inoltre voglio ringraziare il tenente colonnello Boylan per essere stato con noi - Steve Boylan, portavoce delle forze armate Usa, che ci parla da Baghdad. E Maurizio Torrealta, caporedattore della rete televisiva italiana RAI [News] 24, l’emittente di stato italiana. Il loro documentario, intitolato “Falluja: la strage nascosta”, va in onda oggi in tutta Italia. E potete andare sul nostro sito per avere i contatti e per guardare i brani.


(Traduzione di Ornella Sangiovanni)

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