Le forze armate Usa hanno attaccato i civili iracheni con bombe al fosforo bianco in violazione delle Convenzioni di Ginevra?
articolo pubblicato su www.osservatorioiraq.it
Le forze armate Usa hanno attaccato i civili iracheni con bombe al
fosforo bianco in violazione delle Convenzioni di Ginevra?
Democracy
Now!
8 novembre 2005
Amy Goodman: Abbiamo appena mandato in
onda in
esclusiva per il nord America la trasmissione dell’emittente di stato
italiana RAI che oggi, nel primo anniversario dell’assedio di Falluja,
ha trasmesso questo documentario. E’ intitolato “Falluja: la strage
nascosta”. Per discutere le ipotesi [sull’utilizzo di] armi chimiche,
abbiamo con noi al telefono Maurizio Torrealta. E’ caporedattore
dell’emittente di stato italiana RAI, co-produttore di questo
documentario. E’ collegato con noi dall’Italia. Con noi c’è Jeff
Englehart. Ha prestato servizio come specialista dell’esercito in Iraq
a Falluja, intervistato nel film. E’ in collegamento con noi dal
Colorado, tiene il blog, "Fight to Survive" - Potete trovarlo a www.FTSSoldier.blogspot.com -
in linea con noi da Colorado Springs. E al telefono da Baghdad
c’è il
tenente colonnello Steve Boylan, portavoce delle forze armate Usa in
Iraq. Benvenuti tutti a Democracy Now! Iniziamo con il nostro
portavoce al telefono dall’Iraq, tenente colonnello Steve Boylan delle
forze armate Usa. La sua reazione al documentario “Falluja: la strage
nascosta”?
Tenente Colonnello Steve
Boylan: Beh,
non ho avuto occasione di vederlo. Ho ascoltato quello che è
stato
trasmesso sul vostro programma. E direi che, per la maggior parte, gli
elementi che ho sentito equivalgono a propaganda, falsità e
voci. Per
fare riferimento ad alcune, definiscono il fosforo bianco una arma
illegale. E questo è un errore. E’ una arma perfettamente legale
da
utilizzare, secondo tutte le convenzioni della guerra terrestre. Il
soldato che sta affermando che si tratta di una arma chimica e illegale
sbaglia, come sono errate le sue affermazioni secondo le quali alcuni
elementi stavano aspettando le elezioni e tutti gli altri tipi di cose
su quando ci sarebbero dovuti essere gli attacchi. Di nuovo, sbaglia
completamente, e in base alla posizione che aveva non avrebbe avuto
alcuna conoscenza delle decisioni che venivano prese a livello
strategico nazionale o al quartier generale delle forze multinazionali
in Iraq. Quindi, di nuovo, sta basando le sue supposizioni su voci e
dicerie.
Amy Goodman: Tenente
Colonnello Boylan, volevo solo leggerle qualcosa [che è stato
scritto]
I dal [servizio] Knight Ridder [un gruppo editoriale Usa che possiede
oltre 30 quotidiani in tutti gli Stati Uniti NdT]. Citano un alto
funzionario del ministero della difesa iracheno che ha chiesto di
rimanere anonimo perché non è un portavoce autorizzato.
Questo è dal
Knight Ridder. Dice: “Abbiamo dovuto fermare alcune operazioni fino a
quando non fossero finite le elezioni Usa. Il governo iracheno aveva
chiesto supporto da parte americana in passato, ma gli americani erano
restii a lanciare operazioni militari perché erano preoccupati
dell’opinione pubblica americana. Adesso hanno
le mani libere”. E
questo era un pezzo apparso sul Knight Ridder, il 3 novembre 2004, con
il titolo: "Ci si aspetta che Bush si muova rapidamente sull’Iraq."
Questo dopo le elezioni.
Tenente Colonnello Steve
Boylan: Di
nuovo, questo è un errore. Io sono uno di quelli che erano a
molte di
queste riunioni, in modo che potessimo pianificare tutte le azioni. I
media si erano pre-posizionati da un po’, tenendo d’occhio il crescendo
delle nostre operazioni, mentre ci preparavamo a entrare a Falluja.
Stavamo cercando di essere sicuri di calibrare gli obiettivi in modo
perfetto, in modo da poter limitare i danni. C’era la capacità
di
circondare la città, per non permettere a nessuno che fosse
considerato
ostile di fuggire. Quindi, di nuovo, ci sono molte affermazioni e
dicerie e insinuazioni che sono state utilizzati riguardo a Falluja e
in molti altri casi, fatte circolare da persone che non hanno le
informazioni complete e hanno completamente torto.
Amy Goodman: Quindi lei conferma che
avete utilizzato fosforo bianco a Falluja, ma sta dicendo che
semplicemente non è illegale?
Tenente Colonnello Steve
Boylan: Il
fosforo bianco è stato utilizzato. Io
non ricordo che sia stato utilizzato come arma offensiva. Il fosforo
bianco viene utilizzato per segnare gli obiettivi, sia per le forze
aeree che per quelle di terra. Il fosforo bianco viene utilizzato per
distruggere attrezzature e cose di altro tipo. Viene utilizzato per
distruggere nascondigli di armi. E viene utilizzato per produrre un
fumo bianco che può oscurare al nemico la visione di ciò
che stiamo
facendo.
Amy Goodman: E lo state utilizzando in
Iraq?
Tenente Colonnello Steve
Boylan: Lo
abbiamo utilizzato in passato. E’ un’arma perfettamente legale da
utilizzare.
Amy Goodman: Maurizio Torrealta,
caporedattore dell’emittente di stato italiana RAI [News] 24. La sua
risposta?
Maurizio Torrealta: Beh,
gli Stati Uniti, come il Regno Unito e l’Italia, hanno firmato la
Convenzione sulla proibizione delle armi chimiche. E la convenzione
definisce con esattezza che ciò che rende proibito un agente, un
agente
chimico, non è l’agente chimico in sè. Perché,
come ha detto il
tenente,il fosforo bianco può essere utilizzato per illuminare
la scena
di una battaglia. E in quel caso, è acceptabile. Ma ciò
che rende un
agente chimico proibito è l’utilizzo che se ne fa. Se si
utilizza il
fosforo bianco per uccidere le persone, per bruciarle e soffocarle –
persone e animali – anche gli animali dice la convenzione che tutti
abbiamo firmato, Italia, Stati Uniti e Regno Unito, questo è un
agente
chimico vietato.
E
siamo pieni di immagini che mostrano corpi di giovani, di bambini, di
donne che hanno strani … in particolare, sono morti con la pelle molto
corrosa, e si vedono persino le ossa. E i vestiti sono intatti, non
sono stati toccati. E questo mostra che c’è stato un agente
aggressivo
come il fosforo bianco che ha fatto ciò. E noi abbiamo tutti i
numeri
di quei corpi e il luogo in cui sono stati sepolti. Quindi qualsiasi
organizzazione internazionale che volesse indagare su questo ha tutti
gli strumenti e le informazioni per farlo. E anche il testimone --
il militare Usa che abbiamo intervistato - ha confermato che il fosforo
bianco è stato utilizzato contro la popolazione. E noi abbiamo
anche le
immagini di cui si è parlato, quelle riprese dall’elicottero,
non da
terra, per illuminare la scena. Anche le immagini parlano da sole.
Amy Goodman: Jeff
Englehart, lei è lo specialista – l’ex specialista dell’esercito
Usa,
uno dei suoi membri che adesso parla apertamente e liberamente contro
la guerra. Lei viene intervistato in questo documentario, e spiega in
che modo il fosforo bianco è stato utilizzato a Falluja.
Può dirci
qualcosa di più?
Jeff Englehart: Oh,
sì. Io ho sentito con certezza che ci veniva detto di fare
attenzione.
E ho persino parlato con i ricognitori dopo l’assedio, e hanno detto
che effettivamente avevano detto di fare attenzione. Il portavoce del
Pentagono dice che lo utilizzano a scopo di oscuramento, o alcune fonti
dicono che lo utilizzano per illuminazione. Ma io credo che sia
ridicolo, perché utilizzeremmo – proprio sulla base della
formazione
che io stesso ho avuto come ricognitore, utilizzeremmo l’illuminazione
separatamente, dato che è su un terreno esclusivo. Dalla mia
formazione, ci è stato insegnato che il fosforo bianco viene
utilizzato
per le truppe all’aperto o per distruggere attrezzature, e che esso
brucia, e che l’unico modo per impedire che bruci è coprirlo con
del
fango bagnato.
Per
me, è indubbiamente un’arma chimica, per il fatto che brucia, e
brucia
in modo indiscriminato. Di fatto, l’utilizzo del fosforo bianco
vìola
il protocollo di Ginevra sulla proibizione dell’utilizzo in guerra di
gas asfissianti, velenosi, o altri, e di metodi di guerra
batteriologica. Quindi, anche se il protocollo di Ginevra dice che
è
illegale, non vedo in che modo possiamo utilizzarlo e poi dire che
viene utilizzato per nostra copertura o illuminazione, quando in
effetti esso potrebbe provocare danni alle nostre stesse truppe. Quindi
penso semplicemente che, a partire dall’alto, il grosso problema in
questa guerra è che, a partire dal vertice fino al soldato del
livello
più basso, a tutti viene mentito. E poi le notizie vengono
manipolate
dai mass media per far sì che suonino come: ‘Oh, beh, il fosforo
bianco
è una arma innocua, che possiamo utilizzare perché ci
aiuti a
individuare gli obiettivi’, quando in effetti è creata per
bruciare le
sue vittime.
Amy Goodman: Tenente colonnello Boylan
da Baghdad, cosa risponde?
Tenente Colonnello Steve
Boylan: Beh,
parte di quello che stava dicendo [la voce] andava e veniva, quindi non
ho chiaro tutto ciò che ha detto. Ma di nuovo, affermerei che si
tratta
di una arma legale da utilizzare. Non è considerata una arma
chimica
secondo la definizione attuale di armi chimiche. E di nuovo, di nuovo
lui sbaglia. E io metterei a confronto i miei 21 anni di formazione
nelle forze armate contro i suoi e la professione che fa adesso. Tutte
le nostre armi chimiche sono state dichiarate alla Organizzazione per
la proibizione delle armi chimiche [O.P.C.W], [e] si stanno
distruggendo negli Stati Uniti, in conformità con i nostri
obblighi in
base alla convenzione sulle armi chimiche. Quindi, di nuovo, lui
sbaglia [quando dice] che [il fosforo bianco] è considerato una
arma
chimica, come sbagliano tutti gli altri che fanno questa affermazione.
Amy Goodman: Volevo
leggerle [un brano] dalla Convenzione di Ginevra su alcune armi
convenzionali, protocollo tre. “Protocollo e proibizioni o limitazioni
all’utilizzo di armi incendiarie. Ginevra, 10
ottobre 1980. Articolo
I, definizioni ai fini di questo protocollo.
Uno: ‘Si intende per arma incendiaria qualsiasi arma o munizione che
sia essenzialmente concepita per dare fuoco a oggetti o per provocare
ustioni a persone mediante l’azione della fiamma, del calore o di una
loro combinazione, prodotta da una reazione chimica di una sostanza
lanciata sul bersaglio. (a) Le armi incendiarie possono assumere la
forma, ad esempio, di lanciafiamme, fogate, obici, razzi, granate,
mine, bombe, e altri contenitori di sostanze incendiarie.” Tenente
colonnello Boylan?
Tenente Colonnello Steve
Boylan:Non
sono a conoscenza di alcun caso in cui delle persone siano state prese
di mira intenzionalmente tramite l’utilizzo del fosforo bianco. Di
nuovo, non ho detto che il fosforo bianco è stato utilizzato per
illuminazione. Il fosforo bianco viene utilizzato per oscuramento, dato
che il fosforo bianco produce un denso fumo bianco per proteggere noi o
loro [i nemici] dalla vista, in modo che essi non possano vedere
ciò
che stiamo facendo. Viene utilizzato per distruggere attrezzature, per
distruggere edifici. Questo è ciò per cui vengono
utilizzati i
proiettili di artiglieria al fosforo bianco.
Amy Goodman: Jeff Englehart, lei
è stato soldato a Falluja. Cosa risponde?
Jeff Englehart: Beh,
in base a dove io mi trovavo – io non ero in effetti coinvolto in
combattimenti diretti, ero in un centro di attacco tattico –
fondamentalmente ero vicino al pericolo, che significa a 200 metri da
molte delle esplosioni che avvenivano, e quando sentivamo
l’avvertimento di fare attenzione al Willy Pete, o Whiskey Pete
(fosforo bianco), enormi esplosioni colpivano gli obiettivi. Io proprio
non riesco a concepire come lui possa dire che una nuvola bianca
nasconderebbe i movimenti delle nostre truppe. Si tratta ovviamente di
un gas tossico, che quando viene a contatto con la pelle, la brucia,
provoca ustioni di terzo grado che arrivano fino all’osso. Quindi non
capisco proprio dove vuole arrivare con questa affermazione. Se me lo
chiedete, si tratta di ipocrisia.
Amy Goodman: Tenente
colonnello Boylan, anche se lei ha appena ascoltato il brano del
documentario, non ha visto le immagini. Sono estremamente crude. Le
immagini di abiti ancora intatti ma dei volti bruciati – la pelle, le
braccia, queste sono immagini di Falluja.
Tenente Colonnello Steve
Boylan: Questo
può succedere per
numerose cause, e non solo per attacchi con il fosforo bianco.
Può
succedere a causa di enormi esplosioni. Se guardate le autobombe che
oggi utilizzano i terroristi, gli effetti delle autobombe con
attentatori suicidi sono gli stessi. Ho assistito
di persona a queste cose qui a Baghdad. Quindi,
dire in maniera conclusiva che è stato dovuto a un attacco con
il
fosforo bianco non è suffragato da alcuno che io conosca,
né voi
probabilmente avete alcuna prova di medicina legale, e non ce l’ha
nemmeno il produttore del programma.
Amy Goodman: Maurizio Torrealta –
chiediamo al caporedattore italiano dell’emittente di stato RAI che ha
realizzato questo documentario. Maurizio
Torrealta.
Maurizio Torrealta: Sì. Potete vedere
tutto ciò di cui sto parlando sul nostro sito, RAINews24.it, e suggerisco al tenente
di dare una occhiata allo streaming
della nostra trasmissione. Abbiamo iniziato la nostra ricerca,
perché
abbiamo visto questa strana immagine che mostrava persone vestite e
bruciate, ma il vestito non era stato toccato da alcuna aggressione
chimica. E ciò rende impossibile fare un paragone fra una
esplosione e
un altro tipo di esplosione nella quale tutto viene bruciato, bruciato
completamente. E queste immagini, queste immagini erano molto diverse,
molto difficili da analizzare. Ed è questo il motivo per cui
abbiamo
iniziato a lavorare su queste immagini, perché esse mostrano
chiaramente che è stato un agente chimico ad aggredire la pelle,
quella
parte che ha un contenuto di acqua. E penso che il soldato che è
in
collegamento con la vostra trasmissione possa spiegarlo molto bene,
come ha fatto con noi.
Amy Goodman: Tenente
colonnello Steve Boylan, i vari giornali in tutto il mondo stanno
parlando di questo documentario RAI di cui abbiamo mandato in onda oggi
un brano. Di nuovo, RAI [News] 24, l’emittente di stato italiana, un
canale all-news, dice che il fosforo brucia i corpi; in effetti,
squaglia la carne giù fino all’osso. Citando dal documentario:
"Ho
visto i corpi bruciati di donne e bambini. Il fosforo
esplode e forma una nuvola. Chiunque [si trovi] in un
raggio di 150 metri è spacciato".
E
ciò che abbiamo visto in tutto questo documentario sono i primi
piani
(close-ups0 a colori di abitanti di Falluja, alcuni ancora nei loro
letti, di nuovo, con gli abiti rimasti generalmente intatti, ma con la
pelle dissolta o caramellizzata, o che ha assunto la consistenza del
cuoio per l’effetto dei proiettili. Inoltre, in questo documentario
viene intervistato un biologo di nome Mohamed Tareq, che dice che sulla
città si è abbattuta una pioggia di fuoco. Le persone
colpite da questa
sostanza multicolore hanno iniziato a bruciare. Abbiamo trovato persone
morte con strane ferite: i corpi bruciati ma gli abiti intatti.
Tenente Colonnello Steve
Boylan: Bene,
direi ancora che, tanto per cominciare, non ho visto il documentario,
quindi su questo non posso fare commenti. E non posso fare commenti per
quanto riguarda le immagini. E non posso fare commenti per quanto
riguarda quando sono state riprese queste immagini. All’epoca degli
attacchi dell’autunno a Falluja, la città era stata sigillata.
Si è
trattato di una battaglia enorme fra i marine Usa, per la maggior
parte, e i ribelli. Essi avevano collocato trappole esplosive in zone
molto estese della città. In effetti, molte delle reti
[televisive]
hanno mandato in onda i filmati che mostrano in che modo avvenivano gli
scoppi dalle trappole esplosive di ordigni rudimentali in tutta la
città.
Amy Goodman: Questo spiegherebbe
perché, forse, il fosforo bianco è stato utilizzato in
questo modo?
Tenente Colonnello Steve
Boylan: Munizioni
a guida precisa sono state utilizzate contro obiettivi specifici in
tutta la campagna di Falluja per distruggere questi tipi di obiettivi.
C’erano più di 100 giornalisti che erano parte del programma di
“embedding” con la forza di spedizione dei marine a Falluja che
riferivano quotidianamente su quanto stava succedendo. Quindi, io trovo
molto singolare che, di tutto il gruppo di operatori o organizzazioni
dei media, sia [questa] l’unica stazione [TV] che sembra avere questa
storia.
Amy Goodman: Abbiamo
anche intervistato un giornalista che in effetti non era “embedded” lo
scorso anno che riferito queste storie. Ma, Maurizio Torrealta di RAI
[News] 24, cosa risponde?
Maurizio Torrealta: Beh,
questo è un problema serio per l’informazione, il fatto che si
abbiano
solo informazioni che sono controllate quando si è “embedded”.
Si può
trovare un accordo che obbliga ad accettare il fatto che non si devono
diffondere informazioni che potrebbero mettere a repentaglio o creare
difficoltà all’esercito con il quale si è “embedded”.
Quindi questo è
un problema serio, ciò che non proveniva da una parte dei
giornalisti,
che stavano solo su un fronte della battaglia.
Tenente Colonnello Steve
Boylan: Questo
è completamente errato.
Amy Goodman: Che cosa è
errato?
Tenente Colonnello Steve
Boylan: Le
regole di base che sta descrivendo. Queste riguardano i piani futuri, e
loro [i giornalisti] non possono divulgare quali sono i nostri piani
futuri. Noi non controlliamo, censuriamo o guardiamo il lavoro di
qualsiasi giornalista prima che venga pubblicato. Ad essi inoltre non
è
consentito divulgare informazioni classificate. Ma sul loro lavoro,
dopo che il il fatto è avvenuto, o mentre sta avvenendo, non
c’è alcuna
censura, controllo o impedimento su ciò che coprono. E penso che
sia
piuttosto chiaro dai servizi che la gente ha visto, nei quali sono
andati in onda fatti che non hanno dipinto le nostre forze in modo
troppo favorevole.
Amy Goodman: Maurizio Torrealta?
Maurizio Torrealta: Tenente,
lei nega che i giornalisti “embedded” firmino un accordo nel quale si
assumono la responsabilità di non mettere a repentaglio in alcun
modo,
con le informazioni che publicheranno, la vita delle persone con le
quali si trovano?
Tenente Colonnello Steve
Boylan: Solo
se
si riferiscono a operazioni future. Ad esempio, non permetteremmo loro
di trasmettere l’ora, il luogo e le strade che prenderemo per l’attacco
del giorno successivo. Questo per non mettere in pericolo le vite dei
soldati, nonché le loro. Ma per quanto riguarda [le azioni]
mentre
avvengono, sono stati [liberi], e penso che tutti l’abbiano visto
dall’inizio alla fine, da quando sono iniziate le operazioni nel 2003,
nella copetura live di ciò che avviene mentre avviene.
Maurizio Torrealta: Pensa
che i giornalisti che erano sul posto fossero in prima linea, fossero
molto vicini alla battaglia durante la notte? Quando abbiamo avuto il
video, dell’agente fosforo bianco che veniva buttato sulla
città, pensa
che i giornalisti che erano sul posto fossero laggiù, fossero in
grado
di documentarlo?
Tenente Colonnello Steve
Boylan: C’erano
giornalisti dappertutto, mentre guardavo molte delle reti [televisive]
che potevo vedere. Ho visto filmati live
che coprivano molti aspetti diversi del campo di battaglia, dalla prima
linea alle retrovie. E di notte si poteva vedere qualsiasi cosa di quel
tipo da una grande distanza. Perciò, io metto in dubbio la
validità di
molte delle cose che ho sentito.
Amy Goodman: Jeff
Englehart, lei è un ex soldato Usa. Lei era lì durante la
battaglia.
Che cosa risponde sulla mancanza di copertura [giornalistica], dal
momento che lei sostiene che è stato utilizzato il fosforo
bianco come
arma chimica?
Jeff Englehart: Beh,
penso che sia veramente la mia parola contro la sua. Io so per certo di
aver sentito per radio che ci dicevano di fare attenzione. Quanto al
controllo sui media, io so per certo che se un giornalista pubblicava
un articolo di cui la nostra task force non era contenta, quel
giornalista semplicemente non veniva più invitato. E bisognava
vederlo
dal punto di vista di un giornalista freelance in Iraq, dove non si ha
nessuna protezione. Naturalmente, te ne verrai fuori con un pezzo che
è
più accurato. Ma quando avevamo reporter della CNN,
principalmente
della CNN o dell’Army Times [un giornale delle forze armate Usa
NdT], essi erano protetti, erano nascosti dentro Humvee blindati,
protetti dai soldati. E sembrava proprio che essi raccontassero sempre
la storia vista dalla parte dell’esercito in cambio di quella
protezione. Quindi, voglio dire, in Iraq è in corso
indubbiamente un
controllo sui media. Su questo non c’è proprio nessun dubbio. E
quanto
al fatto che lui dice che loro non censurano nessun articolo che esce,
non ho dubbi sul fatto che non li censurino. Penso solo che se un
articolo non gli piace, semplicemente non invitano più il
giornalista.
Amy Goodman: Bene,
su questo dobbiamo concludere questa discussione. Voglio ringraziarla
per essere stato con noi - Jeff Englehart, ex specialista dell’esercito
Usa, gestisce il blog “Fight to Survive" -www.FTSSoldier.blogspot.com.
Inoltre voglio ringraziare il tenente colonnello Boylan per essere
stato con noi - Steve Boylan, portavoce delle forze armate Usa, che ci
parla da Baghdad. E Maurizio Torrealta, caporedattore della rete
televisiva italiana RAI [News] 24, l’emittente di stato italiana. Il
loro documentario, intitolato “Falluja: la strage nascosta”, va in onda
oggi in tutta Italia. E potete andare sul nostro sito per avere i
contatti e per guardare i brani.
(Traduzione di Ornella
Sangiovanni)
Articolo originale
www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=1653
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