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[10/11]I rifugiati di Al Qaim hanno bisogno di urgente assistenza
by IRIN Friday, Nov. 18, 2005 at 6:30 PM mail:

Migliaia di rifugiati dalle città di Al-Qaim e Husaybah che hanno trovato rifugio in altre parti del governatorato occidentale di Anbar stanno vivendo in condizioni disperate e nel bisogno urgente di assistenza, hanno detto mercoledì gli operatori umanitari


da http://osservatorioiraq.it

I rifugiati di Al Qaim hanno bisogno di urgente assistenza, affermano gli operatori umanitari

IRIN, 10 novembre 2005

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Migliaia di rifugiati dalle città di Al-Qaim e Husaybah che hanno trovato rifugio in altre parti del governatorato occidentale di Anbar stanno vivendo in condizioni disperate e nel bisogno urgente di assistenza, hanno detto mercoledì gli operatori umanitari.

Le forze guidate dagli Stati Uniti hanno lanciato una grossa offensiva – soprannominata Operazione Cortina di Acciaio - a Husaybah il 5 novembre in risposta ad  una presunta attività “terrorista" lungo il confine dell'Iraq con il suo vicino occidentale, la Siria. Prima, il 31 Ottobre, avevano effettuato attacchi aerei su Al-Qaim.

Gli operatori umanitari dicono che molti dei rifugiati avevano urgente bisogno di assistenza medica, ma c’erano soltanto due ospedali nella zona, che erano già stracolmi. Parecchia gente ferita è stata costretta a trascinarsi fino a 200 chilometri all' ospedale di Fallujah per le cure.

"Qualcuno muore sulla strada verso l'ospedale," ha detto Ferdous Al-Abadi , portavoce della Mezzaluna Rossa Irachena (IRCS).

"Abbiamo mandato 7 tonnellate di medicine all'ospedale di Fallujah (nell’ Anbar orientale), ma è troppo lontano per quei rifugiati e non c’è un centro medico più vicino nella zona," ha aggiunto. "La situazione è realmente molto brutta."

L’IRCS ha detto che si stava prendendo cura di quasi 12.000 persone che erano fuggite dalle città vicine al confine siriano.

Al-Abadi ha detto che 850 famiglie sono state accampate in A'ana, circa 30 chilometri ad ovest di Al-Qaim. Cinquecento famiglie erano nel villaggio di Al-Astaf, 320 famiglie erano nel villaggio di Hassah ed altre 600 famiglie avevano cercato rifugio con i parenti in Anbar.

"Stiamo fornendo provviste a tutte le famiglie in queste zone. Un totale di 30 tonnellate di rifornimenti medici e confezioni alimentari è già stato mandato, "ha detto.

"Chiediamo con urgenza alle organizzazioni internazionali di mandarci le coperte e tende per soddisfare le esigenze," ha aggiunto.

Muhammad Abitan, un funzionario nel governatorato di Anbar, ha detto mercoledì che tutte le entrate ed uscite per Al-Qaim, Husaybah e il villaggio di Romanna erano state chiuse e nessun altra famiglia poteva lasciare le città.

"Stiamo provando a parlare con chiunque ad Al-Qaim o a Husaybah, ma tutte le linee telefoniche sono interrotte," ha aggiunto Al-Abadi.  "Siamo stati informati che centinaia di famiglie sono ancora all'interno delle città e che l’acqua, l’energia e le linee telefoniche sono state distrutte."

Parecchi rifugiati che erano accampati nella città di Rawa, quasi 100 chilometri ad est di Al-Qaim, hanno detto di temere l'inizio del duro inverno della regione. Hanno protestato per il fatto che i loro bambini stavano soffrendo di diarrea e vomito ma non avevano ricevuto alcuna assistenza medica.

"Alcuni casi sono critici, e perfino il mio aiuto qui è inutile. Hanno bisogno dell'ospedalizzazione e qui non è fornita, "ha detto il Dottor Ahmad Rabia'a, un medico volontario a Rawa.  "E’ stata data notizia che alcune persone ferite sono morte  nel viaggio verso Fallujah."

L'esercito iracheno stava sostenendo l’operazione umanitaria nella parte occidentale di Husaybah, fornendo cibo e beni di conforto a circa 800 rifugiati, ha detto mercoledì un ufficiale locale dell'esercito iracheno.


Articolo originale

(Traduzione di Enrico Sabatino per Osservatorio Iraq)

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