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Milano - Palazzo occupato in via Lecco, scontro Ferrante-Fo
by dal corriere Sunday, Nov. 20, 2005 at 12:30 PM mail:

Palazzo occupato in via Lecco, scontro Ferrante-Fo.

Dario Fo incontra gli occupanti dello stabile di via Lecco, l’ex prefetto Bruno Ferrante prende le distanze. Il caso di via Lecco 9, occupata da 266 immigrati africani, divide il centrosinistra e due dei quattro candidati dell’Unione alle primarie per la poltrona di sindaco. Da una parte Fo, dall’altra Ferrante. E propone una questione centrale per il centrosinistra: quello della legalità. Ieri mattina, il premio Nobel, insieme a Franca Rame, si è recato in visita in via Lecco. «Ho preso atto delle condizioni disumane nelle quali donne, uomini e bambini sono costretti a vivere per l'atteggiamento scellerato del Comune che non solo ha chiesto al questore lo sgombero immediato ma nega loro l’assistenza elementare, acqua e riscaldamento, arrivando a proibire all’Amsa di raccogliere l'immondizia». E promette che oggi andrà a pulire lo stabile con tutti i cittadini che risponderanno al suo appello. Ma l’attacco di Fo al Comune retto dal centrodestra, ha avuto anche altri effetti. E questa volta non nella Cdl, ma all’interno dello stesso centrosinistra. Ferrante, ex prefetto, candidato di Margherita, Ds e Verdi ha preso le distanze dalla visita di Fo. «Le occupazioni abusive - ha detto Ferrante - non sono un modo civile e corretto per risolvere i problemi. Se ci sono degli aspetti di accoglienza e umanitari, devono essere affrontati in maniera diversa e comunque nel rispetto delle regole». Insomma, lui, sia da ex prefetto sia da candidato per il centrosinistra non sarebbe andato in via Lecco, che il rispetto della legalità non significa la negazione della solidarietà. Ma questo, deve avvenire in un ambito di regole certe. Difende Fo, il segretario di Rifondazione, Augusto Rocchi: «Sono tutti rifugiati politici, in regola, a cui non vengono date le cose previste dalla legge. Se c’è un problema sociale non bisogna invocare un’astratta legalità, ma risolvere il problema. Nell’illegalità c’è chi non offre soluzioni. Ferrante quando era prefetto ha sempre messo al primo posto l’accoglienza. Spero, che se dovesse essere il candidato sindaco, voglia proseguire su quella strada. Ma visto che a vincere sarà Fo non si creerà questo problema».
Il centrodestra si infila nella polemica come in un panetto di burro. L’attacco spetta al vicesindaco, Riccardo De Corato: «È la contraddizione del centrosinistra. Che è destinata inevitabilmente a scoppiare. L’ex prefetto da una parte e tutto il mondo no global dall’altra. La giunta ha dato la sua disponibilità ad aiutare questi immigrati offrendo posti letto. Dopo l'offerta dei ricoveri sarebbe inspiegabile il protrarsi di questa occupazione abusiva. Sono sicuro che nelle prossime ore si metterà fine a questa bagarre elettorale».

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Sgombero evitato per 266 rifugiati
by dal manifesto Sunday, Nov. 20, 2005 at 12:43 PM mail:

Niente sgombero. Ieri mattina la polizia avrebbe dovuto cacciare i 266 rifugiati del corno d'Africa che da tre giorni occupano uno stabile di via Lecco 9, a Milano, vicino a Porta Venezia. Troppo in centro per la giunta che si era precipitata a chiedere lo «sgombero immediato» alla prefettura, orfana dal candidato sindaco Bruno Ferrante, e alle forze dell'ordine. Il questore però ha scelto la linea morbida. I poliziotti sono arrivati alle dieci del mattino, non in tenuta antisommossa, ma armati di moduli per censire gli stranieri e constatare che si tratta di rifugiati con permesso di soggiorno per motivi umanitari. «I problemi si affrontano secondo la loro natura - ha dichiarato il questore Paolo Scarpis - via Lecco non è via Adda». La differenza tra questa occupazione e la casa sgomberata dai rom con la forza nel 2004 è tutta in un pezzo di carta, il permesso di soggiorno. In entrambi i casi si tratta di migranti costretti a vivere ai margini della città in condizioni disumane: i rom erano «irregolari» sfollati dalla bidonville di via Triboniano, questi duecento africani invece sopravvivevano tra i topi in uno stabile fatiscente in viale Forlanini, lontani dagli occhi dei milanesi. Anche la casa di via Lecco è malandata, l'immobiliare che la possiede l'ha abbandonata, ma è sempre meglio del posto di prima e soprattutto ora tutti li vedono passeggiare nel quartiere storicamente abitato da africani delle ex colonie, proprio dove gli italiani vengono a mangiare etnico.

Si prende nota delle loro storie di fuga dalla guerra nel Darfur, dalla persecuzione in Eritrea e in Etiopia, dai signori della guerra somali. Joseph è scappato dopo che suo fratello è stato incarcerato per avere scritto su un giornale che in una manifestazione contro il governo etiope erano state uccise delle persone. Abramo, invece, è stato imprigionato più volte in Eritrea. Hanno attraversato il deserto, poi l'odissea nel Mediterraneo e lo sbarco in Sicilia dove le autorità italiane hanno concesso loro il raro «privilegio» di essere rifugiati. Lo hanno scritto sul muro: «Non siamo migranti economici, siamo rifugiati». Mostrano le foto dei parenti e non capiscono perché l'Italia prima li ha accolti e poi li ha abbandonati. Da anni girano di città in città, da una baracca a un'area dismessa.

Non bisogna illudersi che potranno restare in quella casa, ma ora c'è più tempo per cercare una soluzione, i falchi del comune continuano a fare la voce grossa ma tra le righe accennano a soluzioni a titolo individuale. E con i rifugiati non ci sono più solo l'associazione Ya Basta, Prc, Verdi, Naga, Medici del Mondo e Emergency che hanno fornito coperte, cibo e assistenza sanitaria, ma anche Arci e Cgil mandano più o meno timidi messaggi di solidarietà. E questa mattina in via Lecco è attesa la visita di Dario Fo.

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Fo....
by il pugnettista Sunday, Nov. 20, 2005 at 1:15 PM mail:

premesso che da quando hanno dato il Nobel a Fo mi fa pure pena e schifo questa istituzione (che già utilizza il nobel per la pace per premiare persone con le mani sporche di sangue.....) il prode Dario e la sua faccia da Rame (a proposito: come è andata a finire la causa civile in corso con il Ministro Castelli per un pirla che - la mesedima Rame chiaramente facendosela sotto - ha giustificato come tipice ed innocua espressione milanese....) non hanno fatto altro che dimostrare, come Caritas, Emergency, RifCom, etc etc, che per loro il problema delle immigrazioni è un business che o si traduce in vantaggi economici o in crediti politici o in unico motivo per far parlare di se...
Il Fo pensi a suo figlio Jacopone da Fo (hehehehe) che va in giro a fare il sessuologo da strapazzo....Dio mio che famiglia di pirla (nel senso Ramesco del termine"): cosi ammalati da manie di protagonismo che fanno gli alternativi non perchè ci credono (Jacopone da Fo ha approfittato di quei condoni immobiliari che papà nobel criticava) ma perchè fa rumore e si va sul giornale. E di argomenti ce ne sono a decine e sono sempre gli stessi da decenni: l'orgasmo femminile negato; gli immigrati; gli anziani; la sanità etc etc.....
Pirla che non siete altro (sempre nella declinazione "ramesca") e più pirla i boccaloni che vi seguono....
Dio santo pirla di un pirla (sempre nella declinazione "ramesca")...hai 80 anni e sei ancora qui a rompere il cazzo! e cosi difficile fare il pensionato come quelli che dici di difendere? cosa ti senti senza vedere il tuo nome sul giornale tutti i giorni? quella nullità che hai sempre pensato/saputo di essere? ottantenni...che generazione buttata nel cesso....e si...biagi, bocca, fo....che pena....che pirla (rame docet)....

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Il repubblichino Dario Fo
by rsi Sunday, Nov. 20, 2005 at 4:47 PM mail:

http://www.pmli.it/forepubblichino.htm

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ma che c. dite ??
by x Sunday, Nov. 20, 2005 at 6:09 PM mail:

uno e` il pmli stalinista
non certo fu dario fo criminale, ma essere complici di stalin
e non ditemi fascio perche` i dittatori e i loro servi e complici sono fasci.
e mao? causo´milioni di vittime !sparite dalla storia !
contateli prima di criminalizzare la gioventu´di fo.

in quanto al pugnettista pieno di parolacce e sessismo
senza contenuti, si legga qualcuno dei molti posts che sono in disaccordo con lui.
vai te a proteggere la casa occupata dagli africani !
mostraci te un po´di arte !

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Comunque la storia è vera
by pietas Monday, Nov. 21, 2005 at 12:32 PM mail:

Odio gli stalinisti e le colpe del passato non possono portarsi dietro all'infinito, ma fo era un repubblichino.

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il piccolo Fo
by paolo Prevedini Wednesday, Dec. 14, 2005 at 6:23 PM mail: psolo@tiscali.it

finalmente abbiamo un candidato.. solo che come sempre quello sbagliato...invece di un grande uomo che solo ha affrontato gli arcani di questo vile mondo, solo ha battuto, dibattuto e abbattuto, forse anche solo a battute....adesso ci troviamo con il braccio armato della legge, lo stereonomino della conquista dei vertici sindacali del potere, da Prefetto a Sindaco, senza rappresentare niente e soprattutto senza il bisogno di confrontarsi con nessuno.

CONTRO TUTTI


psolo@tiscali.it

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