Il prefetto D'Ascenzo: "E' più facile aprire una discarica che costruire un centro di accoglienza!". Bulgarelli (Verdi): "Parole surreali"
ROMA - La permanenza di un immigrato in un Centro di permanenza temporanea ha un costo giornaliero di 70 euro.
Il dato è stato fornito ieri nel corso dell'audizione al Comitato Schengen dal vice capo della Polizia Alessandro Pansa e dal direttore del Dipartimento per i diritti civili e l'immigrazione Anna Maria D'Ascenzo.
I costi Si tratta di 60-70 euro al giorno - ha spiegato Anna Maria D'Ascenzo - nei quali sono compresi non solo il mantenimento degli immigrati, ma anche il costo di chi lavora nel centro, dai medici agli interpreti, escluse le forze dell'ordine". Una cifra destinata a variare tra il nord e il sud "perché il nord é più caro: quando sono arrivata al dipartimento 4 anni fa c'era una sproporzione tale che al sud si spendevano 35mila lire e al nord 275mila lire". Ma il bilancio generale, in base al dato del 2003 sulle spese annuali del dipartimento, assicura il prefetto D'Ascenzo, "non è poi altissimo, considerata l'entità del fenomeno: si tratta di 160milioni di euro".
Centri di prima accoglienza, identificazione e permanenza temporanea Sono 23 in tutta Italia i centri destinati ai clandestini pienamente operativi, tra centri di permanenza, di prima accoglienza e di identificazione. "I centri di prima accoglienza - ha spiegato la D'Ascenzo - sono 7 e si trovano a Bari, Foggia, Crotone (uno dei più grandi, un centro polifunzionale con 1322 posti), Caltanissetta, Trapani. Sono invece quattro i centri di identificazione, dove vengono portati gli stranieri che chiedono asilo, mentre altri quattro sono in costruzione. E 13 i centri di permanenza temporanea: si trovano a Milano (140 posti), Bologna (95), Modena (60), Roma (300, ma é previsto un ampliamento di 70 posti), Foggia (220), Brindisi (180), Otranto (75), Crotone (129), Catanzaro (75), Ragusa (60), Caltanissetta (96, ma diventeranno 200), Trapani (54 con un ampliamento previsto fino a 200) e Lampedusa che è ancora anche cpt".
Lo sfogo della D'Ascenzo e la replica di Bulgarelli (Verdi) "E' più facile aprire una discarica che costruire un centro di accoglienza!" - ha affermato il prefetto. "Nessuno vuole i centri di accoglienza, dai no global ai semplici cittadini: sono tutti contrari. Ma l'unico modo che lo stato ha per controllare i clandestini è sapere dove si trovano". Il prefetto D'Ascenzo ha quindi ricordato che sono stati appena superati "tre ricorsi durissimi per bloccare l'apertura di un centro a Gorizia che è ormai pronto e dove potremmo risolvere enormi problemi.
"Surreali". Così Mauro Bulgarelli, deputato dei Verdi, definisce le dichiarazioni del direttore del dipartimento per i diritti civili e l' immigrazione. "Perché - si chiede Bulgarelli - il prefetto d'Ascenzo non si interroga su come mai, come lei stessa afferma, in Italia sono tutti contrari ai centri di permanenza temporanea?". Il prefetto, prosegue, "si lamenta che l'opposizione ai cpt è totale - cosa peraltro verissima - ma non dice i motivi, e cioé che sono strutture illegali, dove vengono violati diritti umani e civili e si creano cittadini di serie A e cittadini di serie B, oltre a essere del tutto inutili, come dimostra il fallimento della Bossi-Fini. Non si capisce dunque - ha concluso Bulgarelli - l'ostinazione con la quale si continua a proporli, nonostante nessuno li voglia".
(16 novembre 2005)
s.c.
http://www.stranieriinitalia.it/news/cpt16nov2005.htm
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