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ADESSO BRESSO?ADESSO NO TAV!
by Notav Tuesday, Nov. 29, 2005 at 11:36 AM mail:

ADESSO BRESSO?ADESSO NO TAV!


ADESSO BRESSO?
Mercedes Bresso, oggi presidentessa della Regione, ma fin da quando fu presidentessa della Provincia è sempre stata una tifosa del progetto della linea ad alta velocità Torino Lione. Si è sempre prodigata in merito, in tutte le cariche da lei ricoperte (provincia, parlamento europeo ed oggi qui), ha proposto tracciati alternativi a quelli già di per se disastrosi presentati dai governi di turno, ha battuto i pugni chiedendo al governo più celerità e più soldi da investire, ed oggi ha impostato la sua campagna elettorale e le sue prime dichiarazioni da neo presidentessa sulla necessità di fare l’opera. Oggi è lo sponsor n°1 del Tav, nemmeno Berlusconi e Lunardi lo spingono a tal punto. In Val di Susa è venuta molte volte e ha sempre trovato bandiere e manifestanti no tav ad attenderla, ma lei nulla, non ne ha mai voluto sapere, è sempre stata troppo concentrata verso il suo obbiettivo finale. Oggi da presidentessa della Regione tira fuori di nuovo la necessità di fare il Tav in alternativa al passaggio dei tir che già soffoca la nostra valle. Nessuno l’aveva più tirata fuori questa balla. Prima parlava della seconda canna del Frejus ora, magnanima dice no al raddoppio ma tre volte si all’alta velocità. Non stiamo qui a smentire l’inefficacia di questa ragione “ambientalista” della Bresso, lo abbiamo fatto più volte presentando i dati e vedendo con i nostri occhi sia le bisarche dei tir mezze vuote, che il fallimento dell’autostrada ferroviaria. Ma si sa siamo cocciuti e così diciamo che non vogliamo né il tav né i tir. Ci taccierà per pazzi e provinciali ma gli scambi tra Italia e Francia non giustificano nessuna delle due cose: i tir viaggiano in quantità smisurata e mezzi vuoti per la sola ragione della consegna Just in Time, il Tav distruggerebbe le vite di una popolazione intera, devastando il suo territorio, provocando cancri e tumori per una volontà nè tecnica né economica: solo politica! Non ci sono i soldi per costruirlo e farlo funzionare, non ci sono gli investitori privati a cui farlo costruire, non ci sono né le merci né le persone che lo potrebbero usare, non c’è la Francia così convinta di farlo. E poi scusate se lo sottolineamo, non c’è una persona coinvolta dal passaggio del treno che lo vuole!
A differenza del suo predecessore Ghigo la sig.ra Bresso però usa il bastone e la carota: da un lato ci bastona preparando il via ai lavori di Venaus, dall’altro ci dà la carota incontrando i nostri sindaci e ascoltando le loro ragioni. Solo che è tutto deciso e se ci tratta come asini come tali ci comportiamo: capiamo bene, ci fidiamo poco, abbiamo le spalle resistenti e in salita siamo tenaci! Il tunnel di Venaus ci dice che serve a tutti per capire cosa c’è nella montagna, ci dice che le costa e quindi deve partire e a noi dice di rassegnarci se viviamo in un posto di passaggio. Si sa il progresso tante volte è il termine con cui si maschera l’ingiustizia ma dopo più di dieci anni di ingiustizie e progresso stavolta non facciamo un passo indietro.

ADESSO NO TAV!
Abbiamo organizzato insieme alle amministrazioni di valle una manifestazione popolare che da Susa andrà a Venaus e al suo tavolo non abbiamo niente da concertare. Oggi oramai, fare il Tav è solo più un volere politico e nulla di più. Sono politici gli appalti che vengono assegnati, sono politiche le ditte General Contractor (la CMC è un po’ DS), sono politiche le mazzette che Martinat si intasca, sono politiche le decisioni che le direzioni dei partiti prendono. Sono politiche ma fanno parte di quella politica che non ci piace, che pende sempre dalla parte del più forte, tant’è che Ghigo o Bresso cambia il modo ma non la sostanza. E’ politica la decisione di passare sulla testa di una comunità intera, è inspiegabile, ma è politca! Su 50.000 cittadini viventi ed elettori evidentemente si può passare sopra, ma se gli stessi diventano manifestanti e si rifanno alle gesta dei partigiani delle loro montagne puo darsi che ce la giochiamo.
Abbiamo una velleità: non far partire il tunnel di Venaus.
Abbiamo una certezza: ci adopereremo per bloccarlo
Abbiamo una promessa: il movimento no tav diventerà il primo punto della sua agenda!

http://www.notav.info

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Titolo Autore Data
come in valle bormida! eh Tuesday, Nov. 29, 2005 at 12:09 PM
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