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Piccola cronostoria della sulla lotta No Tav:
by v.s.r. Wednesday, Nov. 30, 2005 at 1:05 PM mail:

Piccola cronostoria della sulla lotta No Tav:

La protesta contro l’Alta velocità non si ferma. Oltre mille persone hanno trascorso la notte, nella sala consiliare e in altre strutture pubbliche. Chi invece non ha trovato posto al coperto ha atteso l’alba intorno ai falò nella campagna di Venaus, in Valle di Susa, malgrado la neve, davanti all'area dove mercoledì dovrebbe essere aperto il cantiere della Torino-Lione. Si tratta, secondo i tecnici solo di un cunicolo esplorativo di una decina di chilometri, ma per i valligiani sarebbe invece un vero e proprio tunnel, quindi una parte integrante dell’opera.

In tanti, martedì sera, avevano deciso di rimanere a Venaus e continuare la protesta intorno ai luoghi dove i lavori per la Tav stanno per iniziare. I siti tecnici sono scortati dalla polizia e probabilmente saranno espropriati in mattinata per dare l’avvio dei sondaggi nel terreno. Già all’alba si è creata la colonna umana che da Susa si sta dirigendo verso Venaus. Il posto di blocco è stato riposizionato subito dopo Susa. Ma i manifestanti non si sono fermati e hanno continuato a salire seguendo percorsi alternativi non ancora bloccati dalla polizia. Lunghe colonne di auto parcheggiate ai lati della strada che porta alla frazione Berno hanno segnalato già a parecchie centinaia di metri dall'area del cantiere la presenza di migliaia di dimostranti. Secondo i sindaci della Valle di Susa, a manifestare contro la Tav potrebbero essere presenti 20-30 mila persone.

Il consiglio comunale di Aosta ha dato la sua solidarietà con i manifestanti di Venaus e di contrarietà alla Tav. I comitati valdostani contemporaneamente hanno bloccato il tunnel del Bianco. La motivazione si trova scritta sullo striscione: “No Tav, non in nome nostro”.

La notte è trascorsa senza incidenti. «In mattinata si svolgerà un consiglio comunale aperto – dice il sindaco di Vaie, Lionello Gioberto- Alcuni sindaci della valle invece cercheranno di essere di stare in mezzo ai manifestanti per cercare di far prevalere la calma. Come era prevedibile, siamo in tantissimi, ma anche le forze dell’ordine sono tante». Intanto al presidio sono arrivati i consiglieri provinciali e regionali che non si riconoscono con il progetto dell’alta velocità, e quelli che non accettano le modalità finora utilizzate per l’avvio delle procedure necessarie ai sondaggi preliminari e chiedono un diretto coinvolgimento dei cittadini e degli amministratori ad ogni iniziativa che li riguarda direttamente.

I manifestanti assediano il cantiere di Venaus, dove sono arrivati i primi tecnici della CMC, la ditta incaricata di eseguire i lavori del tunnel esplorativo. Divisi da un piccolo corso d'acqua, dietro le recinzioni in plastica, decine di uomini delle forze dell' ordine in assetto antisommossa proteggono l'area. Nei campi intorno al cantiere c'é un continuo viavai di gruppi di dimostranti, che hanno piantato nel terreno delle croci con la scritta No Tav. Sin da stanotte gruppi di manifestanti come unica risposta alle forze dell’ordine, hanno intonato la canzone partigiana "Bella ciao".

In questo momento, Ferrentino e gli altri esponenti del comitato “No tav” hanno iniziato le trattative su richiesta dei carabinieri, per permettere di cambiare turno ai militari che sono lì da 11 ore. Il clima è sufficientemente disteso. Un signore anziano di Condove ha avuto un infarto ed è stato soccorso e portato in ospedale a Susa. Il sole ha scaldato un po’ la temperatura e ha sciolto in parte la neve, caduta nella notte, ma i falò rimangono comunque accesi e il servizio vettovaglie dei comitati è in piena attività. Stanno distribuendo vin brulè e colazione per tutti: caffè, cioccolato, latte. Anche tra i manifestanti, ci sono persone che sono in piedi ininterrottamente da due giorni.

SEMPRE NO TAV !

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mettiamo i puntini sulle i
by lello Wednesday, Nov. 30, 2005 at 1:25 PM mail:

I carabinieri si sono presi paura, dopo che qualcuno ieri faceva notare proprio qui che, vista la situazione, l' unico punto di forza era quello del cambio turno. Sono dei soldati, lo sanno che cosa vuol dire essere "circondati", anche se é chiaro che no tav per fortuna é e resta un movimento non violento. Il cambio turno avvenuto senza problemi di sorta nostante fosse diventato un momento di possibile trattativa. Strana trattativa, peró... Le redini sembra le abbia prese in mano Ferrentino. E che fa Ferrentino? Parla. E parla. Dice ricambio sí, ma rimpiazzamento no - una contraddizione in sé. E adesso vedi che hanno vinto loro. "Ricambio con rimpiazzamento" no problem. Alla faccia del basta alla militarizzazione della valle! La faccenda dei cambi turno era importante per trattare sul problema della militarizzazione della valle, non solo per togliere tensione e ottenere libertá d' opposizione! E allora, queste "trattative"? Cos' é stato ottenuto, in cambio del ricambio con rimpiazzamento???

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