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[Bologna] Vietato corteo antipro sabato 10-12
by il Manifesto Thursday, Dec. 08, 2005 at 12:09 AM mail:

BOLOGNA Vietato corteo pro-cannabis Ma gli antipro confermano SA. M.

Le manifestazioni antiproibizioniste guastano lo shopping natalizio bolognese. E dunque ieri pomeriggio la questura ha convocato Osvaldo Caracciolo (il gestore dell'omonimo e arcinoto bar di via del Pratello) per consegnargli un documento in cui si vieta la «Cannabis parade» indetta per sabato prossimo. A prendere la decisione, come si legge nel provvedimento, sarebbe stato il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza del 1 dicembre scorso. Che ha tenuto conto soprattutto del rischio che la manifestazione limiti in qualche modo il Motorshow o la «consistente presenza di persone dovuta alle imminenti festività natalizie». Dopo l'analoga manifestazione dell'11 dicembre 2004 «sia per le limitazioni subite alla libertà personale che per gli enormi disagi arrecati dalla musica ad altissimo volume diffusa nel corso dell'iniziativa», ci sarebbe il rischio «che le sopraccennate limitazioni alla libertà di circolazione» «possano determinare estemporanee manifestazioni di insofferenza da parte di tutti coloro nei cui confronti queste verranno attuate, con conseguenti turbative all'ordine e sicurezza pubblica». Dunque, conclude il questore Francesco Cirillo, niente manifestazione. Gli organizzatori, però, (Livello 57, Tpo, Cacubo, Link, Associazione Scandellara, Sottotetto e Link) hanno già spiegato che la manifestazione autorizzata o no si farà lo stesso: «Non accettiamo il divieto a manifestare per lo shopping natalizio - dice Rosario Picciolo del Livello 57 - è una deriva istituzionale pericolosa». E accusano il sindaco Cofferati di aver voluto vietare la manifestazione per il suo carattere politico. «La questura ci ha fatto capire abbastanza chiaramente che la decisione è stata politica, e che ha spinto soprattutto il comitato per l'ordine pubblico», dice Osvaldo Caracciolo. E Domenico Mucignat del Tpo aggiunge: «E' una delle tante cose che contribuiscono ad avvelenare il clima della città. Vietare un corteo di 300 metri, da piazza san Francesco e piazza Maggiore, è inaccettabile. E' una manifestazione che mette insieme diversi spazi, organizzata insieme addirittura creando dei servizi pubblici. Noi ci saremo se non vogliono farcela fare pagheranno il prezzo».

Il documento presentato ieri mattina dagli organizzatori della manifestazione ieri mattina è un attacco diretto alla politica di palazzo d'Accursio, fin dalle prime righe «sullo stemma del comune di Bologna c'è scritto Libertas e non Legalitas e sotto i portici di via Indipendenza, ora coperti dalle impalcature, si legge Panis vita, cannabis protectio e vinum laetitia e non Arbeit macht frei». E più avanti si spiega come l'iniziativa organizzata sia una «notte aperta alla bolognese».

Passati i dissensi che un mese fa riempivano le pagine dei giornali nazionali, a Bologna non è cambiato molto. Giusto ieri l'assessore alla casa Antonio Amorosi ha spiegato che «entro la fine del mese tutte le case occupate sono state sgomberate». Una trentina di abitazioni sono state «ripulite già negli ultimi giorni». E ieri sera all'università studenti e poliziotti si sono fronteggiati per un po' perché l'ateneo ha deciso di vietare la «notte bianca universitaria» organizzata dai collettivi universitari.

Quella che partirà sabato prossimo alle 17.00 da piazza San Francesco è la terza «Cannabis Parade» e quest'anno gira tutta attorno all'idea di rifiutare l'«aberrante concetto di legalità espresso dal sindaco» di Bologna, Sergio Cofferati e per lanciare, invece, l'invito alla Regione e al Comune di sperimentare e aprire «Coffee shop» dove «acquistare e fumare marijuana in condizioni di non pericolo». Per non gravare sul comune, Livello 57, Tpo e gli altri hanno addirittura organizzato un servizio di navette notturne che collegheranno il centro con i centri sociali della città.

http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/07-Dicembre-2005/art47.html

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