GIOVANARDI: NON VOGLIAMO MANDARE IN CARCERE CONSUMATORI "Grande successo della Conferenza di Palermo" 07-12-2005 15:25

Palermo, 07 dic. (Apcom) - "Il consumatore di droga noi non lo vogliamo mandare in carcere, ma è necessario che ci sia un suo recupero. Lo Stato deve intervenire contro i trafficanti e gli spacciatori". E' quanto ha sostenuto oggi il ministro per i rapporti con il Parlamento, Carlo Giovanardi chiudendo i lavori della quarta conferenza nazionale sulle tossicodipendenze a Palermo.

Il ministro ha anche detto che le nuove tabelle, che stabiliscono la quantità di droga che saranno considerate per uso personale o spaccio, saranno contenute in un decreto ministeriale che seguirà l'approvazione del disegno di legge sulla droga, ma ha garantito che il governo sarà attento alle richieste degli operatori anche riguardo allo stralcio del ddl Fini.

Giovanardi ha tenuto a sottolineare, comunque, come anche il segretario dei radicali, Daniele Capezzone "ha ammesso che occorre distinguere tra uso personale e spaccio e questo lo potranno fare solo gli esperti".

Il ministro, che in mattinata aveva anche presentato la campagna informativa del 2005 'Vivere è stupefacente' e uno spot Tv di 30 secondi del Dipartimento nazionale politiche antidroga, ha fornito anche i numeri della conferenza che "ha avuto un grande successo" e alla quale hanno preso parte 1180 fra operatori pubblici e privati ed ha visto oltre 300 interventi nei gruppi di lavoro in rappresentanza di 116 enti privati e 208 enti pubblici.

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CASTELLI: SANZIONI PER I COFFEE-SHOP
Lo prevede la decisione quadro sugli stupefacenti
07-12-2005 17:02

Roma, 7 dic. (Apcom) - Con riferimento alle dichiarazioni rese dal Ministro della Giustizia, Roberto Castelli, a margine del convegno di Palermo di lunedì 5 dicembre 2005, il Ministro attraverso una nota precisa che "la decisione quadro sugli stupefacenti, pur non contenendo evidentemente disposizioni specifiche sull'attività dei coffee-shop olandesi, prevede però specifiche sanzioni penali che riguardano proprio le attività tipiche dei coffee-shop".

"Gli artt. 2 e 4 della decisione quadro non consentono equivoci in proposito. Inoltre, nel verbale del Consiglio GAI del 27 novembre 2003 - si legge ancora nel comunicato - si auspica 'che sia adottata una posizione forte contro il traffico di droga a tutti i livelli e un approccio coerente transnazionale nella lotta al traffico di droga. A questo proposito il Consiglio sottolinea la interrelazione esistente tra la legislazione di tutti gli Stati Membri e l'importanza di dissuadere il fenomeno del turismo di droghe'".

"Naturalmente l'Olanda è libera di autodeterminarsi, ma sarà il Consiglio Giustizia e Affari Interni, secondo l'art. 9 della decisione quadro, a valutare dopo sei mesi dalla presentazione di una relazione da parte della Commissione, se gli Stati Membri hanno adottato le misure necessarie per conformarsi alla decisione-quadro ed in quella sede - è la conclusione - si potrà valutare il livello di adeguamento della normativa olandese".

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