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[Post Dinamico] Più case per tutti
by imc-italy Friday, Dec. 09, 2005 at 7:34 PM mail:

Post dedicato alla raccolta di informazioni, aggiornamenti, e approfondimenti.

.: leggi la feature Più case per tutti :.

.: post dinamici - howto :.

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IL PRINCIPE DI BALLES: PIU' CASE PER TUTTI....
by Il giorno Monday, Dec. 26, 2005 at 10:29 AM mail:

"Vogliamo costruire le abitazioni per tutto quel 19% di famiglie italiane disagiate".

Sorrento, 11 novembre 2005 - Il comunismo «è contro la natura umana», il comunismo «non è morto» e vuole i suoi oppositori «o in galera o sotto terra», «i nostri oppositori» che «cercano di riciclarsi» negando la storia «ci detestano, ci odiano, al punto di non volere i nostri voti.
Ci considerano ottusi, opachi, approfittatori, per loro noi siamo il peggio del Paese, basta sentire le loro radio o vedere le loro tv».

Silvio Berlusconi ha davanti a sè una platea di giovani:

«come me», giovani belli, «non come quelli che si vedono nelle convention dei partiti dall'altra parte», perchè i comunisti «non sono neanche ironici, si alzano la mattina, si guardano allo specchio e si rovinano la giornata».

Il presidente del Consiglio, a Sorrento per il terzo convegno dei circoli azzurri guidati dal senatore Dell'Utri, li invita a convincere il 25% degli indecisi, «a compiere la missione più bella, la difesa della libertà», chiama i ragazzi «i legionari di Forza Italia» che dovranno «opporsi ai professionisti della sinistra», perchè «la politica deve essere solo una parte della vostra attività». ...continua

Il premier rivendica i meriti del governo che «non ha mai messo le mani nelle tasche dei cittadini, non ha mai fatto merchant bank, non ha mai usato la giustizia o le tv contro una parte politica».

Ma soprattutto Berlusconi sceglie Sorrento per lanciare un piano, «case per tutti» («il 19% - ricorda - non è proprietario di un'abitazione»), che sarà spiegato negli ultimi mesi di campagna elettorale. Berlusconi ha infatti spiegato di essere al lavoro su "un grande progetto impegnativo che presenteremo in campagna elettorale: è l'impegno a costruire le abitazioni per tutto quel 19% di famiglie italiane che vive in condizioni di vita grama non causata da questo governo".

Si tratterebbe, assicura il premier, di "un obiettivo possibile, realistico e che non richiede tempi molto lunghi. Lo stiamo mettendo a punto e lo renderemo noto nei particolari nelle ultime fasi della campagna elettorale".

E per attaccare ancora Prodi («Italia sul baratro? A lui faremo fare un passo in avanti»), la sinistra che si è comportata da antiitaliana nell'inventare il caso 'Nigergate' e l'Europa, «una macchina burocratica» che ha «bisogno di un drizzone» e che deve dare il via libera alla costruzione di nuove centrali ed esportare democrazia e libertà. «Il Pil reale è più elevato di quello che dicono i numeri», argomenta Berlusconi, «ma contro la regola del 3% non c'è Paese che tenga».

Il presidente del Consiglio inoltre torna sulla sua proposta di elevare l'età lavorativa «per raggiungere ottime performances»: «Era un'osservazione generale» dice, ma l'Italia «è diventato un popolo di edonisti: non facciamo più il militare e certi lavori - denuncia Berlusconi - non ci attirano più, per esempio non si trovano più infermieri...».

fonte:
http://ilgiorno.quotidiano.net

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Attivisti dell’ASC incontrano l’Assessore alle politiche abitative
by Global Project Venezia Monday, Dec. 26, 2005 at 10:32 AM mail:

Attivisti dell’ASC incontrano l’Assessore alle politiche abitative


In occasione della prima udienza del processo che vede imputati molti degli attivisti dell’asc e degli occupanti del veneziano con l’accusa di associazione a delinquere, l’agenzia sociale per la casa ha organizzato un corteo a Venezia per portare le oltre 3000 firme raccolte in pochi giorni di banchetti contro gli sfratti e contro l’accusa di associazione a delinquere.
Abbiamo seguito nell’arco della mattinata il lungo e partecipato corteo ascoltando gli occupanti delle case che hanno spiegato le ragioni della loro scelta. Alle 12.00 una delegazione ha incontrato l’assessore alle politiche abitative per presentare alcune richieste: la proroga degli sfratti e politiche abitative adeguate nonchè un intervento forte da parte delle istituzioni locali sull’emergenza abitativa e sulla repressione che occupanti e attivisti subiscono continuamente.
L’assessore si è impegnato in un incontro prima del 24 gennaio, giornata di mobilitazione per impedire tre sfratti a Marghera.

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LA CASA SI OCCUPA !
by occupante Monday, Dec. 26, 2005 at 10:34 AM mail:

Alloggi Ater occupati abusivamente da famiglie che rivendicano il diritto alla casa e sognano di vedere la propria posizione regolamentata. Un fenomeno in crescita a Trieste, e a San Giacomo in particolare. Gli inquilini irregolari, italiani e stranieri, sarebbero infatti, a detta degli operatori dello Sportello degli invisibili, che offre loro consulenze legali e tutela, sempre più numerosi.
È il caso della famiglia marocchina, da anni residente a San Giacomo, che due settimane fa si è vista crollare davanti agli occhi il soffitto dell’appartamento in cui viveva in affitto, e che adesso, esasperata, ha deciso di occupare abusivamente un alloggio dell’Ater, non molto lontano dalla vecchia casa di piazza Sansovino. La famiglia magrebina, che preferisce restare anonima, si è ritrovata per strada, con due bimbi di otto anni e dieci mesi, e dopo essere stata ospitata a spese del Comune in un ricovero per anziani, ha deciso di prendere una decisione drastica e autoassegnarsi un’abitazione.
Sfondata la porta e cambiata la serratura, i marocchini stanno adesso trasformando un alloggio vuoto dell’Ater in quello che per loro rappresenta l’inizio di una nuova vita. «Restare nella casa di riposo con due bambini piccoli è impossibile – spiegano -, quindi, non intravedendo altre soluzioni attuabili, abbiamo deciso di occupare un appartamento Ater, che adesso stiamo sistemando e arredando, e in cui entreremo tra qualche giorno. Non abbiamo nessuna intenzione di andarcene – raccontano -, perché vogliamo dare un tetto ai nostri figli e abbiamo il diritto di farlo, anche con la forza, se necessario».
E come loro, nella stessa palazzina, ce ne sono altri.
Altre famiglie che a causa della necessità impellente di avere un tetto sopra la testa, ma senza le possibilità economiche di affittare una casa da privati e non potendo spesso nemmeno accedere all’edilizia pubblica, sono costrette ad sfondare le porte di appartamenti dell’Ater vuoti ed appropriarsene. «Noi non vorremmo essere costretti ad occupare abusivamente una casa – spiega la triestina Valentina Mahnic, che tre anni fa si è autoassegnata un appartamento, in cui oggi vive con il fidanzato -. Non rubiamo il posto a nessuno, perché viviamo in alloggi che erano disabitati. E lo facciamo per necessità, perché, pur lavorando entrambi – racconta - non possiamo permetterci di affittare un’abitazione da privati. Lo facciamo per bisogno, e questo stato di necessità ci è stato riconosciuto anche dal Tribunale, la cui sentenza ha impedito lo sfratto, evitando quindi di farci restare per strada».
Una storia non diversa da quella di Ricardo Cavalcanti, brasiliano, da molti anni in Italia come pizzaiolo, e residente nello stesso edificio. «Ho una moglie e un bambino piccolo – racconta – e ho occupato un appartamento Ater un anno fa, esasperato dai lunghi tempi di attesa. Dovevo trovare una sistemazione per mio figlio il più velocemente possibile e l’ho fatto – afferma –. Mi sono da subito autodenunciato perché volevo occupare questo locale legalmente e pagare un affitto regolare, ma per il momento sono obbligato ad una residenza abusiva, e vivo perseguitato dalla consapevolezza che la nostra non è una situazione del tutto stabile e sicura».
Animi esasperati, che prendono una decisione drastica, con la consapevolezza delle conseguenze, e cioè della possibilità di essere perseguibili penalmente e civilmente, e di andare incontro a lunghe trafile, che includono denunce, tribunali e parecchia angoscia. Una soluzione che però, in fin dei conti, sembra a molti meno drammatica di altre, perchè permette di dare ai figli una sistemazione abbastanza stabile, pagando solamente un piccolo canone di affitto mensile, ed evitando quindi alloggi di fortuna. Ma la maggior parte degli abitanti irregolari rifiuta l’etichetta di «illegali», sottolineando che la ricerca di una casa, che permetta loro una vita sicura e dignitosa, dovrebbe essere considerata un diritto, non una vocazione all’illegalità.
«A Trieste ci sono molti alloggi Ater sfitti e abbandonati da anni – afferma Katarina Fischer, dello Sportello degli invisibili RdB -, inutilizzati per problemi di natura manutentiva. Alcune abitazioni necessitano infatti di interventi di ristrutturazione e non vengono quindi concesse ai richiedenti, pur essendoci una lunga lista di attesa. Agendo così, però – spiega ancora Katarina Fischer -, ci sono tante case vuote e famiglie che aspettano, e che, pur di non restare per strada, decidono di autoassegnarsele. Nessuno di loro vuole vivere in condizioni di illegalità – continua -, e spera che in futuro la loro posizione possa venire regolarizzata. E le istituzioni, tra cui anche Comune e Regione, hanno la possibilità di farlo, affrontando questo allarma sociale da un punto di vista politico e legale». «Investimenti a favore dei più deboli – aggiunge l’esponente degli Invisibili -, come ad esempio il progetto Habitat e i Portierati sociali sparsi nella città, servono tantissimo, ma purtroppo non sono sufficienti a rendere l’esistenza di tutti completamente sicura e dignitosa».
Elisa Coloni

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Problemi di casa? occupa il posto più vicino !
by ReggiaOccupata(Torino) Thursday, Dec. 29, 2005 at 9:14 PM mail:

Due settimane fa veniva sgomberato il SELVA 21, una occupazine fresca di pochi giorni nella zona di via Bologna (in contemporanea, un'altra occupazione il Casotto di corso Palermo, di propietà del comune, veniva sgomberata). Il SELVA 21 è di propietà delle Costruzioni Ristrutturazioni e Attività Immobiliari, una delle tante imprese edili che monopolizzano le case, lasciandole come in questo caso a marcire fino a che si presenta il momento buono per far partire la speculazione, ciò che trasforma una necessità (la casa) in un affare redditizio per pochi. Oggi rilanciamo a partire da qui. PROBLEMI DI CASA? OCCUPA IL POSTO VUOTO PIU' VICINO

Due settimane fa veniva sgomberato il SELVA 21, una occupazione fresca di pochi giorni nella zona di via Bologna (in contemporanea, un'altra occupazione il Casotto di corso Palermo, di propietà del comune, veniva sgomberata). Il SELVA 21 è di propietà delle Costruzioni Ristrutturazioni e Attività Immobiliari, una delle tante imprese edili che monopolizzano le case, lasciandole come in questo caso a marcire fino a che si presenta il momento buono per far partire la speculazione, ciò che trasforma una necessità (la casa) in un affare redditizio per pochi.

Oggi rilanciamo a partire da qui.

PROBLEMI DI CASA? OCCUPA IL POSTO VUOTO PIU' VICINO

Questa occupazione nasce dall'esigenza di più persone di trovare una soluzione abitativa, uscendo da una logica di mercato sempre più sfacciatamente insostenibile.

Non vogliamo continuare a farci sfruttare, non vogliamo delegare ad altri la soddisfazione dei nostri bisogni, LA CASA E' UNA NECESSITA' E VA PRESA. Per chi è sotto sfratto, per chi non può permettersi n affitto, per chi una casa non ce l'ha, per chi è sfruttato, disoccupato, l'occupazione di case può diventare l'unica risposta.

E Torino è una città in cui le case sfitte sono molte, come per esempio gli spazi ex-Enel nel quartiere Aurora, molte delle case e degli spazi presenti all'interno dell'ex Manifattura Tabacchi, oltre a tutti gli appartamenti costruiti per le olimpiadi che presto saranno abbandonati a loro stessi, destinati a marcire.

La pratica dell'occupazione di case è un modo per opporsi alle speculazioni edilizie e finanziarie che stanno trasformando le città in enormi centri commerciali e produttivi, in cui c'è spazio solo per chi può permetterselo.

DALLA NECESSITA' ALLA PRATICA. E la necessità non è solo di rispondere ad un leggittimo bisogno abitativo dove chiudere la porta per lasciare il mondo fuori, ma anche quello di creare spazi di libera socialità (quello tra persone che si scelgono, non imposta dalle frequentazioni obbligatorie) dove insieme creare strutture che tramite il libero scambio ci consentano di non fruire di servizi ma di acquisire direttamente dei metodi che risolvano le nostre necessità.

Questo nuovo posto vuole essere un luogo aperto ed in continua discussione con chiunque, stando di dover elemosinare, di arrivare alle cose necessarie per il rotto della cuffia o portatore di critica verso il mondo ed il modo di vivere esistente, abbia voglia di mettere in gioco le sicurezze di una vita monotona e prigioniera, per l'incertezza di un domani da costruire.
In meglio. CON LE NOSTRE MANI

Gli occupanti della Reggia di Torino

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accordo raggiunto
by reporter Thursday, Dec. 29, 2005 at 9:45 PM mail:

MILANO - Accordo raggiunto tra il Comune di Milano e gli immigrati sgomberati da via Lecco. I 170 extracomunitari sgomberati l'altro ieri dallo stabile occupato hanno accettato la bozza di intesa tra i loro rappresentanti e l'assessore comunale Tiziana Maiolo.

La decisione è arrivata dopo una breve riunione cominciata al ritorno dei tre rappresentanti dall'incontro con il presidente della Provincia, Filippo Penati. Ma prima c'era stata molta tensione e si erano verificati scontri con la polizia. Ora gli immigrati saranno portati con degli autobus agli alloggi a loro assegnati.

Gli immigrati - che hanno trascorso la notte nella sala del Consiglio della Provincia - vengono dall'Eritrea, dal Sudan e dall'Etiopia, si sono dichiarati rifugiati politici e non avevano accettato finora di dividersi tra le sistemazioni provvisorie offerte loro dal Comune. Due giorni fa erano stati allontanati dallo stabile che avevano occupato abusivamente in via Lecco e avevano cominciato le manifestazioni di protesta simboliche come la notte dello sgombero passata sotto la neve.

Oggi, dopo aver lasciato il palazzo della Provincia ed essersi diretti in corteo verso piazza del Duomo, dove intendevano dormire per attirare attenzione sulle loro ragioni, i manifestanti si sono scontrati con le forze dell'ordine. Gli agenti di polizia e i carabinieri hanno caricato dopo il tentativo di forzare il blocco verso la piazza. Gli immigrati avevano infatti appoggiato i loro bagagli e srotolato le loro coperte davanti alla cattedrale in una simbolica occupazione della piazza.

Questa mattina agli immigrati è stata offerta una colazione, rifiutata per via dello sciopero della fame che la comunità ha indetto. Una bambina etiope è stata trasportata in ospedale con la madre perché febbricitante, anche se le sue condizioni non destano preoccupazione. Un immigrato sudanese ha invece avuto un collasso davanti alla Provincia, probabilmente dovuto al freddo e alla scarsa alimentazione.

(29 dicembre 2005)



http://www.repubblica.it



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c'era una volta...
by ¡! Friday, Dec. 30, 2005 at 12:13 PM mail:

manco ormai da milano da molto tempo
ho un ricordo della mia infanzia, negli anni 50/60

l'orgoglio con cui sentivo ripetere un motto caratteristico:
milan cun’t el coer in man

sotto quale coltre e' seppellita quella milano?

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TG 4
by xxx Friday, Dec. 30, 2005 at 3:02 PM mail:

blob, guardatelo

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In base a quale cazzo di diritto???
by Mutuo Friday, Dec. 30, 2005 at 8:54 PM mail:

Io verso metà del mio sudato stipendio per la casa perchè sti qua dovrebbero averla gratis???

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perche`....
by .,..se..... Friday, Dec. 30, 2005 at 9:23 PM mail:

a te che sei fesso l'hanno messa in culo non e` detto che la debbano prendere in culo tutti.
Comunque a parte le battute la risposta e`: in base al diritto che regola l'accesso ai profughi politici. Convenzione di Ginevra che anche lo stato in cui vivi ha firmato.
Non ti sta` bene? ok! sbattiti affinche` il capitalismo (sistema economico che regola lo stato in cui vivi) la smetta di affamere nel mondo milioni di persone che piuttosto che morire preferiscono emigrare.


Fatti una cultura e liberati dalla schiavitu` in cui vivi.

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i rifugiati di via lecco
by qxr Friday, Dec. 30, 2005 at 10:36 PM mail:

I rifugiati di via Lecco, provenienti da Sudan,Darfur, Etiopia ed Eritrea sono ora dispersi tra i vari squallidi dormitori pubblici di Milano, Ortles, Anfossi, Pucci e in via Breme dove ci sono gli stupendi conteiner che il Comune ha gentilmente fatto costruire per loro! La politica del Comune ancora una volta è stata quella di fare promesse che non saranno mai mantenute per convincere i rifugiati a "sgomberarsi" da Piazza Duomo dove erano rimasti tutto il giorno in sciopero della fame e della sete. Invece ieri dopo interminabili trattative la proposta fatta dal comune è stata quella di rispedirli nei dormitori, certo, per dividerli, indebolirli... Oggi però li ho rincontrati erano sorridenti, tranquilli; nonostante si portino con sè storie di violenze, guerre, orrori, nonostante la stanchezza di questi ultimi giorni passati al freddo, senza cibo, nonostante non abbiano nulla, veramente nulla, solo qualche vestito e coperta logora. Vorrei proprio vederla la faccia di Manca (assesore alla sicurezza-comune di Milano) e quella della Maiolo (assessore hai servizi sociali-comune di Milano) se era così sorridente, tranquilla. I rifugiati hanno diritto ad una casa, allo studio, alla salute, ad una vita dignitosa. Ma chi cazzo si credono di essere questi assessori, consiglieri, politicanti per negare loro ciò che è diritto di ogni uomo?????? Cosa succederà adesso è da vedere perchè i rifugiati hanno intenzione di ritrovarsi nuovamente tutti insieme uniti per decidere i prossimi passi da fare. Volevo ringraziare tutti gli amici rifugiati con cui ho trascorso gli ultimi giorni per il forte senso della dignità e del coraggio che hanno trasmesso a tutti coloro che sono stati loro vicini in questa vicenda che non è ancora finita. un buon 2006 a tutti loro

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Pax
by Leonardo coen Friday, Dec. 30, 2005 at 10:54 PM mail:

Pax

Milano: sgombero di Natale: 267 rifugiati politici scacciati da uno stabile di via Lecco. Commento della Casa delle Libertà: "La milano col coeur in man coniuga legalità e solidarietà". La libertà di sbattere nei container i 267 e la solidarietà tra speculatori. I proprietari dello stabile, infatti, approfittando dell'ultimo condono edilizio, hanno costruito un piano in più e risistemato le cantine, buone per essere affittate a carissimo prezzo come laboratori. Esordio del nuovo prefetto Gian Valerio Lombardi.

Israele, Cisgiordania: continua il furto delle terre palestinesi. In un solo giorno - il 27 dicembre - 14 nuovi insediamenti nei Territori Occupati: l'esercito israeliano ha fatto finta di non vedere. Secondo l'organizzazione pacifica Peace Now, le colonie illegali sono ormai 114, ad esse vanno aggiunti i 145 insediamenti "ufficiali". L'organizzazione Land of Israel Faithful ha annunciato che entro la fine dell'anno nasceranno altri 11 di questi insediamenti illegali (ma tollerati dal governo).

Così va il mondo.

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[MI] Sui rifugiati di via Lecco...
by solidale Saturday, Dec. 31, 2005 at 11:46 AM mail:

In fuga dai loro paesi, sgomberati da via Lecco, scacciati da p.zza Duomo, perchè non possono avere una vita tranquilla?

I rifugiati di via Lecco, provenienti da Sudan, Darfur, Etiopia ed Eritrea sono ora dispersi tra i vari squallidi dormitori pubblici di Milano: Ortles, Anfossi, Pucci e in via Breme dove ci sono gli stupendi conteiner che il Comune ha gentilmente fatto costruire per loro! La politica del Comune ancora una volta è stata quella di fare promesse che non saranno mai mantenute per convincere i rifugiati a "sgomberarsi" da Piazza Duomo dove erano rimasti tutto il giorno in sciopero della fame e della sete.
La sera precedente (28 dicembre) la provincia proponeva via Saponaro 70, una scuola a Gratosoglio in comodato d'uso alla Provincia da parte del Comune, con acqua, luce e riscaldamento...
Invece ieri dopo interminabili trattative la proposta fatta dal comune è stata nuovamente quella di dare posti letto nei vari dormitori e dare una sistemazione definitiva intorno al 10 gennaio.
Ma chi ci crede??
Hanno voluto dividerli per indebolirli perchè la determinazione e la forza che li aveva portati compatti e visibili sino al cuore della città iniziava a preoccupare.
Oggi però li ho rincontrati erano sorridenti, tranquilli;
nonostante si portino con sè storie di violenze, guerre, orrori, nonostante la stanchezza di questi ultimi giorni passati al freddo, senza cibo, nonostante non abbiano nulla, veramente nulla, solo qualche vestito e coperta logora.
Vorrei proprio vederla la faccia di Manca (assesore alla sicurezza-comune di Milano) e quella della Maiolo (assessore ai servizi sociali-comune di Milano) se erano così sorridenti, tranquille.
I rifugiati hanno diritto ad una casa, al lavoro, allo studio, alla salute, ad una vita dignitosa.
Ma chi cazzo si credono di essere questi assessori, consiglieri, politicanti per negare loro ciò che è diritto di ogni uomo??????
Cosa succederà adesso è da vedere perchè i rifugiati hanno intenzione di ritrovarsi nuovamente tutti insieme, uniti, per decidere i prossimi passi da fare.
Volevamo ringraziare tutti gli amici rifugiati con cui abbiamo trascorso gli ultimi giorni per il forte senso della dignità e del coraggio che hanno trasmesso a tutti coloro che sono stati loro vicini in questa vicenda che non è ancora finita.

Un buon 2006 a tutti loro ...

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responsabilita' remote
by alessandro mosetti Wednesday, Jan. 04, 2006 at 10:42 AM mail: kurotogane@hotmail.com

Se fossi un j.j. pieno di soldi, di fronte all' occupazione di un palazzo lo acquisterei per farne dono agli occupanti. pero' dovrei averne davvero tanti, quindi torniamo con i piedi per terra.

il fatto e' che una casa e' un bene finito, questo e' quanto. si puo' vincere soldati e imperatori ma il secondo principio della termodinamica non si puo' vincere.

quindi la chiave sono gli edifici abbandonati.
e' una vergogna quanti ettari di coperto sono lasciati a far polvere.

seguiamo il filo come teseo e vediamo che dietro agli edifici abbandonati ci sono dei cluster burocratici.

seguiamolo ancora e vediamo che dietro ai cluster burocratici c'e' l'indolenza.

continuiamo a seguirlo e vediamo che dietro all' indolenza c'e' la protezione dei posti di lavoro.

quindi sostanzialmente la colpa della situazione e' di chi la denuncia.
bianco vince in tre mosse contro se stesso, l'articolo 18 non si tocca, e nero ringrazia per l'ottima partita a cui ha potuto assistere senza fare niente.

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e responsabilita' dirette
by alessandro mosetti Wednesday, Jan. 04, 2006 at 11:23 AM mail: kurotogane@hotmail.com

[il capitalismo]la smetta di affamere nel mondo milioni di persone che piuttosto che morire preferiscono emigrare.

alcuni paesi africani soffrirebbero la fame a causa del capitalismo (non capisco, cosa ci vuole ad instaurare una societa' agricola indipendente?)

ma i rifugiati dai paesi menzionati non scappano dalla fame.
scappano da un massacro sistematico operato da integralisti islamici.

in cui il capitalismo non ha colpe, se non quella di essere il guerriero nero che sputiamo e schifiamo, ma da cui pretendiamo che ci tolga le castagne dal fuoco.

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troppo facile la casa gratis
by luca Friday, Jan. 06, 2006 at 7:35 AM mail:

troppo facile avere la casa gratis, gia che ci siamo perche a queste merde che sono senza lavoro clandestini e atti al crimine non gli diamo oltre alla casa anche uno stipendio e poi magari gli facciamo scopare le ns mogli, sai poverini sono arrivati da lontano. Se vi leggeste la storia di Roma e di come Roma è caduta e se nel vostro cervello malato capiste certa gente anziche accogliela sarebbe bene lasciarla a casa loro. Loro hanno troppi diritti gli italiani e la gente che lavora onestamente viene sempre messa da parte e x questi la gentaglia come voi non muove mai un dito. vergognatevi di esistere

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considerazione
by alessandro mosetti Friday, Jan. 06, 2006 at 8:37 AM mail: kurotogane@hotmail.com

non e' dunque scritto che allah prende ad esempio anche un moscerino.
io riesco ad andare piu' in basso, luca, giusto?

io mi chiedo una cosa,

come mai queste cose non succedono ai banglistani?
come mai non succedono ai cinesi?
come mai non succedono agli indiani?
come mai non succedono ai libanesi?

anche i cinesi fuggono da una situazione non troppo carina, lo dite voi stessi, che il loro governo li vende come pezzi di ricambio.
eppure nessuno ha mai visto un cinese menare cesso.
e se qualcuno ne ha visto uno archivia il caso perche' sa che persino in internet le probabilita' di beccare qualcun' altro che lo ha visto sono astronomiche.

ma la domanda non e' questa, non sara' qui che infrango il dogma, "ogni tribu' della terra avendo le stesse risorse giunge agli stessi risultati" cosa falsa quanto dire che "ogni persona al meglio percorre 100 metri nello stesso lasso di tempo"
be' allora tanto vale infrangerlo:
e' una questione di "comandamenti", saldamente installati dalla propria comunita' con i gesti quotidiani, che crea innegabili differenze estrinseche.
detto questo c'e' una cosa che non capisco:

c'e' una logica nell' avere in uggia le comunita' che fanno parlare di se per richieste assurde, mentre non comprendo proprio la logica di
CERCARE LE RAGIONI di chi ha la bocca solo per chiedere e le mani solo per prendere.
SMONTARE LE RAGIONI di chi non chiede niente e usa le mani per lavorare piu' di quanto fanno gli italiani.

ma e' una domanda stupida, quella che mi faccio.

si, l'italia cadra' come ogni nazione, perche' per troppi italiani gli eroi sono quelli che non lavorano e rovesciano cassonetti,
il lavoro viene visto come l'unica alternativa di chi non e' capace di farsi mantenere.
i farabutti sono quelli che cercano di tenere insieme i capisaldi della civilta'

pero' dovreste riflettere sul fatto che la corrente, il gas, l'acqua da qualche parte provengono.

cari ribelloni, ricordatevi questo, una volta al mese.

e' dunque lotta fra alternativi e integrati?

senza di noi non potreste vivere, senza di voi la nostra vita sarebbe molto migliore

non abbiamo nessun bisogno di voi.

non solo ci date quello che non chiediamo, ma gridate: liberta' mentre cercate di metteci i ceppi.

ce l'ho con voi non perche' sputate nel piatto dove mangiate, ma perche' sputate nel mio piatto... che poi e' quello da cui mangiate.

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quanto al lavoro...
by alessandro mosetti Friday, Jan. 06, 2006 at 10:00 AM mail: kurotogane@hotmail.com

poi c'e' una considerazione sul lavoro.
sempre sulla domanda: perche' dovrebbero avere la casa gratis.
qualche tempo fa dario fo e' andato a raccogliere cittadini italiani per andare a pulire i condomini nei quartieri dove si raggruppano gli immigrati.

non capisco.
come mai detti condomini sono sporchi?
voglio dire, finito il lavoro torno a casa, preparo la cena, preparo il pranzo per il giorno successivo, lavo i piatti e le pentole, perche' gli stranieri di cui parla dario fo sarebbero impediti nel farlo? canoni religiosi?

-perche' gli arabi hanno bisogno di corsi di arabo quando gli armeni sono perfettamente soddisfatti che a scuola si insegni inglese e, ovviamente italiano?

-come mai i bambini cinesi passano con la piu' totale disinvoltura dal cinese all' italiano e viceversa senza avere il doposcuola?

dovremmo mettere nelle scuole, stando a sentire i buonisti
1 mediatore culturale per ogni 4 bambini.

arabo, bantu' cingalese danese etiope francese, greco, ungherese, indiano, giapponese, kushita, lituano, Malese, napoletano, oromo, portoghese, rumeno, swaheli, turco, ucraino, vietnamita, gallese, sloveno, afrikaans, in linea esemplificativa ma non esaustiva.

ci rendiamo conto che semplice come un tramonto, non e' sostenibile dal punto di vista economico?

ci rendiamo conto che...
quando cazzo si fa le vacanze in grecia il proletario, visto che deve mantenere gli stranieri e gli occupanti dei centri sociali come fossero dei ritardati mentali?

e poi, se sono buoni e cari e se sono come noi, che bisogno avrebbero del mediatore culturale???

arrivi in un paese, ringrazi e non rompi il cazzo. sei venuto qui per sfuggire a qualcosa, ma vero come l'alba non sei venuto qui in vacanza, e gli autoctoni che lavorano e badano alle loro vite non sono gli schiavetti dell' alpitour.

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ma quali imperialisti d'egitto
by alessandro mosetti Friday, Jan. 06, 2006 at 10:32 AM mail: kurotogane@hotmail.com

mi fa ridere chi parla dell' imperialismo americano.

osservate le piramidi, non sono forse fottutamente meravigliose? non sono forse qualcosa che fa dire agli alieni sui dischi volanti "bè, dai, sti umani del cazzo del tutto mentecatti non sono"
che fine hanno fatto gli uomini che le hanno costruite?

si direbbe che sono spariti del tutto. e quando mai l'egitto rivedra' la gloria? proprio l'altro giorno hanno massacrato dei profughi sudanesi.
bel tentativo, biondi.
ma siete scappati da un paese islamico in un altro paese islamico. non c'era che morte nel vostro destino.
e mi dispiace, perche' visto chi e' che li cercava per conciarli... be' e' una mezza garanzia di rettitudine.

pero' adesso ditemi voi,

Done:
Afghanistan, Cecenia, Sudan, ex Jugoslavia, Iran, Marocco, Gibuti, Somalia, Algeria, Tunisia, LIBANO, pakistan, bangladesh, Albania, Egitto

Advanced:
Thailandia, Filippine, Indonesia, Albania, Venezuela, Colombia,

just started:
Francia, Italia, spagna, inghilterra, mongolia,

notate che lo stato dei mussulmani in un paese e il degrado di un posto sono due mappe perfettamente sovrapponibili,
e notate che sono uno dei due contendenti in ogni zona di guerra del mondo (eccettuato l'uganda dove sono cristiani sostenuti dai governi mussulmani limitrofi)

ditemi voi, chi e' l'imperialista adesso.

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Calci in culo
by Ricino e Manganello Sunday, Jan. 08, 2006 at 2:56 AM mail:

Ma vaffanculo, io mi sono rotto il cazzo di pagare tasse salate per vivere in un'Italia come questa, dove lavoro per ingrassare il culo agli altri, dove non riesco a pagarmi nemmeno un cazzo di mutuo, con mezzi pubblici, strade, scuole e ospedali che fanno schifo al cazzo, quando potevo avere un bel passaporto tunisino e beccarmi la casa a gratis e un bel corso di fondamentalismo islamico per i miei figli a scuola. E mi rompo anche il cazzo a vedere come mocciosi universitari che si fanno le canne coi soldi del papà bancario mi parlano di diritti dei rom (con le mercedes e bmw parcheggiate nei campi nomadi), di diritti degli Islamici (che fanno quel cazzo che vogliono) e di tutta 'sta feccia umana generica.
Adesso 'sti cazzo di rifugiati rompono i coglioni perchè non vogliono stare nei container (vergogna, ci sono tantissime famiglie italiane terremotate che vi abitano e nessuno dice nulla!) e minacciano di scendere ancora in mezzo alla strada e il portavoce dei sudanesi ha ribadito SE L'ITALIA NON E' IN GRADO DI ACCOGLIERCI NON CI FACCIA ENTRARE CHE PRENDA I NOSTRI PERMESSI DI SOGGIORNO E CI RIMPATRI. Sante parole, non resta un cazzo nemmeno per noi e questi cazzo di extracomunitari hanno solo diritti?

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60 Watt per schiarire
by alessandro mosetti Sunday, Jan. 08, 2006 at 8:07 AM mail: kurotogane@hotmail.com

a sto punto e' da chiedersi se la civilta' siriana, iraniana ed egiziana sono superiori a quella italiana.

anzi, e' da chiederlo a loro:
"ragazzi, a causa del vilissimo berlusconi non abbiamo risorse per tutti.
allora, voi dissidenti del sudan dovreste mettervi sotto la protezione dei bravi islamici, come mubarak, l'iraniano che non mi ricordo come si scrive o assad, che ne dite, vi mandiamo da uno di questi tre civilissimi signori che vi vogliono tanto bene?"

se e' vero un decimo di quello che dicono gli intellettuali gli si fa un favore, ma credetemi, non diranno niente su questo.

la domanda e': cosa ne sarebbe di quelle persone se arrivassero annunciate in siria, iran o egitto?

ovviamente verrebbero fatti a pezzi, ma gli intellettuali non possono ammetterlo e io mi diverto, perche' a chi mi dice: "ma sei matto? perche' non li ammazzi direttamente?"

rispondo: "mi hai detto tu che quelli sono paesi civili e ho deciso che se mi fa comodo ti credo, anche se so che e' vero altrimenti"

eh, ragazzi, che wakanda ne dite?

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Ancora scontri tra provincia e comune sui rifugiati
by il manifesto Wednesday, Jan. 11, 2006 at 3:57 PM mail:

dal manifesto dell'11 gennaio

Rifugiati, nuova lite tra Provincia e Comune di Milano
Ne hanno fatta di strada i rifugiati sgomberati il 27 dicembre dalla casa di via Lecco, a Milano. Ieri hanno incontrato il presidente della Provincia Filippo Penati che li aveva ospitati per una notte a Palazzo Isimbardi e che aveva promesso di lavorare perché non rimanessero nei container e nei dormitori del Comune oltre il 10 gennaio. Quel giorno è passato e una soluzione per tutti ancora non c'è, ma potrebbe essere vicina. La Provincia infatti ha offerto 60 posti in un convitto in viale Piceno e il Comune, dopo aver fatto di tutto per lasciarli dove sono, ha messo a disposizione 60 posti in una scuola in viale Fulvio Testi. Si tratta di risposte parziali, bisogna ancora trovare un alloggio decoroso per altre 70 persone, ma è pur sempre un passo in avanti. Per questo, per il momento, i rifugiati hanno deciso di non ricominciare la loro protesta in strada. Vogliono però che sia data una sistemazione a tutti e chiedono di poterne discutere non solo con la Provincia ma anche con il prefetto e con la giunta di centrodestra. Penati si è nuovamente impegnato a portare avanti quel dialogo con le altre istituzioni che ancora manca. «Se il lavoro che si sta facendo ora fosse stato affrontato prima dello sgombero - spiega Penati - si sarebbe evitata a Milano l'umiliazione di avere intere famiglie per strada al freddo». Gli assessori comunali Manca e Maiolo, però, anche ieri lo hanno aggredito. «Se intende continuare nello stile passerelle televisive sulla pelle dei bisognosi vada pure avanti da solo». Eppure nei giorni scorsi anche loro avevano dovuto abbassare i toni. Persino Letizia Moratti, preoccupata di perdere consensi, li aveva sconfessati. «Questi temi non devono essere affrontati in un'ottica di emergenza», aveva dichiarato dopo un «cordiale» incontro con Penati in cui aveva auspicato rapporti di collaborazione e non di scontro tra Provincia e Comune (per il futuro...). Un auspicio che ha costretto Maiolo e Manca a scrivere una gentile lettera a Penati per ringraziarlo di aver messo a disposizione lo stabile di viale Piceno. Ora rifanno la voce grossa, ma davanti alla determinazione e al buon senso dei rifugiati africani la giunta Albertini dovrà pur trovare la strada per uscire da una situazione imbarazzante. (g.sal.)

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Andate a cagare!!!
by La Nera De Sunday, Mar. 19, 2006 at 10:18 PM mail:

Andate a cagare!!!...
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Andate a CAGARE brutti comunisti di merda dovrebbero riaprire i forni per sterminarvi tt come faceva quel grandfissimo uomo di Hitler!!!!!

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sì, sì...
by coglione Sunday, Mar. 19, 2006 at 10:30 PM mail:

vai a nanna, che è tardi.

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