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[Rimini] Rassegna stampa sgombero Via della Gazzella
by rassegna Saturday, Dec. 24, 2005 at 5:20 PM mail:

Rassegna stampa

MANGIANTI SUL POSTo - SOLIDARIETA’ DAI VERDI CENTO E BULGARELLI

(DIRE) - RIMINI- Una trentina di appartenenti al laboratorio occupato "Paz" di Rimini hanno occupato alle 13.20 il centro sociale in via di costruzione situato in via della Lontra. Si sono introdotti mentre gli operai non avevano ancora terminato di montare le porte. Hanno subito chiesto di poter svolgere un’assemblea con il sindaco Alberto Ravaioli. Il motivo del gesto, come e’ riportato in un documento distribuito sul posto, il bando che il Comune ha emesso per la gestione-fruizione del centro stesso. Alle 14.20 un gruppo di agenti di polizia municipale ha tentato di sgomberare gli occupanti che si sono stretti in cerchio per non farsi portare via. Sono volate parole e spintoni. Poi il contatto si e’ allentato e gli occupanti sono rimasti dentro. Sul posto e’ arrivato il presidente del consiglio comunale Cesare Mangianti, e il sindaco potrebbe arrivare alle ore 20. Fra i firmatari del documento distribuito dal "Paz" figurano anche amministratori pubblici, il partito di Rifondazione Comunista, un assessore di Riccione, gli onorevoli Mauro Bulgarelli e Paolo Cento. (Pag/Dim/ Dire)
http://www.globalproject.info/art-6926.html

MINACCE INCROCIATE DI DENUNCE TRA OCCUPANTI E FORZE DELL’ORDINE
(DIRE) - RIMINI- Hanno occupato il centro sociale di via della Lontra perche’ lo sentono un po’ come loro, visto che la decisione di realizzarlo e’ arrivata dopo una loro manifestazione del 2001. E adesso non condividono minimamente il bando di gara che l’assessore alle Politiche Giovanili, Vittorio Buldrini, sta predisponendo per la gestione di quegli spazi. Di qui l’occupazione dei ragazzi del Laboratorio Occupato "Paz", che si e’ conclusa questo pomeriggio alle 16,30, dopo la promessa, da parte del sindaco Alberto Ravaioli, di incontrarli domani alle 10,30. Dopo il tentativo, finito male, di allontanamento dal centro, gli occupanti accusano di essere stati aggrediti "mentre eravamo inermi e non stavamo facendo nulla". Una ragazza racconta di essere stata presa per due dita "strattonandomi via". Un’altra dice che mentre e’ stata trascinata e’ caduta e ha battuto la testa. Viene chiamata un’ambulanza del 118 e le due ragazze si fanno refertare. Non escludono denunce. Cosi’ come non vengono escluse, per occupazione abusiva e resistenza a pubblico ufficiale, dal comandante della polizia municipale Domenico Gallo. La cui versione e’ che la ragazza che avrebbe battuto la testa e’ caduta perche’ si era arrampicata su bancali e che comunque la colluttazione sia, appunto, conseguente alla resistenza dei giovani.

(ER) RIMINI. FINITA L’OCCUPAZIONE DI ’PAZ’, DOMANI DA RAVAIOLI(2)=

(DIRE) - RIMINI- Con tutta probabilita’ comunque, sarebbe bastato l’arrivo di esponenti istituzionali e politici, come il presidente del Consiglio comunale Cesare Mangianti arrivato sul posto un quarto d’ora dopo, per evitare l’episodio. Tutt’altro che buona l’accoglienza fatta a Mangianti ("voi di Rifondazione dovreste dimettervi tutti. Siete peggio di Cofferati..."), che comunque e’ riuscito a sedare gli animi. A lui si aggiungono altri esponenti di Rifondazione, i consiglieri regionali, che a loro volta sono dalla parte degli occupanti. Qualche minuto e arriva pure l’assessore comunale Vittorio Buldrini, l’autore del bando contestato dai ragazzi. Non parla. Abbozza. Discute piu’ o meno animatamente con Mangianti: l’immagine di un partito, quello di Rifondazione, che questa vicenda ha letteralmente spaccato in due. Anche se a fine giornata un comunicato congiunto dei segretari comunale e provinciale del partito (Paolo Gambuti e Biagio Giovannini) esprime appoggio all’assessore. La riprova della divisione e’ anche nel volantino che i ragazzi distribuiscono, in cui ricostruiscono la vicenda, sostengono che "il centro doveva essere autogestito, non gestito da qualcuno, con un bando, che noi crediamo essere i soliti noti" e che e’ corredato dalle firme, oltre che di varie associazioni di sinistra, collettivi studenteschi, gruppi autogestiti di tutta Italia, ma anche da consiglieri provinciali di Rifondazione e dei Verdi, dall’assessore verde di Riccione Mario Galasso, dall’ex assessore regionale alle Politiche Giovanili Luca Borghi ("che finanzio’ la realizzazione di questo centro", dicono i ragazzi) e dai deputati dei Verdi Paolo Cento e Mauro Bulgarelli.

Quest’ultimo, giunto sul posto, ha a sua volta partecipato alla mediazione ma ha anche annunciato un’interrogazione parlamentare sull’episodio: "Bisognera’ verificare gli eventi, ma non credo che ad una manifestazione di disagio sociale si possa rispondere con l’uso della forza. Bisognera’ capire chi ha deciso il tentantivo di sgombero". La situazione resta uguale a se stessa per un bel po’, poi arriva una telefonata del sindaco: e’ disposto ad ascoltare i membri del Laboratorio occupato. Domani. Gli occupanti si riuniscono in assemblea e valutano l’opportunita’. Decidono di accettare, e alle 16, in via della Lontra, torna tutto tranquillo
http://www.globalproject.info/art-6930.html


[ versione per la stampa ]
Tafferugli oggi pomeriggio tra agenti della polizia municipale e una trentina di ragazzi del Laboratorio Paz di Rimini che hanno occupato per circa 3 ore il cantiere dello stabilimento in via della Lontra dove dovrebbe nascere un centro sociale. I ragazzi contestano a Vittorio Buldrini, Assessore alle politiche giovanili del comune di Rimini, la decisione di assegnare la gestione del centro tramite bando di gara, mentre nel 2001 una delibera regionale dava il via libera all’autogestione. Oltre all’ assessore Buldrini, sono arrivati sul posto anche il presidente del consiglio comunale di Rimini Cesare Mangianti, e il deputato dei verdi Mauro Bulgarelli. L’occupazione si è conclusa alle 16. Il sindaco riceverà una delegazione di otto ragazzi domani mattina alle 10. (agenzia NewsRimini)
http://www.globalproject.info/art-6929.html

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L’occupazione finisce a spinte
by :;:; Sunday, Dec. 25, 2005 at 9:31 PM mail:


L’occupazione finisce a spinte

rimini

Quel centro sociale lo sentono un po’ come loro, visto che la decisione di realizzarlo è arrivata dopo una loro manifestazione del 2001. E adesso non condividono minimamente il bando di gara che l’assessore alle Politiche Giovanili, Vittorio Buldrini (Prc), sta predisponendo per la gestione. Per cui l’hanno occupato, nella tarda mattinata di ieri, “come gesto di denuncia nei confronti dell’operato del Comune” e non se ne sono andati, nonostante un tentativo di sgombero finito a spintoni, e probabilmente a denunce, finchè il sindaco Alberto Ravaioli non ha assicurato che li incontrerà, stamattina alle dieci.Loro sono quelli del Laboratorio Occupato Paz, e il centro è quello di via della Lontra.Erano poco dopo il mezzogiorno di ieri quando una trentina di ragazzi (con un neonato al seguito) arrivano al centro. Ancora in costruzione il centro non ha le porte montate, così gli occupanti entrano. Senza alcun problema secondo loro, spintonando gli operai che ci stavano lavorando secondo la versione della Polizia municipale. Una volta dentro subito chiedono, oltre alla presenza dei giornalisti, un colloquio col primo cittadino Ravaioli.Verso le 14 la Polizia municipale entra nell’edificio: a quanto si capisce l’obiettivo era quello di sgombrare gli occupanti abusivi. Sul posto vi è anche il comandante del corpo Domenico Gallo. Ha luogo una colluttazione. Vi sono spintoni. Gli occupanti si chiudono a cerchio tenendosi a braccetto. I tutori dell’ordine cercano di allontanarli. Volano parole grosse. Nella mischia si intravedono anche spintoni. Poi torna la calma.Al termine gli occupanti accusano di essere stati aggrediti “mentre eravamo inermi e non stavamo facendo nulla”. Una ragazza racconta che “mi hanno preso per due dita strattonandomi via”. Un’altra dice che mentre è stata trascinata è caduta e ha battuto la testa. Viene chiamata un’ambulanza del 118 e le due ragazze si fanno refertare e accompagnare in ospedale. Non escludono denunce.Così come non vengono escluse, per occupazione abusiva e resistenza a pubblico ufficiale, dal comandante Gallo. La cui versione è che la ragazza che avrebbe battuto la testa è caduta perchè si era arrampicata su bancali e che comunque la colluttazione sia, appunto, conseguenza della resistenza dei giovani.Con tutta probabilità sarebbe bastato l’arrivo di esponenti istituzionali e politici, come il presidente del Consiglio comunale Cesare Mangianti giunto sul posto un quarto d’ora dopo, per evitare l’episodio.Tutt’altro che buona comunque l’accoglienza riservta a Mangianti (“voi di Rifondazione dovreste dimettervi tutti. Siete peggio di Cofferati...”), che comunque è riuscito a sedare gli animi. A lui si aggiungono altri esponenti di Rifondazione, i consiglieri provinciali, che a loro volta sono dalla parte degli occupanti. Qualche minuto e arriva pure l’assessore Buldrini, l’autore del bando contestato dai ragazzi. Non parla. Abbozza. Discute più o meno animatamente con Mangianti: l’immagine di un partito, quello di Rifondazione, che questa vicenda ha letteralmente spaccato in due.La riprova è anche nel volantino che i ragazzi distribuiscono, in cui ricostruiscono la storia, sostengono che “il centro doveva essere autogestito, non gestito tramite bando, da qualcuno che noi crediamo essere i soliti noti” e che è corredato dalle firme, oltre che di varie associazioni di sinistra, collettivi studenteschi, gruppi autogestiti di tutta Italia, anche da consiglieri provinciali di Rifondazione e dei Verdi, dall’assessore verde di Riccione Mario Galasso, dall’ex assessore regionale alle Politiche Giovanili Luca Borghi (“che finanziò la realizzazione di questo centro” dicono i ragazzi) e dagli onorevoli dei Verdi Paolo Cento e Mauro Bulgarelli. Quest’ultimo, giunto sul posto, ha a sua volta partecipato alla mediazione ma ha anche annunciato un’interrogazione parlamentare sull’episodio: “Bisognerà verificare gli eventi, ma non credo che ad una manifestazione di disagio sociale si possa rispondere con l’uso della forza. Bisognerà capire chi ha deciso il tentativo di sgombero”.La situazione resta uguale a se stessa per un bel po’, poi arriva una telefonata del sindaco: è disposto ad ascoltare i membri del Laboratorio occupato. Oggi. Gli occupanti si riuniscono in assemblea e valutano l’opportunità. Decidono di accettare, e alle 16, in via della Lontra, torna tutto tranquillo.

Francesco Pagnini

corriere romagna

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