Lombardi: le soluzioni prospettate sono dignitose.

Signor prefetto, era necessario sgomberare lo stabile di via Lecco?
«Sì, perché era pericolante, come risulta da un sopralluogo della questura del 23 dicembre - risponde Gian Valerio Lombardi, da tre settimane prefetto di Milano - e la proprietà ce lo aveva richiesto. Prima si è trovata una soluzione dignitosa per gli occupanti».

I container che i profughi rifiutano.
«In poco tempo il Comune ha trovato in diverse strutture 330 posti, più delle persone da sistemare. Se alcune soluzioni non piacciono, ne restano altre».

La trattativa non va allo stesso modo con tutti gli interlocutori.
«In alcuni, come don Colmegna, ho trovato grande ragionevolezza, altri sembrano eccessivi. Ci sono state chieste villette singole ma l´accoglienza è collettiva anche in Francia, Germania. Né la situazione economica consente di fare di più. Abbiamo assicurato un locale destinato alla socialità eppure alcuni temono di essere mandati in via Corelli. È impossibile ma c´è un po´ di disinformazione».

Qual è lo status degli occupanti di via Lecco?
«Quello dei cittadini italiani per i 30 riconosciuti come profughi, altrettanti attendono un responso da un´apposita commissione, per i rimanenti si valuta l´accoglienza per motivi umanitari. Rischiano di essere rimandati indietro? Sì, ma l´Italia è un Paese molto accogliente. Ai profughi la convenzione di Ginevra garantisce un contributo di 1.000 euro, mentre la presidenza del Consiglio, anche su nostra sollecitazione, ha stanziato un milione di euro».

Alcuni però sembrano preferire la strada. Che fine faranno?
«Non possono stare in un edificio pericolante, per il resto sono persone libere. Spero e credo che alla fine accettino i posti offerti. È per sei mesi, le istituzioni li aiuteranno a trovare un lavoro e col tempo le cose miglioreranno».

Visto che c´è un candidato sindaco ex prefetto e grande mediatore la tirano un po´ per la giacca. Il centrodestra dice: Lombardi, lui sì è un vero prefetto.
«L´avevo messo in conto, il raffronto è inevitabile sia che faccia o non faccia una cosa. Cerco di fare il mio dovere indipendentemente da come viene letto. Quando ero a Firenze si agiva, come qui, con una interlocuzione costante con la pubblica amministrazione e con l´occhio rivolto al sociale (???????). Sono orientato alla moderazione, tuttavia non saranno consentiti atti di illegalità per ottenere la legalità».