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Il Generale Dalla Chiesa
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Bernardo Provenzano e la Nuova Mafia
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Il Giudice Falcone
http://italy.indymedia.org/news/2006/01/958552.php

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LA STORIA DI SILVIO BERLUSCONI
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TUTTE LE BUGIE DI BERLUSCONI
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BERLUSCONI - SITO INTERESSANTE
http://italy.indymedia.org/news/2006/01/958598.php

BERLUSCONI : Nessuno mi può giudicare
http://italy.indymedia.org/news/2006/01/958587.php

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SINISTRA FACCENDA !!
Un intreccio perverso tra poteri, una classe dirigente senza ethos
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L'ultima intervista di Paolo Borsellino ''dedicata'' a Berlusconi

(segui il link)

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Piuttosto che criticare Berlusconi, dovreste prendervela con chi gli ha dato il voto.
Tanto per fare un parallelismo, si potrebbe citare il rapporto esistente fra i maghi e i loro clienti.
Chi è peggio, il mago che prende il cliente per il culo, promettendogli quello che non potrà mai ottenere, o lo stronzo che ci crede?
Il mago è solo un opportunista, che sfrutta il bisogno degli imbecilli, che vorrebbero modificare la realtà a loro piacimento: e il mago gliela modifica.
Per Berlusconi vale lo stesso discorso.
Se riomangono gli imbecilli, rimarrà Berlusconi, o verrà subito sostituito da un altro analogo.
E, purtroppo, gli imbecilli sono troppi per poterli neutralizzare.
E le spiegazioni non servono a nulla.

Errare è umano, persevare è diabolico. Vabbè, la maggior parte degli italiani si è lasciata incantare da un venditore di tappeti, "siamo" un po' dei pecoroni privi di un severo senso morale e di capacità critica, quello è noto. Personalmente mi preoccupo di più di capire chi saranno coloro che voteranno il banana dopo cinque anni di comprovati risultati fallimentari.

Credo che per almeno mille anni Berluska rimarrà insuperato.

Se i suoi elettori furono così imbecilli da votarlo, saranno altrettanto imbecilli da non rendersi conto di essere stati presi per il culo, crederanno a tutte le sue scuse, crederanno alle nuove promesse, e torneranno a dargli il voto. D'altro canto un cretino non può ricordare il contenuto del contratto che il loro re, il re dei cretini, firmò in televisione, in un programma condotto da cretini e guardato da cretini. E non ricordandone le promesse non potranno accorgersi che non le ha mantenute. E sa ne accorgeranno quando incominceranno a dimagrire per la fame, o quando finiranno per essere malmenati o arrestati da qualcuno dei tanti sbirri voluti e potenziati dal re dei cretini. Ma continueranno a non capire, e crederanno che il loro re li salverà da tutti i guai, con il prossimo voto.

Questo ha ancora il coraggio di presentarsi in televisione, ancora cerca voti. A uno così non si dovrebbe permettere nemmeno di pubblicare la foto sul manifesto mortuario, dopo che ha preso in giro tutta l'Italia, pubblicamente e per iscritto.
Non voglio nemmeno elencare tutto quello che il suo governo ha combinato, tutti gli aumenti, tutta la disoccupazione, perchè è tutto sotto gli occhi di tutti, e solo un idiota potrebbe non accorgersene.
Ma la cosa più grave è che l'informazione pubblica è totalmente asservita a lui e al suo regime, che continua a spadroneggiare in quelle stesse trasmissioni in cui si è permesso di prendere in giro gli italiani (solo quelli come lui però, che hanno creduto alle sue balle).
Fa comunque piacere notare che almeno in questo sito nessuno di quelli come lui mettono lo zampino.
E' l'unico posto in tutta Italia in cui si possa esprimere liberamente la propria opinione.
Alla faccia della Costituzione Italiana.

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CUCÙ: [who's that B(e)ING?] “Human or THING?!!”
- Anyway, wanna require a new (and best)) olympic game: hIT this bIT of shIT -!!

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Ma... chi si “travisa” tutto l’anno non è perseguibile per Legge?!!!

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• Svelato l’arcano, a sx. versione pre-/, a dx. versione post-/-LIFTING del nano!
Tuttavia, nonostante il tentativo di look meno da scimmia troglodita, penosamente camuffato dietro un paio di occhiali [;-D]…
>>> Aho’… UGUALI-!!!)))-(((

Therefore, there's only 1 solution...

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• Quindi... che dire?
“Tu stringi il cappio, stringi il torchio, regime assassino di speranze, entusiasmi, VITAlità.
Forza, a più non posso gozzoviglia, finché ancora ti dura la pacchia, sprezzante verso chi ha maggior bisogno e convinto di passarla sempre liscia...

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Ma ora rammenta [e ti riecheggi forte in testa] che “tout passe, tout lasse, tout casse”, perciò non può essere mai all’infinito così: e, statene pertanto certi, se qualcosa andremo imparando dai corsi e ricorsi della Storia, in un nuovo moto di “ÇA IRA”...

∑ {→#...#...#...≡}→ ∑ {®€p®€∫∫†Ωn$}→ ∑ {repressions}=> ∆...

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> Quando RIVOLTA verrà,
STAVOLTA non avremo pietà.”

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Il primo corso frequentato da 150 studenti. L'obiettivo: sollecitare la comprensione critica dello sviluppo della criminalità. La collaborazione di Libera
A LEZIONE DI "LEGISLAZIONE ANTIMAFIA"
DA LECCE PER DIFFONDERE LA LEGALITÀ
(repubblica.it - 18 gen.’006)


Sono giovani, cresciuti con il mito di personaggi come Falcone, Borsellino e Peppino Impastato, dopo l'Università sognano di entrare in magistratura, parlano il linguaggio di chi è sceso in piazza a Locri dopo l'omicidio Fortugno. E pensano che la lotta alla mafia sia prioritaria per risollevare l'economia del mezzogiorno. I ragazzi che hanno frequentato presso la facoltà di Scienze Giuridiche di Lecce il primo corso universitario organizzato in Italia di legislazione antimafia, sono il volto nuovo del Sud. E a fine gennaio si accingono alla prima tornata di esami.

Perché hanno scelto di inserire nel loro piano di studi il corso di legislazione antimafia? "La mafia non è solo quella che spara - spiega Francesca Portulano, 22 anni, al secondo anno di laurea specialistica - ma anche quella della società clientelare, che impedisce ai giovani imprenditori di accedere ai finanziamenti pubblici, o di aggiudicarsi un concorso. E questo riguarda la vita quotidiana di noi tutti, in particolare al Sud dove limita i diritti e le opportunità economiche. Voglio capire come funziona la mafia e quali strumenti abbiamo per contrastarla".

Il corso di legislazione antimafia, semestrale, è stato attivato all'inizio dell'anno accademico presso la facoltà di Giurisprudenza di Lecce grazie al magistrato Antonio Maruccia, consulente della commissione parlamentare antimafia e alla collaborazione dell'associazione Libera. "Una scelta felice - secondo il preside della facoltà Nicola De Liso - a giudicare dall'assiduità con cui gli studenti hanno frequentato. E dall'interesse crescente, perché all'inizio erano in 30, e velocemente sono diventati 150. Qualcuno addirittura già avvocato, che ha frequentato solo per passione o per affinare le sue conoscenze".

Obiettivo del corso: sollecitare la comprensione critica dello sviluppo del fenomeno criminale e diffondere la cultura della legalità nei percorsi universitari. Si insegna la storia e la sociologia della criminalità organizzata, e lo sviluppo della normativa antimafia. Nichi Vendola ha parlato del caso Impastato e il sottosegretario Mantovano del contrabbando dei tabacchi lavorati esteri.

Maruccia si è buttato a capo fitto nell'avventura "perché riguarda la formazione giuridica di chi occuperà nella pubblica amministrazione, nelle libere professioni e nella magistratura posizioni essenziali per contrastare le mafie. La cultura antimafia - continua il magistrato - è inoltre radicata nella storia stessa del Salento, dove le organizzazioni criminali non hanno mai trovato la connivenza o l'omertà dei cittadini".

Alla fine del corso sette ragazzi hanno dato vita all'associazione antimafia "Libera... mente". "La nostra Associazione nasce in un momento in cui nel Salento non ci sono omicidi eccellenti, né situazioni emergenziali - dice Salvatore Dimitri, salentino doc di 26 anni e neo-presidente dell'associazione -. Ma la lotta alla mafia deve essere portata avanti con continuità". Tante idee all'orizzonte: i prossimi "cento passi" come dicono loro, saranno il gemellaggio con il movimento della Locride e poi entrare nelle scuole con l'educazione alla legalità, fare ricerca per monitorare il rapporto tra pubbliche amministrazioni e cittadini e gli intrecci controversi tra affari e politica. Ma anche fornire informazioni e strumenti ai privati cittadini per il libero esercizio dei propri diritti. Ambizione e coraggio, a Lecce come a Locri.

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Bella;
“La speranza è giovane”, moi je me dis.