Iniziativa gemellata con Roma. Sabato manifestazione in difesa della legge sull'interruzione di gravidanza. Dopo il corteo, sul palco Ottavia Piccolo e Paolo Haendel.

«Usciamo dal silenzio»: con questo slogan, che è anche il nome di un sito Internetche in poco più di un mese ha totalizzato oltre 17.800 contatti, le donne tornano in piazza dopo trent'anni per difendere la legge 194 sull'interruzione di gravidanza. La manifestazione, che si svolgerà sabato 14 a Milano, è stata decisa dopo «l'evidente e insidioso attacco a una legge che funziona - affermano le promotrici dell'iniziativa - autorizzando l'aborto senza favorirlo, proteggendo la salute delle donne e diminuendo drasticamente il numero delle interruzioni di gravidanza».

Arriveranno da tutta Italia con almeno 60 pullman e un treno speciale da Bologna per portare i partecipanti, ma soprattutto le partecipanti che hanno deciso di aderire alla manifestazione nazionale. Una manifestazione gemellata con quella organizzata in contemporanea a Roma dal movimento Glbt (Gay, lesbiche, omosessuali e transgender) «Tutti in Pacs». A organizzarla, e presentarla, sono state le stesse donne che lo scorso 29 novembre si sono trovate a un'assemblea proprio con questo titolo alla Camera del lavoro di Milano, assemblea a cui ne sono seguite poi tante altre in molte città del Paese fino ad arrivare, appunto, al corteo di sabato prossimo che partirà alle 14 da piazza Duca D'Aosta per concludersi in piazza Duomo. Lì, sul palco, interverranno attrici come Ottavia Piccolo e Maddalena Crippa per leggere le osservazioni lasciate in questi mesi nel blog di «Usciamo dal silenzio» e pagine importanti del movimento femminista; parleranno scrittrici come Carmen Covito, mediatrici culturali (la cilena Carina Scarselli Vergara), giovani precarie e anche il comico Paolo Haendel, visto che la manifestazione non si rivolge solo alle donne.

«Vogliamo che sia la più libera, trasversale e aperta possibile» spiega Assunta Sarlo, giornalista di Diario che è fra le prime organizzatrici. Anche per questo in piazza ci sarà un collegamento in diretta con la manifestazione di Roma, dove si troverà Lella Costa, mentre una rappresentanza romana sarà sul palco di Milano.

Nel volantino che invita alla manifestazione milanese si legge: «chiunque si arroghi il diritto di imporre una gravidanza non desiderata in termini di divieti, aiuti e controllo considera le donne una categoria sociale a potestà limitata». Il volantino, che sarà tradotto in 5 o 6 lingue straniere, è rivolto anche a tutte le immigrate impiegate nel lavoro domestico, e le donne che ne usufruiscono sono invitate a lasciarle libere sabato per poter partecipare alla manifestazione. «Questa - conclude Susanna Camusso, che oltre ad essere segretario lombardo della Cgil, fa parte del neonato movimento - sarà una grande manifestazione con due messaggi: che le donne sono uscite dal silenzio e che è necessaria libertà di scelta per quanto riguarda la maternità, e non solo».



http://www.usciamodalsilenzio.org/