Post dedicato alla raccolta di informazioni, aggiornamenti, e approfondimenti.

.: leggi la feature Come muore un italiano :.

.: post dinamici - howto :.

Sovraffollamento, suicidi, pestaggi, proteste: il carcere è anche questo...




Le inchieste delle Associazioni per i diritti civili


Rassegna stampa sui suicidi in carcere


Rassegna stampa sulle "morti sospette" in cella


Rassegna stampa su pestaggi e maltrattamenti


Il "caso" di Marcello Lonzi (Livorno, 11.07.2003)


Rassegna stampa "sull'emergenza carcere"


Sergio Segio sul carcere e le politiche penali

http://www.ristretti.it/areestudio/disagio/index.htm

aggiornamenti:venerdi 13 gennaio a Roma muore Giorgio Biferi
operaio di 53 anni mentre lavora a un sondaggio disposto dalla
soprintendenza alle opere archeologiche.Sempre venerdi 13
muore Luigi Cignatta di 56 anni operaio che lavora in subappalto
al raddoppio del depuratore di Pero

ECCO COME MUORE UN'ITALIANO......

Nomentano, operaio italiano muore in un cantiere

L'uomo, G.B., 53 anni, originario di Arcinazzo Romano, è rimasto sotto il crollo di una parete di terra non protetta da 'sbatacciatore'. Insieme a lui due rumeni che hanno riportato delle ferite, ora sotto osservazione al Gemelli


Roma, 11 gennaio 2006 - Un operaio italiano, G.B, di 53 anni, originario di Arcinazzo Romano, è morto, e due rumeni di 34 e 50 anni sono rimasti feriti a causa del crollo di una parete di terra arenaria in un cantiere di scavi archeologici preventivi in via Casal Boccone, al Nomentano.
Secondo la ricostruzione dell'incidente, i tre stavano lavorando nel cantiere che, secondo quanto si è appreso, era senza 'sbatacciatore', ovvero senza protezioni laterali che impediscono il crollo della terra, quando sono rimasti sotto parte del terreno che è franato causando una buca profonda circa quattro metri.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno provveduto a salvare gli operai ma per uno di loro non c'è stato nulla da fare. I feriti sono stati trasportati al Policlinico Gemelli dove sono tenuti sotto osservazione.
Sulla questione è intervenuto il segretario della Filca Cisl Stefano Macale: "La mancanza di misure di sicurezza nei cantieri è intollerabile e inaudita - ha detto, sottolineando che "per evitare l'incidente che è costato la vita ad un operaio, nel cantiere di Casal Boccone, sarebbe bastato proteggere i lavoratori, come è obbligatorio per legge, con uno sbatacciatore".
"Una misura di sicurezza semplicissima - ha continuato il segretario - che richiede solo una decina di minuti per essere approntata, e che costa pochissimo: non più di dieci euro".
L'operaio morto nel cantiere al Nomentano è già la seconda vittima dell'anno nel Lazio per un infortunio sul lavoro: ieri era morto un operaio di 55 anni a Terracina travolto da un grosso tubo.



redazione.romaone.it/ID=71295

Muore a Genova un giovane operaio degli appalti.

Immediata fermata di protesta e solidarietà di tutti i
lavoratori Fincantieri



E' morto stamane un giovane operaio degli appalti
dello stabilimento Fincantieri di Sestri Ponente, a
Genova. Joao Faraone, un lavoratore italo-brasiliano
di 30 anni, era rimasto vittima, la settimana scorsa,
di un incidente sul lavoro a bordo della Costa Magica,
una nave in costruzione nel cantiere di Sestri. Il
giovane operaio, dipendente della Comes, una
associazione temporanea di impresa che opera negli
impianti elettrici di bordo, era stato colpito alla
testa da un pannello divisorio delle cabine.

L'incidente mortale di Sestri è l'ultimo anello di una
catena di gravissimi infortuni che colpiscono, in
particolare, i lavoratori degli appalti per i quali,
evidentemente, non sono sufficientemente rispettate le
norme e le condizioni che dovrebbero tutelare la
sicurezza e la salute dei lavoratori.

La Rsu dello stabilimento di Sestri ha già deciso di
lanciare una sottoscrizione di solidarietà. Il
Coordinamento nazionale Fim, Fiom, Uilm del gruppo
Fincantieri chiama tutti i lavoratori del gruppo a
effettuare un' ora di sciopero nella giornata di oggi.

Dall'inizio dell' anno nella sola Roma sono morte ben 4 persone
di freddo

Massima solidarieta' con i metalmeccanici che stanno
combattendo perche' non gli rubino la vita.Da piu' di 13 mesi
chiedono il rinnovo del contratto poco piu' di 100 euro al mese
su uno stipendio che non arriva al 10% di quello dei nostri
inefficienti dipendenti(parlamentari).Faccio questo paragone
perche' i nostri parlamentari per dare un esempio di buona
volonta' si erano detti disponibili a ridure del 10% il loro
stipendio(proposta subito inevasa)una miseria ...ecco con meno
di quella miseria gli operai dovrebbero vivere.I grandi
imprenditori non solo trovano che questo aumento sia
scandaloso ma per venire incontro chiedono la massima
flessibilita' sugli orari di lavoro,come se oltre che lavoratori gli
operai non fossero persone che hanno diritto a una loro vita,na
loro affettivita', a coltivare se stessi preparandoli cosi' non solo
a morire prima degli altri ma rubandogli la vita nel frattempo.Mi
BASTA SACCHEGGIARE LA VITA DELLE PERSONE

Grazie alla legge ex Cirielli i trentasei lavoratori della Fincantieri
di Palermo uccisi dall'amianto inalato senza protezioni muoiono
due volte ieri di asbestosi oggi di cancellazione del reato per 5
dirigenti ed ex dirigenti della fabbrica responsabili del
massacro.Non chiedeteci più pace senza giustizia.Mai più.

Muore tra le lamiere contorte della sua auto dopo un incidente sulla Milano-Torino,una autostrada divenuta impercorribile per i 12 cantieri aperti su 125 Km di lunghezza.Ieri 10 febbraio a fare le spese di quella pericolosa e assurda gimkana a pagamento tre persone tra cui un bimbo di soli sette mesi...chi ha percorso quel tratto di autostrada sa bene che non si tratta di un incidente come altri...i restringimenti di carreggiata,le segnalazioni confuse,i sensi di marcia che si sfiorano pericolosamente,il jersey che non permette vie di fuga...in quella strada dove da mesi la gente rimane uccisa o invalida per sempre c'è tutta la disattenzione del progresso,cioè della ricchezza per pochi e del dolore degli altri...

La vita delle persone ha un valore enorme soprattutto di quelle più indifese..è importante considerare non solo come muore un italiano ma come lo fanno vivere come la sua vita venga massacrata dal ricatto e dal bisogno.Rinviati a giudizio per lesioni colpose che hanno invalidato la vita degli operai addetti alla catena di montaggio ex dirigenti fiat.Incuranti della salute e della qualità della vita di degli esseri umani fatti di anima e corpo li hanno sottoposti a turnazioni massacranti e allienanti senza nessun rispetto e pietà.