è la tendenza ad andare a metodi più duri della lotta di classe che anima molta della lotta dei metalmeccanici oggi...trascidandoci per molti mesi in maniera inconcludente Chiaramente le azioni vanno calibrate sul livello effettivo sostenibile dagli operai concretamente come forza di sciopero, e disponibilità alla lotta aperta, e così che in diverse fabbriche avremo la possibilità di vedere anche lotte ad oltranza come termini imerese o melfi. Oggi avendo per strada migliaia di operai metalmeccanici, vale spendere la massa di concentramento per fare il massimo di danno economico al padrone, al momento è giusto proseguire con scioperi improvvisi e ravvicinati utilizzando la forza operaia modulata su quello che sono disposti a mettere sul campo, senza viaggi pindarici. Certo ci sarebbe da proporre le casse di resistenza per bloccare principalmente le fabbriche che tirano facendole resistere il più a lungo possibile, andrebbe proposto sicuramente alla Ferrari, fabbrica con orsinativi fino al 2008 con forte richiesta di modelli (i ricchi comprano anche nella crisi) e dove vedo i giovani abbastanza carichi, ed in tutte le fabbriche dove c'è dell'alta marea...non è vera profondamente oggi ne la locuzione maccanica andiamo ad oltranza senza organizzazione indipendente di parte operaia in grado di tenere, ne il no serrato escludendo l'arma dello sciopero ad oltranza dobbiamo sicuramente tutti lavorare perchè le tante bande sparse in ogni fabbrica di operai combattivi si uniscano e si saldino sempre più nel fuoco delle lotte stesse...a presto
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