Volantino all'Avio di Pomigliano d'arco (Napoli)

Sempre peggio

Per le feste di Natale gli operai a contratto a termine sono stati licenziati. L’Avio li riassume a scaglioni dopo le feste. A Natale non servivano e li hanno mandati a casa senza soldi.
Siamo una classe a mezzo servizio.

Ci hanno stravolto la vita facendoci lavorare 17 turni alla settimana. Notte e giorno tranne la domenica. Ci hanno anche chiesto “cosa ne pensate?”. Ci hanno fatto votare e noi abbiamo detto no, questa nuova turnazione non va bene. La nostra parola conta poco. Non è cambiato niente. Continuiamo a lavorare su 17 turni, ma siccome abbiamo rifiutato l’accordo non ci danno neanche i 12 euro di “contentino”.
A livello nazionale FIM FIOM e UILM non si accordano con Federmeccanica sul contratto perché i padroni ci vogliono dare meno soldi dei pochi richiesti e solo in cambio di maggiore flessibilità al sabato, che rimarrebbe comunque straordinario. All’Avio la FIM, la UILM e la FIOM si sono subito accordate con l’azienda per il sabato ordinario in cambio di niente. I delegati FIOM si sono dissociati da quell’accordo ma non hanno indetto nessuno sciopero contro i 17 turni. Neanche dopo il referendum che li ha bocciati. La posizione che circola è: “E’ inutile indire lo sciopero, tanto gli operai non lo fanno”. L’altra scusa è che bisogna affrontare il problema dei turni all’interno della contrattazione integrativa, che tra l’altro non si firma da anni. Quest’ultima scusa è il classico gioco delle tre carte: all’inizio si voleva risolvere la questione con un accordo di gruppo, poi si è ceduto sui 17 turni con un accordo locale, ora si vorrebbe tornare con l’integrativo ad un accordo sugli orari di tutto il gruppo Avio. Su queste basi cosa possiamo aspettarci da un nuovo accordo complessivo? Gli stessi sindacati che hanno finora concesso tutto all’azienda quale altro regalo le faranno? Intanto l’azienda continua a fare quello che vuole.
Continuando così, domani cosa accetteremo? Di essere trasferiti ad Acerra quasi tutti mentre gli industriali faranno affari d’oro con la vendita dei terreni dell’Avio di Pomigliano? Pur di sopravvivere accetteremo anche salari a livello degli operai polacchi?
In queste condizioni non ci sono limiti al peggioramento. Se pensiamo che stando zitti ci salviamo ci illudiamo soltanto. Più siamo arrendevoli più il padrone ne approfitta.

Associazione per la Liberazione degli Operai
fip 09/01/06 Per contatti scrivere: Via Falck, 44 20099 Sesto San Giovanni (MI)
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