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La Casa dei moderati
by Franco Saturday, Jan. 21, 2006 at 12:51 PM mail:

Forza Italia candiderà nelle sue liste alcuni illustri fascisti. Lo sapevate?

LA CASA DEI MODERATI


Sandro Bondi: ''La nuova legge elettorale aiuta la prospettiva politica della casa dei moderati".
Silvio Berlusconi: "Il sogno è sempre lo stesso: la costruzione della grande casa dei moderati".
Marco Follini: "Il PPE Italiano alternativa possibile.
Le prossime elezioni politiche vedranno le liste di Forza Italia ospitare al loro interno esponenti del partito di Pino Rauti (per il cui curriculum rimandiamo a questo link). Rauti chiede, per siglare l'accordo, un seggio sicuro per lui più altre cinque candidature.
Contemporaneamente sembra vicino l'accordo con il partito di ispirazione postfascista Fiamma Tricolore. L’ultima uscita del suo segretario nazionale, nonché europarlamentare, Luca Romagnoli, è stata la presentazione all’assemblea di Strasburgo della richiesta di immunità in favore del deputato europeo Bruno Gollnisch, il numero due del Front National di Jean-Marie Le Pen, imputato nel suo paese per aver negato l’esistenza delle camere a gas naziste. Tutto ciò ad una sola settimana dal 27 gennaio, il “giorno della memoria”, istituito in ricordo dello sterminio degli ebrei e degli oppositori nei lager nazisti.
Vicinissimo anche l'accordo tra Berlusconi e Alessandra Mussolini. La nipotina del Duce potrebbe essere addirittura la capolista di Forza Italia in Campania e altri fedelissimi potrebbero essere candidati in altre circoscrizioni sempre per il partito del premier. Probabili anche le candidature (in Forza Italia o con la loro lista apparentata alla CdL ) dei segretari di Movimento Sociale e di Forza Nuova Adriano Tilgher e Roberto Fiore.
Altro che casa dei moderati: Con Rauti, la Mussolini, Romagnoli, Tilgher, Fiore... Benvenuti in Forza Fascio!

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e capiraiii!!!
by MI6 Monday, Jan. 23, 2006 at 12:40 PM mail:

Vorrei ricordare a LorSignori che nello schieramento oppposto, l'unione dell'ulivo, c'è rifondazione comunista.

La differenza fondamentale, è che nella CDL rauti conta per uno 0,2% mentre nell'ulivo rifondazione conta per 1l 12%.

se permettete c'è una certa differenza tra il peso politico di rauti e quello di bertinotti.

NB
La mussolini ha detto che non correrà mai con la CdL

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chi sono i moderati?
by Daniele Monday, Jan. 23, 2006 at 1:15 PM mail:

Berlusconi non è certamente un moderato. Come non lo è la lega e una buona parte di AN. Fosse Rauti il problema...
Il banana ha tutto da perdere dal voto dei moderati. Se poi per moderato si intende genericamente chiunque odia la sinistra, allora è un altro discorso...

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Corrispondenza con l'on. Luca Romagnoli sulle camere a gas
by Ettore Lomaglio Silvestri Friday, Mar. 03, 2006 at 2:40 PM mail: sconfiggiamolamafia@comune.re.it

La mia lettera all'on.le Romagnoli del 24 febbraio 2006

Onorevole Romagnoli,
Lei ha detto che non ha il modo di provare che siano esistiti i forni crematori. Le pongo allora delle domande:
ha il coraggio di dimostrare di chi sono quei milioni di occhiali, quei milioni di denti, quei miliardi di capelli umani che sono stati trovati ad Auschwitz ed ovunque...?
ha il coraggio di negare guardando negli occhi Liliana Segre, Shlomo Venezia, Elio Toaff e quei sopravvissuti della Shoah, i bambini gettati nei forni di Birkenau, il puzzo acre delle carni bruciate che saliva dalle ciminiere dei forni crematori?
Riuscirebbe ad andare a visitare i campi di sterminio, i Vernichtnungslager...e rimanere impassibile?
Non è una questione politica, è una questione umana!!!
Guardi le foto dei morti accatastati, guardi gli occhi dei sopravvissuti e si chieda "Se questo è un uomo".
E poi si guardi allo specchio ed immagini di essere al posto di Rudolf Hoess, avrebbe il coraggio di aprire la strada affinché la Shoah si ripeta, affinché altri sei milioni di morti pesino sulla coscienza di qualcuno?
Avrebbe il coraggio di sparare su un uomo o su una donna, oppure uccidere a sangue freddo un bambino davanti alla sua mamma solo perché ha pianto?
Si chieda se il Suo cuore è ancora cuore di essere umano, e non mi dica che sto esagerando.
Non me lo dica perché col solo dubitare la Shoah, non si fa altro che aprire la strada affinché la Shoah si ripeta.
Pensi che potrebbe succedere anche a Lei e si dia da fare affinché ciò non avvenga mai a nessun essere umano, nemmeno a parole.
Grazie, Ettore Lomaglio Silvestri
presidente Associazione Culturale Sconfiggiamo la mafia
promotore del Comitato per rav Elio Toaff senatore a vita

La risposta dell'on. Romagnoli del 24 febbraio (giunta il 2 marzo)

Roma, 24 febbraio 2006
Egregi Signori, apprendo della vostra censura pubblica nei confronti del sottoscritto, europarlamentare italiano, rappresentante del MS-Fiamma Tricolore, e mi preme qui smentire e denunciare la diffamazione di cui sono stato oggetto ad evidente scopo elettorale. Allego in proposito anche mie smentite pubbliche riportate dalla stampa italiana. Intanto affermo e sottolineo che mai ho nutrito e tanto meno esternato sentimenti d'odio razziale, anzi mi sono sempre prodigato in difesa dell'autodeterminazione dei popoli; mai ne io, ne il Partito che rappresento, ho/abbiamo sostenuto idee e/o programmi neonazisti, ne nei nostri scritti e discorsi sono mai state usate parole contro religioni o etnie diverse dalla nostra; mai, sottolineo mai, nei confronti dell'islamismo e dell'ebraismo o altre religioni. Mai nei nostri scritti o discorsi si è inteso negare responsabilità e genocidi, mai ho messo in dubbio crimini di guerra e/o crimini commessi nei confronti degli Ebrei. Nella trasmissione di Sky, della quale non so se avete avuto notizia dai giornali ma della quale credo non avete preso visione, sono stato incalzato da una serie di domande del conduttore (questo a poche ore dagli atti necessari alla presentazione della lista di Partito per le elezioni politiche italiane), frammiste alla proiezione di documenti ed interviste ad altri, sulle quali tendenziosamente mi si è chiesto parere: è sulle dichiarazioni di altri sulle loro affermazioni e ricerche che ho detto di "non avere gli strumenti per potermi pronunciare" che non mi occupo di queste questioni, che non ho letto i libri del signor Irving, che avrei voluto parlare di altro, tutto al più ho sostenuto - da studioso di tuttaltra disciplina - il metodo scientifico che prevede l'aggiornamento continuo dei documenti e delle conoscenze. Aggiungo che la presenza contestuale in diretta, da un'altra città, del Prof. Luciano Canfora (studioso di Sinistra), ha consentito un pacato e corretto scambio di opinioni senza alcuna polemica violenta. Solo provocatori e tendenziosi argomenti modi e toni del conduttore (che ha concluso la trasmissione chiedendomi un giudizio su Hitler e sul quale non potevo che esternare ovvia riprovazione), andrebbero valutati nel metodo e nel merito di quello che dovrebbe essere un dibattito democratico. Egregi Signori, io condanno tutti, gli eccidi, le atrocità, i dolori che hanno segnato il cammino dell'uomo sulla Terra, tutti i crimini commessi in nome di qualsivoglia ideologia contro l'umanità o parte di essa, a prescindere da fedi religiose e politiche, a prescindere da etnie, culture e razze, certo che la storia vada lasciata agli storici e a chi fa politica la discussione dei problemi e la ricerca delle migliori soluzioni per il bene ed il progresso civile delle comunità umane. Certo che vorrete accogliere questa mia e valutare con obiettività il mio agire, chiedo alle S.V. udienza e spero vogliate comprendere la strumentalità persecutoria di quanto a danno mio personale e politico del Partito che rappresento si è verificato. Gradite i sensi della mia stima. On. Luca Romagnoli


La mia risposta all'on. Romagnoli del 3 marzo

Egregio onorevole Romagnoli,

desidero innanzitutto ringraziarla per avermi risposto in maniera diffusa, ma devo purtroppo constatare che non vi è da nessuna parte la risposta alle mie domande. Comprendo perfettamente che, data l'area ideologica di provenienza del suo partito (che conosco molto bene, in quanto mio padre è stato un importante esponente politico del MSI-Dn ed ho avuto modo di conoscere da ragazzo Giorgio Almirante ed Araldo di Crollalanza), sia facile strumentalizzare la sua partecipazione a questa campagna elettorale, e sopratutto sia primario scopo di chi la intervista conoscere la sua posizione riguardo determinati eventi storici che alcuni esponenti della base dell'estrema destra ritengono quantomeno "accettabili" se non "riproponibili".
Ho letto comunque con piacere che lei nega di avere mai sostenuto il neonazismo, o di aver mai approvato i genocidi, da qualunque parte provengano. Ho letto che lei non ha mai negato responsabilità del nazismo nello sterminio degli ebrei.
Lei però mi parla di non avere elementi per sostenere la verità dell'esistenza dei forni crematori, mi parla di "metodo scientifico che sostiene l'aggiornamento dei documenti e delle conoscenze".
Vi è però un vizio di fondo in questo argomentare. Fortunatamente sullo sterminio nazista non è possibile l'aggiornamento dei documenti e delle conoscenze. Le prove dello sterminio nazista sono immobili, invariabili, incontrovertibili ed inconfutabili e sopratutto indiscutibili. Dal 27 gennaio 1945 è cominciata la raccolta delle prove de visu, scoperto il Vernichtnungslager di Auschwitz-Birkenau, gli Alleati cominciarono a raccogliere la documentazione visiva e materiale dello sterminio.
Lo stesso Dwight David Eisenhower, allora comandante alleato, volle recarsi sul posto per accertare i fatti e fare in modo che nessuno potesse contestare o dire che era stato tutto inventato per propaganda.
IO ho conosciuto da ragazzo un sopravvissuto ad Auschwitz, lo incontravo tutte le domeniche. Mi ha fatto vedere i numeri incisi sull'avambraccio, ho visto nei suoi occhi la morte, come ho scritto in una delle mie poesie. Ho poi visto i film, ho letto i libri ecc.ecc., e tutto questo mi serve per essere assolutamente certo che i forni crematori e i campi di sterminio siano esistiti.
La questione quindi non è condannare i genocidi, ma essere assolutamente certi che lo sterminio nazista ci sia stato e che sia avvenuto nei modi conosciuti, senza bisogno di prove ulteriori o di aggiornamento scientifico.
Questo le chiedo, lei avrebbe dovuto dire che è assolutamente certo dell'esistenza dei forni crematori, non che non ha elementi per sostenerlo.
Innescare il dubbio su queste cose è molto pericoloso, non vuol dire desiderarle ma vuol dire iniziare un percorso per cui poi qualcuno possa arrivare a negarle o a riproporle. Inoltre queste sottigliezze la base non le capisce, ma se dovessi incontrare qualcuno del MSI-Ft, che mi dice che sarebbe auspicabile il ritorno dei lager per qualsivoglia persona di qualsivoglia etnia o pensiero politico o altro, potrò chiaramente rinfacciargli quello che lei mi ha scritto in questa email, facendogli capire che il suo segretario nazionale è assolutamente contrario ai lager o al genocidio o ai crimini contro l'umanità.
Come ultima cosa, visto che lei dice che il discorso sui lager va lasciato agli storici, posso accogliere la sua opinione, precisando che, non essendo noi storici, non possiamo chiedere prove per affermare quello che la storia ci insegna, ma dobbiamo fare in modo che gli errori della storia non si ripetano, perché questo non è compito degli storici, ma compito degli essere umani e della politica.
Dichiari quindi apertamente che è assolutamente certo dell'esistenza dei forni crematori e dei campi di sterminio (del resto nessuno la irriderà perché basta andare a vederli, sono ancora lì) e poi dica tutto quello che ha detto a me. Poi nessuno dubiterà più che il Movimento Sociale Italiano - Fiamma Tricolore sia sì un partito di estrema destra, ma che sia un interlocutore valido e che non abbia velleità neofasciste.
Mi farebbe piacere incontrarla comunque, per discutere su queste cose.
Cordialmente,
Ettore Lomaglio Silvestri presidente Associazione culturale Sconfiggiamo la mafia

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Intervista ad Antonello De Pierro
by ufficio stampa Wednesday, Jun. 21, 2006 at 1:13 AM mail:

Intervista ad Antone...
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INTERVISTA AD ANTONELLO DE PIERRO
Da Napolitano alle liti per le poltrone nel governo Prodi, all’Iraq, al sistema elettorale, all’economia.Il ''depierro pensiero''.



Angelo M. D'Addesio

*Iniziamo con le notizie politiche di questi giorni. La scelta di Napolitano come Capo dello Stato è condivisibile, giusta oppure si configuravano alternative possibili e se sì quali?

Sì, penso che Napolitano sia stata la scelta giusta, a dispetto dell’anzianità, anche perché vista la situazione che si era venuta a creare non poteva essere D’Alema, l’uomo giusto, avendo fatto la campagna elettorale per un determinato schieramento. Gianni Letta è stato sempre al suo posto, ma non dimentichiamo che è stato al centro dei fondi neri dell’IRI negli anni ’70 e quindi non era una figura credibile al momento. Mi ha fatto male vedere i 42 voti a Bossi, che è leader di uno schieramento che fa i raduni sul Po e cantava con i suoi seguaci la canzone “Abbiamo un sogno nel cuore, bruciare il Tricolore…”. Parlo di Bossi perché è stato il secondo più eletto. Penso che Napolitano è una buona figura, che sicuramente riuscirà ad essere al di sopra delle parti.

*Il Governo Prodi. Dopo la vittoria risicata che durata potrà avere questo governo e soprattutto come si risolveranno i diverbi interni ai DS o il nodo Mastella-Bonino per il Ministero della difesa?

Come durata mi auguro che sia di cinque anni pieni. Diciamo che le liti sono più nell’ambito dell’Ulivo, nel partito “unico”. Sembra che qualcuno abbia attribuito a D’Alema, la frase e la volontà di una doppia vicepresidenza del Consiglio, con Rutelli. Non sarà così. La vicepresidenza andrà, a mio parere, a Rutelli. Non sono d’accordo sulla scelta di Rutelli, in tempi passati ho trovato molto da ridire sul comportamento politico di Rutelli.

*E sulla questione Bonino-Mastella?

Sicuramente vedo molto meglio Mastella alla Difesa. La Bonino alla Difesa sarebbe una scelta contraddittoria, viste le battaglie pacifiste che la Bonino ha condotto in questi anni con i Radicali, Rutelli in primis. Non dimentichiamo il trasformismo esasperato di Rutelli, dai Radicali ai Verdi, per poi genuflettersi in Vaticano, passando alla Margherita.

*Rimanendo sull’argomento pace-guerra. A fine giugno dovrebbe esserci il rifinanziamento delle missioni in Iraq ed Afghanistan. Il governo Prodi avrà la volontà di svincolarsi dalle missioni oppure seguirà i propositi del governo Berlusconi?

Io mi auguro di no. Innanzitutto la missione in Afghanistan è stata ben diversa. Quella in Iraq è stata una missione di guerra, perché gli italiani hanno partecipato a diverse operazioni di guerra.
E’ eclatante il caso di Nassiriya. Lì sono di stanza gli italiani e ci sono gli stabilimenti dell’ENI che gli italiani hanno protetto durante la missione.

*Quali sono le possibili soluzioni politiche per risolvere questi nodi cruciali legati alle missioni in Iraq?

Io spero si trovi una soluzione che non sarà comunque facile, vista la situazione creatasi in Iraq. Penso che sia però il momento di ritirare i soldati dall’Iraq. C’è da sottolineare comunque il cinismo aberrante che accompagna il cordoglio per la morte dei militari italiani, dalla tragedia di Nassiriya. Berlusconi disse all’epoca “E’ come se fosse morto mio figlio”. Suo figlio non era lì, purtroppo o per fortuna e sono parole e frasi fatte. Il fatto di considerare i morti in terminI di mera contabilità di un bollettino di guerra dovrebbe far riflettere. Dietro ogni morto c’è una tragedia familiare che segna per tutta la vita.

*Si parla di Partito Democratico e di Casa dei Moderati. Eppure le formazioni sono molto disomogenee, la sinistra radicale va per conto suo. Saranno possibili queste elaborazioni in termini bipolari e quali saranno i tempi per queste soluzioni?

E’ una bella domanda. Io sono contrario all’unione DS-Margherita. Sarebbe il tramonto dell’ideologia. Questo già esiste, però se qualcuno ha ancora delle idee, ci troveremmo di fronte ad un’unica lista formata da coloro che combattevano, verbali o meno, ovvero democristiani e comunisti, la vecchia maggioranza ed opposizione. E’ come se in futuro si unissero Berlusconi e Prodi. Dall’altro lato la Casa dei Moderati è surreale. Nel centro-destra non ci sono moderati, per il sol fatto di aver accettato l’alleanza con la Lega Nord che è sempre stata contraria e lontana dallo spirito democratico e di moderazione. Fino a quando ci saranno certe alleanze, sarà difficile una Casa dei Moderati.

*In riferimento al sistema proporzionale come le pensa?

Ecco in riferimento a ciò è bene ricordare che l’art. 1 dice che “L’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro”. In realtà l’Italia è stata fondata più sul denaro, sulla ricchezza, che non sul lavoro. E’ stata più che altro una plutocrazia e non una democrazia, non di certo un governo del popolo. In questo senso la legge elettorale è stata un attentato alla democrazia. Non dare neppure la possibilità all’elettore di scegliere il proprio candidato, ma imporre candidature come quelle di Previti, peraltro arrestato in questi giorni o Dell’Utri che si è avvantaggiato di una legge ad personam, altrimenti avrebbe dovuto scontare due anni e sei mesi rende l’idea di come questa legge sia da rivedere, completamente.

*Il tema scottante del lavoro. Veltroni ha riabilitato la Legge Biagi, ha detto che è da riformare, ma non da bocciare completamente. Altri la considerano l’apice e la causa prima del precariato in Italia. Che posizione ha sulla Legge Biagi?

Non dimentichiamo che questa situazione è stata determinata in parte dal centro-sinistra. Bisogna invertire la rotta. Non dimentichiamo che il centro-sinistra introdusse i c.d. “Co.Co.Co.”, ora spariti per fortuna, per poter pagare i periodi di prova. Gli stessi sono stati strumentalizzati, infatti circa tre anni fa si arrivò a circa 2 milioni e 700 mila Co.Co.Co. Vorrei sottolineare un evento abbastanza importante su questo argomento.

*Prego.

Al Ministero dei Trasporti c’è una centrale operativa, che risponde agli utenti che hanno a che fare con la Motorizzazione Civile, occupandosi dei dati sensibili di tutti i cittadini. Prima l’appalto del call-center era stato dato ad una ditta privata. E’ qualcosa di assolutamente sbagliato affidare i dati sensibili di milioni di italiani ad una ditta che può passare la mano ad altre ditte, in barba alla legge sulla privacy. Tutto ciò non è affidabile. Circa tre anni fa, in proposito feci una trasmissione in Radio su Radio Roma, in cui si parlava del Co.Co.Co, come incostituzionale, perché prevedeva una situazione contraria all’art. 4 della Costituzione, perché prevedeva un lavoro da dipendente con le non garanzie del libero professionista. Nel caso del Ministero la nuova ditta che venne impose questo trattamento e c’era chi lavorava lì da 15 anni ed a 40 anni si vide costretta ad accettare.

*E’ il caso di rivedere tutto, di attuare una vera riforma.

Adesso ci sono i “contratti a progetto”. C’è un futuro nel segno del precariato e dell’incertezza. Sono aumentati i divorzi e sono diminuiti i matrimoni. Questo è uno degli effetti collaterali di questa situazione. Oggi un giovane non può neppure comprare una cosa, perché è necessario impegnare una busta paga per un mutuo o un affitto. Una volta si diceva “Ho trovato lavoro” o “Sono Disoccupato” oggi si dice “Lavoro, ma non so cosa farò”. C’è una grande incertezza. Non si parla più tanto di usura in questi tempi, non so se è notato, ma anche questo è un altro effetto collaterale indiretto che bisognerebbe approfondire e che è conseguenza di tale sistema. Berlusconi aveva promesso 1 milione di posti di lavoro, ma se sono questi, ha vinto la scommessa, ma il lavoro è un’altra cosa.

*Faccio l’avvocato del diavolo. L’impresa italiana è in crisi. La concorrenza asiatica è molto forte. La grande impresa sceglie la strada della vendita o svendita o della fusione all’estero. La piccola impresa è strozzata e quindi o sceglie la strada della flessibilità o cede al lavoro nero? Cosa è meglio e cosa il peggio?

Lavoro significa stabilità futura e lavoro è un diritto costituzionale. Lo Stato ha il dovere di tutelare il lavoro, ma mi sembra che lo stia piuttosto calpestando. Un lavoratore che mette su famiglia, lavorando in tre mesi e per altri tre mesi non lavora più, può essere schiacciato dall’usura. Si parla di mobbing, senza che ci siano però una legge adeguata. Ho partecipato ad un convegno sul Mobbing, constatando che una legge seria si attende da anni. Solo la Regione Lazio ha varato una legge regionale, fu un consigliere di Forza Italia a presentarla, Claudio Fucci, ma fu bocciata dalla Consulta su istanza del Governo Berlusconi, cosa abbastanza curiosa. Tornando al mobbing, questo tipo di impostazione del sistema lavoro, presta il fianco al mobbing. Lavoratori con contratti di più durata sfrutteranno quelli con contratti precari
E’ una situazione da ribaltare, magari con incentivi alle imprese che possano assicurare contratti a tempo determinato e con grosse penalizzazioni per le imprese che mantengono la vergogna dei contratti precari.

*Passiamo alla politica estera. Si dice che il binomio Usa-Italia è destinato a concludersi con l’avvento del governo Prodi che guarderà verso altri modelli ed altre collaborazioni. E’ possibile che l’Italia si rifaccia al modello spagnolo o a quello francese, ad esempio nel campo dei diritti civili. E’ vero che finirà anche il binomio Italia-Usa.

Io guarderei prima al mio orticello. Prima risolverei i problemi interni. La Spagna di Zapatero sicuramente, per quello che si sente, sta rinascendo dopo gli otto anni di governo Aznar. Se parliamo dei diritti civili, se vogliamo chiamarli così, io posso essere d’accordo personalmente con i PACS, ma non con le unioni omosessuali. Per giunta nella cattolicissima Spagna. E’ un po’ una contraddizione. In paesi come il Brasile forse non si arriverà mai ai matrimoni gay.
Quanto al rapporto con gli Usa, spero che possano continuare, ma attenzione, devono essere rapporti di scambi reciproci e non di sudditanza. Il Governo Berlusconi si è piegato al governo degli Usa. Lo stesso partito di Forza Italia ha una visione servilistica, Berlusconi ha impostato il suo modello con gli Usa allo stesso modo, ovvero servi del volere di Bush.
Quanto ai diritti civili, gli Usa stessi hanno molto da imparare, se pensiamo agli innocenti che aspettano il giudizio solo perché non possono pagare le spese legali. Si parlava poi di mercato con l’estero. Se penso alla Cina che è lo stato che vanta al mondo il maggior numero di esecuzioni capitali. Ebbene, fino a quando non ci sarà uno standard di rispetto dei diritti umani, io frenerei l’espansione commerciale ed economica della Cina verso l’Occidente.

*Le chiederei un parere sulla vicenda Calcio. Tema banale, ma saltato agli occhi della cronaca, della politica.

Io sono sconcertato da quello che è successo. Siamo abituati a situazioni poco pulite dell’universo Calcio. Situazioni poco chiare ci sono state anche in altri sport ed in altri organismi. Il Calcio è un gioco. Quando il Calcio diventa business, con squadre quotate in borsa ed altro. Non dimentichiamo i crack di Cagnotti e Tanzi. Dove c’è business si vengono a creare situazioni che permettono alle persone di arricchirsi illecitamente. Negli altri sport non esiste ancora tutto questo. Pensiamo al Calcio dei grandi valori, al grande Torino, perito a Superga, con grandi calciatori che giocavano per un premio-partita che poteva essere un cappotto.
Questo non dovrebbe accadere. E’ il caso di fare vera pulizia e che i magistrati vadano veramente fino in fondo per punire pesantemente i reati che sono stati commessi e dare una lezione a questi signori. Fra questi c’è anche Carraro e mi dispiace che sia stato sindaco anche a Roma, una città bella, rinata. Mi fa scemare un po’ di orgoglio di essere romano.

*Ultimo punto. Cosa dovrebbe fare un governo, in questo caso, il Governo Prodi, non dico in cento giorni, ma con estrema urgenza almeno nei prossimi sei mesi. Tre priorità su cui intervenire.

Prima di tutto la scuola. Soprattutto dopo la riforma Moratti che svalutato la scuola pubblica. Bisogna dare a tutti l’accesso alla scuola pubblica, al sapere che è il segno distintivo di un popolo. Altra cosa su cui operare la sanità. Un esempio è il modello tedesco è molto avanti. Si paga una tassa più elevata, ma in Germania viene tutto rimborsato, visite private comprese. Conosco un caso spaventoso di un barbone dimenticato su una lettiga fuori dall’Ospedale di Ostia. La tutela della salute è un diritto da non calpestare che favorisce anche una società più laboriosa. Infine va rivisto completamente il sistema lavoro, a partire dalle assunzioni.


Antonello De Pierro, giornalista, direttore del portale di informazione nazionale Italymedia e da tempo impegnato nel giornalismo di denuncia sociale. Ha collaborato per “La Stampa” e “L’Opinione”, ha diretto nel 2003 il mensile “Nuove proposte” ed ha condotto programmi nel circuito tv Stream, oltre che essere un assiduo ideatore di trasmissioni per Radio Roma ed altre emittenti locali nel Lazio. Oggi è molto attivo nel giornalismo on line e nell’informazione telematica grazie al sito di informazione da lui diretto Italymedia.it



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