I provvedimenti sono stati adottati dopo i fatti di Roma-Livorno. L'annuncio di Pisanu: «Appartengono a Forza Nuova, non sono ultrà della Roma. Nelle loro case il libro di Hitler e testi sulle Ss».

ROMA - «Allo stato attuale delle indagini si può ragionevolmente sostenere che i responsabili dei fatti di Roma appartengano a gruppi politici e non ad ultrà della Roma». Lo annuncia il ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu al convegno «Il calcio, l'Italia, le leggi» tornando sui fatti avvenuti durante Roma-Livorno. «Quasi tutti gli undici denunciati - aggiunge il titolare del Viminale - appartengono a "Tradizione e Distinzione", formazione politica di estrema destra legata a Forza Nuova». Pronta la replica di Roberto Fiore, il leader di Forza Nuova: «Già in passato - spiega Fiore - c'è stato chi ha cercato di metterci in mezzo con le peggiori manifestazioni del tifo calcistico e noi abbiamo sempre reagito querelando. Lo stesso - conclude - faremo stavolta».

IL LIBRO DI HITLER - Secondo Pisanu tuttavia il gruppo «ha attitudini a esporre striscioni nazifasciti negli stadi. Alcuni dei loro dirigenti gestiscono un programma su una radio privata, a casa di qualcuno di loro sono stati trovati libri inneggianti alle SS e il Mein Kampf (il libro-manifesto di Adolf Hitler, ndr). Prima di una partita Roma-Brascia dell'anno scorso hanno raccolto anche firme per la liberazione di Priebke. Si può comunque sostenere con certezza che i responsabili sono gruppi estranei alla tifoseria ultrà della Roma».

CONDANNE ESEMPLARI - Il ministro si è augurato provvedimenti esemplarinei confronti degli undici denunciati. «Bisogna adesso attendere la conclusione delle indagini - ha sottolineato -, mi auguro che la magistratura trovi elementi sufficienti per sentenziare con la massima severità possibile. La squalifica dell'Olimpico? Gli spettatori che non hanno responsabilità di quanto accaduto ne facciano monito».

LA PRUDENZA DELLA POLIZIA - Pisanu è poi tornato sull'atteggiamento di prudenza adottato dalla polizia in occasione della partita incriminata. Atteggiamento giudicato da più parti come troppo lassista. «Erano state trovate sei bombe molotov, e si parlava addirittura di dodici - ha detto il titolare del Viminale -. C'era anche da parte di alcuni gruppi una predisposizione alla violenza, come hanno dimostrato anche alcuni striscioni sollevati durante l'incontro. In questa situazione c'è stato un atteggiamento di prudenza da parte delle forze dell'ordine e intervenire sugli spalti era escluso». «Sarebbe stato raccomandabile - ha aggiunto - un avviso tramite gli altoparlanti dello stadio di sospensione della partita fino a quando non fossero stati ammainati i simboli nazifascisti, puntando anche sulla solidarietà degli altri spettatori». Ma la situazione di tensione ha impedito anche questa soluzione. «In un clima più sereno - ha infatti sottolineato il ministro - sarebbe accaduto ciò».

«E ADESSO LINEA DURA» - Ora però si cambia registro. «D'ora in avanti - ha ribadito Pisanu - se saranno esposti striscioni come quelli dell'Olimpico le partite saranno sospese. Uomo avvertito mezzo salvato». Pisanu infine ha chiesto l'aiuto di tutti gli sportivi: «Serve la loro collaborazione - ha concluso - per mettere più prove a disposizione della magistratura».
02 febbraio 2006