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Mr. Britannia alla Banca d'Italia
by draghi Tuesday, Feb. 07, 2006 at 1:30 PM mail:

Mr. Britannia alla Banca d'Italia

EIR, 5 gennaio 2006 – Con la nomina di Mario Draghi a successore di Antonio Fazio si apre una nuova fase nella colonizzazione finanziaria ed economica dell'Italia. Grazie all'Executive Intelligence Review, Draghi è noto come "Mr. Britannia", nomignolo che gli deriva dall'aver partecipato, quando era direttore generale del Tesoro, alla riunione semi-cospirativa con i banchieri della City sul panfilo della Regina Elisabetta, il 2 giugno 1992. A quella riunione si discusse come "finanziarizzare" il sistema economico italiano, cioè trasformarlo in un sistema in cui la finanza avrebbe preso il sopravvento sull'industria e sulla politica, facendo leva sulle privatizzioni. Denunciato dall'EIR in un dossier del 1993, che diede seguito a numerosi articoli di stampa e interrogazioni parlamentari, Draghi ha poi svolto una sotterranea e intensa opera di public relations per sminuire l'importanza della sua partecipazione a quell'incontro, senza riuscire a togliersi il marchio di dosso. Infatti, il giorno della sua nomina tutti i quotidiani e le agenzie italiane, senza eccezione, hanno dovuto riportare che nel passato del neogovernatore c'è la storia poco chiara del Britannia. Persino il sito Libertà&Giustizia, che rappresenta i duri e puri del gruppone debenedettiano (grande vincitore dello scontro politico-finanziario che ha portato alle dimissioni di Fazio), ha dovuto parlare della crociera del Britannia, naturalmente scrivendo che quanto è stato detto al proposito sono solo "sciocchezze".
Resta il fatto, invece, che Draghi tenne un discorso a quella riunione, in cui disse esplicitamente che il principale ostacolo ad una "riforma" del sistema finanziario in Italia era rappresentato dal sistema politico. Guarda caso, dopo la crociera sul Britannia partì l'attacco speculativo contro la lira e l'uragano di Mani Pulite che proprio quel sistema politico abbatté.
Negli anni successivi, Draghi fu il regista di tutte le privatizzazioni, che hanno trasformato il panorama economico italiano in modo molto simile a quello pre-1936, con un fitto intreccio tra banche e imprese monopoliste in mano a vecchie e nuove famiglie oligarchiche.
C'é da prevedere che con Draghi in via Nazionale ci sarà il disco verde per una nuova avanzata delle banche internazionali e dei fondi speculativi in Italia, alla caccia di imprese da fagocitare e dei 140 miliardi di risparmio nazionale, oltre che del bottino rappresentato dalla privatizzazione delle pensioni, obiettivo di sempre del potere sinarchista di cui Mr. Britannia rappresenta uno dei più fidati "assets".

http://www.movisol.org/draghi2.htm

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"Eurasia" e Nucleare
by Portinaio di via Sauli 24, 20127 Milano Tuesday, Feb. 07, 2006 at 4:37 PM mail:

Tanto per gradire...un piccolo approfondimento!

L'organizzazione MoviSol (Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà) è la sezione italiana del movimento dell'economista statunitense Lyndon LaRouche. Fondata a Milano il 2 giugno 1993 ne fanno parte:
Amelia Boynton Robinson (presidente d’onore), Paolo Raimondi (Presidente), Liliana Gorini (Vicepresidente)Claudio Ciccanti (Segretario generale e tesoriere) e Pietro Cicconi (Redazione di Solidarietà).

Nel programma si trovano alcuni punti, tra cui vale la pena ricordare il "ritorno al classico" contro le droghe e il potenziamento dell'energia NUCLEARE. Riporto per correttezza:

1) Ritorno ai classici – Droga, "nuova violenza" giovanile, brutalità e volgarità dei mass media, crollo della qualità dell'istruzione sono i sintomi più evidenti di una società dominata da una ideologia, quella della “società post-industriale” e del suo corollario della “New Economy”.

Per questo nell'istruzione occorre un ritorno alla cultura classica intesa come capacità di comprendere delle idee vere, quelle idee che storicamente sono all'origine e caratterizzano i progressi più importanti compiuti dall'umanità.

Nella cultura classica rientra soprattutto una concezione classica della fisica e delle sue applicazioni nelle tecnologie produttive. L'istruzione deve essere riformata di modo che gli studenti siano portati a rivivere le principali scoperte del passato individuandone le caratteristiche creative.

In tale ottica occorre rivalutare in primo luogo l'immenso patrimonio culturale italiano, in particolare quello dei padri della lingua italiana, dell'arte, della musica e della scienza rinascimentale.

2) Il ponte di sviluppo eurasiatico e il nucleare

Le grandi infrastrutture, concepite come un bene comune e dunque gestite e finanziate principalmente dagli stati nazionali, rappresentano la vera molla della "libera impresa privata" nel settore realmente produttivo. Riducendo drasticamente i costi dell'energia e dei trasporti, e aumentando la qualità della forza lavoro con sanità e istruzione, si determina "il potenziale economico" necessario soprattutto in una depressione come quella attuale. Il precedente più immediato è il New Deal di Roosevelt negli anni Trenta, fino al dopoguerra.

La proposta principale del nostro movimento è quella del Ponte di Sviluppo Eurasiatico, che consiste in una serie di corridoi composti da grandi linee ferroviarie, autostradali, oleo/gasdotti, linee elettriche, ecc. per il collegamento dell'Europa alle regioni più popolose dell'Asia attraverso la massa continentale eurasiatica. Questi sono detti "corridoi di sviluppo" in quanto i grandi traffici che li attraversano danno impulso, lungo il loro percorso, allo sviluppo economico nei centri abitati esistenti, e alla creazione di nuovi. I precedenti storici sono la Transiberiana, in Russia, e la transcontinentale di Lincoln negli USA.

Per far fronte a questo enorme transfer tecnologico dall'Europa all'Asia occorre potenziare le infrastrutture in Europa, in particolare quelle energetiche; facendo ricorso al nucleare sicuro esistente e puntando a tappe forzate verso l'energia di fusione.

L'obiezione che solitamente si leva contro i grandi programmi infrastrutturali è "chi paga?". In realtà sono questi investimenti a lungo termine che arricchiscono le economie nazionali.
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PS.E come programmino politico suona tanto di "terzavia-catto-neo-con"...a buon intenditor poche parole..

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