Queste storie vanno ricordate contro ogni ipocrita censura di Stato!
Stasera, proiezione del film “Il leone del deserto”, ore 20.45, “Armonie”, via Emilia Levante 138.
Come mai questo grande film statunitense con famosi attori è stato censurato in Italia? Lo Stato democratico lo ha vietato perché racconta uno dei tanti efferati episodi del colonialismo italiano in Libia. In fondo, si direbbe che le pratiche del fascismo italiano siano state riprese dalle grandi democrazie occidentali come un elemento normale di governo del mondo. L’uso indiscriminato dell’iprite nel 1935 sulle popolazioni civili dell’Etiopia anticipa l’uso del napalm in Vietnam o in Iraq. Il penitenziario italiano di Nocra in Libia (1887-1942), simbolo dell’oppressione coloniale italiana, non ha nulla da invidiare ad Abu Grahib per la fantasia gaudente e cameratesca degli aguzzini. Le deportazioni dall’altipiano cirenaico nel 1930 di 100.000 libici, cioè oltre la metà della popolazione, assomiglia alle tante pulizie etniche e razziali più recenti.
Queste storie vanno ricordate contro ogni ipocrita censura di Stato!
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