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[16.dic.2000] Scontri e oltre 50 feriti
by antifa*roma Sunday, Feb. 19, 2006 at 6:14 PM mail:

Da Repubblica I giovani dei centri sociali volevano portare la protesta in piazza San Pietro

[16.dic.2000] Scontr...
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Haider a Roma, e scoppia il putiferio, con un bilancio di oltre 50 feriti tra forze dell'ordine (26) e manifestanti (30). All'ospedale San Giacomo sono stati refertati un ispettore e sei agenti. Al Santo Spirito altri sono stati assistiti: un ispettore (che ha avuto una prognosi di 21 giorni) mentre 4 funzionari e 10 agenti si sono fatti medicare. Tra i carabinieri sono rimasti contusi 2 militari e un ufficiale.
I circa 30 manifestanti feriti - hanno detto esponenti dei centri sociali - sono stati colpiti dai carabinieri alla testa e al volto con il calcio dei fucili e da lacrimogeni "sparati ad altezza d'uomo". Molti tra i contusi, è stato fatto notare, hanno evitato di farsi rilasciare il referto negli ospedali per evitare l'identificazione. Altri, per lo stesso timore, non si sono neppure presentati al pronto soccorso. Tra le vittime anche il giornalista del Messaggero Luca Lippera, ritenuto guaribile con una prognosi di otto giorni e 4 punti alla testa (per il suo ferimento il Sindacato cronisti romani ha preannunciato una protesta al Questore).

I tafferugli sono iniziati intorno alle 16.30 per continuare e inasprirsi nel resto del pomeriggio. "Mai più" c'era scritto sotto la foto di bambini rinchiusi nel lager di Auschwitz: uno striscione di sei metri per tre che i centri sociali volevano portare in piazza San Pietro per partecipare a modo loro alla manifestazione di accensione dell'albero di Natale regalato dalla Carinzia al Papa. Ma la polizia si è schierata in massa per impedire l'accesso dei dimostranti, circa quattromila secondo gli organizzatori, in via della Conciliazione ed a quel punto, come era prevedibile, è scoppiato l'inferno: cariche, manganellate, lanci di pietre.

Il pomeriggio intorno a Castel Sant'Angelo, dove i centri sociali romani e Rifondazione comunista si erano dati appuntamento per una manifestazione di protesta, era iniziato tranquillamente. I parlamentari presenti hanno trattato con la Questura un possibile corteo, ma da parte delle forze dell'ordine la risposta è stata un deciso no. Dopo un'ora di trattative i giovani dei centri sociali hanno deciso di partire comunque: sono apparse le tute bianche degli Invisibili, i copertoni e gli scudi e in quel momento si è capito che sarebbe stato un pomeriggio difficile.

Intorno alle 16.30 il corteo è partito al canto di "Bella ciao", lanciando slogan antinazisti. Dopo poche centinaia di metri, però, un imponente schieramento di poliziotti metteva fine alla marcia. I giovani hanno cercato di forzare il blocco e la celere ha ragito in modo molto deciso. Una carica e un lancio di lacrimogeni per disperdere il corteo.

Dall'altra parte si è scatenata una sassaiola ed un lancio di tubi e materiali raccattati per strada mentre i bagni chimici venivano rovesciati in strada come barricata. Attimi di guerriglia urbana di cui hanno fatto le spese un manifestante e un cronista del Messaggero preso a manganellate da un poliziotto.

Dopo la carica i due schieramenti si sono ricompattati e sono tornati a fronteggiarsi, ma senza scontri, mentre si tratta su come far proseguire pacificamente il corteo. In tanta tensione c'è anche spazio per un siparietto di creatività: un manifestante si è presentato davanti ai cordoni della celere con un alberello in mano e ha chiesto ai funzionari di polizia: "Perché Haider può regalare un albero al Papa e noi no?".

Quindi, al grido di "Haider boia ritorna nella fogna", i giovani dei centri sociali - con in prima fila il deputato dei Verdi Paolo Cento - si sono spostati in piazza Cavour, sempre controllati da un fitto cordone di forze dell'ordine. Anche qui, seppur per pochi minuti, verso le 19 si sono verificati scontri con la polizia. E molti passanti hanno protestato con le forze dell'ordine ritendo il loro intervento troppo violento.

(16 dicembre 2000)

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