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Parigi, blitz nella notte alla Sorbona
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Collettivo Jaquerie Saturday, Mar. 11, 2006 at 10:07 AM |
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Botte, lacrimogeni, resistenza e feriti. Cacciati gli studenti che protestano
contro la nuova legge che permetterebbe il licenziamento dei giovani
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Parigi, blitz nella notte alla Sorbona sgomberata l'università occupata Negli scontri sono rimasti feriti 11 poliziotti, un dimostrante e un fotografo Incidenti in molte altre delle 85 università francesi presidiate da manifestanti
PARIGI - Feriti e panico. Poliziotti contro studenti e Parigi torna nel'68, con la Sorbona che torna ad essere il fulcro della protesta. All'alba è scattato il blitz delle forze anti-sommossa francesi contro gli studenti che da giovedì sera occupavano la storica università per protestare contro la nuova legislazione del lavoro. Verso le 4 del mattino la polizia ha fatto irruzione all'interno dell'università parigina e usando i lacrimogeni hanno costretto in pochi minuti i 400 ragazzi ad uscire dalle aule.
L'irruzione ha creato forte panico anche perché alcuni studenti hanno tentato di resistere gettando contro i poliziotti un pò di tutto, da estintori a sedie a libri. In vista dell'assalto finale al'interno dell'ateneo erano stati accumulati oggetti pesanti davanti ai portoni di ingresso.
Gli incidenti, cominciati verso mezzanotte sulla piazza antistante l'università, sono proseguiti anche in boulevard Saint Michel, dove sono state smantellate piccole barricate. Stamattina gli agenti muniti di manganelli e di gas lacrimogeni hanno fatto irruzione nello storico ateneo parigino, stroncando i tentativi dei giovani di opporsi: nel giro di dieci minuti il complesso è stato completamente fatto evacuare. Gli studenti avevano cercato di fermare la carica formando una catena umana al grido di "Resistenza pacifica!", ma non sono riusciti a evitare lo sgombero.
Gli scontri hanno provocato diversi feriti: tra questi almeno undici poliziotti, un dimostrante e un fotografo che stava seguendo gli sviluppi della vicenda. In totale, dall'inizio dell'occupazione dell'ateneo parigino, sono 31 le persone rimaste ferite. Incidenti analoghi hanno avuto luogo nella notte anche in numerose altre delle 85 Università di Francia presidiate nei giorni scorsi dai manifestanti.
L'occupazione della Sorbona rientrava nella protesta in corso in tutta la Francia contro il Cpe, la legge sul contratto di primo impiego voluta dal governo conservatore del premier Dominique de Villepin per combattere la disoccupazione giovanile, ma che agevola i licenziamenti senza giusta causa per i neoassunti di età inferiore ai 26 anni.
Intanto sindacati e studenti vogliono approfittare del momento di difficoltà del governo e non intendono allentare la pressione. Il 16 ed il 18 marzo si terranno due nuove giornate di protesta: la prima, destinata agli studenti, sembra destinata a diventare una sorta di prova generale per la seconda.
Il momento difficile per Dominique de Villepin rischia di diventare un vero incubo politico. Il premier è tra l'altro in difficoltà anche su un altro tema che riguarda da vicino i giovani, la legge sul diritto d'autore.
(11 marzo 2006)
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Vento di '68 alla Sorbona
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ANNA MARIA MERLO Saturday, Mar. 11, 2006 at 10:44 AM |
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Contro il precariato occupata l'università parigina. Decine di atenei in agitazione
PARIGI
Aria di `68, ieri mattina, alla Sorbonne, contro il Cpe, il contratto prima assunzione, che contiene due anni di periodo di prova con licenziamenti senza giusta causa per i giovani di meno di 26 anni. 100-150 studenti hanno passato la notte tra mercoledì e giovedì all'interno dell'università e ieri mattina c'erano dei Crs alle porte, che hanno aperto l'entrata con più di un'ora di ritardo ma informato i circa 500 studenti che erano alle porte che gli anfiteatri erano chiusi e i corsi sospesi. Sui muri, molti manifesti, «Sorbonne in lotta», «Sorbonne in sciopero», «Sorbonne occupata», «sous les pavés, la plage», tutto un simbolo del `68. I poliziotti, dopo aver bloccato l'entrata, hanno lasciato entrare solo gli studenti che potevano provare di essere iscritti, dietro presentazione della carta. La mattina di mercoledì gli studenti avevano ottenuto dal rettore l'autorizzazione ad occupare la Sorbonne la notte, «alla condizione di non commettere vandalismi». Ma ieri il rettorato ha affermato che alcune porte erano state divelte, le carte degli uffici rovesciate per terra e mini-barricate costruite con tavoli e sedie nelle gallerie dell'università. Cosa che gli studenti negano. «Non c'è stato nessun problema - afferma Marine, una giovane studentessa - sappiamo benissimo che la Sorbonne è un monumento storico». Nel tardo pomeriggio di ieri numerosi studenti si sono concentrati a place de l'Etoile, da dove è partita una manifestazione spontanea. Altre università sono bloccate, 40 su 84, secondo l'Unef, la principale organizzazione studentesca, anche se il ministero continua a dare cifre al ribasso: una ventina mercoledì, solo 11 ieri «totalmente bloccate». Ma sono in agitazione anche le università della banlieue, che permettono di stabilire un legame con la rivolta di novembre. Anche perché la legge che contiene il Cpe è quella dell'«eguaglianza delle possibilità», che permetterà ai più sfavoriti di entrare in apprendistato a 14 anni, cioè due anni prima della fine della scuola dell'obbligo. A Tolbiac ci sono state tensioni tra studenti in sciopero e quelli che volevano seguire i corsi. «Non abbiamo scelta - dice una ragazza - prima del blocco c'erano 200 persone alle assemblee, adesso sono 1200. E' il mezzo più efficace».
« Il vento soffia in nostro favore - ha commentato ieri il presidente dell'Unef, Bruno Julliard - siamo molto determinati, il primo ministro non riuscirà a limitare questo movimento. Le assemblee sono sempre più grosse, gli studenti sempre più numerosi e molto mobilitati. Il movimento si sta estendendo, durerà giorni o settimane. Non discuteremo con il governo prima del ritiro e dell'abrogazione del Cpe». Le organizzazioni degli studenti si sono incontrate ieri con i principali sindacati nella sede della Cfdt, per organizzare un'altra giornata di azione per il 18 marzo. «La mobilitazione deve proseguire fino al ritiro del Cpe», afferma la Cgt, che assicura che la protesta «cresce tra i giovani e sta agganciando le imprese».
Dominique de Villepin ancora ieri ha risposto di voler mantenere il Cpe, anche se ha invitato i sindacati ad «arricchirlo». Ma non è sicuro che i sindacati gli tendano la mano. «E' fuori questione», ha tagliato corto il segretario della Cfdt, François Chérèque. Villepin vorrebbe varare contemporaneamente delle misure a favore degli studenti, come l'istituzione di un «tutore» che segua ogni persona nell'accesso alla vita professionale. L'opposizione si è rivolta ieri a Jacques Chirac perché «prenda coscienza che questo progetto non passerà». Il Ps ha ricordato che lo stesso Chirac nell'86 aveva ritirato la riforma Devaquet dopo una forte protesta nelle piazze. Alla Lcr sperano in un «movimento di sciopero prolungato». Ma i dubbi hanno ormai raggiunto buona parte della maggioranza. Villepin è accusato a mezza voce di aver fatto tutto da solo, senza consultare nessuno, con il solo obiettivo di tagliare l'erba sotto i piedi al suo rivale Nicolas Sarkozy. «Bisogna sospendere il Cpe», ha dichiarato senza mezzi termini l'ex ministro Hervé de Charrette, perché «è un fallimento che, se il governo si ostina, può costarci la presidenza». Per Yves Jégo, sostenitore di Sarkozy, «è impensabile non ascoltare quello che succede in piazza, presso i giovani». Alcuni parlamentari Ump sono però venuti in soccorso di Villepin, con una lettera di sostegno. «Per noi c'è urgenza assoluta» ha detto il portavoce del governo, Jean-François Copé.
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BLITZ DELLA POLIZIA
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paris barbecue Saturday, Mar. 11, 2006 at 10:51 AM |
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Proteste alla Sorbona PARIGI - Le forze anti-sommossa hanno fatto irruzione all'interno della Sorbona costringendo gli studenti che la occupavano a desistere dal proseguire nella protesta.
In poco meno di dieci minuti la polizia ha sgomberato i 400 studenti che avevano occupato l'università parigina per protestare contro la nuova legislazione del lavoro. Per costringere gli studenti che si erano asserragliati all'interno a guadagnare l'uscita, le forze dell'ordine sono state costrette ad utilizzare dei lacrimogeni. L'irruzione ha creato forte panico anche perché alcuni studenti hanno tentato di resistere.
La Sorbona, simbolo dell'università francese e del maggio del '68, e' diventata il simbolo dell'opposizione degli studenti alla legislazione sul lavoro.
Prima di procedere allo sgombero dell'interno della Sorbona - occupata dagli studenti per la prima volta dal cosiddetto 'Maggio francese' del 1968 - i gendarmi in tenuta anti-sommossa hanno caricato verso le 04:00 i circa 200 manifestanti che protestavano nel vicino boulevard Saint-Michel, dove erano state erette anche delle barricate di fortuna, fermando una decina di essi. In quell'occasione la vetrina di un McDonald's è andata in frantumi. Poi l'attacco all'interno dell'università, che per le 04:30 era stata sgomberata.
Le forze dell'ordine hanno impiegato gas lacrimogeni e sfollagente, impiegando poco più di 10 minuti per evacuare, nonostante la resistenza, i circa 400 studenti asserragliati all'interno. Alcuni degli occupanti hanno provato a resistere lanciando oggetti contro i gendarmi o formando catene umane, al grido di "Resistenza pacifica!" e "Polizia nazionale, milizia del capitale!".
Nell'operazione, secondo i dati comunicati dalla prefettura parigina, sono rimasti feriti undici gendarmi oltre ad un fotografo e a uno studente. In totale, dall'inizio dell'occupazione dell'ateneo parigino, risalente a venerdì, sono 31 le persone rimaste ferite. Altri occupanti, sorpresi in un anfiteatro dove stavano ascoltando un concerto per pianoforte, hanno raccontato di essere invece stati evacuati "senza violenza" e di essere "usciti con calma" dal retro dell'edificio. Lo sgombero è stato deciso dalla prefettura parigina su richiesta del rettore dell'ateneo, Maurice Quenet.
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