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18 MARZO: Contro la guerra, solidali con gli studenti Francesi
by Studente in movimento Wednesday, Mar. 15, 2006 at 4:29 PM mail:

ANCHE SE VOI VI CREDETE ASSOLTI, SIETE LO STESSO COINVOLTI

Mobilitiamoci nelle facoltà contro lo sgombero de La Sorbona, occupata insieme ad altri 85 Atenei francesi contro la precarizzazione di student* e giovani.

Dalla Francia all’Italia gli/le studenti/esse europei/e hanno una sola voce: Stop precarietà!

Dopo la mobilitazione di quest’autunno in Italia, ora ad esplodere sono le università francesi. In questi giorni, in Francia, è in corso la più grande mobilitazione studentesca di decenni (alcuni parlano di nuovo ’68).
Ancora una volta la precarietà è al centro della mobilitazione.
La stessa precarietà del ddl Moratti e della legge 30, la precarietà a cui ci destina il 3+2, e tutta la Riforma Zecchino, la precarietà delle nostre condizioni materiali di vita, priv* di diritto allo studio e costrett* ad accettare qualunque lavoro per poter conseguire una laurea da futur* precar*.
In Francia il governo di destra l’ha chiamata, con l’ipocrisia che in Italia sentiamo ripetere da anni dai vari Maroni, Berlusconi, e anche da molti leader del centro-sinistra, “Legge per le Opportunità”.
Oppurtunità per i profitti, forse...
In realtà, la legge prevede solo la generalizzazione della precarietà di massa che già i francesi avevano voluto rifiutare votando NO all’Europa del Mostro Bolkenstein: il famigerato Cpe, al centro della protesta, un nuovo contratto che prevede il licenziamento libero sotto i 26 anni, la riduzione dell’obbligo scolastico, drastiche punizioni e rieducazioni in stage nell’esercito e nella polizia per i/le giovani indisciplinati/e.
Gli/le student* francesi non hanno creduto alle retorica del governo, e si sono mess* in movimento.
Facoltà per facoltà, città per città hanno dato vita a un movimento che anche in Francia tutt* davano per impossibile. Si sono alleat* con i lavoratori, anch’essi colpiti direttamente dalla riforma del governo, e sono sces* in piazza in centinaia di migliaia. Ora in tutta la Francia, non solo a Parigi, è in corso una poderosa mobilitazione, e gli/le student* non sono più sol*. Al contrario è il governo di De Villepin ad essere sempre più solo.
E così venerdì ha risposto con l’arroganza e la stupidità di chi ha paura di perdere: il violento sgombero de La Sorbona, la storica sede dell’università parigina, reparti speciali all’assalto degli/delle student*, arresti.
Ma il movimento francese sa di essere forte e non si ferma: negli altri atenei proseguono e si raforzano le occupazioni, il 16 ci sarà una mobilitazione locale.
Soprattutto, il 18 ci sarà una grande manifestazione nazionale in cui scenderanno insieme in piazza student*, lavorat*, movimenti sociali contro la precarietà, contro la guerra e contro il governo.
L’attacco a La Sorbona è un attacco a tutt* gli/le student* europe*.
Ci dobbiamo mobilitare. Non per generica solidarietà. Le riforme contro cui ci battiamo sono le stesse, decise negli stessi luoghi anti-democratici, cosiddetti europei (dal Processo di Bologna alla direttiva Bolkenstein), e poi applicati dai singoli governi. LORO hanno i loro vertici, i loro consigli, le loro direttive. NOI abbiamo il movimento e solo se il movimento studentesco saprà organizzarsi anche in Italia, insieme al resto d’Europa, potremo vincere questa sfida, fermare la precarietà, cambiare le nostre università. E le nostre vite.

Sabato 18, ore 18 Sit-in a P.za Farnese davanti all’Ambasciata Francese partendo dallo spezzone nazionale studentesco al corteo contro la guerra, ore 14, P.za Esedra.
COORDINAMENTO DEI COLLETTIVI UNIVERSITARI

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