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Quattro agenti indagati per la morte di Federico Aldrovandi
by the mad umanoid Wednesday, Mar. 15, 2006 at 7:29 PM mail:

tratto dal blog della famiglia: http://federicoaldrovandi.blog.kataweb.it/

Si è diffusa oggi la notizia che i quattro agenti che hanno "incontrato" Federico prima che lui morisse sono stati iscritti al registro degli indagati. Siamo felici che l'indagine abbia finalmente una svolta. Era ora! Adesso pare che sia un atto dovuto. Il Procuratore lo definisce "un atto tecnico deciso in questo momento, che non presuppone alcuna ipotesi di responsabilità".

Secondo me quest'atto era dovuto sei mesi fa... e comunque quella precisazione sembra fatta più da un avvocato difensore che da giudice. Io sto sempre aspettando le risposte alle domande che ho fatto al Sig. Procuratore Capo della Procura della Repubblica di Ferrara: Dr. Severino Messina. Che intanto ha disposto: "" un supplemento di perizia sulle due consulenze depositate nelle settimane scorse dai tecnici della famiglia Aldrovandi e della procura stessa. Il nuovo esame si è reso necessario a causa degli elementi divergenti emersi dalle perizie delle due parti. ... Il supplemento di perizia è stato affidato al direttore dell'Istituto di medicina legale di Ferrara, Francesco Maria Avato, "affinchè valuti anche gli aspetti tossicologici e le divergenze tra le due consulenze", ha spiegato Messina. "Non abbiamo nessun pregiudizio ""

Bene. Nessun pregiudizio. Allora perchè affidare questo approfondimento ad un medico che non è neanche tossicologo? E che è stato protagonista in un recente passato di polemiche e critiche da parte della stessa Procura di Ferrara? Fu proprio la pm Guerra a togliere alla medicina legale di Ferrara, di cui il Dr. Avato è dirigente, l'incarico della perizia sull'omicidio di Consandolo per affidarla alla medicina legale di Modena, e oggi il Procuratore Messina affida proprio al Dr. Avato le controdeduzioni sulla perizia della medicina legale di Modena (a cui appartengono i miei periti di parte). Strano...

Trovo strano anche che non vengano mai citate le testimonianze che intanto sono arrivate! Ce ne sono ormai diverse. Che spiegano con molta chiarezza quel che purtroppo è successo. Vogliamo un processo perchè queste testimonianze e tutti gli elementi di indagine siano di dominio pubblico! Sto pensando di pubblicare anche le altre foto... forse con un link a lato di questo blog.

E intanto il pm titolare dell'indagine, Mariaemanuela Guerra ha lasciato l'inchiesta per motivi personali e familiari. Proprio oggi... Mi dispiace. Nell'unico colloquio che abbiamo avuto con lei mi aveva dato un'impressione positiva. Ci aveva rassicurati sull'imparzialità della sua indagine.


fonte:
http://federicoaldrovandi.blog.kataweb.it/

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Ferrara, indagati quattro agenti per la morte di Federico Aldrovandi
by reporter Wednesday, Mar. 15, 2006 at 7:31 PM mail:

Iscritti nel registro degli indagati i 4 poliziotti intervenuti quella notte
Chiesto un supplemento di perizia dopo la denuncia della madre su Kataweb
Ferrara, indagati quattro agenti
per la morte di Federico Aldrovandi


FERRARA - Nuovo colpo di scena nell'inchiesta sulla morte di Federico Aldrovandi, il diciottenne morto il 25 settembre scorso in circostanze ancora da chiarire dopo un intervento dei poliziotti denunciato della madre sul blog di Kataweb. La procura di Ferrara ha iscritto nel registro degli indagati, per il reato di omicidio preterintenzionale, i quattro agenti (tre uomini e una donna) che quella notte effettuarono l'intervento nei pressi dell'Ippodromo. Lo ha reso noto il procuratore capo Severino Messina.

Il magistrato ha spiegato che la scelta dell'iscrizione al registro indagati è un atto tecnico deciso in questo momento, che non presuppone alcuna ipotesi di responsabilità. Ha inoltre confermato di aver disposto un supplemento di perizia sulle due consulenze depositate nelle settimane scorse dai tecnici della famiglia Aldrovandi e della procura stessa. Il nuovo esame - i cui risultati si conosceranno entro il 7 aprile prossimo - si è reso necessario a causa degli elementi divergenti emersi dalle perizie delle due parti.

La consulenza della procura parla di una asfissia dovuta ad una concausa legata all'assunzione di droghe e alcool, mentre per i tecnici della famiglia la morte sarebbe stata provocata da una "asfissia posturale", causata dalla compressione toracica ci fu sottoposto dai poliziotti. Un'asfissia "colpevole", come l'ha definita il pm Messina, mentre la procura sostiene la tesi dell'asfissia "non colpevole".

Il supplemento di perizia è stato affidato al direttore dell'Istituto di medicina legale di Ferrara, Francesco Maria Avato, "affinchè valuti anche gli aspetti tossicologici e le divergenze tra le due consulenze", ha spiegato Messina. "Non abbiamo nessun pregiudizio".

"La decisione di indagare i quattro agenti è frutto di una strategia processuale", ha proseguito il pm, "non vi sono elementi di novità nell'inchiesta dal punto di vista probatorio". Intanto il pm titolare dell'indagine, Mariaemanuela Guerra ha lasciato l'inchiesta per motivi personali e familiari e ora è nelle mani del pm Messina che dovrà valutare affidarla a un nuovo sostituto.

(15 marzo 2006)

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E' SUPERFLUA OGNI SPEREQUAZIONE
by chi la sa lunga Thursday, Mar. 16, 2006 at 2:35 PM mail:

E' inutile che nominano periti per cercare di salvare gli sbirri.
Basta fare un semplice ragionamento: se il ragazzino non avesse avuto la disgrazia di incontrare gli sbirri, sarebbe rientrato a casa intero. Come le altre volte nei suoi pochi anni di vita.
Il fatto che gli sbirri siano stati iscritti nel registro notizie di reato dopo ben sei mesi, dimostra la totale mancanza di intenzioni, da parte dell'autorità giudiziaria, di inchiodarli alle loro responsabilità.
Sin dal giorno dell'uccisione del giovane, c'erano già tutti i presupposti per l'arresto in flagranza degli assassini, e dell'applicazione della custodia cautelare in carcere.
Ma chi avrebbe dovuto arrestarli? i loro colleghi?
Ricordiamo, infine, a chi ha iscritto la notizia di reato, che non si tratta per nulla di omicidio preterintenzionale, ma di omicidio volontario aggravato, punito dalla legge italiana, che fingono di ignorare, con l'ergastolo.

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