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Francia, week end di protesta, scontri a Parigi e in altre città
by da repubblica Sunday, Mar. 19, 2006 at 11:50 AM mail:

Un milione e mezzo di studenti e lavoratori (secondo le stime degli organizzatori) hanno manifestato in diverse città del Paese. Nella capitale vetrine rotte, molotov contro le auto della polizia e incendi. Il bilancio ufficiale è di dodici dimostranti feriti.

Francia, week end di...
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In Francia, un week end infiammato dalla protesta contro la nuova legge sul primo impiego. Sabato centinaia di migliaia di allievi dei licei e delle università, insieme a tanti lavoratori, hanno inscenato una serie di manifestazioni per protestare contro la riforma del lavoro varata dal governo di Dominique de Villepin. E non sono mancati gli scontri: nella capitale dimostranti e poliziotti si sono fronteggiati duramente prima che il corteo fosse disperso, nei pressi di Place de la Nation.

Il bilancio, secondo fonti delle forze dell'ordine, è di dodici manifestanti feriti, e di 103 persone interrogate. Ma gli scontri non sono terminati a Place de la Nation. Subito dopo, infatti, alcuni giovani hanno rotto vetrine e rovesciato automobili. Poi hanno creato una sorta di barricata e l'hanno incendiata.

Nello stesso tempo, nel Quartiere Latino - già teatro di scontri in precedenti manifestazioni - circa cinquecento studenti si sono diretti sul boulevard Saint-Michel, nei pressi dell'università, lanciando molotov in direzione delle auto della polizia. Un principio di incendio su una vettura è stato immediatamente spento. Più tardi, intorno alle 23, la polizia ha di nuovo caricato i dimostranti.

E scontri ci sono stati anche in altre città. A Marsiglia, un gruppo di autonomi ha tentato di incendiare la porta del Municipio. A Lilla, duecento ragazzi hanno lanciato oggetti contro gli agenti, che hanno risposto coi lacrimogeni. Incidenti anche a Clermont-Ferrand, Bordeaux e Grenoble.

Questi gli episodi più rilevanti. Mentre sui numeri, come sempre in questi casi, c'è disparità tra i bilanci forniti dagli organizzatori e quelli delle forze dell'ordine. Secondo gli studenti, nelle 150 località francesi coinvolte nella protesta hanno manifestato un milione e mezzo di persone; secondo la polizia, circa mezzo milione. A Parigi, le cifre oscillano tra 350 mila e 80 mila partecipanti.

Alla fine di questa nuova giornata difficile, sulla strade e nelle piazze del Paese, i sindacati hanno rivolto un appello al presidente della Repubblica, Jacques Chirac, e al governo, sostenendo che "la responsabilità delle tensioni sociali ricade interamente" su di loro.

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what's the difference?
by ...> Sunday, Mar. 19, 2006 at 11:24 PM mail:

Vabbeh, mo' come la mettiamo con quello che è successo sabato 11 e con tutte le prese di distanza? Dal momento che lo stesso Manifesto, in prima pagina il giorno successivo, riportava due belle foto con titolo: "Parigi sì, Milano no?" Allora anche lì abbiano un milione e mezzo di pericolosi no global da mettere nell'angolo, oppure, essendo così tanti, la protesta va bene? Perchè, in tal caso, non si dimostra che ad essere in torto sono quelli che in B.Aires brillavano per la loro assenza?

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i francesi sempre i migliori!
by Elfa Monday, Mar. 20, 2006 at 9:55 AM mail:

c'è da ammettere che i francesi sanno sempre far rispettare i loro bisogni,qndo esiste un problema si crea un movimento unito,cosa che qui in Italia non accade mai,basta pensare a sabato 11marzo,molte cose son state dette e una linea unitaria non è ancora stata trovata...mi auguro che i ragazzi francesi possano riuscire nella loro lotta,forse dovremo prendere spunto anche noi,solo una lotta del genere potrebbe liberarci da questo precariato che anche qui ci afflige!..

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veramente...
by legol Monday, Mar. 20, 2006 at 10:54 AM mail:

veramente il quotidiano col titolo -vergognoso- "parigi sì, milano no" era liberazione...ma del resto che ci si può aspettare dal quotidiano di rifondazione comunista,per di più in campagna elettorale?non dimentichiamoci che rifunda candida quell'infame di farina...tutto torna.

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