x Art, portale trash d'arte contemporanea.
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Videl
Il sito Flash Art mi sembra che abbia soppresso il forum. Sarà un fatto momentaneo? Forse il rischio che potessero iniziare ad arrivare commenti anche da persone autorevoli, non facilmente liquidabili come paranoie da artista sfigato era piuttosto alto...
Domingo Aniello: quali sarebbero questi commenti sopra le righe degli addetti ai lavori? Difficili da trovare, improbabile che un artista denunci un sistema nel quale è inserito a pieno titolo come parte integrante, no, non penso sia questo il problema, io ragionerei sulla rivalità virtuale che si è instaurata da qualche anno tra Ex Art e Flash Art....
Cristiana: Las rivalità tra Ex Art e Flash Art esiste certamente, però ho alcune perplessità che abbia a che fare con la soppressione del forum di FlashArt. Cercherò di esporle: 1) il sito di Flash Art, con tutto il rispetto, finora è stato molto lontano dal rappresentare una concorrenza seria per Exibart, nonstante l'autorevolezza del blasone di cui si fregia.
Domingo Aniello: penso che tu non stia esponendo la faccenda nei giusti termini, l'utenza di Flash Art è specialistica e specializzata, Ex Art specula e vive sui sogni degli artisti all'insegna di un "tutti dentro" negato poi di fatto dal taglio informativo editoriale.
Cristiana: 2) Il fatto che sul sito di Flash Art, tutt'ora beatamente on line, non si sia sentito il bisogno (?) di dare la benché minima spiegazione sulla soppressione del forum farebbe piuttosto pensare ad una decisione degli amministratori del sito stesso. Infatti se fosse stata una "violenza" subita dall'esterno, credo che lo avrebbero denunciato.
Domingo Aniello: a chi avrebbero dovuto denunciarlo? Non certo a me o a te? Poi perché avrebbero dovuto dare spiegazioni?
Cristiana: 3) A dire il vero già l'altra volta, quando denunciarono un attacco haker che gli aveva cancellato tutti i post del forum, non risultarono del tutto convincenti. Il forum infatti stava prendendo una piega non del tutto gradita rispetto al temia proposto (all'epoca il coniglione dei Gelatin). Si può anche ipotizzare che questo può aver dato fastidio (magari ai Gelatin e ai loro sponsor) e che ci siano state delle pressioni. E' legittimo pensare che anche in questo caso possano esserci state delle pressioni che hanno convinto gli amministratori a sopprimere il forum per evitare di amplificare oltre il tema scomodo del concorso Paginebianche. Va notato, infatti, che al momento della soppressione, il forum su Cattelan si era trasformato su un forum su questo tema.
Domingo Aniello: Cristiana ho le copie di quel forum, non era propriamente una discussione a tema, erano bensì insulti talvolta gratuiti che delegittimavano anche il tuo "lavoro" politic-amente corretto di denuncia, se devi cantarla, cantala tutta.
Cristiana: 4) Il giochetto dei nicknames, che già avevano rilevato, identificandone l'autore, ha avuto il suo acme durante il forum di Murakami proposto il mese scorso. Eppure allora non si ritenne di prendere alcun provvedimento, se si esclude la cancellazione di alcuni post dal contenuto troppo esplicitamente politico (era già iniziata la campagna elettorale), evidentemente nel timore o in presenza di pressioni da parte fdi schieramenti politici in lizza per le prossime elezioni.
Domingo Aniello: mica sarai così sprovveduta da pensare che una volta individuata una persona la si può interdire dallo sdoppiarsi on line?
Cristiana: 5) Alla luce di quanto esposto, I probabili motivi della soppressione del forum di Fl:Art, quindi, posso ipotizzare che vadano ricercati a) nel timore di offrire una ulteriore di cassa di risonanza a un dibattito scomodo sul concorso paginebianche, che rischiava di coinvolgere più strettamente Luca Beatrice e Seat, nonché lo stesso Politi, anche eventualmente su pressione di qualcuno degli interessati (Beatrice o la stessa Seat)
Domingo Aniello: ma sei sul serio convinto che tutto il sistema arte in questo momento ruoti attorno a questa faccenda? Il fatto che la tua lettera sia stata pubblicata smentisce questa tua teoria sulla volontà di occultare una faccenda, ma quì sembra che tu pretenda se ne parli sul New York Times.
Cristiana: b) nella constatazione che, tutto sommato, dopo tre mesi on line, il forum non era mai realmente decollato, poiché vedeva la partecipazione delle solite poche persone, tra l'altro assai poco propense a mantenersi entro i binari tracciati dal tema proposto. La decisione di sopprimerlo potrebbe essere, in questo caso, una dichiarazione di fallimento rispetto alle aspettative.
Domingo Aniello: ora sei un tantinello credibile, ma io penso che tale fallimento sia da ricercarsi nel fatto che a differenza di Ex Art e del Tonno (che come modello editoriale ha Vanità Fair), Politi lavora su dei contenuti seri e non sul cazzeggio brado che tanto sembra figo a qualcuno che opera contro per partito preso.
Cristiana: Entrambe le motivazioni rendono plausibile il fatto che si sia scelto di non fornire alcuna spiegazione. Personalmente penso che, in ogni caso, Politi confermi il suo grosso limite nella profonda comprensione del mezzo web, sicuramente dovuta ad un insormontabile gap generazionale che non gli fornisce gli stumenti e la forma mentis, nonostante la sua notevole intelligenza, per poterne conmprendere profondamente il linguaggio e le modalità.
Domingo Aniello: io invece penso che abbia compreso che certi territori vanno rispettati, lasciati incontaminati ed al limite raccontati, un modello che preferisco a quello del Tonno che invece storpia, modella e reinventa la rete a propria immagine e somiglianza.
Cristiana: esiste una dialettica, anche se generalmente coperta sotto uno spesso strato di omertà e di ipocrisia. Quando però la dialettica tra i contrapposti interessi si acuisce, lo strato di ghiaccio tende a creparsi e a far emergere con prepotenza alcune punte degli iceberg sottostanti. L'intervista rilasciata da Gian Enzo Sperone è una di queste punte di iceberg, come pure lo sono tanti "sfoghi", più o meno velati che ogni tanto Politi lancia più o meno tra i denti o fuori dai denti. Lo fanno per difendere il loro interesse particolare all'interno di questa dialettica. Ma esistono anche dei limiti invalicabili oltre i quali l'emersione degli iceberg sommersi potrebbe rischiare di delegittimare tutto il sistema. Ecco perché penso che valga la pena si stuzzicare, sfruculiare, perfino sfruttare questi punti di emersione delle contraddizioni interne, nella convinzione che non esistono sistemi immutabili.
Domingo Aniello: su questo siamo d'accordo, siano però critiche studiate ed accurate, non uno sparare a zero alla cieca senza nessun dato reale e concreto alla mano.
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