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#CON_n/v_IVENZE-((
by not-in-my-name Monday, Apr. 10, 2006 at 4:20 PM mail:

Se la mafia non esiste, vuoi vedere che Falcone e Borsellino sono stati uccisi dall'autocombustione di un fusto di nitroglicerina, per caso caduto da un'astronave extraterrestre? Un po' come il malore attivo e il calcinaccio volante, suvvia. Il governo dimissionario (bicefalo fra Arcore e Salò, i piedi invece ben saldi in quel di Caltagirone) sostiene che grazie a lui siamo il paese di Bengodi: sì, e il presidente uscente è uscito dalla penna di Collodi.

#CON_n/v_IVENZE-((...
killermachine.jpg, image/jpeg, 229x350


• • • • _____________ [ANTIMAFIA]
_________________


• Da YA remember?

- El Pais contro Berlusconi: "Una connection con la Mafia" -
(http://www.repubblica.it/online/politica/campagnastampadue/elpais/elpais.html)

- - - -


• No, non era affatto fantascienza...

- Depuratori, tangenti e affari
il business del mare sporco -
Si allarga l'inchiesta sui 700 impianti fantasma che inquinavano
invece di pulire. Mazzette fino al 7%, ingenti i danni allo Stato.
Calabria, superteste rivela: una truffa da 200 milioni.

[... È uno scandalo che sta sfiorando nomi eccellenti.
... Hanno sequestrato mazzette alla frontiera di Chiasso, hanno recuperato documenti con le coordinate bancarie del conto corrente intestato ad Alleanza nazionale.
E poi c'è una super testimone che parla del "pizzo" sui rifiuti della Calabria: "Sono somme… che venivano corrisposte a intermediari che erano l'anello di collegamento tra le società e alcuni uomini politici".
... Milioni di euro rubati e impianti mai collaudati, costi gonfiati, progetti incompleti, consulenze fasulle.
... Il primo a finire dentro l'indagine è stato proprio Chiaravalloti, l'ex presidente della Regione di Forza Italia, ex procuratore generale di Reggio Calabria e oggi vice presidente dell'Autorità garante della privacy. Il secondo è stato il suo assessore all'Ambiente Domenico Basile, un ex parlamentare di An. Il terzo si chiama Giovanbattista Papello, responsabile unico dell'Ufficio per l'emergenza ambientale e considerato uno degli uomini di Maurizio Gasparri in Calabria. È proprio a casa sua che hanno trovato, su alcuni fogli ben nascosti, il numero di conto corrente intestato ad An. Un altro indagato è Fabio Schettini.
... Fino a qualche mese fa Fabio Schettini era segretario particolare dell'ex ministro Franco Frattini, attuale commissario europeo. I reati contestati agli indagati vanno dall'associazione a delinquere al riciclaggio, dalla corruzione alla truffa aggravata.
... Alla fine del 2003, il 24 novembre. Alla frontiera di Brogeda in provincia di Como, i finanzieri hanno fermato Nicolino Volpe, un uomo dell'entourage del sottosegretario dell'Udc Pino Galati. Era insieme a Roberto Mercuri, l'amministratore delegato della PianiImpianti spa, una delle società che ha fatto man bassa nella spartizione dei depuratori in Calabria.
... "Chiaravalloti, con Basile e con Papello, gestiva in modo illecito i fondi non redigendo, artificiosamente, i piani per la tutela delle acque in modo da creare strumentali situazioni di emergenza per poi ottenere e spendere fondi in modo ancora più disinvolto".
... A spiegare meglio dove sarebbero finiti quei soldi è arrivata poi quella super testimone.
Ecco la sua testimonianza. Sull'assegnazione dei lavori, sulla scelta delle imprese e le percentuali: "Venivano scelte solo le società che avevano un collegamento politico e dietro ogni commessa venivano erogate illecite somme di denaro che oscillavano tra il 3 e il 7 per cento".
... Sui destinatari delle mazzette: "Le somme venivano corrisposte ad intermediari in Calabria, che fungevano da anello di collegamento con i politici a Roma. Quei soldi venivano "mascherati" sotto progettazioni o consulenze inesistenti o attraverso sovra-fatturazione di costi e poi venivano così suddivise: il 50 per cento restava in Calabria per la distribuzione tra i referenti della catena illecita, il resto andava a Roma".
... Sono due le "cordate" di cui parla la supertestimone. Una farebbe capo a quell'ingegnere Papello che in casa nascondeva un tesoro. L'altro sarebbe rappresentata da Fabio Schettini, l'ex segretario dell'ex ministro Frattini.]

(art. completo @ http://italy.indymedia.org/news/2005/12/943650.php)


- MAFIA E POTERE -
(http://italy.indymedia.org/news/2006/01/972176.php)

- - - -


• Ma guai a toccargli il giochino delle CONV-iv/ENI-ENZE...

Primo rapporto del nuovo super procuratore antimafia Piero Grasso:
- “FORTUGNO UCCISO perché SIMBOLO”
Nel capitolo Sicilia citati anche Dell'Utri e Cuffaro -

ROMA - Un omicidio strategico, un messaggio di avvertimento "perché tutto resti come prima e nulla cambi". (...) È stata la 'ndrangheta che vuole imporsi come "soggetto politico" a uccidere il pomeriggio di domenica 16 ottobre 2005 Francesco Fortugno, vicepresidente del consiglio regionale della Calabria, uomo della Margherita, medico, uno di quegli amministratori nel Sud "alla ricerca di una via nuova e diversa di governare". Ecco come la Procura nazionale nella sua ultima relazione annuale ha decifrato l'attacco a urne aperte per le primarie della sinistra nel seggio di Locri, un rapporto di quasi 600 pagine sulle mafie italiane, il primo resoconto della stagione di Pietro Grasso, il magistrato che appena nominato superprocuratore ha scelto proprio Reggio per presentarsi ufficialmente come capo dell'antimafia. Colpito perché "simbolo" Francesco Fortugno, ammazzato proprio nel giorno in cui il popolo del centro sinistra per la prima volta in Italia andava a scegliere il suo candidato premier, un ammonimento per tutti: mafiosi e non mafiosi.

La relazione della Super procura ricostruisce la sua attività dall'1 luglio 2004 al 30 giugno 2005, ma il capitolo sul "caso Fortugno" è stato inserito volutamente fuori tempo massimo proprio perché segna una svolta nelle strategie del crimine organizzato. Il rapporto della procura di Pietro Grasso affronta anche le trasformazioni della Cosa Nostra siciliana, l'emersione di un vero e proprio "blocco di borghesia mafiosa", l'espansione della cosiddetta area grigia, l'intreccio con la politica. Nell'elenco dei processi e delle indagini sulle contiguità si citano tra gli altri il senatore di Forza Italia Marcello Dell'Utri e il governatore Udc della Sicilia Totò Cuffaro, nomi al contrario assenti nella relazione di fine legislatura - non ancora approvata per le polemiche sollevate anche nella stessa maggioranza - della commissione parlamentare antimafia presieduta dall'ex magistrato Roberto Centaro. La parte dedicata al "blocco di borghesia mafiosa" scavalca la figura dei semplici fiancheggiatori e parla di una fascia "di tecnici, di esponenti della burocrazia, di professionisti, di imprenditori e politici che o sono strumentali o interagiscono con la mafia in una forma di scambio permanente fondato sulla difesa di sempre nuovi interessi comuni". Tutti questi personaggi stanno sempre di più conquistando "ruoli di comando". È la nuova Cupola di Palermo.

(...) Ma è la 'ndrangheta che è al centro della relazione annuale, la 'ndrangheta come "associazione criminale e forza eversiva, tale da porre in pericolo la sicurezza del Paese". È la prima mafia d'Italia, la più ricca e la più potente. Ed è nel capitolo su Reggio Calabria che entra di forza l'omicidio di Francesco Fortugno. A pagina 446 i magistrati di via Giulia scrivono: "La mancanza di motivazioni familiari e personali, la personalità e il ruolo di Fortugno che non ricopriva incarichi di governo, rafforzano la convinzione che l'obiettivo è stato colpito in relazione alla sua collocazione politico-istituzionale, quale simbolo insomma di una politica regionale alla ricerca di una via nuova e diversa di governare, lontana da compromissioni e cedimenti, chiusa a tentativi di infiltrazione".

È la storia del medico Fortugno che viene eletto consigliere regionale in un angolo di Calabria come Locri, votato da un notabilato meridionale non sempre immune da fragilità e paure ma non per questo piegato ai clan, uomo nuovo voluto da Agazio Loiero per provare a fare anche con lui il grande cambiamento in una terra consegnata da decenni ai boss.

(...) Questa relazione è stata elaborata e spedita in Cassazione - scrive il procuratore Grasso - "perché lo ritenevamo doveroso oltre che opportuno". Con la riforma dell'ordinamento giudiziario, il governo ha infatti cancellato l'obbligo per la Super Procura di informare ogni anno il Parlamento delle sue attività e di quelle delle altre procure antimafia.

(tratto da sez. cronaca di repubblica on-line - 13 gen.’006)


• OMICIDIO FORTUGNO - ulteriori spunti di riflessione -

Nuova `ndrangheta, orizzonti globali
- Gli intrecci con la politica neutralizzano l'azione di contrasto. Tutte le tappe, gli omicidi, complicità e pressioni sulla magistratura che portano all'omicidio Fortugno. Partendo dai legami con la destra eversiva: ricordate l'attentato al treno per Giorgia Tauro nel `70, Junio Valerio Borghese, i cinque ragazzi anarchici morti non per caso in quello stesso anno? Dalla Calabria la 'ndrangheta si espande in tutto il mondo.
- http://www.ilmanifesto.it/g8/dopogenova/43664e6625bc3.html

Il pm Vincenzo Macrì dopo l'omicidio di Francesco Fortugno
«Comandano i mafiosi, lo Stato ha perso»
- «Dalle vedette che controllano i campi coltivati fino ai grandi appalti, i clan sono ovunque»
- http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2005/10_Ottobre/17/imarisio.shtml


• 13 ANNI DA VIA D'AMELIO: LE NUOVE PISTE -
- http://www.disinformazione.it/viadamelio.htm

- - - -


• Per approfondimenti:

Berlusconi al potere
Demoniocrazia
- Il protagonista: Berlusconi Silvio, palazzinaro milanese e, nell’anno 1994, presidente del governo italiano. L'oggetto: la mafia, la massoneria, gli affari in Sicilia e Sardegna, le misteriose origini, la costruzione del partito azienda. Chi si ricorda di Dell’Utri, Pino Mandalari, della P2 e dello stalliere? 'Dottor Berlusconi, qual è il segreto del suo successo?'.'Sono d’accordo con lei, è un segreto'
- http://www.terrelibere.it/counter.php?riga=22&file=demon.htm

Intrighi a margine dei misteri d'Italia
Rumori di fondo
- Stragi di Stato, omicidi eccellenti, mafiosi ed agenti segreti, ambigue connivenze. La storia della Repubblica è fatta di zone d’ombra che le inchieste giudiziarie non hanno saputo o voluto svelare. Un inventario di vita italiana per comprendere l'origine degli attuali primati che il mondo ci invidia.
- http://www.terrelibere.it/counter.php?riga=152&file

Documenti
Mafia ed Antimafia d’Italia nell’era Berlusconi
- La relazione finale di minoranza della Commissione Parlamentare Antimafia della XIV Legislatura. L’evoluzione della criminalità organizzata in Italia; responsabilità, connivenze e omissioni della classe politica di governo. La delegittimazione di istituzioni e movimenti antimafia. Come le mafie autoctone e straniere stanno occupando l’intero territorio nazionale.
- http://www.terrelibere.it/counter.php?riga=214&file

(NEO)FASCISMO & MAFIA
- Il connubio neofascismo e mafia si ripropone, sull’ascesa
politica della Lega Nord, quando la proposta autonomista
viene abbracciata dalla mafia cercando di far convergere i
voti su di una lista secessionista al sud. Poi il progetto cade
anche perché il nuovo relatore politico delle cosche,
attenendosi ai dati relativi alle incriminazioni e condanne
degli amministratori per (o legati alla) mafia, sarebbe
diventato il Polo delle Libertà con a capo Forza Italia dell’ex
piduista Silvio Berlusconi.
- http://www.mondodisotto.it/ia6.pdf

- - - -


• • • • _____________ [ANTIFA]
_________________


• Poi qlc1 ci vorrebbe tutt* fess* tra buonismo (ipocrita) e (spregevole) strabismo revisionista:

Il premier «assolve» Di Canio: un po’ esibizionista ma un bravo ragazzo
- Berlusconi: il fascismo? Non fu criminale -
Difende Bush: la spada più che il codice contro i terroristi
(art. completo @ http://italy.indymedia.org/news/2005/12/951047.php)


• Eccome NO! Nessuno volti altrove lo sguardo: occorre conoscere x giudicare (e non abbassare mai la guardia)...

“Soprattutto, bisogna sempre fare attenzione a quello che ci viene detto di dimenticare” (Muriel Rukeyser)
- HOLOCAUST: La totale complicità fascista del genocidio nazista -
(http://italy.indymedia.org/news/2006/03/1031517.php)


- INCHIESTA FASCISMO -
[Trame massoniche sul voto: confratelli in lista -
Come si sono attrezzate le confraternite italiane e quelle transnazionali per le Politiche 2006? E in che modo governeranno gli assetti del nuovo Parlamento? Tra vecchie conoscenze ed impresentabili new entry, siamo andati a cercare i candidati che fanno riferimento a compagini che mantengono l’assoluta segretezza sui nomi degli affiliati.
- http://www.disinformazione.it/trame_massoniche_sul_voto.htm]

- - - -


- INCHIESTE MASSONERIA -
[Nuove logge massoniche - http://www.disinformazione.it/nuovamassoneria.htm]
[Loggia Propaganda P2 - http://www.disinformazione.it/loggiaP2.htm]
[Propaganda 2003 - http://www.disinformazione.it/loggiaP2003.htm]
[Le pagine gialle della P2 - http://www.disinformazione.it/loggiaP2bis.htm]
[Piano di rinascita democratica - http://www.uonna.it/p2piano.htm]


- P2 IERI/OGGI -
- Politica & affari. Un banchiere iscritto alla P2, certo meno noto di Sindona e Calvi, era Antonio D’Alì, proprietario della Banca Sicula e datore di lavoro di boss di mafia come i Messina Denaro. Oggi ha passato la mano al figlio, Antonio D’Alì jr, eletto senatore a Trapani nelle liste di Forza Italia.
Roberto Memmo (tessera 1651), finanziere che tanto si diede da fare per salvare Sindona, oggi è buon amico di Marcello Dell’Utri, di Cesare Previti e del giudice Renato Squillante, che incontrava insieme, e dirige la Fondazione Memmo per l’arte e la cultura, con sede a Roma nel Palazzo Ruspoli.
- http://www.societacivile.it/focus/articoli_focus/massoni/p2.html


Mafia e politica dalla prima alla seconda Repubblica
- «Noi non possiamo oggi prevedere quali forme politiche si preparino per il futuro: ma in un paese di piccola borghesia come l'Italia, e nel quale le ideologie piccolo-borghesi sono andate contagiando anche le classi popolari cittadine, purtroppo è probabile che le nuove istituzioni che seguiranno al fascismo, per evoluzione lenta o per opera di violenza, e anche le più estreme e apparentemente rivoluzionarie fra esse, saranno riportate a riaffermare, in modi diversi, quelle ideologie; ricreeranno uno Stato altrettanto, e forse più, lontano dalla vita, idolatrico e astratto, perpetueranno e peggioreranno, sotto nuovi nomi e nuove bandiere, l'eterno fascismo italiano.»
(Carlo Levi, "Cristo si è fermato a Eboli", 1945).
- http://www.centroimpastato.it/publ/online/mafia_e_politica.php3

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∆ @∞ Яevuelt(A)!
by not-in-my-name Monday, Apr. 10, 2006 at 4:27 PM mail:

∆ @∞ ...
stop_berluskaz.jpg, image/jpeg, 272x405

• “Sub iudicio” ne consegue che:

- considerando quanto il bastardo ex-incapucciato, Gran Venerabile Puffo, ha rubato alla collettività, monetariamente in evasione, tangenti, riciclaggio, “scambi di favore” sottobanco, politicamente e mediaticamente con la sparizione di Giustizia e Verità, travisate appositamente per far spazio a bieco revisionismo, reiterata distorsione di realtà, mastodontiche frottole, sociologicamente con l’accorciamento di speranze di vita, ossia in anni e anni di vita tolti, agli anziani lavoratori con l’aggravio dell’età lavorativa, ai giovani precari con la sottrazione di un tempo presente e di un domani meno travagliati, a tutti quanti con la riduzione della salute pubblica tramite la perversa ostinazione nel perseguire un modello di sviluppo indiscriminato, inquinante, anti-ecologico, traboccante inutili sprechi consumistici e al contempo penalizzante sul versante della spesa a scopi sociali, ai migranti con l’annientamento della umana dignità,

- IN NOME DEL POPOLO INTERETNICO

si emette, nei confronti del suddetto figuro, sentenza di condanna per rapina e furto aggravato reiterati, con l’aggravante quindi di recidiva “persecutio”, ai danni di tutti i signor nessuno che compongono il Paese civile, da costui stravolto e avvilito con sozzerie e meschinità di ben difficilmente ragguagliabile nefandezza.

Considerando, altresì, l’ultima legge approvata dai suoi scagnozzi, che consente l’uso di armi al fine di uccidere un possibile ladro, privilegiando quindi la logica proprietaria sul diritto alla vita, si enuncia “hic et nunc” che se per una volta, “incredibili dictu”, ci mostrassimo disposti a essere ossequiosi delle regole scritte, ne conseguirebbe che, quale pena per le incalcolabili ruberie subite sopra descritte, saremmo obbligati a promettere di non richiedere che al reo in questione venga tolto alcunché riguardante le sue proprietà. Eh già, ci dovrem(m)o accontentare della vita.
Sempre ammesso che (la sua in particolare) valga qualcosa (in termini di riduzione del danno).

• Sentenza emessa su tutto il globo terracqueo il dì: “PIAZZA LORETO È SEMPRE LÌ”.

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