Napoli a Pasqua...
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TommasoAniello (ON-LINE) mariopesceafore@lifegate.it 296 messaggi maestro link 13.04.2006 23:53
Prima giornata nella capitale del Regno Delle Due Sicilie, compro tre tele 150 per 100, un barattolo di gesso acrilico, colori acrilici e due pennellesse da Gino Ramaglia e poi per cercare stimoli (gastrici?) vado con Donato di caloria al Madre, destino curioso quello degli artisti del P.A.AFF., Posse Artisti AFFamati, ci si incontra durante le vacanze o a fine contratto di lavoro dato che il resto del tempo siamo occupati a sopravivere ed ad occuparci del nostro fare artistico. Don Donato di Casoria ha attualmente Fano come sua patria del lavoro precario a termine. Ogni volta che vado al Madre della quale gli artisti precari affamati napoletani non sono figli penso che la cosa più bella che ci sia in esposizione sono le ragazze sorveglianti, carine, simpatiche, sorridenti, educate sembra quasi di essere da Mc Donald's, in gran parte ex studenti d'Accademia di Belle Arti, divertente orecchiare i loro discorsi ed incrociare i loro sguardi. Così orecchiando, orecchiando, tra un Burri ed un Manzoni, un sorvegliante in esposizione mi riconosce: ma tu sei Mimmo? Un ex collega dell'Accademia di Belle Arti di Napoli, scuola pittura, Maestro Raffaele Canoro, mi racconta che lavorano con contratto a termine a tempo determinato, ma di questi tempi e da queste parti è meglio di niente, che altro potrebbe fare per vivere un laureato (oggi si dice così?) all'Accademia di Belle Arti? Gli assicuro che è fortunato, meglio continuare ad avere l'arte vicino (sempre che d'arte si tratti, ma in genere quando incontro persone sane di mente che hanno la forza di comprendere naturalmente che il sistema dell'arte non è il centro del mondo evito di distinguere tra arte e storia mercantile dell'arte) e che in fondo è meglio lavorare al Madre che alle poste per un artista scartato di produzione. Attraverso questo lavoro e con la compagna che lavora a tempo indeterminato (miraggio generazionale) ha avuto accesso ad un mutuo attraverso il quale per trenta anni la loro esistenza è diventata proprietà privata bancaria, a sessanta anni però una casa di proprietà, l'avranno…. Con Don Donato andiamo poi a piazza Bellini dove ci attende Giuseppe Labriola, il DDT artista batteriofago D-6 e ragioniamo facendo sempre i nostri soliti discorsi, tre amici al bar possono mutare il sistema mercantile dell'arte, ampliarlo e renderlo più a misura d'artista? Lo scoprirete solo sugli schermi sottomarini del P.A.AFF.
15-4-2006 ore 17 binario 16. Napoli Centrale.
www.mariopesceafore.ilcannocchiale.it
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