Post dedicato alla raccolta delle iniziative del 25 aprile 2006

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Iniziative in agenda

Altri post sul 25 aprile

* Lettera sul 25 aprile
* Milano: associazione L'Altra Lombardia
* Conoscere la storia

http://italy.indymedia.org/news/2006/04/1054021.php

http://italy.indymedia.org/news/2006/04/1053236.php

http://italy.indymedia.org/news/2006/04/1053256.php

http://italy.indymedia.org/news/2006/04/1053368.php

http://italy.indymedia.org/news/2006/04/1053854.php

http://italy.indymedia.org/news/2006/04/1053866.php

http://italy.indymedia.org/news/2006/04/1053869.php

http://italy.indymedia.org/news/2006/04/1053888.php

http://italy.indymedia.org/news/2006/04/1053985.php

http://italy.indymedia.org/news/2006/04/1054043.php

http://italy.indymedia.org/news/2006/04/1054089.php

http://italy.indymedia.org/news/2006/04/1054133.php

http://italy.indymedia.org/news/2006/04/1054189.php

http://italy.indymedia.org/news/2006/04/1054167.php

http://italy.indymedia.org/news/2006/04/1054208.php

http://italy.indymedia.org/news/2006/04/1054171.php

http://italy.indymedia.org/news/2006/04/1054241.php

http://italy.indymedia.org/news/2006/04/1054299.php

http://italy.indymedia.org/news/2006/04/1054452.php

http://italy.indymedia.org/news/2006/04/1054426.php

Libertà subito per tutti gli antifascisti. Il fascismo è un problema reale odierno, non è un ricordo della storia. L'antifascismo va premiato, non va punito. Gli antifascisti devono avere ampio spazio nella società e gli va garantito di poter manifestare liberamente in spazi appositi e circoscritti in ogni situazione.

Va negata ogni possibilità di assembramento a gruppi fascisti e nel caso vanno puniti per tentativo di ricostituzione del partito fascista.

In questi ultimi anni con l'accentuarsi del numero di conflitti nel mondo e, con l'aumento della povertà e delle differenze sociali in Italia, il fenomneno sta riprendendo piede.

Con le guerre in ex Yugoslavia, i conflitti africani e soprattutto la guerra in Iraq, il soldato di professione è tornato ad essere un lavoro molto redditizio e attorno ai professionisti ufficiali dell'esercito si muove un sottobosco di "contractors" veramente inquietante.

Inoltre il divario tra ricchi e poveri anche in Italia sta diventando impressionante.

Il ceto medio, la famosa borghesia, sta sparendo. I ricchi sono sempre più ricchi ed i poveri sono sempre più poveri e numerosi.

Il 20% della popolazione in Italia vive sotto la fascia di povertà e lo stipendio di soldato, poliziotto o contractors, per molti sono un vero e proprio miraggio per poter soddisfare le proprie necessità vitali: sopravvivere, sposarsi, avere famiglia, una casa, la macchina e un conto in banca per le emergenze.

Nelle società con forti differenze sociali in cui alcuni ricchi vivono sulle spalle di tanti poveri, per tenere represso il malcontento si formano squadracce punitive di giovani in cerca di lavoro, famiglia e reddito.

Le squadracce fasciste sono composte spesso da ex militari volontari dei corpi scelti da combattimento ed affiancano la polizia nei lavori più sporchi.

In molti casi sono veri e propri contractors mercenari pronti anche a partire in guerra in luoghi lontani col miraggio di una buona paga.

La differenza tra un antifascista violento ed un antifascista non violento come tutti sappiamo è questa:

- un antifascista violento vorrebbe riempire le fosse con tutti i fascisti del mondo

- un antifascista nonviolento vorrebbe invece liberarsi della cultura e dello stile di vita fascista risolvendo il problema alla radice, eliminando le cause del fascismo.

Personalmente essendo un nonviolento non sto a discutere dell'inutilità della violenza e della lotta antifascista violenta.

Ciò che non mi piace del fascismo è la violenza e quindi qualsiasi comportamento violento ha in sè una matrice fascista.

Inoltre la violenza è controproducente e viene sempre strumentalizzata e chi ha ragione può essere che passi dalla parte del torto.

La forma più efficace di antifascismo secondo me è la lotta alla povertà.

Certo bisogna fare cultura sulle conseguenze del fascismo, sui governi fascisti e nazisti in Italia, Germania, Spagna e Sud America.

Ma la matrice culturale fascista, cioè il divario tra ricchi e poveri, e le squadracce repressive di mercenari, sono una componente di tutte le civiltà che si sono evolute in forma complessa, anche di quelle comuniste. Basti pensare alle repressioni delle squadracce del KGB.

Un buon modo quindi per eliminare il fascismo per esempio è acquistare solo prodotti che rispettino i diritti dei lavoratori, dell'ambiente e dei consumatori.

Niente povertà, niente fascismo.

Domenico Schietti
http://www.liberaassociazioneilpopolo.it/

www.lombardia.megachip.info/vis_cont.php?id_art=455

perchÈ devi sempre porre il linkino ai tuoi blogs.
le cazzate sul punk sul motore sono solo pretesti.
sembra che tu voglia alzarti la grana con i links.

http://italy.indymedia.org/news/2006/04/1054693.php

A PRESCINDERE I NOSTRI DOVEROSI INTERVENTI di chi non intende dimenticare la storia e ringraziare coloro che ci hanno reso liberi dal fascismo e dal nazismo - abbiamo avuto l'onore di intervistare direttamente i partigiani - per ascoltare l'audio :

http://www.namir.it/irradio/25aprile.htm

SALUTI A TUTTI A PUGNO CHIUSO

ma siete in grado di contestualizzare i vostri interventi? ieri era il 25 aprile 2006. ripeto 2006. a milano. una manifetsazione pacifica. importante. in campagna elettorale per l'elezione del sindaco di milano. avete fatto il miglior servizio pubblicitario alla moratti, neanche fosse stato pianificato dal più scaltro dei pubblicitari (o lo è stato?). i casi sono due: o gli sfasciavetrine sono funzionali alla destra, ben pagati e infiltrati, o sono degli imbecilli che farebbero meglio ad andare a sfogarsi allo stadio. non vi considero di sinistra. siete più vicini ai nazi. siete il risultato del berlusconismo e come berlusconi non sapete neppure fare autoctritica. sfascisti, mi vergogno per voi.

Ieri, martedì 25 aprile, come assemblea permanente dello spazio sociale Mario Lupo, insieme alle altre componenti del movimento cittadino, abbiamo partecipato con un nostro spezzone al corteo in memoria del 25 aprile.

Lo spezzone, che ha visto un’ottima partecipazione, era aperto da due striscioni che riportavano le scritte: “Parma è antifascista – il Mario Lupo si riconquista” e “25 aprile sempre – libertà per gli antifascisti arrestati a Milano l’11 marzo”; il nostro intento era ricordare l’infame sgombero del 7 ottobre, di riaprire una campagna per la riappropriazione dello spazio sociale (con la realizzazione di un centro di documentazione/osservatorio sulle tematiche antifasciste), riportare alla memoria che quello che hanno tentato di cancellare è un luogo che ha sempre portato il nome di un compagno ucciso nel 1972 proprio dai fascisti e che per trent’anni è stato punto di riferimento del movimento di Parma, nonché ricordare a tutti che lo stato nato dalla Resistenza tiene ancora imprigionati nelle sue galere 25 antifascisti a cui va tutta la nostra solidarietà.

Evidentemente già queste due scritte hanno scaldato gli animi degli esponenti delle “democratiche” istituzioni in piazza Garibaldi, dove abbiamo anche esposto tre piccoli e ironici striscioni contro il sindaco (“Ubaldi vattene”) che proprio oggi, 26 aprile, ha ordinato lo sgombero di un’altra casa occupata, e contro due esponenti di Alleanza Nazionale (“Mora al muro” e “Moine nelle foibe”) che siedono affianco a lui sulle poltrone del governo della città. Questi due fascisti, in quanto tali, hanno sempre fermamente appoggiato e richiesto gli sgomberi di tutti gli spazi occupati e ancora oggi si permettono di dichiarare pubblicamente che l’uccisione di Mario Lupo è in realtà un delitto di gelosia, di fatto giustificando e mistificando l’avvenimento di chiara matrice politica. Questi signori, che durante la Resistenza sarebbero finiti appesi a testa in giù, fanno parte dello stesso schieramento ideologico degli autori di tutte quelle scritte contornate di svastiche e celtiche che hanno riempito i muri della città in queste settimane, imbrattando anche la Moschea di Parma e la targa ai caduti durante la Resistenza. Questi signori, insieme ad Ubaldi fanno parte dello schieramento istituzionale che appoggia le bombe sulla popolazione irachena. Questi signori, hanno partecipato alle elezioni con i fascisti e i razzisti di Forza Nuova, Alternativa Sociale e Lega Nord, ma il sindaco di Parma, Elvio Ubaldi, che in questi giorni ha indossato la maschera dell’antifascista, dimentica facilmente tutto questo, restando in linea con il clima di riappacificazione nazionale, del tutto strumentale solo a logiche di potere. Questa, per noi oltre ad essere una forma di revisionismo, di distorsione del vero carattere politico della storia, è una grossissima ipocrisia da parte di entrambi gli schieramenti, antifascisti e democratici solo per un giorno all’anno.

In piazza, preoccupati più della forma che non dei contenuti, di mantenere intatta la vetrina della commemorazione, esponenti dei DS e affini, dopo averci più volte (democraticamente) provocati cercando di strappare gli striscioni, hanno chiamato le forze dell’ordine per farci cacciare (democraticamente) dalla piazza, ma quando ha preso la parola dal palco il sindaco, ci siamo accorti che in realtà molta gente si era spontaneamente unita a noi per contestare le politiche antisociali della giunta; così, fischi, urla e slogan hanno finito per accompagnare ogni passaggio del suo discorso.

Ricordiamo che abbiamo poi proseguito il corteo denunciando pubblicamente la presenza di uno dei tanti luoghi di aggregazione e di finanziamento dei fascisti (l’armeria la Casermetta) e concluso la giornata come da tradizione, con una grigliata antifascista nel parco dell’ex-macello dove è stata rimessa una grossa bandiera rossa sul tetto del Mario Lupo, insieme allo striscione “Beretta confermato – Ubaldi esonerato” e portato dei fiori all’ex cinema Roma, luogo in cui avvenne l’uccisione di Mario Lupo.

Oggi sui giornali e nelle dichiarazioni ovviamente non vengono spiegati questi contenuti, poiché evidentemente fanno male. Ci chiamano delinquenti, facinorosi e addirittura squadristi (!) il che non può non ricordarci che anche i partigiani furono chiamati banditi, peccato però che abbiano poi fatto la Liberazione dell’Italia dal nazi-fascismo.

Pensiamo anche noi che sia ora che gli antifascisti più anziani, ovvero coloro che hanno direttamente concluso la dittatura fascista e hanno a cuore la salvaguardia della memoria della lotta partigiana, tirassero la testa fuori dalla sabbia prendendo le distanze da chi in realtà democratico non è, prendendo una chiara posizione di fronte all’esistenza di realtà neofasciste (finanziate e coperte da loschi figuri e negozi di copertura qui in città) in preoccupante e costante espansione, di fronte alle sempre più numerose manifestazioni pubbliche autorizzate ai nostalgici del ventennio, di fronte alle continue aggressioni contro gli immigrati e i compagni, e contro la criminalizzazione degli antifascisti più giovani.

Su tutto questo, dai palchi ufficiali ovviamente non viene espressa nessuna parola, neanche il 25 aprile, come se la Liberazione fosse stata mummificata in un passato che non contiene più nulla di concreto. Ieri abbiamo aperto questa contraddizione, ricevendo solo insulti dalle forze politiche istituzionali, ma le componenti del movimento cittadino, sono presenti quotidianamente a mantenere vivi i valori di solidarietà e di libertà della storia partigiana, con il sostegno concreto a tutti coloro che cercano di riappropriarsi dei propri diritti e bisogni, perché “ora e sempre Resistenza” non sia solo una frase astratta.


Assemblea permanente dello spazio sociale Mario Lupo

Ancora una volta, i fascio-islamici no-global, pagati da Betrtinotti e dai suoi amichetti islamici, hanno fatto vergognare i veri democratici ed i veri antifascisti, con il loro comportamento schifoso a Milano. In perfetta sintonia ed amore coi loro amici maghrebbini e nordafricani, numerosi come al solito quando c'è da rimestare nello sterco dell'antisemitismo e del terrosismo mondiale, si sono messi a grugnire come maiali al passaggio del corteo del 25 aprile.
A questi porci fascio-islamici, del 25 aprile non gliene frega un cazzo, anzi, per loro è una tragedia, visto la loro amicizia con Forza Nuova ed a. Mussolini.
Fortunatamente, un bel pò di queste merde stanno passando in carcere il 25 aprile, e ci rimarranno anche per il I MAGGIO.
Chissà che gioia per i veri carcerati normali, trovarsi tra le gambe tanti bei giovanotti pronti all'uso per le loro soddisfazioni sessuali..
NO GLOBAL = AL-QAEDA = TERROISMO= FIGLI DI PUTTANA

ahahhaha...
lo immaginavo, eccoli qua i paladini della
libertà, coloro che Vigilano, Boicottano,
Okkupano, quelli nel giusto, insomma,
quelli che, Meno male che ci siamo noi...
quelli che, 10,100,1000 Nassyria...
quelli che, Siamo pacifisti e bruciamo le bandiere di israele...
quelli che, Amore e pace anche tra quelli dello stesso sesso e poi fischiamo una signora ed un vecchietto in carrozzella, quello si che la guerra l'ha vista, non come voi...
quelli che, siamo contro la CENSURA!!!

Ieri avevo lasciato qui un commento, in cui dicevo di
vergognarvi per quello che si è visto a milano il 25 aprile...

non è durato neanche 24 ore...

cancellato...

libertà di parola...

di opinione...

cancellata...


Siete più Fascisti voi che quelli morti ormai 60 anni fa...

VERGOGNATEVI.

saro' sciocca, demode', inconsapevole.
sicuramente - e me lo rivendico - sincera.
pero' scusate ma io il collegamento fra gli arresti dell'11 marzo e la resistenza lo vedo fino a un certo punto.
si, la lotta e' una
ma abbiate pazienza eh
a milano qualcosa e' andato storto - c'erano coreografie che si sono spinte troppo oltre e a pagare adesso sono persone in carne ed ossa, incensurate e giovanissime.
era un corteo contro il fascismo.
ma ce lo ricordiamo cosa e' stata la resistenza?
non credo che aiutiamo a mantenere vivo questo ricordo associandolo all'11 marzo come se pari fossero (!)
penso che e' giusto lottare per la liberazione di queste persone rimaste incastrate in un errore che qualcun'altro ha fatto per loro troppo inesperte.
spero che da questo si impari qualcosa e auguro ai compagni e alle compagne di milano di tornare presto a una normalità sostenibile, perche' l'aria a milano si e' fatta davvero troppo pesante.
ma non capisco (troppo spesso sigh) le scelte editoriali di indymedia. mi pare che parla sempre piu' spesso con una sola voce - diretta a chi parla e pensa come lei.
faccio fatica a riconoscermi nella colonna centrale e mi chiedo se indymedia non si stia sempre piu' incastrando in una autoreferenzialità che si nutre di slogan e dogmi.
ho l'impressione che l'aurea regola che indymedia non e' una bacheca di volantini sia andata a farsi fottere. senno' non si spiega come mai la parte alta della colonna centrale e' sempre piu' spesso un taglia e incolla di volantini milanesi. peccato...

Cari ragazzi di Indymedia, mi dispiace dirvelo ma voi vi siete talmente omologati con il becero qualunquismo dei falsi compagni di PRC, da perdere di vista ed annullare il senso critico e la obiettività che aveva il sito all'inizio della sua attività.
Purtroppo, le idee dogmatiche ed anacronistichedell'estrema sisnistra e dell'"anti" a tutti i costi prevale sull'intelligenza e sull'originalità delle idee che il sito aveva.
voi ormai non vi distinguete più da un qualsiasi blog o da un qualsiasi sito i ncontotendenza presente in ret.
Purtroppo, siete finiti anche voi nella logica del commercio di idee che tanto piace agli intellettuali di estrema sinistra, e che li porterà alla fine a scrivere sul GIORNALE, si LIBERO o a fere trasmissioni come quelli di Ferrara.
Statemi bene e leggete di più, che vi farà stare meglio

si cari, il vostro dax cui portate onore e inneggiate a martire in realtà prima di passare a sinistra era appartenente alla bieca e sporca formazione fascista di forza nuova...si proprio così, era un mio compagno di scuola, e passò a sinistra perchè diceva che gli squatter sono impuniti nei loro devastamenti...
perchè nessuno ne parla? forse è meglio insabbiare e dire ciò che più fa comodo?

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