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[euromayday006] milano: un racconto dal vivo
by blicero Tuesday, May. 02, 2006 at 11:37 AM mail:

non tanto per fare da contraltare al povero sbirro rincoglionito del post su canne e parate, ma quanto per rendere merito a una giornata molto positiva politicamente e per riprendere le sane vecchie abitudini in cui i momenti di mobilitazione eravamo capaci di raccontarli in prima persona e non attraverso le pagine di un giornale (strumenti di "informazione" secondo i quali 100 mila persone sono meno rilevanti di quattro fessi che fanno i coretti a de corato o di 10 mila persone a un corteo sfigato dei confederati la mattina in cui il servizio d'oridne mena dei vecchietti che giustamente fischiano la simpaticissima Moratti <g>)


La giornata inizia presto in quel di Milano. Alle 8.30 appuntamento in Pergola per preparare gli ultimi allestimenti. Nel frattempo un paio di noi si sono lanciati a Novate a recuperare bilico e generatore per portarlo in piazza XXIV maggio e montare tutto in loco. Una volta tanto siamo praticamente in orario, quasi non ci credo, considerato che gli altri anni fino all'ultimo secondo eravamo ancora a pinzare teli sui bordi telonati di 16 metri di rimorchio.

Si capisce dall'aria del mattino presto, dalla vibrazione del vociare e del fare durante le ore mattutine, che sara' una giornata imbattibile. I piacentini, le bolognesi, i romani sono qui da ieri sera, chiacchere a cena, e ragionamenti di politica. Il puntello con gli altri imbattibili e soprattutto con il carro affetti allestito dai bergamaschi e' direttamente in piazza.
Le persone caricano scatoloni sul furgone di appoggio, colonne argentate, console, teli, striscioni preparati tutto il giorno prima a stampare come forsennati, tagliare e incollare a3 bianco e nero di elementi grafici, conigli, stelle, nastri, donne che urlano stilizzate in un megafono, loghi si serpica e degli imbattibili, lettere, lettering, no quel carattere no, cerca il font degli imbattibili, esplora dafont.com, trova encapuslated BRK e' lui, era solo il duecentesimo font che provavo...

Alla fine... Alla fine sto per partire. Arriva frenki. L'ordine dei carri. No, che palle, anche quest'anno no. Lo stampiamo e mi avvio con questa spina nel fianco verso Porta Ticinese.

In Porta Ticinese alle due ci sono gia' quasi tutti i carri, incredibilmente (sara' che non c'erano i soliti luminari della politica) nessuno scassa il cazzo per l'ordine dei carri.... tranne come ogni anno il Partito Umanista che tenta di infilarsi ovunque finendo in fondo dietor il mitico carro techno dei Postumani!! D'altronde, come qualcuno ha cercato di spiegare agli sfigati arancioni: dopo i postumani, gli umanisti... Meglio di cosi'!

I carri iniziano a immettersi lungo corso di porta ticinese, direzione piazza duomo: in testa il carro mobilita', un biroccio a trazione bipede costruito dagli imbattibili torchierini, con tutto il coordinamento altramobilita'. Trampolieri ai lati, voci diverse ai megafoni per allontanare la sensazione di sfiga della vicinanza del cordone di carabinieri posizionato di fronte a fare strada. Quanto fanno schifo, pensa un po' chiunque ci venga incontro, manco una coccardina di tulle rosa... almeno avrebbero avuto un senso in testa a un corteo come la mayday parade. Ma tant'e' in Italia ormai il clima di allarmismo sociale fa si che anche un fischio sia ormai considerata forma di violenza, chissa' che definizione corrisponde alla gente che balla e urla la propria voglia di lottare contro la precarieta' agghindata in ogni modo possibile e immaginabile.

Balzellon balzelloni dietro al biroccio mobile si aggirano gli autorganizzati dello spettacolo con il carro ormai storico allestito al Ponte della ghisolfa che somma creativita' culturale con un sano e mai dimenticato "ne' servi ne' padroni". Sulla motrice del carro "la liberation" e una bandiera francese. I vecchi amori non si scordano mai.

Dietro di loro altro carro imbattibile: il carro della lotteria. Spazio Petardo a manetta gente che balla in ogni punto su, in, con, su, per, tra, fra il carro. Gli striscioni di cui il taglia e cuci precedente, striscioni degli anni passati, cartoline e kit imbattibili che fioccano lungo il percorso. Operatori Sociali e Cw al microfono quasi costantemente con la gente affacciata alle finestre che applaude. Comunque vada sara' un successo.

A ridosso per un po' ma poi si staccano di qualche decina di metri per sopravvivere all'impianto sborone del carro reddito e lotteria, gli imbattibili affetti fanno la loro comparsa sintetizzando ambulatorio popolare, bergamaschi, operatori sociali e sexy shock di bologna: carro a due piani, tulle rosa, e bolle di sapone di ogni forma e dimensione che spargono un momento di fanciullesca incredulita' in tutti quelli che ballano l'elettroclash che viene emesso dall'amplificazione del camion. In cima al secondo piano pedana da ballo e gente a caso che sale e scende per un momento di protagonismo precario.

Mi fermo un secondo. Siamo partiti un'ora prima dell'appuntamento ufficiale e c'erano poche persone. Un po' di preoccupazione mi inquieta, perche' la mayday di quest'anno non e' una mayday di organizzazioni, i carri sono tutti tematici, il percorso che e' arrivato sino al primo di maggio non ha visto una partecipazione particolarmente strutturata. E' una vera prova del nove della mia visione della parata: se e' un momento in cui le persone si autorappresentano e vivono della creazione del proprio immaginario, sara' piena di gente, altrimenti il ruolo delle "organizzazioni" e' piu' rilevante di quello che ci piace ammettere.
Mi fermo davani all'unico punto un po' problematico del corteo: il mac donald in via torino in cui non c'e' manco uno sbirro per evidenti motivi di vicinanza al passaggio del corteo. Se gli altri anni vedergli saltare l'insegna non e' stato manco notato nel delirio delle giornate gioiose dei precari e delle precarie, con il clima di questo periodo, in particolare a milano, e' meglio stare un po' attenti e individuare con chiarezza gli obiettivi delle varie giornate di mobilitazione.

Il corteo scorre per un'ora. E in un'ora faccio in tempo a vedere i carri imbattibili, quello degli studenti, quello della CUB (trash come sempre, anche se quest'anno hanno avuto il guizzo del call center allestito sul carro che non era male :) e quello del Leo, in pratica il primo pezzo dello spezzone "istituzionale". Un'ora per vedere sfilare meno di meta' parata.
Corro in testa. La testa e' in via Broletto. La coda e' ancora in piazza XXIV maggio. Direi che non c'e' piu' motivo di preoccuparsi. Siamo quanti e piu' dell'anno scorso. Le organizzazioni non contano molto, le persone contano. Le identita' non pesano, i contenuti si.
Che senso di liberazione.

Lascio scorrere il corteo, le grida, le persone, gli allestimenti, le musiche, i sorrisi, la gioia, la sensazione generalizzata di un momento che e' nostro e di nessun altro, di nessuno se non di chi lo vive e lo costruisce. Saluti persone che incontri 3 volte l'anno, gente che non vedevi da un po' ma che ricompare alla mayday, in un momento che sentono come il momento piu' importante di mobilitazione, un attraversamento naturale per chi ci crede ancora.
Scorre, scorre, un fiume in piena di individui ognuno con il suo pezzo di storia e di partecipazione, che si legge nei visi e nelle movenze di ognuno.

Scatto verso piazza Castello. L'ultimo sbattimento e poi e' tripudio. Allontano un po' il senso di disagio che la tappezzeria di bandiere della CUB e il banchetto di "progetto comunista" (con un logo ottenuto incrociando quello dei nazional bolscevichi russi e una satira dei Guzzanti o di Luttazzi) e prepariamo il terreno per l'arrivo dei camion e il posizionamento in piazza.
Davanti alla fontana troneggia lo striscione "LIBERI DI ESSERE ANTIFASCISTI", che chiede la liberazione per tutte le sorelle e i fratelli che sono ancora in carcere dall'11 marzo e che per 5 anni sono stati in piazza Castello con noi nelle sere del primo di maggio. Tutti i carri (quasi tutti) avevano uno striscione per loro. Speriamo che i prossimi li possano tornare a disegnare loro insieme a noi....

Il carro degli autorganizzati non e' un problema che deve andare via presto. Il carro della lotteria si piazza nel punto di dominazione della piazza: di traverso con i woofer a scagliarsi contro la sede di Banca Intesa e la parte di impianto laterale che si sente fino all'Arco della Pace :))
Scatta il Petardo a martello, maox, miki, enzima e cyberone in console. E' il delirio.
Domina dalla piazza di ingresso al Castello il carro degli affetti che sembra un incrocio tra un rave e un baraccone delle giostre ante litteram.
Gli studenti scorrono oltre il carro della lotteria e si piazzano sull'arco di strada che porta verso cadorna: b-team in console e rave improvvisato con tanto di strobo.
La cub di fronte a loro non ha chance dal punto di vista musicale, ma si concentra su salamelle e gazebi e il palco per il concerto.
Sull'arco sinistro si piazzano leo e rifonda varie. Dove c'era lo striscione a un certo punto compare il carro a propulsione solare dei neurogrini. In fondo verso il curvone di ingresso al sempione i carri piu' piccoli e combattivi su cui regna incontrastato il carro dei postumani (non me ne vogliano gli altri meritori partecipanti alla bagarre).

Un'ora, due ore. Paradossalmente alla prima breve e leggera spiovuta le persone si accalcano intorno al Petardo, aspettando l'estrazione della lotteria. Due vallette e un valletto porno (Operatore X uber alles ;) regalano premi anche se l'estrazoine e' adombrata dal sospetto di brogli e i torinesi presenti chiedono un riconteggio dei tagliandi.

La conclusione e' un crescendo disumano.
Scende la notte serena di milano, in cui non si vedono stelle, il cielo sembra sempre di un colore uniforme.
Sara' il momento, sara' il fatto che sono nato e cresciuto qui, ma il blu-grigio del cielo milanese punteggiato dai lampione e dalle foreste fatte crescere sui terrazzi dei palazzi del centro milanese danno una sensazione di grandezza.
Abbasso lo sguardo e la folla acclamante i pezzi "pop" di ogni epoca del Petardo si e' lanciata nella fontana, decine di persone che si buttano nella fontana del Castello Sforzesco a ballare, ridere, urlare, sentirsi protagonisti per un momento, baciarsi, spogliarsi, incitare.
E va avanti cosi' per due ore, fino a che la pioggia non si fa insistente, e il calo del gasolio nel generatore non ci impone l'ultimo pezzo "Maledetta Primavera". Che non tradisce gli aficionados e fa esplodere le centinaia di persone ancora sotto il camion in un coro a squarciagola che sigilla una giornata imbattibile.

Anche quest'anno e' stata mayday parade.

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Una sola domanda
by ??? Tuesday, May. 02, 2006 at 12:07 PM mail:

Ma perchè alla Mayday si vede tanta gente che non si vede ad altre iniziative durante il resto dell'anno?
Festeggiare e giusto, ma non si può fare solo quello che è giusto e paicevole e lavarsene le mani per tutto il resto dell'anno quando comunque vengono portate avanti iniziative giuste e molto spesso più importanti.

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forse non la vedi tu :)
by blicero Tuesday, May. 02, 2006 at 12:12 PM mail:

forse tanta gente non la vedi tu.
io lavorando con gli imbattibili e via dicendo la vedo tutto l'anno , nelle lotte quotidiane che si cercando di fare.

poi se parli di scadenze politiche forse stai parlando ancora in "movimentiano", una lingua che forse dovrebbe cedere il passo ad altro, come il movimento sta fortunatamente facendo.

:)

[senza polemica, ovviamente]

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per dominus blicero
by kosacco Tuesday, May. 02, 2006 at 12:44 PM mail:

complimenti per la tua testimonianza dal vivo, prima avevo qualche dubbio ma ora non più sei propio un povero pirla.

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imbattibili
by azzo Tuesday, May. 02, 2006 at 12:51 PM mail:


Forse a voi imbattibili piace darvi le mazzate sui coglioni..
perchè festeggiare con il circo errante è davvero inconcepibile come il suo scritto festaiolo!!

quando il mercato dellavoro è diventato uno spremiagrumi lavoratori precari della stampa sono giunti al livello di mettersi un cappuccio in testa per poter parlare davanti ad una telecamera,mentre i loro direttori Feltri,ecc hanno dichiarato spudoratamente di recepire 20.000 euro mensili e le sovvenzioni dallo stato...(Report rai 3)
mi fa' oltre che incazzare anche perdere le speranze.

Parla di movimenti e/o addirittura il superamento degli stessi, ma di che cosa parla blicero??? di serpica naro e tutte le comunità virtuali che spuntano come funghi ruotando attorno ad un'autoreferenzialità e linguaggi che sono recepiti a stento da chi nè fà parte.

siete imbattibili !

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le critiche di un kosacco e di un ignorante (nel senso che ignora)
by blicero Tuesday, May. 02, 2006 at 1:00 PM mail:

le critiche di un kosacco nel 2006 mi danno merito, e non penso ci sia bisogno di spiegare altro, anche perche' il livello della discussione e' quello con questo soggetto...

per quanto riguarda "azzo", a parte la firma illuminante, devo dire che e' triste vedere quanto ignori.
che il mercato del lavoro sia diventato uno spremiagrumi non c'e' dubbio, infatti e' dal 1998-1999 che lo diciamo come chainworkers (quando ancora nessuno dei "governanti" usava la parola precarieta' per timore, e i movimenti e le organizzazioni parlavano al massimo di lavoratori se non di proletari... mah...)

Quanto il circo che tanto ti disgusta (ma sei libero di organizzare il tuo momento di aggregazione e di auto-rappresentazione, non e' che ci devi venire per forza :), il fatto che sia distante o vicino ai gruppi di precari e precarie che lottano lo dimostra chi sta partecipando agli imbattibili: lavoratori feltrinelli, operatori sociali, le lavoratrici SEA che hanno fatto battaglia, i lavoratori della Vodaphone con cui abbiamo fatto il call strike ormai due anni fa, gli autorganizzati dello spettacolo, diversi collettivi (cw, bergamaschi,torchiera), il coordinamento altramobilita', l'AMP. Come dici tu in effetti questi sono tutti pazzi visionari che non fanno nulla nella vita a parte festeggiare e cazzeggiare il primo di maggio.

Dirti che sei ignorante ti darebbe una possibilita (perche' non conosci una cosa e puoi sempre documentarti). Forse sei solo miope, oppure un po' invidioso .

ci vede in giro.

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vediamo..
by il partito Tuesday, May. 02, 2006 at 1:16 PM mail:

>e per riprendere le sane vecchie abitudini in cui i momenti di mobilitazione eravamo capaci di raccontarli in prima persona

Compagno Blicero,

il partito ti dà atto dello sforzo di ricostruzione. Tuttavia, pur non essendo composto da nostalgici, il partito si domanda se le vecchie abitudini non vadano riprese fino in fondo. Ci si riferisce ad una analisi di ciò che funziona e ciò che non ha funzionato in una giornata come quella. E ad una analisi della portata dell'evento durante l'anno sia nei momenti ricompositivi che in quelli dove proprio non riesce ad incidere. Insomma What's right e What's wrong come se si trattasse di un software (del quale non si possono tessere solo lodi altrimenti non esisterebbero gli aggiornamenti).
Prima di interrogare gli emissari del partito presenti a Milano sarebbe gradito un tuo parere in materia.

due anni di esenzione dal gulag nel caso..vah :)

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arrivera' anche quello
by blicero Tuesday, May. 02, 2006 at 1:26 PM mail:

arrivera' anche questo parere.
devo dire che sono per lo piu' what's right.
i what's wrong si riassumono nella partecipazione "elettorale" di alcuni (diversi) ma fortunatamente minimizzata dal fatto che le persone non erano li' per questioni "elettorali".

come dicevo altrove: hanno vinto gli individui e le reti di attivazione dei precari e delle precarie, mentre le organizzazioni sono rimaste a bocca asciutta e hanno mostrato che non sono affatto ne' necessarie, ne' rilevanti all' "evento mayday".

a breve come imbattibili qualche ragionamento lo proponiamo :)

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mumble
by il partito Tuesday, May. 02, 2006 at 1:49 PM mail:


per ora un pass di esenzione per sei mesi :) in attesa della riflessione con relativo rilascio del salvacondotto.
Un punto è importante: le reti sono organizzazioni o no ?
Ad un certo grado di complessità le reti si evolvono diventando organizzazioni (queste ultime altro non sono che reti che hanno provato il salto di complessità e sono diventate reticolo di interessi).
L'elogio dell'autenticità delle reti a volte è l'incomprensione del loro grado possibile di evoluzione


il partito

-----------------

UN IMPEGNO CONCRETO, PIU' GULAG PER TUTTI

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dall'ignorante
by bertoldo Tuesday, May. 02, 2006 at 1:56 PM mail:

per quanto riguarda "azzo", a parte la firma illuminante, devo dire che e' triste vedere quanto ignori. che il mercato del lavoro sia diventato uno spremiagrumi non c'e' dubbio, infatti e' dal 1998-1999 che lo diciamo come chainworkers /////////////// ////////////////// (quando ancora nessuno dei "governanti" usava la parola precarieta' per timore, e i movimenti e le organizzazioni parlavano al massimo di lavoratori se non di proletari... mah...) ///////////////// certo che avete fatto delle grosse conquiste avete superato un'etimologia obsoleta lavoratori,proletariato, fino a dire che le classi sociali nn esistono più e per quanto riguarda organizzazioni forse dovresti leggere di piu' altro che 1998 !! ///////////////////////// Quanto il circo che tanto ti disgusta (ma sei libero di organizzare il tuo momento di aggregazione e di auto-rappresentazione, non e' che ci devi venire per forza :), il fatto che sia distante o vicino ai gruppi di precari e precarie che lottano lo dimostra chi sta partecipando agli imbattibili: lavoratori feltrinelli, operatori sociali, le lavoratrici SEA che hanno fatto battaglia, i lavoratori della Vodaphone con cui abbiamo fatto il call strike ormai due anni fa, gli autorganizzati dello spettacolo, diversi collettivi (cw, bergamaschi,torchiera), il coordinamento altramobilita', l'AMP. Come dici tu in effetti questi sono tutti pazzi visionari che non fanno nulla nella vita a parte festeggiare e cazzeggiare il primo di maggio. Dirti che sei ignorante ti darebbe una possibilita (perche' non conosci una cosa e puoi sempre documentarti). Forse sei solo miope, oppure un po' invidioso . ci vede in giro. //////////////////////////// Invidioso sinceramente non ho compreso di cosa,per il resto se i gruppi di lavoratori da te citati sono soddisfatti della loro situazione e del metodo di lotta scelto è giusto che festeggino,per il resto riferimenti a nn fare un cazzo nella vita sono parole tue ! coda di paglia? imbattibili

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puntiglio sulle organizzazioni
by blicero Tuesday, May. 02, 2006 at 2:24 PM mail:

forse dovevo dire Organizzazioni, cosi' era piu' chiaro a chi mi riferivo... :)

gulag ammammet' :)

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Un consiglio a Blicero
by Fatti un giro fuori da Milano, ti fa' bene!!! Tuesday, May. 02, 2006 at 2:53 PM mail:

<Sara' il momento, sara' il fatto che sono nato e cresciuto qui, ma il blu-grigio del cielo milanese punteggiato dai lampione e dalle foreste fatte crescere sui terrazzi dei palazzi del centro milanese danno una sensazione di grandezza>

MA VAI A CAGARE!!!!! DECIDITI A FAR USCIRE IL TUO CULO FUORI DA MILANO, UNA DELLE CITTA' PIU' BRUTTE DEL MONDO!!!

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per i consiglieri
by blicero Tuesday, May. 02, 2006 at 2:56 PM mail:

di giri fuori da milano ne faccio parecchi, fortunatamente, grazie mille.
in compenso vedo che l'argomento della politica ti e' molto caro.
vuoi che ti faccio anche delle linguaccie cosi' ti senti meglio come livello di interlocuzione ?

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Blicero è un esaltato megalomane
by pensa di parlare di politica e invece..... Tuesday, May. 02, 2006 at 3:04 PM mail:

...è solo un buon organizzatore di party. Blicero, hai un radioso futuro come organizzatore di eventi e nella tua cara amata Milano questo lavoro non scarseggia. Vedi che culo che hai!!!!

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Chiamalo pirla
by milanese Tuesday, May. 02, 2006 at 3:43 PM mail:

Il blicero su questi party ci campa,è il suo lavoro e il culo
lo porta spesso fuori milano sempre come mediattivista di
professione,politicamente non lo si puo' giudicare anche se
la politica è la società dello spettacolo...
fino a quando continua a giocare con il pc e lasciatelo lavorare,cazzo su siate clementi.

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Chi moralista ferisce moralista perisce
by Uno Tuesday, May. 02, 2006 at 4:24 PM mail:

Blicero organizza i Party?

QUi si delira.....

Comunque a furia di dire che i centri devono fare PPPPPolitica e non cultura/arte guarda che elementi che sbucano fuori.....

No al moralismo di movimento.


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per chiarezza con il milanese
by blicero Tuesday, May. 02, 2006 at 4:25 PM mail:

io non ci campo .
il mio lavoro non e' il movimento, e non sono tra le schiere di quelli che prendono soldi per fare i compagni di professione (che di solito finiscono per avere qualche tessera).

finche' si scherza si scherza, ma le infamate sarebbe il caso di starci all'occhio, perche' se ne ha un po' piene le tasche.

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per blicero
by se fossi stato più attento Wednesday, May. 03, 2006 at 3:34 PM mail:

...ti saresti accorto che alla vatrina affianco di quella del MC c'erano 2 digos...magari ce n'erano anche altri chissà...forse eri troppo impegnato a stare attento a che nessuno uscisse dal clima festoso...

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per blicero
by se fossi stato più attento Wednesday, May. 03, 2006 at 3:44 PM mail:

...ti saresti accorto che alla vatrina affianco di quella del MC c'erano 2 digos tutti intenti a fare incetta di volantini...ma non solo...che tu lo voglia o no, facevano la stessa cosa che tu stesso in quel momento stavi facendo: controllare che in quel punto del corteo nessuno uscisse dal clima festoso...dunque, lo sottolineo SEPPUR INCONSAPEVOLMENTE, vi stavate dando una mano a vicenda!

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non due, quattro
by blicero Wednesday, May. 03, 2006 at 3:50 PM mail:

se e' per quello non ce n'erano due ma quattro.
e loro fanno il loro lavoro, io faccio quello che ritengo utile fare, e non ero proprio da solo a tenere d'occhio la situazione.
d'altronde c'e' chi pensa e decide e chi fa le cazzate senza pensare.

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x l'astuto
by domanda Wednesday, May. 03, 2006 at 4:12 PM mail:

è meglio darsi una mano inconsapevolmente per far finire dentro la gente?

a quelli con la tua testa bignorebbe aprire il cranio e vedere cosa c'è dentro, è incredibile quanto un essere umano possa pronunciare cazzate.....

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aut
by out Wednesday, May. 03, 2006 at 4:22 PM mail:

smettetela di rompere i coglioni a blicero...
forse è un po' di sana invidia vs chi ha forme e pratiche diverse.
siamo nel 2006 ma a volte sembra che alcunivogliano vivere di rendite...piuttosto usciamo dalla presunzione e dalle critiche distruttive ...
siamo completamente isolati a livello di "movimento" e ci stramazziamo inutilmente senza pensare a quali potrebbero essere i tentativi di coordinare le lotte nelle forme varie e pratiche annesse.(visto che siamolontani anni luce)
a volte lamiopia opportunista dei "compagni" ci tarpa le ali... il futuro non è più quello di una volta"!!!!
WAKE UP

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alcune considerazioni
by uno che non pretende di sapere Wednesday, May. 03, 2006 at 4:48 PM mail:

Non voglio entrare nel merito della polemica, anzi vorrei creare un po' di ordine. Ho 18 anni, da 4 frequento un centro sociale e da 4 anni che cerco di orientarmi bene nel movimento. Ho fatto diverse manifestazioni ... 2 mi hanno colpito particolarmente più di tutte, per la loro diversità. La manifestazione nazionale antifascista a bergamo di due anni fa e la street rave parade di bologna.
La prima esprimeva una rabbia incredibile e giusta verso fascisti che tranquillamente bruciavano centri sociali, e pestavano e accoltellavano compagni ovunque. La seconda invece era un giorno in cui le regole venivano ribaltate, e si richiedeva autoproibizionismo, mostrando, facendo sfilare quel popolo antiproibizionista che letteralmente invadeva bologna. Ma la cosa che mi ha fatto più riflettere è che metre a bergamo le differenze di pensiero c'erano e si sentivano all'interno della manifestazione stessa, a bologna gruppi molto diversi tra loro anche ideologicamente non avevano nessun motivo di ostacolarsi a vicenda. In più a bergamo l'aria che tirava era quella di lotta vera, quella diciamo "vechio stile", mentre a bologna scendevano i giovani a rivendicare quello che gli viene negato, ma che si riprendono e lo dimostrano. Se mi fermassi qui non darei un grande spunto. Alcuni dati però DEVONO far riflettere. Se alla may day come alla street parade si superano o si toccano le 100.000 persone, mentre la mattina del primo maggio ce n'erano quasi 10.000 e abergamo non tanti di più (o meglio sicuramente non sull'ordine delle centinaia di migliaia di persone) un motivo ci sarà. Potete criticare quanto volete, ma finchè non capirete il meccanismo che porta a questo nessuna critica potrà essere costruttiva.

PS: io faccio parte di un movimento studentesco e ammetto di non essere ancora arrivato a capire bene (d'altronde non si può pretendere troppo alla mia giovane età), ma cmq ci provo, e con discreti risultati.

Un saluto a TUTTI

Un invito speciale a cercare di capire prima di accusare, soprattutto visto che questo gioco è vecchio, ce l'ha insegnato Gulio Cesare, e sappiumo tutti a chi va a favore!

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