Dichiarazione di Mario Staderini, membro della direzione nazionale della Rosa nel Pugno e candidato al Comune di Roma.
Il fallimento, o meglio, l’assenza di politiche abitative si somma alla cementificazione selvaggia di vaste aree del territorio romano prive di qualità di vita e servizi pubblici.
Per cinquant’anni la classe politica ha consentito ed incoraggiato l’abusivismo edilizio, tenendo così sotto ricatto centinaia di migliaia di cittadini/elettori.
Ad una rivoluzione urbanistica, che valorizzi le periferie anche attraverso la “rottamazione” e sostituzione degli edifici, serve accompagnare una radicale riforma delle politiche abitative, assicurando il diritto ad abitare più che il diritto alla casa.
Roma deve essere pronta ad affrontare le esigenze e gli eventuali disagi conseguenti alla trasformazione del sistema produttivo, ad esempio vincolando ad uso sociale una percentuale delle nuove concessioni e degli immobili comunali messi in vendita.
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