Tonno Tondo Tondo....
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Gli artisti militanti in posse di affinità artistiche ipermoderne devono staccare il cordone ombelicale che li lega alla nostalgica cultura pseudo militante e politicante del passato; evitare quindi quel "compagno" di Guttusiana memoria e sostituirlo magari con un "hermano", "fratello" o "brother", nel P.a.aff. si usa il "fratomò carnale" (fratello carnale), insomma una connotazione umana e mediterranea. Quello di cui necessitano le posse di affinità artistiche locali è un collegamento dinamico stabile, uno spazio, una rete di reti, una cosa che consenta di alzare il tono di voce dei disobbedienti artistici della moltitudine, insieme ed usando canali e modelli comunicativi usati da altri. Questa è l'ottica dalla quale si sta sviluppando la sperimentazione comunitaria virtuale di equilibriarte.org. L'altro sistema dell'arte sta nascendo dal basso, forte di una osservazione sistematica e critica, artistica ed attivistica dell'attuale sistema mercantile dell'arte. I nodi di potere ed i collegamenti di rete dell'attuale sistema sono nelle galere/gallerie private e nelle fiere festival ma anche nei media d'informazione specializzata che non vogliono perdere quello che hanno guadagnato in autorevolezza dal dopoguerra ad oggi. I media specializzati (vedi il caso limite di ExArt) contribuiscono ad evitare che l'artista esca dal seminato e lo indirizzano ad obbedire e seguire la linea di confine che il sistema segna. Non esiste promozione artistica senza media specializzato, sbaglio o c'éra anche lo stand di Ex Art alla Fiera di Bologna? Il problema è che i media specializzati stanno occupando uno spazio che prima non avevano e si limitavano a raccontare, quindi non essendo preparati a farlo abbracciano curatori, critici, galleristi, mercanti e collezionisti investendo sulla loro legittimità. In questo gioco caotico sistemico gli artisti localmente scartati di produzione contraddicono i media e la contraddizione viene trasformata abilmente in opinione. Qualcuno accusa me di cercare all'interno di questa configurazione oggettiva di cercare ossessivamente il media specializzato, rispondo: perché dovrei dato che sono per il pensiero artistico puro? Non vi piace chi risponde a domande con domande? Eccovi la risposta: il P.a.aff. sui media specializzati rende evidente la crisi sistemica e mercantile dell'arte, illumina quella parte di sistema occulta e nascosta dalla creatività del "critichese" e del marketing promozionale in tutta la sua assenza di proposte di ricerca, ecco il motivi per cui subdole personalità striscianti come il Tonno di Ex Art pensano: è la nostra rovina.
Domenico Di Caterino
www.mariopesceafore.ilcannocchiale.it
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