Alcune riflessioni sullo sgombero della Reggia, invito alle prossime iniziative

ANCORA UNO SGOMBERO SOTTO LA MOLE

Finite le tregue olimpiche ed elettorali Torino torna al suo clima di quotidiana repressione.
La giunta di “ sinistra” capeggiata dall’ormai onnipresente Chiamparino dà il primo segno di continuità e ricomincia dallo sgombero della Reggia Occupata, aiutata dai soliti complici e lacchè. Difficile infatti tenere il conto degli sgomberi che ci sono stati a Torino negli ultimi anni: a partire dalla Cascina, poi i vari osservatori ecologici, l’Alcova, la Rrosalia, il Fenix, il Casotto, la Selva 21 ed ora la Reggia, per citarne solo alcuni.
Nel frattempo abbiamo anche assistito ai vari rastrellamenti nei confronti nei degli immigrati, alle rivolte nel CPT di Corso Brunelleschi risolte con espulsioni forzate, agli arresti di alcuni degli antifascisti scesi in piazza in seguito agli accoltellamenti ad opera di fascisti all’interno del Barocchio squat.
Ma ancora non basta.
Ancora uno sgombero.
Per difendere i nostri spazi e la nostra possibilità di muoverci in questa città con i nostri modi e non con quelli imposti, diventa necessario ricominciare ad appropriarci delle strade di Torino portandovi il nostro dissenso e la nostra voce.
Invitiamo tutti dunque a partecipare:
mercoledì 7 giugno dalle 20,00 ad un aperitivo sotto casa di Chiamparino, Piazza Vittorio angolo Via Po’

sabato 10 giugno al corteo nazionale per gli antifascisti arrestati con uno spezzone contro la repressione e gli sgomberi

domenica 11 giugno dalle 16 ad un concerto contro la repressione ai giardini irreali

La Reggia Occupata

Cari compagni, dobbiamo prendere atto della nostra ormai palese debolezza, della nostra incapacità di andare oltre a questa campagna traslochi inutile e deleteria per l'immagine di tutto il movimento, che viene sistematicamente affrontato e annientato dagli sbirri, teleguidato dalla sinistra di governo. E' ora di rinunciare alle okkupa per passare a qualcosa di più ragionato, di più serio, in modo da coagulare persone disposte ad impegnarsi, e non a passare qualche giorno di vacanza, qui e là, senza capo nè capo, e per finire sui giornali borghesi come i soliti cazzari, scacciati sempre con la coda tra le gambe.

E tu cosa proporresti per avere degli spazi?? Di chiederli "per favore" al comune??

Oltre a ciò non credo sia del tutto deleterio, in più occasioni ho visto che anche occupazioni di breve durata (vedi Osservatori ecologici vari) erano molto utili per farsi conoscere dalla gente...infatti ho sempre visto buoni rapporti con il "vicinato" di un'occupazione (ovviamente mi riferisco a ciò che conosco meglio, cioè alla scena torinese dell'ultimo periodo)..

Ricordo che dopo lo sgombero del "casello n.1" e del "feramiù" era nato un comitato spontaneo del quartiere bella dora per protestare contro la politica repressiva del comune (anche in risposta alla storia dei parcheggi..)


CHI NON OCCUPA, PREOCCUPA...

Oi nostro caro digossino/pulotto ivan senzaterra ci hai provato con il tuo pistolotto.

Ma in tutti c'è bisogno di spazi liberi.
Diglielo in comune ed ai tuoi capi.
Gli sgomberi non fermano nessuno.

E presto ci sarà un nuovo spazio di libertà a torino