Materiale informativo autoprodotto
dalle donne del gruppo salute e sessualità
della sede femminista occupata
di Via dei Volsci 22
Movimento delle donne e consultori Pillola del giorno dopo Sei incinta? Puoi scegliere.. Indirizzario
Materiale informativo autoprodotto dalle donne del gruppo salute e sessualità della sede femminista occupata di Via dei Volsci 22 info: portedifuga2006@yahoo.it Movimento delle donne e consultori
«Per noi salute vuol dire controllo del nostro corpo», scrivevano nel ’74 le donne del “Centro per la salute della donna” di Padova. Gli anni ’70 ed il movimento femminista che li ha attraversati sono le radici del consultorio che conosciamo. In quel periodo le donne hanno cominciato ad affermare il proprio desiderio di riappropriarsi di sé e del proprio corpo, di sottrarsi al dominio di un patriarcato opprimente che si manifesta nella famiglia, nella società in genere, nella «scienza tutta, in particolare quella medica che ha ospedalizzato e confinato nella malattia tutti i momenti della sessualità femminile» e che ha le proprie fondamenta nel controllo dei corpi delle donne. I Centri per la salute della donna, i consultori autogestiti, i gruppi di self-help erano i frutti di questa diffusa volontà di socializzare i saperi e le esperienze, incontrarsi tra donne, prendere insieme coscienza della propria oppressione, riassumere il controllo del proprio corpo. Strumenti di questi desideri erano le auto-visite, le visite collettive, ma anche l’autocoscienza. Differenti nelle pratiche, i consultori autogestiti erano accomunati dal desiderio di non offrire un semplice servizio, ma, attraverso la pratica della solidarietà orizzontale, favorire una presa di coscienza individuale della propria oppressione e la conseguente riappropriazione di sé da parte di ciascuna donna. La sfida era quella di non riprodurre il rapporto gerarchico tecnico/paziente, tipico delle strutture sanitarie, e di superare l’obiettivo della cura del singolo male ricongiungendolo all’esperienza esistenziale complessiva della donna che si rivolgeva al consultorio. Il 1975 è l’anno che ha visto l’istituzione dei consultori familiari (legge 405/75). Pubblico e gratuito, luogo di approccio multidisciplinare (medico, psicologico, sociologico), il consultorio ha tra i suoi scopi la promozione della procreazione responsabile, la tutela della salute della donna (e del concepito..) e la prevenzione. Parte del movimento delle donne ha contestato la L.405/75 temendo che l’istituzione di un servizio pubblico avrebbe annullato la dirompente carica politica dell’esperienza dei consultori autogestiti. Tuttavia questa legge ha garantito alle donne un servizio innovativo nel panorama della sanità e per di più totalmente gratuito sia per le donne residenti che per le donne immigrate anche senza permesso di soggiorno. Tra le leggi regionali che hanno dato attuazione alla 405/75, quella del Lazio garantisce la possibilità di una gestione condivisa del servizio tramite l’”assemblea delle donne”(art. 8), cui le donne possono dare vita in ogni consultorio e che ha un ruolo consultivo e di controllo. Con l’introduzione della legge che regolamenta l’aborto (194/78) il consultorio è diventato uno dei riferimenti per le donne che vogliano eseguire l’interruzione volontaria di gravidanza. Dalla loro istituzione i consultori hanno incontrato una serie interminabile di ostacoli, dalla mancanza di personale e strutture adeguate alla conseguente difficoltà di perseguire gli obiettivi di prevenzione e diffusione della consapevolezza tra le donne del territorio – obiettivi che necessitano di un impegno anche al di fuori del consultorio stesso – passando per l’inadeguata copertura del territorio nazionale. La legge 34/96 prevede infatti che sia disponibile un consultorio ogni 20000 abitanti, obiettivo ancora non raggiunto, soprattutto al sud. L’attacco subito dai consultori nella regione Lazio sotto la giunta Storace e gli ultimi tentativi di controriforma a livello nazionale (dalla paventata apertura dei consultori al “Movimento per la vita” alla proposta di modifica della L. 405/75 avanzata da quest’ultimo), non sono quindi che i momenti più eclatanti di una strategia di erosione costante che tende a svuotare i consultori del loro significato innovativo.
I servizi alla salute della donna che i consultori offrono (o dovrebbero offrire!) A TUTTE LE DONNE (residenti, immigrate, con o senza permesso di soggiorno):
- VISITE GINECOLOGICHE - CONTRACCEZIONE - PREVENZIONE DEI TUMORI DELL’APPARATO SESSUALE FEMMINILE (PAP-TEST, CONTROLLO PERIODICO DEL SENO) - SOSTEGNO SOCIALE SANITARIO E PSICOLOGICO IN GRAVIDANZA O IN CASO DI SCELTA DI INTERRUZIONE - VISITE PEDIATRICHE, VACCINAZIONI - RILASCIO TESSERE ESENZIONE PER GLI ESAMI PRECONCEZIONALI E IN GRAVIDANZA
Importante! Potrebbe capitarvi che rifiutino di accogliervi perché non siete residenti in quel dato quartiere o quant’altro legato all’ASL di appartenenza..: non esiste nessuna legge che vi obblighi a frequentare un consultorio o un altro! Potete scegliere.
Pillola del giorno dopo La pillola del giorno dopo (Norlevo o Levonelle) è un contraccettivo d'emergenza e si usa nel caso in cui abbiamo avuto un rapporto non protetto (rottura del preservativo, varie pillole dimenticate, coito interrotto ritenuto inefficace..) o se abbiamo subito una violenza. Va presa il prima possibile e comunque entro 72 ore dal rapporto sessuale e impedisce di restare incinta. Al contrario, se la gravidanza è già iniziata, la pillola non può interromperla. Si tratta quindi di un contraccettivo, non di un abortivo, previene una gravidanza, non la interrompe. La cosa importante è prenderla il prima possibile: l'efficacia della pillola del giorno dopo aumenta con la velocità della sua assunzione. Per acquistarla è necessario munirsi di una ricetta medica che possiamo richiedere al nostro medico di fiducia, al pronto soccorso, alla nostra ginecologa/o, nei consultori. Ottenerla non è però così facile perché molti medici si rifiutano di prescriverla con le più svariate scuse o motivazioni. La tua ginecologa dovrebbe dartela senza problemi... ma se non hai una tua ginecologa... Prova a chiederla al tuo medico di fiducia... se non te la prescrive motivando il rifiuto con l’obiezione di coscienza o dicendoti che è necessaria una visita, beh, non è un medico di fiducia, e non sei tu che hai una pretesa assurda... Prova a chiederla al pronto soccorso di un qualunque ospedale... se non te la prescrivono sono passibili di "omissione di soccorso", visto che più tardi la assumi, più possibilità hai di restare incinta... pretendi un certificato che attesti il loro rifiuto e il nome del medico responsabile... Prova a chiederla in un consultorio... ... potrebbero negartela dicendoti che non sei una loro utente, beh, tu rispondi che lo sei diventata ora... ... potrebbero dirti che non puoi diventarlo perché magari non sei della zona... beh, tu rispondi che hai il diritto di scegliere il consultorio che preferisci a prescindere dalla residenza o dal domicilio, anche per una questione di riservatezza…(lo puoi fare!) ... potrebbero negartela obiettando che sei minorenne... beh, tu rispondi che anche le minorenni sono capaci di intendere e di volere e che, oltre a essere un principio di buon senso...poi magari rivolgiti ad un consultorio per adolescenti (vedi indirizzario)….. ...potrebbero anche dirti che non ne hai davvero bisogno... beh, tu puoi rispondere che non hai davvero voglia di rischiare di restare incinta per una loro ipotesi non dimostrata e non dimostrabile...... potrebbero dirti (e quasi sicuramente ti diranno) che la pillola del giorno dopo è pericolosa e non vogliono assumersi questa responsabilità... beh, tu rispondi pure che si tratta di un progestinico, non di un estroprogestinico e che non ha controindicazioni all'uso (come ha invece la pillola contraccettiva rispetto al fumo di sigaretta, i tumori genitali, i fattori di rischio cardiovascolare, la pressione alta, precedenti episodi di trombosi, disfunzione della tiroide, fibromi uterini, cisti ovariche, endometriosi, mastopatia fibrocistica) e aggiungi che è talmente pericolosa che in Francia è venduta senza ricetta medica ed è addirittura a disposizione nelle scuole... e sottolinea anche che sei perfettamente in grado di gestire i possibili effetti secondari come nausea, vomito, vertigini, dolori al basso ventre, perdite di sangue (tipo le mestruazioni) e che li ritieni un'inezia rispetto a un'interruzione di gravidanza, sia fisicamente che psicologicamente... già che ci sei, visto che non vogliono assumersi la "responsabilità" di dartela, chiedigli di assumersi la "responsabilità" di non dartela e quindi di farti rischiare una gravidanza non voluta e la sua interruzione, con le sue conseguenze fisiche e psicologiche... e prova a far mettere per iscritto, nero su bianco, che non vogliono dartela e sono pronti a risponderne... a questo punto vedrai che pur di levarti di torno ti prescriveranno tutte le pillole di cui hai bisogno! Nel caso invece in cui si mettesse male e non volessero proprio dartela riprova la trafila in un altro consultorio ma non esitare a segnalarcelo! Ottenuta la ricetta vai in farmacia dove, purtroppo, potrebbero ancora dirti che non ce l'hanno o che non possono dartela per una presunta e illegittima obiezione di coscienza; questo si chiama interruzione di pubblico servizio... anche qui nel caso in cui continuano a negartela fallo mettere scritto nero su bianco e poi cambia farmacia. Ricorda che la pillola del giorno dopo è un contraccettivo occasionale, e che se hai abitualmente rapporti eterosessuali è importante e rilassante proteggerti al meglio e che proteggersi significa prendersi cura di se stesse. Sei incinta ? Puoi scegliere Il tuo test di gravidanza è positivo? Entro i primi 90 giorni (contando dal primo giorno dell'ultima mestruazione) puoi decidere di interrompere volontariamente la gravidanza (Ivg) avvalendoti della legge n.194 del 22 Maggio 1978. Dopo i 90 giorni l’Ivg è consentita solo in caso di pericolo di vita della donna o in presenza di gravi anomalie del nascituro. Per accedere alla struttura sanitaria, presso cui potrai effettuare l’Ivg, hai bisogno di un certificato. Questo viene rilasciato, principalmente, dal consultorio familiare, ma anche da altra struttura socio-sanitaria o dal medico di fiducia. L’Ivg nei primi 90 giorni si effettua presso: - ospedali - case di cura autorizzate - poliambulatori autorizzati, adeguatamente attrezzati e collegati con un ospedale
- Sei minorenne? Necessiti, allora, dell’autorizzazione di un genitore, ma in caso di mancanza di tale autorizzazione, il consultorio, o comunque chi rilascia la certificazione, può richiedere il nullaosta al giudice tutelare. - Il certificato prevede per legge, che la donna attenda sette giorni prima di recarsi presso la struttura sanitaria alla quale è stata assegnata per prendere appuntamento per l’intervento e per i vari esami clinici necessari. - Potresti avere a che fare con personale sanitario che si dichiara obbiettore di coscienza, ma ricorda: l’obiezione di coscienza non può essere invocata dal personale sanitario quando è in pericolo la vita della donna e inoltre l'obiezione di coscienza esonera il personale sanitario solo dal compimento delle procedure e delle attività specificamente dirette a determinare l'interruzione della gravidanza, e non dall'assistenza antecedente e conseguente all'intervento, questa deve sempre essere garantita!!!!!!!! - Tutte le procedure legate all’interruzione volontaria di gravidanza devono essere gratuite! (Compresa, se richiesta l’ecografia pre intervento).
Se sei una donna immigrata ti verrà richiesta fotocopia della carta di identità o del passaporto più una fotocopia del tesserino STP (straniero temporaneamente presente). Anche se non possiedi un permesso di soggiorno è comunque un tuo diritto accedere all’interruzione volontaria di gravidanza, come a tutte le altre prestazioni sanitarie per la tua salute. Se non possiedi un documento di identità potrai autodichiarare le tue generalità presso la direzione sanitaria delle strutture ospedaliere che praticano l’interruzione volontaria. Potrai anche richiedere il tesserino STP alla ASL (Azienda Sanitaria Locale) più vicina, alcuni ospedali lo rilasciano quando chiedi una visita (Umberto I , Spallanzani, San Gallicano..). Per richiederlo non hai bisogno di alcun documento.
Personale medico obiettore negli ospedali pubblici Quello a cui stiamo assistendo in questi ultimi anni nel Lazio e in molte altre regioni italiane è il progressivo aumento di personale sanitario delle strutture pubbliche (ginecologi, anestesisti..) che si dichiara obiettore. Negli ultimi due anni solo nel Lazio le liste di attesa sfiorano i 20-30 giorni( il rischio è di superare i termini previsti per legge!), i medici obiettori sono il 98%, sono stati chiusi 21 dei 48 reparti esistenti in Regione che praticano l’IVG. Solo tre ospedali praticano l’aborto terapeutico. Ci sono concorsi pubblici dove se non sei obiettore non vinci, ma soprattutto le interruzioni di gravidanza non portano a lor signori né scatti di carriera né portafogli gonfi. Ricordiamocelo semmai ci capiterà di avere a che fare con uno di loro che preferisce fare del nostro corpo e delle nostre scelte il terreno della sua “etica”.
Questo è l’elenco dei consultori operanti su Roma , naturalmente non li conosciamo tutti ! Possiamo però indicare alcuni consultori dove sappiamo essere attiva l’assemblea delle donne (nell’elenco li troverete sottolineati; per attivare l’assemblea delle donne è necessario semplicemente formalizzarla, e chiunque può farlo!). Invitiamo tutte a raccontarci l’esperienza fatta, in modo tale da poter far circolare l’informazione ...aggiungiamo i numeri dei Centri Antiviolenza e di alcuni altri servizi di salute pubblici. La sigla C.A. vi segnala i consultori con servizio per adolescenti Municipio I: Via S. Martino della Battaglia, 16 - 06/77305515 ( C.a. 06/77305505 )* La scarpetta: P.zza Castellani 23 - 06/77307027 (C.a.)* Municipio II: Via Arno, 42 - 06/85232225 (Poliambulatorio/ C.a.) * Municipio III : C.a. V.le Regina Margherita 279/B - 06/8448384 * Via Salaria, 140 - 06/8559976 * Via Boemondo, 21 - 06/44244991 - 06/84483405 * Largo degli Osci, 22 - 06/4453694 * Municipio IV : Via Dina Galli, 3 - 06/87284645 - 646 - 642 - 639 (C.a. : 06 87284638 )* Largo Rovani, 5 - 06/87284846 - 808 - 847 * Via Farulli, 6 - 06/8816840 - 06/8812030* Municipio V : C.a. Settecamini : Via Rubelia 2 - 06/4190147* Via S. Benedetto del Tronto, 9 - 06/4102780 (C.a. San Basilio) * Via di Pietralata, 497 - 06/41730066 (C.a.: 06 41730066/41) * Via Herbert Spencer, 282 - 06/2155143 * Municipio VI: Via Casilina, 711 - 06/2428025 ( C.a.) P.zza dei Condottieri, 34 - 06/2757140 (C.a.)* P.zza dei Mirti, 45 - 06/41435870 * Munic. VII: Via Resede, 1 - 06/2410300 (C.a.) * Via Manfredonia, 43 - 06/2598972 (C.a.) * Via di Tor Cervara, 307 - 06/2283683 (C.a.)* Munic. VIII: Via delle Canapiglie, 88 - 06/266282 (C.a.) * Via delle Pispole 1 - 06/2677060 (C.a.)*Via di Torrenova, 20 - 06/2013901 * Munic. IX: Via C. Denina, 7 - 06/7821459 (C.a.) * Via Iberia, 75 - 06/7002799 (C.a.)* Via Monza, 2 - 06/51006518 (C.a.) * Munic. X: Via Gasperina, 308 - 06/7235665 * Via dei Levii, 10 - 06/7615549 * Viale B. Rizzieri, 226 - 06/41434012 * Munic. XI: Via dei Lincei, 93 - 06/5115696 (C.a.)* Via Montuori, 5 - 06/5120017 (C.a.) * Via N. Stame, 162 - 06/50795660 (C.a)* Ostia : Lungomare Paolo Toscanelli, 232 - 06/56483024 (C.a.)*Via del Poggio di Acilia, 62 - 06/52360379 * Maccarese: Via Castel S. Giorgio, 225 - 06/6679195* Fiumicino: Consultorio Familiare - Spazio Giovani. Via Margottini 19, tel. 06/6522533 * Munic. XV: Via Bugnato 2 - 06/6530650 (C.a.) *Via della Magliana, 256 - 06/5500493 (C.a.)* Via B. Avanzini, 39 - 06/66156315 * Munic. XVI: Via della Consolata, 52 - 06/66152847 (C.a.) * Via Angelo Emo, 13 - 06/68354406 (C.a.) * Via Colautti, 28/30 - 06/588854131* Munic. XVII : Via de Santis 9 - 06/37515129 (C.a) * Via Cornelia, 114 - 06/6240352 * Via Silveri, 8 - 06/633714* Munic. XIX: Via Gasparri, 21 - 06/68354203 (C.a.)* Piazza S. Maria della Pietà, 5 - 06/68352856 *Via Nerviano, 43 - 06/3096390 * Via S. Godenzo, 204 - 06/68354310 * Cesano: Via G. Miotto - 06/3038739 Ospedale Nuovo Regina Margherita di Roma poliambulatorio, centro di senologia:Vicolo del Canale 14 Telefono: 065883167 Centri antiviolenza: Associazione Differenza Donna Tel. 06/5810926 - 5811473 -23269053/49 Centro Donna Lisa Tel. 06/87141661 Chi siamo.. Questo opuscolo è stato autoprodotto dalle donne che si riuniscono ogni lunedì nello spazio femminista di via dei Volsci 22, uno spazio occupato negli anni '70 e da allora attraversato e vissuto da centinaia di donne e da tanti percorsi diversi. Nel 2004, in occasione del tentativo di contro-riforma dei consultori operato a livello regionale dalla Giunta Storace, nello spazio Via dei Volsci 22 nel quartiere di San Lorenzo comincia a riunirsi un'assemblea di coordinamento tra donne di varie zone di Roma e provincia. Passata l'emergenza (anche se l'emergenza non passa mai...) alcune di noi hanno continuato a vedersi per confrontarsi sulla sessualità e la salute a partire dalle proprie esperienze e desideri. Questo spazio ospita vari altri percorsi e gruppi di donne e lesbiche ed è aperto a tutte coloro che vogliano partecipare. L'assemblea sessualità e salute si riunisce ogni lunedì dalle ore 21.00.
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